Recensione

Pro Evolution Soccer 2009

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a cura di Darkzibo

Dopo tanti anni di egemonia nel mondo delle simulazioni calcistiche, la serie di Pro Evolution Soccer sembra non essere mai riuscita a ingranare al meglio nella next-gen, rimanendo surclassata dall’ eterno rivale FIFA. Quest’ anno il mondo videoludico si appresta ad accogliere ancora il vecchio re, ma stavolta non si tratta di una vera sconfitta, ma di qualcosa di diverso. Andiamo quindi ad analizzare Pro Evolution Soccer 2009.

Rose e licenzePunto debole che ha sempre contrassegnato la serie è sicuramente la scarsitá delle licenze e delle rose presenti rispetto, e qui il paragone è dovuto, al giá citato FIFA. Sono presenti i campionati maggiori con i nomi e le licenze originali della serie A, dei massimi campionati francesi e olandesi. La Liga Primiera e la Premier League inglese hanno solo alcune squadre originali. Infatti alcuni team riportano sí i nomi originali dei calciatori, ma non quelli relativi a squadre e gagliardetti delle stesse. Sará quindi inutile cercare il Liverpool, per esempio: al suo posto troverete l’anonimo Rigaloose. Purtroppo tale incompletezza, oltre a non comprendere le serie minori come la Serie B, ricade anche sulle rose: nel Milan non é ancora presente Sheva, peró c’ è Simic, Obinna è ancora al Chievo e non all’Inter così come Quaresma al Porto. Tutto questo é incomprensibile visto e considerato il fatto che Pro Evolution Soccer 2009 è uscito ben due settimane dopo l’ antagonista FIFA 09, periodo in cui i movimenti di mercato avvenuti negli ultimi giorni di Agosto potevano essere sistemati. Certo è che, essendo presente un editor tanto vario (mai come quest’anno PES ha goduto di un netto miglioramento in questo comparto), i problemi relativi al mercato possono essere tranquillamente ovviati; di contro, peró, l’acquirente che attende il titolo vuole un gioco fedele alla realtá calcistica attuale.

Modo e modalitáStavolta PES si presenta su Xbox 360 con qualche innovazione relativa alle modalitá di gioco. Oltre ai vari tornei personalizzabili a piacimento, la famosa Master League, l’allenamento e le amichevoli, è presente, udite udite, la Champions League. Dopo aver selezionato una squadra qualsiasi (anche quelle che difficilmente vedranno tale torneo nel loro immediato futuro), verrà inserita in un girone e sarete introdotti proprio dalla maestosa colonna sonora che accompagna i Martedì e i Mercoledì di Champions. Sostanzialmente si tratta di un torneo, ma avere la possibilità di vedere entrare in campo i propri giocatori con tanto di coreografia originale della Champions League è appagante. Tornando un attimo alla Master League, per dovere di cronaca, si può sottolineare come poco sia cambiato: inizialmente opterete per una squadra originale oppure per una creata ad hoc dall’utente dove ingaggiare o i giocatori classici di default (il famoso Castolo non manca mai) oppure quelli presenti nel database. Un giocatore potrebbe benissimo innestare nel proprio team le più grandi stelle e vincere sostanzialmente a mani basse, però è sempre necessario fare i conti con il bilancio. Calciatori di un certo livello costano e non è garantito un guadagno sufficiente alla fine del primo anno per pagarli tutti. Si può sempre puntare sui giovani che, se già da 17 anni dimostrano doti elevate, possono divenire soltanto campioni. A voi tocca la scelta e le relative conseguenze, così come ci ha sempre abituato la Master League. Un piccolo appunto si può rivolgere al mercato che, con una maggiore cura e qualche elemento approfondito sarebbe potuta essere l’arma in più per PES 2009.

