Recensione

Populous: The Beginning

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a cura di Tuono Blu

Continuano gli aggiornamenti del redivivo Playstation Store da parte di mamma Sony, che in questo periodo è particolarmente attiva nell’inserimento di classic-game entrati nella storia dell’amata ed immortale PSX. In attesa di uno strategico next-gen coi fiocchi, possiamo cimentare la nostra vocazione al comando con questo rispolverato Populous:The Beginning. Nel titolo, ambientato nell’era preistorica su un piccolo pianeta (non proprio pacifico) caratterizzato da una longevità massiccia, dovrete mettere alla prova le vostre capacità organizzativo-strategiche per raggiungere l’egemonia sui popoli. Ce la farete?

Un po’ di storiaTerzo capitolo della saga (dopo Populous e Populous II) ed unico uscito per console a fine anni novanta, in passato il nome Populous significava: Pazienza, Costruzione, Guerra. Tre semplici parole in cui risiede l’essenziale significato del gioco, che rappresenta un capolavoro d’intelligenza e organizzazione (dal creatore Peter Molyneux) capace di creare il culto mondiale per una serie che oggi viene ricordata come pietra miliare del panorama videoludico. Ebbene…spogliatevi dall’umanità delle vostre vestigia ed iniziate a ragionare come un Dio in terra alla conquista dell’immortalità. Questo è Populous!

Nel gioco ricoprite il ruolo di una sciamana in procinto di diventare divinità (mh…non male come aspettativa per il futuro!). Potrete raggiungere questo scopo soltanto sconfiggendo le tribù nemiche, capitanate anch’esse dai pretendenti al trono degli Dei (per la serie…Ne resterà uno solo!). Quindi, partendo dal niente, dovrete guidare i credenti alla conquista delle altre tribù e dei territori a cui esse appartengono. La difficoltà del gioco sta nell’infinita combinazione di operazioni e comandi da imporre alla propria tribù; difatti, l’inizio non è proprio dei migliori, in quanto ci troveremo a capo di un gruppo di selvaggi incapaci di intendere e volere spontaneamente. L’intera evoluzione dei seguaci, curata ottimamente dagli sviluppatori, dipenderà solamente dalle nostre scelte, e questo richiederà pazienza e non poca dedizione visto che, per avanzare nella storia, sarà necessario attirare sempre più fedeli verso la nostra fatidica causa personale.

Costruzione e GuerraPer la maggior parte del tempo di gioco, l’intento da perseguire è quello di preparare i discepoli alla guerra contro le tribù nemiche. Questo sarà possibile attraverso diversi comandi a vostra disposizione. Innanzi tutto avrete bisogno di costruire capanne in cui i sudditi possano trovare riposo e vivere serenamente (non per molto però!); successivamente dovrete costruirete templi ove i fedeli possano riunirsi in preghiera, e centri d’addestramento ove essi possano imparare l’arte del combattimento e trasformarsi cosi in orde di “guerrieri del fuoco” e “spie”. Fedeli e pronti ad assecondare il vostro volere. Infine sarete chiamati ad erigere torri di guardia per difendere le vostre città, cantieri navali per setacciare il mare alla ricerca di nemici e mongolfiere per controllare i cieli.Una volta raggiunte delle buone condizioni sotto il profilo numerico e militare, la tribù sarà pronta a sferrare attacchi contro le divisioni nemiche con lanci di palle infuocate, sabotaggio degli edifici avversari e poteri mistici dei monaci soldati. Questi ultimi, capaci di convertire le unità nemiche alla vostra religione, decideranno molto spesso l’esito di uno scontro sul campo di battaglia. Inoltre grazie all’ausilio del “Mana”, potere magico della sciamana, avrete l’occasione di scaraventare diversi disastri ambientali (terremoti, eruzioni vulcaniche, tornado e piaghe d’insetti) sulle terre degli infedeli, in modo da facilitarne lo sterminio. Infatti scoprirete molto presto che questi eventi catastrofici indeboliranno fortemente le truppe avversarie. La vostra ingordigia da despota sarà saziata dall’insieme di questi fattori nei vari scenari di gioco. Di fatti, ogni volta che passerete al livello successivo vi si presenterà una nuova situazione a cui adeguare le vostre mire espansionistiche ed un nuovo obiettivo da raggiungere.

– E’ sempre Populous!

– Ottima Trama

– Struttura di gioco accattivante

– Comandi frustranti

– Apprendimento non immediato

– Assenza modalità multiplayer

5.5

Populous: The Beginning viene tirato a lucido e caricato sul PS Store per darci modo di saziare, temporaneamente, la nostra vena strategica. Rimane però un gioco che non convince del tutto e un misero seguito a confronto dei suoi predecessori. Inoltre, la conversione su console non era riuscita interamente già su PSX, dando luogo a diverse difficoltà nel comando delle tribù e rendendo il gioco, a volte, frustrante (in assenza del mouse come periferica, Sigh!). L’implementazione di una modalità multi-player avrebbe mostrato realmente il divertimento che il titolo sarebbe in grado di proporre. Per il prezzo al quale lo troviamo all’interno dello Store, l’acquisto risulta abbordabile per tutti, soprattutto per i curiosi e per chiunque non lo abbia provato in passato; fate però attenzione, molti di voi potrebbero stancarsi molto presto di un gioco così difficile da gestire. Per nostalgici, fan sfegatati e amanti degli strategici, rimane un titolo da avere nella propria collection, in particolare per quello che evoca e che ha significato in passato.

Voto Recensione di Populous: The Beginning - Recensione


5.5

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