Recensione

Pro Evolution Soccer 2008

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a cura di SAH

L’annuncio shock di Shingo “Seabass” Takatsuka riguardo al fatto che la versione rilasciata per console era una versione altamente insoddisfacente e incompleta ha destato non poche perplessità. La decisione di rimandare le versioni per Nintendo DS e PSP aveva prospettato una volontà da parte di Konami di non ripetere i recenti errori e dare più tempo agli sviluppatori di perfezionare il prodotto.

Pro Involution SoccerOk, la base di partenza era di quanto peggiore si sia visto, in termini calcistici, su Nintendo DS. Peggiorare era praticamente impossibile, ma il risultato finale poteva essere infinitamente superiore da quello mostrato anche quest’anno. Partiamo dalle opzioni di gioco, estremamente ridotte in termini numerici e anche per quanto riguarda la loro longevità. La Master League è stata abbondanata a vantaggio di un Tour Mondiale che porterà una squadra di illustri sconosciuti ( i soliti Castolo, Minanda, Huylens e company) ad affrontare tutte le nazioni più importanti. Esistono svariati gruppi composti da 5-6 squadre ordinati per importanza e qualità generale. Vincendo le partite sarà possibile acquisire tramite due appositi mini-giochi i giocatori delle squadre sconfitte e potenziare la propria per affrontare con maggiore tranquillità le corazzate occidentali. Oltre al tour mondiale è possibile effettuare la classica amichevole oppure prendere parte alle coppa Konami, che permette di personalizzare le opzioni e di mischiare squadre di club e nazionali. Già perchè forte delle licenze acquisite, Konami ha implementato anche i migliori team europei ed un paio sudamericani. Per quanto riguarda le italiane fanno la loro comparsa Juventus, Milan, Inter e Lazio. Tra le (poche) altre figurano anche Newcastle e Tottenham mentre non vi è traccia di Manchester Utd, Arsenal e Chelsea così come non compaiono Barcellona e Real Madrid.Superato lo scoglio delle impostazioni è giunto finalmente il momento di scendere in campo. L’impatto iniziale non è dei migliori: la telecamera troppo ravvicinata mostra un comparto grafico poco dettagliato e poco curato, il pubblico è costituito da un’enorme texture pixellosa che, soprattutto nei replay, mostra la superficialità del lavoro sotto questo aspetto. Le animazioni sono poche ma quelle presenti sono piuttosto ben realizzate e, nella loro essenzialità, dimostrano una buona attinenza con la realtà. Il sonoro è composto da un lungo e fastidioso mormorio dagli spalti che aumenta in prossimità dell’area di rigore. Telecronaca assente tranne in caso di segnatura, in lontananza Marco Civoli annuncia il gol con un banale “è dentro!”. Anche la musica che accompagna il giocatore fra i menù è piuttosto ripetitiva e noiosa e potrebbe costringere gran parte dei giocatori e togliere del tutto l’audio.

Ritorno alle originiLa giocabilità ricorda molto il vecchio ISS Pro Evolution per Playstation, anche se molte meccaniche sono state semplificate per adattarlo alla piccola console Nintendo. E’ possibile eseguire solo un tipo di finta con il tasto L premendolo ad intervalli, mentre non si può effettuare la finta di tiro e l’uno – due avviene in automatico dopo il primo passaggio. Buona l’intelligenza artificiale della CPU soprattutto quella del portiere a differenza della controparte per console casalinghe. Purtroppo però la differenza tra i grandi campioni e quelli più scarsi è molto meno marcata ed è possibile osservare un brocco qualunque segnare come il miglior Cristiano Ronaldo, non che sia impossibile, ma la frequenza ci è sembrata eccessiva. Il fattore stanchezza è quello che alla lunga si dimostra determinante: dopo la metà del secondo tempo si comincerà ad osservare un netto calo fisico da parte dei giocatori meno forti, che rallenteranno vistosamente e cominceranno a sbagliare tanti, troppi tiri. Nella modalità Tour Mondiale tuttavia questo problema può essere ovviato acquistando dei potenziamenti dal PES Shop. In pratica questi pacchetti, divisi per categorie, forniscono un miglioramento delle prestazioni in generale. Finalmente anche il doping entra a far parte dei giochi di calcio simulato!L’utilizzo del touch screen è abbastanza limitato e viene impiegato per navigare nei menù e durante la partita per scegliere l’impostazione della squadra (se più difensiva od offensiva) o per effettuare cambi al volo. Nella modalità Tour mondiale ha una funzione aggiuntiva. Sconfiggendo le varie nazionali i giocatori potranno essere inseriti nella propria rosa attraverso due minigiochi, una roulette che seleziona nazionalità, ruolo e numero del giocatore e un distributore automatico totalmente casuale. Questi minigiochi funzionano a gettoni che verranno acquisiti vincendo partite o superando determinati obiettivi che verranno posti prima di una gara. Infine gli artisti potranno usare il pennino per disegnare manualmente il logo della propria squadra.A risollevare parzialmente la situazione è presente una buona modalità online che permette fino a quattro giocatori di sfidarsi in locale o in Wi-Fi. E’ possibile disputare amichevoli uno contro uno o due contro due, il servizio in Wi-Fi funziona perfettamente e non si riscontrano problemi durante la partita. In definitiva è il modo migliore per gustarsi Pro Evolution Soccer 2008 su Nintendo DS.

– Multiplayer discreto

– Divertente da subito

– Modalità tour mondiale intrigante..

– ..ma poco approfondita

– Licenze assai limitate

– Schema di gioco ripetitivo

6.5

La sua impostazione decisamente arcade rende PES 2008 un titolo fin da subito divertente e appassionante, ma che alla lunga stanca a causa di meccaniche di gioco troppo semplificate e ripetitive. Il comparto grafico e quello sonoro perdono il confronto con i diretti concorrenti FIFA 08 e Real Football 2008. Si salva il discreto multiplayer che permette al giocatore di sfidare un’altro avversario o, in compagnia di un amico, altri due giocatori.

Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione


6.5

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