Sei un mitoUn capitolo a sé merita la nuova modalità denominata Diventa un mito. Questa opzione permette di creare un giocatore e portarlo alla gloria nel calcio. Dopo aver sfruttato il completo editor per la creazione del vostro giovane calciatore (inizialmente avrà 17 anni) e, dopo aver scelto in quel campionato militare e giocata una partita di presentazione, si apriranno le porte per le prime squadre che vi formuleranno le loro offerte. Calcolando il fatto che l’ingaggio non serve a nulla, la cosa importate per il vostro campione sarà quella di introdurlo nel mondo del calcio. Comincerete con partite di allenamento e, se il rendimento sarà costante e di buon livello, potrete ambire prima alla panchina, poi a giocare qualche minuto, sino alla consacrazione del posto da titolare nella formazione. Per fare questo sarebbe opportuno rimanere nella medesima squadra per qualche tempo e attendere le offerte delle squadre prestigiose. Noterete come il posto ve lo dovrete sudare, soprattutto all’inizio, visto che i vostri valori saranno molto bassi, ma sarà un soddisfazione, nel caso foste un attaccante, realizzare il primo goal. Non è necessario solo segnare per diventare miti, ma bisogna mettersi a servizio dei compagni: tante volte un assist o un’azione ben cominciata può farvi conquistare la fiducia da parte degli stessi e incrementare maggiormente le vostre caratteristiche. Vi sarà concesso altresì di chiamare la palla, tramite una doppia pressione del grilletto destro, anche se non è detto che vi sia passata: dovrebbe presentarsi una situazione favorevole, così come avviene nella realtà. L’altro comando che vi tornerà utile è il dorsale sinistro che vi farà riposizionare nel caso vi siate smarriti nel campo. Forse le prime partite saranno noiose e vi faranno imprecare verso i compagni che non effettuano il gioco che vorrete, però in questo frangete, dovrete avere pazienza per ottenere risultati, così come succede nella realtà. Forse si può fare qualche appunto, sempre durante la sperimentazione di questa modalità, sulla I.A. dei calciatori della vostra squadra governati dalla Cpu: tante volte, in una situazione difensiva, pur non essendo pressati, preferiranno lanciare la palla frettolosamente fuori area pur avendo altre opportunità anche più fruttifere. Una volta che avrete sfondato con il club, non mancherà, infine, la convocazione in nazionale anche se, più la nazionale sarà di prestigio, più contendenti ci saranno.

Finalmente si giocaIn campo sembra che la classica giocabilità alla quale ha abituato la serie, sia rimasta invariata. Sarà complicato creare azioni nel caso i giocatori non siano sistemati nella maniera adeguata, mentre i passaggi filtranti non si dimostreranno efficaci se non attentamente eseguiti. Il grado di simulazione è divenuto comunque alto, anche se si differenzia soprattutto per stile da quanto visto in FIFA 09. I movimenti senza palla sono stati migliorati, così come l’I.A. dei difensori che difficilmente rischieranno un rosso con entrate violente o si faranno scavalcare da un pallonetto. Purtroppo c’è da sottolineare ancora che i giocatori di un certo livello tendono ad essere troppo forti e negli scontri con i difensori hanno quasi sempre la meglio. Altra nota stonata che può essere sperimentata anche nella modalità Diventa un mito, è il fatto che un giocatore anche di scarso livello, zig-zagando e puntando un difensore può arrivare a tentare un tiro in porta tranquillamente. I comandi rispondo al meglio con un rapporto tocco – esecuzione di ottimo livello. Finalmente, poi, i tiri effettuati non arriveranno direttamente in porta ma di grande rilievo sarà, così come nella controparte reale, la posizione di tutto il corpo del calciatore al momento dell’impatto del piede sulla sfera. Il grado di difficoltà è ben equilibrato e nel caso siate già navigati vi sconsiglio di partire dal livello più semplice.Purtroppo una nota stonata (nonostante sia migliorato rispetto alla scorsa edizione in termini di fluidità) riguarda il comparto multiplayer online che presenta ancora problemi di lag e di ricerca delle partite. Anche in questo caso il paragone con FIFA 09 è tassativo: non è presente il maestoso 10 contro 10 ma un semplice 2 VS 2 ed è anche difficile trovare server che funzionino al meglio.

Il mondo del calcio a modo vostroL’editor, come Konami ha abituato l’utenza, è ricchissimo e vi sarà possibile modificare tantissime caratteristiche sia dei vostri beniamini, sia delle squadre cui appartengono. Oltre alle modifiche somatiche dei volti di ciascun calciatore, che raggiungono livelli di dettaglio maniacale, della pettinatura e dei gadgets che lo contraddistinguono, saranno presenti tantissime tipologie di scarpe. Ben introdotta e realizzata stavolta, l’opportunità di inserire tramite la web cam di Xbox 360 la vostra foto e vederla rielaborata dalla Cpu, in modo da inserirvi, in prima persona sul campo. Inutile sottolineare come quest’ultima sfaccettatura si adatti al meglio nella modalit Diventa un mito.

Lo stadioDal punto di vista grafico si possono notare miglioramenti a livello estetico, ma anche funzionale. Gli stadi danno una maggiore idea di epicità, anche se non raggiungono i livelli estremamente realistici delle controparti viste in FIFA. Le strutture sono comunque ben disegnate, pulite e contornate da un pubblico stavolta più realistico del solito. Il database dei volti dei giocatori si è arricchito con new entry e non dovrete più fingere di trovare una minima somiglianza tra il giocatore reale e il suo alter ego videoludico: i calciatori sono realizzati con grande cura dei particolari e le caratteristiche somatiche sono state rispettate. Forse non siamo ancora di fronte alla grafica next-gen vista in FIFA 09, però il passo intrapreso è sicuramente buono: basti paragonare le texture di PES 2008 con quelle di quest’anno dove, finalmente, si notano, ad esempio, le imperfezioni dell’epidermide. Qualche incertezza è ancora da notarsi sulle capigliature che paiono ancora troppo inverosimili come accade a Nedved, il quale sembra indossare un casco piuttosto che la sua fluttuante chioma bionda. Le movenze dei giocatori stavolta sono state estremamente riportate ad una oggettiva realtà: non ci sono più quelle contorsioni assurde visto lo scorso episodio, ma ogni movimento è ben congeniato e la sua stabilità porterà a conseguenze differenti, sia per i passaggi che per i tiri. La fisica della palla ha subito anch’essa un’ottimizzazione e adesso appare molto più fluida nel suo scorrere e reale nei suoi balzi.Il comparto sonoro si caratterizza stavolta per una telecronaca rinnovata e curata da Pierluigi Pardo con il supporto di Josè Altafini. Se per il primo si può parlare di esperimento riuscito, non si può dire lo stesso del secondo che, pur riproponendo le sue classiche battute (che, a dirla tutta, non fanno molto sorridere), diventa alla lunga noioso, senza contare gli errori di valutazione quando viene annunciato un calcio d’angolo in occasione di una rimessa dal fondo o un ‘leggermente sopra la traversa’ quando il tiro è volato sugli spalti. La colonna sonora che accompagna i menù è stavolta adrenalinica, composta da canzoni orecchiabili e di sicuro impatto prima della partita. Gli effetti da stadio, comprese le voci appena accennati dei calciatori, sono nella norma ma si ha la sensazione che si sarebbe potuto fare qualcosa in più.

– Giocabilità migliorata

– Nuova modalità interessante

– Tecnica restaurata

– Divertente e simulativo

– Mancano molte licenze

– Database limitato

– I.A. altalenante

– Comparto sonoro migliorabile

8.4

Stavolta Pro Evolution Soccer ha perso la sfida con FIFA, però non lo ha fatto senza lottare. Infatti più che di una sconfitta si può parlare di un secondo posto meritatissimo. La giocabilità è rimasta la medesima che ha reso famosa la serie, mentre sono stati apportati miglioramenti dal punto di vista tecnico ed estetico. PES 2009 è il classico gioco in grado di divertire in multiplayer, magari durante una serata con gli amici, mentre, almeno per adesso, sconsigliamo l’online che pare ancora troppo lento e poco immediato nel trovare partite disponibili. Il gioco dovrà essere sempre studiato, le pedine sul campo ben disposte e le caratteristiche dei giocatori dovranno aderire al meglio con il modulo della squadra. Attenzione a non sottovalutare PES 2009 perché si tratta di una simulazione che può dare soddisfazione solo se il gol giunge a seguito di un’azione ben costruita: non basta avere il fenomeno in squadra per vincere. Purtroppo alcune pecche si fanno sentire per quanto riguarda l’I.A. dei difensori durante la modalità Diventa un mito e, a volte, i portieri compiono papere incredibili. Ancora una volta non tutte le licenze sono presenti e il database di PES 2009 è decisamente surclassato da quello di FIFA 09. Questo episodio è comunque importante perché riesce a risollevare degnamente la serie dal pantano in cui era caduta negli ultimi anni sulle console di ultima generazione. Il re è ancora vivo, adesso si attende il suo ritorno.

Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 2009 - Recensione


8.4

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