Pro Evolution Soccer è uno di quei giochi che diventano motivo di serate e nottate chiusi in casa, a giocare da soli o con amici, cercando di ottenere qualche risultato positivo nelle varie competizioni (la mia preferita è la Master League, o Campionato Master), o a passare qualche ora nel menu di editing cercando di ottenere il massimo dalla propria squadra personalizzandola e potenziandola al meglio (adoro farlo). Ma Pro Evolution Soccer (da adesso in poi “PES”) è innanzitutto un gioco di calcio, fin’ora il preferito dalla stragrande maggioranza degli utenti, soprattutto dai possessori di console (noi giocatori di PC abbiamo conosciuto la serie solo a partire da PES 3, che su PlayStation 2 impazzava alla grande dopo altri due episodi precedenti e diverse edizioni anche su PSOne) e come gioco che rappresenti e simuli, in qualche modo, lo sport preferito da noi italiani (e non solo) deve riuscire nell’ardua impresa di proporre al pubblico sempre lo stesso modello di gioco, cercando però al contempo di offrire ogni volta quel qualcosa in più che spinga il giocatore ad acquistare la versione successiva senza che questa venga etichettata solo come semplice aggiornamento. Ad onor del vero, ogni anno la Konami ha saputo sorprenderci in quanto a migliorie e aggiunte apportate nel suo titolo calcistico che, anche senza stravolgere l’ossatura, ha sempre saputo garantire al videogiocatore quell’update, tecnico o funzionale che potesse giustificare meglio l’acquisto della nuova copia di PES. Abbiamo notato, l’anno scorso, che la versione di PES 6 per Xbox 360 non è riuscita a sfruttare, se non in minima parte (ma davvero minima) le potenzialità della console a 256 bit di Microsoft, che è riuscita a dimostrare cio’ di cui è capace con altri titoli di peso maggiore. Ma era solo l’inizio della tanto nominata “next generation” per cui potevamo perdonare l’amata Konami e guardare avanti, a quello che avrebbe dovuto offrirci il PES successivo, specie adesso che il gioco era atteso (e tanto anche) su moltissime piattaforme (un numero che non ha precedenti): PlayStation 2, PlayStation 3, Xbox 360, PC senza contare le versioni portatili per PlayStation Portable e Nintendo DS, che meriterebbero un discorso a parte. Mentre la versione per PlayStation 2 è bene o male molto simile all’edizione dell’anno scorso, solo con qualche miglioria in più e gli aggiornamenti relativi alle rose in seguito ai recenti sviluppi di calciomercato, ci si aspettava tanto dalle edizioni per le console ad alta definizione. Devo confessare che solo poco tempo fa sono venuto a conoscenza del fatto che la versione PC sarebbe stata identica a quelle per i “mostri da salotto” di nuova generazione, mi aspettavo che il gioco per computer avrebbe avuto bene o male le stesse caratteristiche di quello per l’intramontabile PS2 e invece, con mio sommo piacere, ho potuto notare che anche il PC gode adesso delle doverose migliorie grafiche che in effetti stavano tardando ad arrivare. Ma scopriamo meglio il contenuto del gioco di Konami e cerchiamo di capire se valga la pena o meno di spendere i nostri sempre più preziosi soldini (soprattutto di questi tempi, con le uscite videoludiche che ci attendono) per la nuova stagione calcistica targata Konami.
Let’s play!La prima cosa da fare quando si compra una nuova edizione di PES è giocare immediatamente, e si parte infatti subito con un primo incontro amichevole. L’intento del mio velocissimo Juventus – Catania, è quello di scoprire le migliorie tecniche apportate al titolo, cercare di capire se effettivamente qualche sforzo è stato fatto o se si tratta del solito contentino annuale. In effetti graficamente il gioco è migliorato, anche se ancora ben lungi da cio’ che gli attuali sistemi e le nuove console possono garantire. Una grafica pulita, a tratti poco convincente, a volte gradevole, mai esaltante. Il prato del terreno di gioco è stato curato un po’ meglio rispetto ai precedenti episodi, anche se non mancano alcuni sprazzi di artificiosa fattura, come qualche quadratino di troppo o qualche chiazza decisamente peggio realizzata rispetto al resto del campo. I modelli dei giocatori sono stati perfezionati, non ancora a livelli eccezionali ma sicuramente migliori e molto somiglianti alle controparti reali, in viso come nelle movenze. Proseguendo nel gioco ci accorgiamo che anche il pubblico adesso è molto più curato e, nel complesso, se visto da lontano e senza cercare troppo il pelo nell’uovo, puo’ dirsi soddisfacente. Le movenze dei giocatori risultano un tantino più naturali, ma ancora ricordano, a tratti, quelle di un burattino di legno. I calciatori “sentono” di più la