Una delle serie di calcio più amate è sicuramente rappresentata da Pro Evolution Soccer. Fin dall’epoca degli episodi per PSone o addirittura per SNES, la serie ha attirato una sempre maggiore utenza interessata dalla possibilità data dal titolo creato da Seabass di creare situazioni di gioco verosimili e intuitive con una giocabilità di alto livello. Ci troviamo di fronte alla terza incarnazione di PES per PSP e vediamo se, stavolta, proprio tutto quello visto sulle console casalinghe è riportato sul portatile Sony.
Squadre e licenzePartiamo subito con l’analizzare cosa il titolo di Konami offre effettivamente all’utenza, ben conscio del fatto che da parte della concorrenza le armi basate sulle licenze sono ben affilate e pronte. Purtroppo, nonostante il successo planetario, PES 2008 offre ancora la presenza di alcune squadre munite di licenza e di altre, purtroppo, mancanti di tale supporto. Vi ritroverete a giocare non con il Manchester ma con una squadra che ne ricalca i colori societari, con i medesimi giocatori (almeno questi dotati di licenza) ma con un nome completamente diverso. Sicuramente, da tifoso e da amante del calcio, mi sento preso in giro da questa situazione che si protrae per anni e che non ha mai trovato soluzione, come se Konami fosse riluttante nel fare uno sforzo economico che allieterebbe tanti utenti. Le rose sono aggiornate a prima del mercato di gennaio e, non si capisce il perché di questa indelicatezza nei confronti di un giocatore scomparso, nel Siviglia appare ancora Puerta. Sembra che il tutto sia stato sistemato in fretta e furia, come se il prodotto fosse stato confezionato in tempi brevi quando, in realtà, PES 2008 per le console casalinghe ha fatto la sua apparizione sul mercato già cinque mesi fa. Per il resto sono presenti diversi campionati originali come la Seria A e la Liga Primera spagnola originali. Nel caso vogliate personalizzare in tutto e per tutto le squadre, avrete a disposizione un sostanzioso editor che vi consentirà di modificare i giocatori, sia dal punto di vista estetico che tecnico, e registrarli in altre squadre, senza dimenticare la possibilità di effettuare le convocazioni delle nazionali. Il tutto sa molto di deja vu, però, stavolta, dobbiamo dire che il titolo ricalca appieno quanto visto nella controparte per PS2.
Una vita da medianoPassando alle modalità, c’è da dire che Konami non ha lesinato sulle opportunità offerte al giocatore: oltre alla classica amichevole, coppa e campionato, troveremo la master league (modalità storica della serie PES) e il world tour che consente di affrontare, con la propria squadra, sfide in tutto il mondo con squadre che vanno dalla più scadente alla migliore. La master league riporta in tutto e per tutto le caratteristiche viste nelle conversioni casalinghe: l’evoluzione dei giocatori, tutte le modalità d’acquisto come lo scambio e la possibilità di investire sui giovani per farli crescere e diventare campioni. Dovrete avere sempre ben chiara la strategia iniziale anche per far quadrare il bilancio e non andare in rosso: acquistare un Vieri (con tutto il rispetto) non garantirà un grande futuro per la vostra squadra perché è già su di età e gli anni lo indeboliranno. Puntare invece su un Pato o un Messi vi aiuterà ad avere una squadra fortissima per molte stagioni. Stavolta vi sarà anche concesso di connettervi con la versione di PES 2008 per PS2 e di scambiare i dati della Master League, in modo da portarvi a spasso il campionato iniziato sulla console casalinga di Sony. Un’innovazione (se così si può chiamare, dato che Fifa già dalla seconda conversione per console Sony lo consentiva) che rallegrerà tutti gli appassionati che l’hanno inseguita sino dalla prima apparizione di PES su PSP. Per il resto non ci sono sostanziali novità, oltre alle varie coppe e campionati anche personalizzabili e a una scialba modalità allenamento, nonché la possibilità di effettuare i soliti acquisti nel PES Shop. Il tutto garantisce una longevità elevata che difficilmente vi farà lasciare presto la console. Adesso potete mettervi il cuore in pace: non è presente il multiplayer online ma solo un insignificante gioco in wireless tra due giocatori. Pecca purtroppo clamorosa se calcolato quanto di buono hanno fatto i programmatori.
