Recensione

Pro Beach Soccer

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a cura di N€uro

In uno stato come l’Italia in cui ormai si è calcio-dipendenti, nonostante tutte le brutte vicende successe negli ultimi anni, e in un momento in cui ci si sta lentamente riprendendo da una profonda crisi di gioco e di spettacolo, ci prova il beach soccer a regalare quelle emozioni che spesso mancano in una normale partita di calcio.Sport molto giovane, il calcio su spiaggia, ma sport VERO, vissuto non da tifosi, ma da semplici e ammirati spettatori. Un gioco dove si può ammirare la tecnica e il talento dei giocatori schierati, dove la palla sta più in aria che per terra, dove le acrobazie sono all’ordine del giorno.E allora perché non dedicare un videogame a questo sport?

A grandi lineePartiamo dalle belle o dalle brutte notizie? Dalle belle dai!Il gioco vanta le licenze ufficiali della lega Internazionale Beach Soccer, non che i giocatori siano conosciutissimi, anzi personalmente credevo di giocare con “personaggi” inventati, ma è comunque una nota positiva e un investimento corretto da parte della casa di produzione. Vi cito comunque un nome su tutti: Eric Cantona! Proprio lui, il bizzarro giocatore francese che ha sfondato in Inghilterra, un grande esempio di genio e sregolatezza!Dopo aver letto l’infinito regolamento di questo sport, ho potuto constatare con piacere che il tutto è riprodotto e applicato piuttosto fedelmente al videogame e questo è di sicuro importante per apprezzare meglio il pacchetto.La schermata principale presenta sostanzialmente 5 scelte di gioco, oltre al pannello delle opzioni:-Amichevole, una sorta di “partita veloce”;-Arcade, une serie continua di partite dove si affrontano diverse squadre dalle più scarse fino alle più forti;-Pro Beach Soccer Tour, il campionato vero e proprio;-Allenamento;-Competizioni personalizzate, campionato e/o coppe fai da te.Mi sembra d’obbligo spendere qualche parola in più su Pro Beach Soccer Tour e sull’allenamento. Il primo è senza dubbio il punto di forza del gioco, anche se putroppo incontriamo la prima brutta notizia: i campi di gioco e quindi i tornei che formano il campionato, sono solo 4 (Marsiglia, Rio, Bangkok e Venice Beach). Ogni torneo è composto da un tabellone con scontri ad eliminazione diretta, che va dagli ottavi fino alle finali. Quel che lascia perplessi è il fatto che si possa salvare solo tra un torneo e l’altro e non durante, costringendo il giocatore a finire il torneo se non vuole perdere quanto conquistato fino a quel momento.Le squadre a disposizione sono un buon numero, suddivise per tutti e cinque i continenti, contraddistinte da una a quattro stelline a seconda delle capacità della squadra stessa.Le classifiche generali sono strutturate in modo molto particolare: oltre alla classifica dei punti conquistati in un determinato torneo, c’è anche quella stagionale e, ancora più globale, quella che comprende tutti i punteggi sin da quando abbiamo iniziato il Pro Beach Soccer Tour.Resta un po’ l’amaro in bocca se si pensa che, oltre alla soddisfazione di vincere un torneo, non ci sono grandi obiettivi visto che non si viene premiati per la vittoria di una campionato, né tantomeno si “sblocca” qualche campo aggiuntivo o opzione particolare.Il metodo del vinci e sblocca è invece stato utilizzato nella sezione allenamento dove appunto, oltre al potersi allenare per migliorare nei vari aspetti proposti dal gioco, si possono appunto “liberare” nuovi campi di gioco e squadre tipo il “resto del mondo”. Il tutto è limitato dal fatto che queste nuove opzioni sono utilizzabili solamente nelle amichevoli.E’ comunque interessante partecipare all’allenamento completo per stabilire nuovi record personali, misurandosi con le seguenti fasi che sono comunque testabili anche singolarmente: dribbling, punizioni dirette, rigori, passaggi, punti artistici, colpi al volo.

Il calcio giocatoPassiamo dunque a descrivere l’aspetto più importante, ovvero la giocabilità. Ad essere sinceri bisogna dire che è tutto troppo facile! Dopo un piccolo periodo di “ambientamento”, una volta capito come funziona il tutto, ci troviamo davanti ad uno di quei giochi dove, per assaporare il gusto della sfida bisogna impostare la difficoltà più elevata. E’ ovvio che quando si vince 15-3 il sorriso sia stampato sulle nostre facce, ma ben presto il sorriso potrebbe trasformarsi in uno sbadiglio.Allora ecco che per rilanciare la sfida si cercano modi diversi, più difficili, più articolati, per andare in gol, ecco che si tenta la sortita offensiva con il portiere, ecco che si tentano i gol impossibili.Più che altro quello che fa rabbia è pensare come nonostante la grande evoluzione dei videogame sul calcio, ci siano ancora giochi dove esiste l’angolino da cui si segna sempre, esiste in punto da dove se tiri prendi sempre il palo, esiste l’azione collaudata che si tramuta sempre in gol. Il bello dello sport è l’imprevedibilità, il genio e la fantasia che i giocatori sanno mettere in campo, il senso di costante incertezza sul come potrà evolversi una partita. Insomma il realismo è tutt’altra cosa, come dimostra anche in che modo è stato implementato il movimento del pallone sulla sabbia. E’ troppo “lineare”, risente del tipo di terreno di gioco solo quando si fa correre il giocatore, ma non tiene conto delle innumerevoli cunette che presenta la sabbia.Anche i portieri non sono del tutto immuni dal fare clamorosi errori, infatti, essendo l’area piuttosto grande, capita che si avventurino in uscite a dir poco azzardate, lasciando quindi sguarnita la porta.Da segnalare almeno bug: il pallone in qualche caso bucano la rete bucano la rete, ma non è per la potenza del tiro!Molto arcade e di sicuro apprezzamento, l’ormai celeberrima “palla infuocata”. Sono presenti infatti degli indicatori che aumentano ogni volta che si segna un gol. Una volta pieno l’indicatore, alla prima pausa di gioco, si riceve una specie di “divinazione” dal cielo che sfocia in una sorta di imbattibilità sul campo. I personaggi crescono infatti di dimensioni e sono contornati da un’aura che li rende invincibili nei contrasti e che permette una maggior efficacia dei tiri in porta. Poteva essere di sicuro fatto meglio l’effetto della palla che, più che infuocata, lascia una scia che da comunque l’impressione di un tiro fuori dal comune.

L’aspetto tecnicoLa grafica non è di quelle che lascia estasiati, ma non è neanche così male. Ben fatti i giocatori anche se ignoro la somiglianza con le loro controparti reali. Anche il pubblico non è malaccio, considerando anche il fatto che non è uno stadio quello da gestire, ma solo un relativamente piccolo campo da gioco.La realizzazione della sabbia poteva essere fatta meglio, infatti anche se ad una prima occhiata può sembrare piuttosto realistica, non mantiene questa impressione una volta che i giocatori si mettono in movimento. A parte qualche “scia” quando si corre, per il resto è ben poca cosa.Degne di citazione le “scenette” post gol, davvero originali anche se non molto varie, e le animazioni con tanto di show-girl e dj tra un tempo ed un altro.E passiamo ad analizzare il sonoro, altra sezione di luci e ombre del gioco in questione. Se da una parte infatti possiamo ammirare degli effetti sonori di tutto rispetto, dall’altra dobbiamo constatare come certi aspetti potevano essere studiati meglio.Di sicuro successo l’idea di utilizzare dei telecronisti in madre lingua (Francese, Brasiliano, Thailandese e Americano) anche se hanno un repertorio di frasi davvero limitato, roba da ripeterle in giro tanto si inculcano in testa! Buono anche l’effetto pubblico anche se in certi momenti si “spegne” lasciando un vuoto che definire incomprensibile è poco.Azzeccate le musiche di intermezzo e dei menù, ma anche in questo caso troppo poche, rischiano di diventare un martello pneumatico che picchia nel cervello.

Ma quanto ci gioco?Come di deduce da quanto detto in precedenza, il gioco non fa della longevità il suo punto migliore. La facilità con la quale si vince una partita e quindi la poca competizione che regala il game è decisamente un fattore negativo. E’ il tipico gioco da mezz’oretta libera, il classico arcade con cui passare momenti di spensieratezza. Anche il campionato, seppur rappresenti una buona soluzione, diventa piuttosto monotono visti i soli quattro campi da gioco e comunque gli scarsi obiettivi da raggiungere.Grande pecca a mio avviso l’assenza del multiplayer, sarebbe stato di sicuro valido, mentre invece su singolo pc è possibile giocare fino a quattro persone contemporaneamente (ammesso di avere abbastanza periferiche di gioco). Ho provato a giocare in due contro il pc e devo dire che non è per niente male, quando si realizzano le azioni “panificate a tavolino” oppure quando salta fuori una grande azione grazie all’inventiva dei gamers, bisogna ammettere che da una certa soddisfazione.

HARDWARE

Requisti minimi: Processore 600 Mhz, 128 Mb di Ram, Scheda video 3D da 32 Mb

Requisiti raccomandati: Processore 1,2 Ghz, 256 Mb di Ram, Scheda video 3D da 64 Mb

MULTIPLAYER

Assente

Divertimento immediato

Sonoro limitato

Troppo facile

Scarsa longevità

5.5

Insomma non credo servano altre parole per definire il tipo di pubblico al quale il gioco si rivolge: appassionati di calcio o di sport in generale e/o amanti degli arcade stile sala giochi.

Un titolo che se visto sotto la giusta ottica potrebbe soddisfare qualche utente in cerca di divertimento immediato, le limitazioni relative alla longevità e alla giocabilità però gli impediscono di ragigungere la sufficienza.

Voto Recensione di Pro Beach Soccer - Recensione


5.5

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