Psi Ops: The Mindgate conspiracy
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a cura di Upe
Dopo un interessante escursus nel genere dei survival horror (The Suffering), la Midway tenta la strada delle cospirazioni fanta-politiche. Una strada tortuosa e per niente agevole, solcata da elementi decisamente “pesanti”. I calibri in gioco sono nomi ben noti all’utenza Playstationiana: Sam Fisher, protagonista di Splinter Cell, Ethan, eroe di Mission: Impossible e lui, il padre di tutti gli agenti speciali (segreti), Solid Snake, ormai prossimo al suo terzo ed attesissimo capitolo. Quindi, una via da percorrere irta di difficoltà. Come fare, allora, per tentare di distinguersi, o quantomeno di ricavarsi un posticino tra il gotha degli adventure?
Un cervello niente male!La cosa che balza subito agli occhi ad un attento osservatore, per questo Psi-Ops, è la similitudine con un titolo che, recentemente, ha visto un nuovo proponimento. Mi sto riferendo a Galerians, il quale ha vissuto grigi momenti con il secondo episodio. Cos’è che fa assomigliare i due titoli? Beh, per entrambi, la forza della mente rappresenta l’aspetto più significativo, un aspetto che tenterò, nelle righe seguenti, di approfondire.Per cominciare, però, andiamo a conoscere colui che dovrà salvare, questa volta, le sorti del nostro sfortunato pianeta. L’eroe del momento si chiama Nick Scryer e, come potremo vedere, non è un uomo qualsiasi. Ha dei poteri particolari, delle capacità mentali che lo rendono superiore, essendo in grado di controllare gli elementi, far levitare persone, oggetti ed assoggettare la mente di chiunque. Lavora per un’organizzazione segrete, la quale (non si sa bene per quale motivo) gli ha “svuotato” la memoria, lasciandolo in balia de “Il Movimento”, una struttura senza scrupoli con mire di potere assoluto.
Chi sono? Mhmmm… anche qui la questione “puzza” leggermente di già visto. L’idea della perdita di memoria, guarda caso, si era palesata nel citato The Suffering. Qui, però, la questione assume altri tratti, indirizzati ad una graduale acquisizione dei poteri man mano che si riacquista consapevolezza della nostra essenza. Inizialmente siamo sprovvisti di qualsiasi facoltà psionica e dovremo affidarci semplicemente ad armi convenzionali: nella prima fase si assiste ad una sorta di tutorial, necessario per padroneggiare i movimenti, furtivi e non, nonché quelli diretti all’eliminazione dei vari nemici. Fin qui niente di particolare, sarà solamente dopo la scoperta dei primi poteri che il gioco entra nel vivo, tracciando uno suo indirizzo preciso. Una serie di flashback illustreranno, strada facendo, le peculiarità dei diversi poteri mentali, dandoci modo di imparare a gestire sia le nuove capacità che la stessa interfaccia di gioco, sulla base di semplici missioni direttamente collegate alla trama stessa. Ogni potere ha la sua importanza, da non trascurare nell’economia complessiva, per la buona riuscita delle missione. Si parte dalla telecinesi, forse la più utilizzata: con tale facoltà si possono sollevare o spostare determinati oggetti, vuoi per superare degli ostacoli o, meglio, per aggredire gli avversari. Sollevarli e scagliarli contro i muri, bisogna dire, ha un certo fascino, specialmente quando le loro ossa vanno in frantumi. La facilità con la quale si riesce a gestire l’intero set di facoltà è sorprendente, tale da rendere veramente appaganti i numerosi “incontri”. Non dimentichiamoci delle altre nostre prerogative, anche se non sempre offensive. Ad esempio, come avviene in altri titoli, i quali però si affidano alla tecnologia, possiamo scrutare (con il pensiero) dietro le porte, per vedere cosa accade o monitorare i percorsi di perlustrazione delle sentinelle. Inoltre, potremo “possedere” soggetti mentalmente deboli, sfruttandoli per esplorare i livelli ed investigare in tutta tranquillità.
Un gran mal di testaNaturalmente l’uso sconsiderato del nostro cervello non è ammissibile. Un indicatore azzurro, energia psi, ci ricorda che le forze mentali non sono inesauribili. Arrivati a zero addio psico-possessione, telecinesi e via dicendo, si ritorna esseri normali. Fortunatamente, disseminati per le locazioni, si possono trovare degli appositi kit per ripristinare l’energia psi ed anche (ci mancherebbe) la salute vera e propria. Un altro modo per ripristinare efficienza psionica, in mancanza di integratori, consiste nel “succhiare” la mente dei nemici: questi si contorcono fino al momento in cui gli esploderà la testa… devastante! Se i poteri mentali rappresentano, sicuramente, l’aspetto più divertente del gioco, non bisogna trascurare anche la fase “normale”, cioè quella degli scontri con armi convenzionali. Potremo imbracciare pistole silenziate, mitragliatori, fucili d’assalto, un fucile a canne mozze, nonché un fucile da cecchino. Potevano mancare, poi, gli elementi stealth? Certamente no, anche se non rappresenta la maggiore prerogativa di questo gioco. Tant’è ci sono e li nominiamo, scordatevi però di fare quello che si vede in altri e più famosi titoli, qui si tratta giusto di uno spunto.
Bello da vedere? Si, però…La parte legata al gameplay, seppur non adornata da elementi particolarmente innovativi, risulta ben calibrata e intuitiva. L’aspetto grafico propone un’azione fluida, priva di tentennamenti e difetti evidenti, ma perde (per forza di cose) nel dettaglio e nella varietà generale. Così le locazioni, pur proponendo diverse tipologie ambientali, non sono eccessivamente curate e gli avversari tendono ad assomigliarsi troppo tra loro. Molto buona l’implementazione del motore grafico, che permette un elevato grado di interazione, con conseguente senso di realismo. Belli anche gli effetti associati all’uso dei poteri mentali, i quali non disdegnano digressioni nello splatter. Anche sul piano sonoro, o meglio quello relativo al doppiaggio, si assiste ad un buon lavoro. Tutto il parlato è in un italiano ben caratterizzato e preciso.
-Controlli intuitivi
-Doppiaggio di buon livello
-Gameplay interessante
-Pecca in originalità
-Non impeccabile sul piano tecnico
7.6
La Midway conferma di avere imparato molto in fatto di action 3D, anche se non proprio tutto quello che propone gode della piena originalità. Psi-Ops: The Mindgate Conspiracy non ha certo grosse pretese, tali da farlo considerare un capolavoro. Questo è certo ed innegabile. Ciò nonostante tenta di ricavarsi un posticino tra i molti (troppi) adventure 3D, un piccolo spazio per farsi sentire ed apprezzare. Non sarà, quindi, il gioco dell’anno… ma un posto nella nostra collezione possiamo concederglielo.
Voto Recensione di Psi Ops: The Mindgate conspiracy - Recensione
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