Il calcio in platea Passando al gioco in campo, la giocabilità di PES 2008 non varia rispetto alla controparte casalinga. Pensate che addirittura mi trovo bene a impiegare l’analogico che risulta più preciso rispetto alle vecchie versioni. Prima di scendere in campo potrete selezionare la vostra formazione, modificare la posizione dei giocatori e creare il vostro schema di gioco, insomma quanto di meglio la serie di Seabass avesse dato all’utenza. Una volta salvate le vostre formazioni le impiegherete ogni qualvolta vogliate, ma passiamo adesso al gioco vero e proprio. Costruire azioni complicate, portare l’attaccante di fronte al portiere con un pallonetto a scavalcare la difesa e passaggi veloci saranno soddisfazioni che vi potrete togliere imparando al meglio i comandi. Su PSP mancano due pulsanti dorsali ma Konami è riuscita ugualmente a inserire il maggior numero delle giocate disponibili per i calciatori. Per gli esperti della serie, le giocate saranno effettuabili nella maniera più classica possibile, con una prontezza nella risposta dei comandi praticamente perfetta. Purtroppo ho notato qualche limitazione nella gestione da parte della CPU della zona difensiva: a volte, anche ai livelli di difficoltà più elevati, i difensori si faranno gabbare da un facile dribbling. Questa limitazione riguarda anche il portiere che ha una I.A. altalenante: lo vedrete effettuare parate strepitose così come cadere nell’errore di fare papere clamorose. Il livello di difficoltà è piuttosto rimarcato, nel senso che i più esperti posso evitare quello regolare e passare al professionistico, vista la facilità piuttosto eccesiva del primo citato.
Lo stadio in miniaturaGraficamente il titolo è molto simile alla controparte per PS2; certo mancano alcuni stadi e i giocatori non sono dettagliatissimi. Però andiamo con ordine. L’ambientazione ricrea al meglio l’atmosfera degli stadi reali, anche se non rendono bene l’idea delle grandi arene calcistiche, così come invece fa Fifa. Il pubblico sembra avere una sostanza e non è spalmato sugli spalti come avveniva in precedenza. I modelli poligonali dei giocatori sono ben fatti e ricoperti da texture definite, anche se le maglie originali risultano un po’ sfocate nei loghi. Le movenze risultano fluide reali senza scatti innaturali. Purtroppo si devono sottolineare i vistosi rallentamenti nei momenti più concitati della partita soprattutto nelle aree di rigore quando si riuniscono molti giocatori: un vero peccato perché con un briciolo di attenzione in più non si sarebbe incorso in questo errore che accompagna la serie su PSP.Il comparto sonoro è praticamente inesistente: oltre ai classici cori da stadio, di qualità mediocre, non avrete una telecronaca, ma solo un annuncio del gol da parte di Marco Civoli. Un’occasione mancata per sistemare questo altro difetto che la saga si porta appresso da tempo su console portatile. La colonna sonora, invece, è ben fatta composta da musiche aggressive e orecchiabili.
– Giocabilità tipica della serie
– Master League completa
– Connessione con PS2 per scambio squadre
– Qualche rallentamento di troppo
– Comparto sonoro poco curato
– Mancanza di licenze ufficiali
8.0
Sì, ci troviamo ancora una volta di fronte al migliore calcio portatile in assoluto, lontano dai flop delle casalinghe di ultima generazione. PES 2008 per PSP si avvicina di molto alla conversione per PS2 e ne assume i concetti migliori. Giocabilità quasi perfetta, da sempre punto forte della serie, bug limitati e la possibilità di giocare a una Master League finalmente completa, interscambiabile con la versione casalinga, fanno di PES 2008 il titolo adatto a tutti gli appassionati del buon calcio. Ogni azione sarà ragionata e ogni gol una soddisfazione e, se saprete lasciar perdere i rallentamenti che affliggono il gioco, avrete tra le mani il calcio che avete sempre desiderato, da quando sul forum si fantasticava delle meraviglie del primo PES per il portatile Sony. Adesso lo abbiamo, quindi non lasciamocelo sfuggire.
Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione