Konami ed Electronic Arts da diversi anni ormai si danno battaglia proponendo due esperienze calcistiche diverse a livello strutturale e per gameplay. Più immediato e coinvolgente l’uno e bisognoso di maggior pratica e più tecnico l’altro forse, ma si tratta per lo più di considerazioni che potrebbero idealmente collocarsi in un’ottica di analisi soggettiva, legata prevalentemente all’esperienza di ognuno e ai propri gusti personali. Con Pro Evolution Soccer 2009 si riparte cercando di fornire nuovi stimoli in quella che da molti è considerata una saga arrivata a corto di idee e sebbene le differenze con il precedente episodio siano inferiori alle aspettative e non certo tutte positive, il risultato finale è interessante e per questo meritevole di attenzione. Indossate i vostri parastinchi e preparatevi a scendere in campo.
Il passato che ritornaTutti coloro che aspettavano questa nuova edizione di PES sperando di trovare un gioco radicalmente cambiato nella sua struttura e rinnovato a livello tecnico avranno purtroppo una spiacevole sorpresa, in quanto fin dalla presentazione appare subito evidente di come gli sforzi degli sviluppatori si siano concentrati più nel voler ottimizzare dinamiche già consolidate che non nel tentativo di proporre nuove soluzioni con la volontà di proporre validi stimoli a chi di fatto conosce la serie ormai a memoria. Fatta questa doverosa premessa, bisogna inoltre sottolineare come questa versione PlayStation 2 sia mancante di alcuni elementi presenti invece su PS3 e Xbox 360 (la versione Wii sarà pubblicata a marzo del prossimo anno), che avrebbero sicuramente contribuito a rendere l’esperienza di gioco ulteriormente più divertente, godibile e soprattutto in linea con le legittime richieste dei fans di poter usufruire di un prodotto completo e valido sotto ogni punto di vista. La mancanza dell’online appare quindi come una pesante limitazione del tutto ingiustificata e pur ritenendo che ad oggi siano pochi i possessori di PS2 a concedersi divagazioni su internet, tale motivazione non appare sufficientemente solida per eliminare tale opzione da quelle disponibili, senza dimenticare l’altrettanto intollerabile mancanza della Champions League, che di fatto pesa come un macigno poiché avrebbe innescato nuove possibilità all’interno di una struttura fin troppo nota al grande pubblico.Tralasciando per un attimo i numerosi campionati e competizioni presenti già nella passata stagione, interessante risulta essere ancora una volta la modalità denominata Diventa un Mito, in cui il giocatore ha modo di percorrere una vera e propria carriera in ambito sportivo. Per prima cosa dovrete dedicarvi alla creazione e personalizzazione del vostro giovane atleta, definendone il ruolo in campo e lavorando sodo al fine di ottenere i migliori risultati in ambito personale. Come da programma, attraverso questa modalità si controlla un unico giocatore e il bello della sfida consiste proprio nel riuscire a definire al meglio la propria posizione all’interno dei delicati equilibri tattici della squadra per cui giocherete, senza insubordinazioni ma rendendosi sempre protagonisti nei momenti cruciali, ottenendo quindi il rispetto dei compagni e mostrando di possedere anche visione di gioco, fondamentale per determinare al meglio l’intensità con cui intervenire a partita in corso. Se all’inizio l’approccio si rivela decisamente più impegnativo rispetto ad una sessione di gioco classica in cui si orchestra una manovra collettiva e si ha una più ampia serie di possibilità da scegliere, una volta presa confidenza con le “restrizioni” del singolo ruolo il tutto diventa progressivamente più avvincente e partita dopo partita si riescono ad ottenere grandi soddisfazioni.Tornando alle altre modalità di gioco, tra amichevoli di vario tipo, campionati di club e internazionali, ancora una volta è presenta all’appello l’intramontabile Master League cui si aggiunge il Tour Mondiale in cui è possibile partecipare ad una serie d’incontri legati al raggiungimento di precisi punteggi ed abbinati a eventi sportivi della storia del calcio moderno. Dal punto di vista delle licenze la situazione invece è quella tristemente già ammirata in passato. Se dal nostro punto di vista non si può che essere soddisfatti dell’ottimo lavoro (anche se non perfetto) applicato alla Serie A per quanto riguarda l’aggiornamento delle rose a disposizione delle varie squadre, purtroppo la stessa cosa non può dirsi per numerose altri team, che figurano ancora con nomi storipiati e necessiteranno del solito lavoro di editor cui ormai ogni appassionato della serie è abituato da anni.
Ogni partita è una finaleA livello di meccanica e realizzazione tecnica in generale, è indubbio che Konami abbia puntato tutto su di un concept ormai consolidato e legato a meccanismi lineari, immediato dal punto di vista del divertimento e mai lontano da standard ottimali. Graficamente lo stile adottato è lo stesso ammirato nel recente passato, con modelli poligonali di buon livello, giocatori ben riprodotti e convincenti anche nei loro recenti cambiamenti estetici, oltre che un’ottima riproduzione per quel che riguarda i manti erbosi e le divise ufficiali. Migliorato l’engine poligonale sia nel fastidioso problema dei rallentamenti di un tempo che per quanto riguarda la fisica del pallone e per le animazioni dei calciatori.La telecronaca in italiano, pur non raggiungendo il livello qualitativo di Fifa 09 introduce commenti apprezzabili e sufficientemente gradevoli, anche se non sempre in sincronia con le azioni proposte.Molto buono il comportamento delle squadre in campo e l’interazione dei giocatori, in particolare in occasione di falli e contrasti, risponde alla perfezione a dinamiche di comportamento realistiche. La giocabilità che ne deriva, attingendo al solito approccio da “finta” simulazione è quindi sempre elevata e rappresenta uno dei migliori aspetti del titolo.Sul fronte della longevità la rigiocabilità é come sempre assicurata dal fattore multiplayer e da un generale ottimo bilanciamento tecnico in termini di difficoltà del prodotto Konami, che accompagna il giocatore attraverso dinamiche progressivamente più complesse rendendo il livello di sfida sempre adatto alla propria esperienza. Ogni partita potrebbe rivelare delle sorprese, grazie alla covincente rappresentazione tattica delle varie squadre che soprattutto a livelli avanzati saranno in grado di produrre situazioni molto interessanti dal punto di vista della spettacolarità, richiedendovi di adeguarvi giocando altrettanto bene. Potrebbe inotre capitarvi spesso di dover provare soluzioni tattiche alternative per scardinare le difese più forti e fortunatamente in tal senso vi saranno d’aiuto le numerose possibilità di gestione del team anche dal punto di vista strategico e dei ruoli da assegnare in campo, attraverso un’intelligenza artificiale davvero pregevole. Analizzando attraverso quest’ottica PES 2009 va oltre il concetto di “nuovo episodio” e per quanto le differenze con il passato siano minime il gioco risulta divertente e giocabile come sempre, grazie anche ai piccoli ritocchi tecnici descritti in precedenza. Se allo stile più articolato e ragionato dell’ultimo Fifa preferite un gameplay immediato e apparentemente meno approfondito, questo gioco rappresenta un prodotto molto valido e a prescindere dalle preferenze di ognuno una valida risorsa per ogni appassionato di calcio che si rispetti. La serie è dunque giunta davvero al capolinea o si tratta solo di capire da che punto ripartire per tornare a riproporre nuove idee? A questa domanda molto probabilmente potrebbero rispondere solo gli stessi sviluppatori, tuttavia crediamo che l’essenza stessa di PES si fondi prima di ogni altra cosa su una solida giocabilità e, nonostante alti e bassi, almeno da questo punto di vista l’obiettivo è stato ancora una volta raggiunto. Per il futuro non ci resta che attendere.
– Giocabile ed immediato come sempre
– Numerose modalità…
– Animazioni e fisica del pallone migliorate
– Ottimo rapporto qualità-prezzo
– Poche le novità rispetto al passato
– …e la solita mancanza di licenze
– Nessuna opzione online
8.0
Se è pur vero che la saga Konami ha probabilmente raggiunto il capolinea del suo ciclo vitale e da diverso tempo gli appassionati chiedono a gran voce una svolta verso un rinnovamento significativo, altrettanto sorprendente è il livello qualitativo ottenuto con Pro Evolution Soccer 2009, che sfruttando al massimo l’hardware della PS2 riesce ad offrire all’utente un’esperienza di gioco intensa, estremamente divertente e qualitativamente di ottimo livello. I piccoli difetti evidenziati in sede di recensione non incidono sulla valutazione globale del prodotto, che rimane ben sviluppato e giocabile come pochi altri titoli. Ogni appassionato calcistico dovrebbe ovviamente valutare con attenzione l’acquisto anche di Fifa 09, ma se siete cresciuti con la serie PES difficilmente potreste abbandonarla e comunque viste le differenze strutturali dei due giochi ognuno potrebbe riscontrare nell’uno o nell’altro motivi per prenderli in considerazione, pertanto la scelta mai come in questo caso può dirsi soggettiva e legata all’esperienze e sensazioni personali di ognuno. Inizia la partita, siete pronti a battere il calcio d’inizio?
Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 2009 - Recensione