Recensione

Pokémon Art Academy

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a cura di Aeffe87

Tra le numerose incapacità che affliggono il sottoscritto, una delle più evidenti riguarda senza dubbio l’ambito pittorico. Senza mezzi termini, non so disegnare. Dai giorni passati sui banchi di scuola, quando il tentativo di evadere dalla routine portava a fallimentari riproduzioni dell’eroe del momento negli angoli del libro o quaderno sottomano, fino a tempi più recenti, dove succede la medesima cosa nei momenti di noia, la totale inettitudine nei confronti della Prima Arte è sempre stata in me imperante. E non si tratta certo di pigrizia o mancanza di volontà, tant’è che quando si è presentata l’occasione di occuparmi di questo nuovo capitolo della serie Art Academy ho accettato il compito di buon grado. Un po’ perché, non lo nego, le creature partorite dal genio di Satoshi Tajiri accompagnano dall’infanzia la mia continua esperienza di videogiocatore, un po’ per semplice desiderio di rivalsa personale. Questa premessa, seppur inevitabilmente poco interessante, è necessaria per sottolineare la bontà di un prodotto che, lungi dal permettere a chi ne fruisce di esporre in una qualsiasi anche solo minuscola galleria d’arte, è comunque in grado di donare più d’una soddisfazione. I risultati che ho personalmente ottenuto, peraltro, li potete ammirare proprio all’interno di questa pagina. Ma bando alle ciance: l’Accademia d’Arte Pokémon sta per aprire il suo cancello, è ora di recarsi in aula.

Passo passoSebbene una trama vera e propria non sia fondamentale ai fini di un’esperienza come questa, la scelta è stata di offrire comunque un accenno di pretesto narrativo, di fatto molto simile nella premessa a quello dei giochi della serie regolare targata Game Freak fino ad ora rilasciati sul mercato. Sostanzialmente, l’utente è chiamato a vestire i panni di un aspirante illustratore di carte collezionabili Pokémon, il quale, affiancato nel suo percorso da una compagna d’apprendistato tanto entusiasta quanto maldestra, potrà beneficiare degli insegnamenti tenuti in ateneo dal professor Raffaello – mai nome più azzeccato – al fine di diplomarsi e coronare il proprio sogno d’artista. Le possibilità d’approccio previste da Pokémon Art Academy sono sostanzialmente tre. La modalità Lezioni è indubbiamente la più corposa, ed è indispensabile per tutti coloro che desiderino muovere i primi passi in questo complesso mondo fatto di linee, colori e sfumature. Partendo dal livello più basso, orientato principalmente ad abbozzare corpi e volti di alcuni Pokémon dalle caratteristiche anatomiche semplici, il giocatore potrà sbloccare i successivi corsi avanzati – rispettivamente denominati Apprendisti ed Esperti – per mettersi a confronto con tecniche man mano più complesse e superare alla fine di ogni ciclo una prova di autovalutazione, ricevendo un riconoscimento per ogni progresso raggiunto fino all’ambito diploma di esperto designer. Ogni lezione principale è volta a introdurre in modo graduale ciascuno degli strumenti di pittura contenuti nel nostro astuccio virtuale – accessibile dall’angolo basso dello schermo tattile – il cui corretto utilizzo è necessario per padroneggiare al meglio stili di disegno sempre più d’impatto. A farci da modello incontrastato nello schermo superiore della console ci sarà di volta in volta uno specifico Pocket Monster, scelto all’uopo dal nostro tutor digitale in base al tipo di tecnica che si andrà ad analizzare e inserito all’interno di uno sfondo preimpostato una volta conclusa l’opera. Una serie di brevi Mini-Lezioni tematiche fanno poi da supplemento a ogni singolo argomento trattato, molto utili ad approfondire ulteriormente quanto già appreso. A diploma finale ottenuto, sono inoltre sbloccabili tre Lezioni Speciali interamente dedicate alla rappresentazione delle Megaevoluzioni, che gli appassionati del brand rammenteranno volentieri dalla recente avventura in quel di Kalos. Per prendere maggiore consapevolezza dei concetti acquisiti, viene poi in aiuto la modalità Esercizi. L’utente può qui testare le sue capacità provando ad applicare gli stili già fatti propri a Pokémon differenti da quelli disegnati durante le prove canoniche, raggruppati in macro-categorie corrispondenti ciascuna a una delle tecniche presentate durante le Lezioni. Chi si ritenesse in grado di proseguire autonomamente, può infine contare sulla terza opzione disponibile, ovvero la Modalità Libera. Qui sono presenti tutti i modelli sbloccati nelle fasi d’insegnamento ed esercizio, che il giocatore può scegliere di riprodurre pedissequamente o reinterpretare secondo proprio gusto, sempre tenendo conto delle proporzioni e caratteristiche del soggetto. Ancora, potrà cimentarsi nel disegno dei fondali, dando libero sfogo alla propria creatività con l’inserimento della creaturina in un habitat consono alla sua appartenenza elementale. Tale modalità può essere inoltre personalizzata tramite caricamento di nuove immagini-modello direttamente dalla memoria del proprio 3DS o 2DS: una feature sicuramente apprezzabile da tutti coloro che desiderino confrontarsi con rappresentazioni di Pokémon in pose e atteggiamenti alternativi.Segnaliamo, infine, che tutte le opere realizzate possono essere salvate in un apposito album sotto forma di carte collezionabili; da qui l’utente può scegliere se esportare le immagini nella scheda SD della console, condividerle con gli amici in wireless o pubblicarle all’interno del Miiverse, al fine di mostrare a tutti i progressi fino a quel momento raggiunti.

In punta di penninoLa funzione pedagogica alla base di Pokémon Art Academy raggiunge senza mezzi termini lo scopo preposto. L’apprendimento risulta infatti parecchio piacevole e di sicura efficacia grazie a tutorial suddivisi in fasi guidate piuttosto approfondite. Ogni spiegazione testuale è sempre accompagnata dall’esempio visivo in tempo reale di quanto descritto a parole, per cui riprodurre su tochscreen i tratti appena mostrati diventa più che fattibile anche per coloro che con matite e chine hanno avuto poco a che fare nella loro vita. Il prodotto spinge innanzitutto all’abitudine di creare i contorni del personaggio tramite il classico metodo basato su forme e linee guida, generate dal software stesso durante le prime lezioni e lasciate poi alla libertà del praticante nei corsi più avanzati. Il progressivo apprendimento permette altresì di prender velocemente consapevolezza di quale degli stili pittorici trattati più si adatti alla personale visione artistica del fruitore. Sotto questo aspetto, vengono in aiuto una discreta quantità di tools e una nutrita tavolozza cromatica da cui attingere. Sempre a tale proposito, viene insegnato a gestire con criterio pennarelli, pastelli, gessetti e quant’altro per creare ombreggiature, effetti tridimensionali e giochi di luce realmente spettacolari e gradevoli all’occhio. Tecnicamente parlando, l’input del pennino funziona egregiamente quando si tratta di colorazione, tratteggio e ombreggiatura, ma non si può dire lo stesso nella definizione delle linee di contorno, soprattutto se molto fini. Fortunatamente, la funzione di zoom è attivabile in qualunque momento e sopperisce efficacemente a questa approssimazione di fondo.

Gotta Draw’em All!L’altro elemento fondamentale di Pokémon Art Academy, che ne è poi la ragion d’essere, rappresenta insieme la forza prorompente di questa produzione nonché, paradossalmente, l’unico suo relativo limite. Parliamo dei Pokémon stessi. Nintendo ha fatto indubbiamente un ottimo lavoro nel reclutamento dei beniamini che accompagneranno i futuri – e sicuramente numerosi – Pokéartists di tutto il mondo in questa coloratissima esperienza. La varietà dei caratteri disponibili è notevole e certamente in grado di soddisfare i gusti di una platea di fan decisamente vasta. La centralità assegnata alle creature di Tajiri è tangibile in ogni istante di gioco, tant’è che il nostro insegnante ci terrà a elargire periodicamente fino a otto regole chiave atte a favorire il più possibile la valorizzazione di ogni Pokémon riprodotto. È però fuori dubbio come, se i precedenti Art Academy possono quantomeno aspirare a un target di riferimento anagraficamente eterogeneo grazie a soggetti assai più realistici, il titolo in questione sia invece rivolto specificatamente a un pubblico di giovanissimi. Ne è la riprova che, di fatto, il software non disponga di alcun tipo di funzione valutativa dei disegni effettuati, per cui anche le opere tecnicamente meno corrette potranno passare del tutto indenni l’accertamento conclusivo dell’insegnante. È comunque una scelta chiaramente voluta e dovuta, lungi dal rappresentare una vera e propria falla in un lavoro che, lo ripetiamo, risulta al contrario molto curato in ogni suo aspetto.

– Estremamente accessibile, anche per i principianti

– Lezioni complete e accurate

– Buon ventaglio di tools disponibili

– Tanti Pokémon da disegnare

– Nessun sistema di valutazione dei disegni realizzati

– Scarsa efficacia del pennino nel tracciare i contorni più sottili

8.0

Pokémon Art Academy è in tutto e per tutto una versione child-oriented della fortunata serie a tema artistico che molti utenti hanno già imparato a conoscere sulle console a doppio schermo di casa Nintendo. Gli elementi che rendono un software del genere funzionale ci sono tutti: spiegazioni complete, comandi intuitivi, ottima varietà di strumenti da lavoro e tanto, tanto colore. L’efficacia educativa del prodotto si attesta su livelli più che buoni, e le differenti modalità d’approccio selezionabili permettono al fruitore di dare libero sfogo al proprio estro. La freschezza e simpatia di Pikachu e compagni, qui più che mai divi incontrastati al centro della scena, siamo certi renderanno l’esperienza piacevole ai giovani fan di questo straordinario universo narrativo.

Voto Recensione di Pokémon Art Academy - Recensione


8

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