fisicità rispetto al passato, e dunque urtando un avversario potranno cadere a terra o far cadere il giocatore colluso. Bene per quanto riguarda i tempi di caricamento tra un’azione e l’altra che mai spezzano il ritmo di gioco, anche il più serrato. Lasciando il giusto spazio al reparto audio, notiamo che il tifo è adesso meglio implementato rispetto al passato (addirittura si può decidere il tipo di cori e urla dei nostri tifosi in fase di creazione della squadra personalizzata), il commento è rimasto lo stesso, nel vero senso della parola e cioè non solo sono rimasti invariati i mediocri telecronisti (onestamente preferisco Caressa e Bergomi, ma anche un Piccinini o un Bruno Longhi sarebero andati bene) ma anche i commenti sono identici, copiati e incollati dalle precedenti edizioni del gioco. Si potrebbe cercare ogni tanto di aggiungere qualcosina in più, una frase diversa di tanto in tanto non dispiacerebe affatto…voi che ne pensate? Buoni gli effetti audio relativi all’impatto con la palla e alle urla in campo (forse un po’ troppo simili tra loro, indipendentemente dal giocatore) e discrete le musiche (cercate di essere lungimiranti!). Tornando all’aspetto tecnico, c’è da notare una migliore IA dei giocatori, ma una peggiore calibrazione del livello generale di difficoltà: non so voi ma io giocando a livello “Regolare” una Master, mi sembra di giocare contro nessuno, tanto mi viene facile.Le modalità di gioco poi, sono sempre le stesse, ovvero Esibizione, che permette di prendere parte ad una amichevole, con un amico o contro il computer, Campionato che, perdonando la solita mancanza di molte licenze, permette di scegliere una squadra tra quelle già presenti e cercare di posizionarsi bene nel campionato di competenza, il già citato Campionato Master, ovvero la storica “Master League” che permette di trasformarsi in veri e propri allenatori-dirigenti-giocatori e prendere parte alle varie coppe, campionati ed eventi vari, nonchè di tenere d’occhio i trasferimenti in ambito di calciomercato e le condizioni di salute e preparazione atletica dei nostri calciatori; il sopracitato editing ci permetterà di modificare a nostro piacimento i vari giocatori, tenendo conto delle caratteristiche fisiche (volto, costituzione, ecc…) e delle abilità di ognuno di essi. Come si può notare i cambiamenti introdotti non sono molti e per fortuna rimane ad alti livelli la giocabilità generale, che riesce a garantire un livello di “maneggevolezza” dei calciatori impareggiabile e fin’ora imbattuto.Da riportare, per dovere di cronaca, sono anche i frequenti cali di framerate soprattutto nei pessimi replay automatici in cui si ha spesso l’impressione di saltare qualche fotogramma. Il vertical Sync poi, è implementato male, con linee orizzontali che spesso tagliano il campo visivo quasi a voler accentuare un framerate ballerino e una macchinosità che rivelano la poca perizia tecnica delle case giapponesi con le attuali configurazioni hardware, sia sul fronte PC che su quello console.
HARDWARE
Windows XPPentium 4 3.0GHz /AMD Athlon 64 o superiore1GB RAM6.5GB di spazio libero su disco fisso8x DVD-ROMDirectX 9.0c compatibile skeda grafica256MB Pixel Shader 3.0 (ATI x1600 o NVidia 6800 GT/GS o superiorie)DirectX 9.0c compatibile skeda audioDirectX 9.0c
MULTIPLAYER
La modalità di gioco online multiplayer permette di affrontare un avversario alla volta (e solo uno purtroppo) in partite amichevoli o utili ai fini della classifica. Da segnalare qualche fastidioso problema di lag, una connessione in generale un po’ lenta e poche opzioni a disposizione.
– E’ Pro Evolution Soccer
– Veste grafica migliorata…
– …ma c’è ancora molto da fare!
– Poche novità
– Licenze ancora non all’altezza del titolo
– Online da ottimizzare
7.5
A un anno di distanza dalla delusione per PES 6 su xbox 360, e dopo tanta attesa, Pro Evolution Soccer 2008 poteva essere migliore. La Konami avrebbe potuto cercare di innovare un po’ la serie e non soltanto dal punto di vista grafico (e anche qui il lavoro non è stato sicuramente certosino).
Senza dubbio, PES 2008 saprà garantire un anno di divertimento ai possessori di PC in grado di farlo girare fluidamente, e la promessa di una patch che possa rendere ancora migliore il gioco non può far altro che farci ben sperare per il futuro. Anche quest’anno Konami ha giocato le sue carte migliori: giocabilità collaudata e motore di gioco solido, senza rischiare troppo con innovazioni o stravolgimenti che forse, con un pizzico di coraggio in più, avrebbero potuto premiare l’ultima fatica della software house nipponica.
Voto Recensione di Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione