Creare qualcosa che possa essere innovativo nel mondo dei videogiochi e, in particolare, nell’ambito dei racing game è diventato sempre più complesso, a causa di meccaniche che spesso e volentieri si ripetono in modo quasi pedissequo tra una produzione e l’altra e la tendenza generale si sta lentamente spostando verso il free roaming: sono infatti sempre più numerosi i mondi aperti e completamente esplorabili, nuovo paradiso per tutti i cultori dell’asfalto e della velocità virtuale.Capita poi di trovarsi di fronte l’inaspettato, un titolo che non si è fatto attrarre nel mirabolante quanto pericoloso circolo dell’hype, che quasi in punta di piedi si propone come possibile pretendente ad una posizione di riferimento per un intero genere, mescolando tradizione e innovazione e arricchendole di paesaggi suggestivi, folli festival a base di fango, corse a grande velocità lungo gole e ripidi burroni e una buona dose di personalizzazione. Non si può che rimanere piacevolmente sorpresi da quanto può offrire il mondo di Pure.
Il Quad? Createlo a vostra immagine e somiglianzaUno dei principali stravolgimenti alla base di questo titolo lo si può notare fin da subito, al momento della scelta del primo veicolo. Normalmente si viene catapultati su un’auto di basso livello, una sorta di punto di partenza, di gavetta forzata, da cui il giocatore deve partire per giungere poi a sbloccare mezzi più performanti vincendo una gara dopo l’altra. Non che in Pure il concetto sia diverso, però viene lasciata libertà creativa al giocatore che può decidere di plasmare il proprio mezzo scegliendo tra una gran quantità di componenti dalle caratteristiche diverse. Accade così che la scelta di inserire il solo quad come tipologia di veicolo pilotabile viene giustificata dal grande livello di personalizzazione di cui è possibile godere per tutta la durata del gioco.Il meccanismo di costruzione rimane vincolato ad una serie di pezzi e componenti gradualmente sbloccabili portando a termine gli eventi della modalità carriera, pertanto all’inizio sarà possibile montare solo un veicolo di fascia bassa, dalle prestazioni limitate, ma comunque già dotato di una sua personalità. Le componenti sono veramente numerose: è consentito selezionare il tipo di telaio, le sospensioni, la potenza del motore, la composizione e l’intaglio delle gomme, la forma e la colorazione delle carene, dei sedili e molto altro ancora. Una volta completato il processo di creazione ci si rende conto del lavoro svolto grazie alle apposite barre che descrivono le performance specifiche per quanto concerne l’accelerazione, la manovrabilità, il turbo e la predisposizione allo svolgimento delle evoluzioni speciali. Tale sistema si è dimostrato piuttosto efficace, permettendo di creare modelli diametralmente diversi quanto a caratteristiche, di conseguenza più adattabili alle mutevoli esigenze di gara. L’officina sarà comunque accessibile in qualunque momento per effettuare qualunque modifica o per montare nuove componenti sbloccate nel frattempo grazie alle vittorie conseguite sul campo.Ovviamente il quad non può essere l’unico protagonista della scena e quindi sono stati inseriti alcuni personaggi selezionabili, sei in totale, suddivisi tra ragazzi e ragazze, ognuno con una sua breve biografia che ne illustra la personalità e il grado di rispettabilità all’interno del circuito.
Lunghe salite per proiettarsi verso il cieloL’impostazione di guida alla base di Pure è piuttosto semplice, basata su principi molto arcade e quindi caratterizzata da velocità molto elevate e un rapporto con la fisica del tutto slegato dalla realtà. Capiterà quindi di fiondarsi a velocità folli anche nelle curve più complesse e di riuscire a mantenersi in pista grazie al dosaggio della derapata, o di sbattere talvolta anche violentemente contro le barriere che delimitano il percorso, uscendone comunque illesi. Peraltro il gameplay dimostra di possedere alcune caratteristiche specifiche che vanno padroneggiate adeguatamente per poter ottenere notevoli benefici in gara: innanzitutto la preparazione e gestione dei salti, chiamata “precarico”, e l’amministrazione del boost o “barra del brivido”, derivato direttamente dalla tipologia di trick eseguiti e dalla loro variazione. Nel momento in cui si affronta una salita e ci si appresta a spiccare un lungo salto è necessario eseguire la fase di slancio attraverso il movimento verso il basso della levetta analogica sinistra. A quel punto il veicolo verrà proiettato a grande velocità nel vuoto compiendo una traiettoria tanto più arcuata quanto più elevata è stata la fase preparatoria al salto, in un modo simile a quanto accade in SSX. Proprio in questa fase entra in gioco l’esecuzione delle acrobazie per mezzo di combinazioni dei tasti frontali con quelli dorsali del pad. All’inizio eseguiranno solamente le evoluzioni più semplici, tramite la pressione del solo tasto X o di quest’ultimo accompagnato da L1 o R1. Dopo aver attivato una consistente porzione di turbo si avrà però accesso alle mosse intermedie, leggermente più complesse e attuabili con il tasto cerchio, mentre caricando completamente la barra si otterranno i trick del professionista, attuabili con il tasto triangolo e che richiederanno un tempo superiore per essere portati a termine. Il tasto del gas e la gestione della derapata sono invece stati lasciati rispettivamente al grilletto destro e a quello sinistro del joypad.
Un Tour Mondiale da scalareLa modalità carriera è strutturata secondo la classica suddivisione a biglietti, dieci in totale, scanditi in base alla categoria di motore montata sul proprio mezzo, che svaria dalla lettera D per i meno potenti fino alla A per quelli maggiormente performanti. Il proprio personaggio inizierà il suo percorso dalla centesima posizione mondiale per poi dare il via alla scalata della classifica già dopo i primi successi. Le modalità di gioco si dispiegano su tre differenti versanti. Mentre la classica Gara si svolge su circuiti di media e lunga durata e comporta semplice raggiungimento del traguardo in prima posizione, lo Sprint si svolge analogamente, ma su porzioni di pista molto più ristrette, con pochi salti da poter effettuare e quindi limitati margini per acquisire secondi di vantaggio. Una menzione a parte deve essere fatta invece per il Freestyle, competizione in cui viene conteggiato il numero di punti prodotti nell’esecuzione dei trick e si deve al contempo dosare la barra della benzina cercando di non farla esaurire troppo velocemente. Lungo tutto il percorso saranno distribuiti moltiplicatori di punti, potenziamenti per il boost e prolungamenti di durata per il carburante. In questa modalità sarà possibile effettuare anche evoluzioni speciali, sbloccabili dopo aver riempito l’intera barra del brivido ed eseguibili premendo contemporaneamente i tasti L1 ed R1. Grazie a queste combinazioni più articolate, comunque difficili da svolgere correttamente, si otterranno punteggi molto elevati sfruttando un quantitativo di carburante limitato.I circuiti sono numerosi ed estremamente variegati, si passa dalle distensive vedute del Lago di Garda alle impervie salite desertiche della California, dalla rigogliosa vegetazione neozelandese a quella della Thailandia o ancora agli sterrati del New Mexico. Molteplici soluzioni quindi e tante località diverse, sbloccabili di pari passo con i progressi compiuti nel circuito internazionale.
Quando il festival si sposta online è delirio “Pure”L’intera esperienza in singolo giocatore si trasferisce anche alla modalità online, capace di sfruttare come non mai gli aspetti migliori del gioco, in primis grazie al supporto fino a sedici giocatori in contemporanea e ad una grande fluidità generale che non sminuisce minimamente il senso di brivido e velocità rispetto a quando si gioca offline. Inoltre, nel caso la lobby non venga riempita completamente, i posti rimanenti non resteranno vuoti, ma saranno completati da veicoli lasciati alla gestione della CPU.A fianco delle tre modalità di gioco, delle quali abbiamo già parlato, sarà possibile selezionare anche il Freeride, che lascia maggiore libertà ai giocatori di abbandonarsi al divertimento senza la preoccupazione di dover raggiungere il traguardo al primo posto. Tutti i progressi e i potenziamenti sbloccati durante il tour mondiale potranno essere sfruttati del tutto anche contro gli altri utenti, così come i circuiti selezionabili, che dovranno essere precedentemente sbloccati prima di poterli selezionare nel momento in cui si hosta una partita.
Comparto TecnicoUno dei punti forti dell’intera produzione è senza ombra di dubbio il comparto grafico, veramente impressionante sia per la qualità, sia per l’estrema fluidità anche nelle situazioni più intricate. Il motore di gioco non mostra incertezze di sorta permettendo di godere dei suggestivi paesaggi estrapolati dalle più diverse location del pianeta. I modelli dei quad sono estremamente dettagliati e ricchi di personalità grazie all’utilizzo dell’editor di costruzione che permette di assemblare le componenti a piacimento e in assoluta libertà.Il comparto audio è complessivamente buono grazie ad un discreto numero di tracce musicali (tra cui anche “Woman” dei Wolfmother, che tutti gli appassionati di Motorstorm sicuramente ricordano molto bene) e una serie di effetti sonori durante le fasi di gara ben implementati, sia per quanto riguarda il rombo dei motori e lo slittamento dei pneumatici sui ripidi terreni fangosi, sia per le divertenti esclamazioni di soddisfazione o di rabbia e per le frasi di scherno proferite dai piloti nei confronti dei propri avversari.
– Grande personalizzazione dei quad
– Graficamente spettacolare
– Online ricco di modalità
– Molti circuiti differenti
– Installazione facoltativa
– Ci sono solamente i quad
– Il single-player finisce presto
8.6
Eravamo rimasti piacevolmente colpiti da questa produzione già nella nostra prova durante la Games Convention di Agosto e non possiamo che confermare le impressioni positive in questa sede. Pure promette di garantire moltissime ore di divertimento a tutti gli appassionati del genere grazie a una componente single player non troppo longeva, ma di tutto rispetto e ad un comparto multigiocatore ben studiato, articolato e appagante. La presenza dei soli quad sulla scena potrebbe a lungo andare rivelarsi un punto debole, facendo rimpiangere la varietà nella scelta dei veicoli. Tuttavia la continua personalizzazione dei mezzi sopperisce ottimamente, e l’adrenalina vissuta nel corso delle competizioni fa il resto. Black Rock Studio è riuscita nell’intento. Ora tocca al grande rivale Motorstorm e ai ragazzi di Evolution Studios dimostrare di non essere da meno. Il vantaggio sarebbe tutto ad appannaggio di noi giocatori.