Pokemon Snap

Cosa potrebbe succedere se il prof. Oak scoprisse un’isola fino ad oggi sconosciuta, sulla quale l’uomo non ha mai messo piede, e sulla quale i Pokemon vivono felici e beati? Succederebbe che voi dovreste fare armi e bagagli e andare a fotografare codesti Pokemon nei panni di tale Todd. Le locazioni disponibili saranno 7, ma non poterete muovervi liberamente in esse, poiché sarete trasportati da un affare chiamato Zero-Uno, veicolo capace di spostarsi su ogni superficie e perfino di volare!! Tutto ciò che dovrete fare sarà guardarvi in giro e cercare quante più bestie possibile da fotografare; questo perché il prof. fisserà degli ‘obiettivi fotografici’, il cui raggiungimento sarà indispensabile per il passaggio alla locazione successiva. Ogni foto verrà valutata secondo precisi criteri (la posizione del soggetto, il fatto che guardi o meno verso l’obiettivo, la presenza di più soggetti della stessa specie, la posizione assunta ecc.) e le verrà poi assegnato un punteggio. Attenzione perché se alcuni Pokemon saranno incuriositi da voi, e vi verranno incontro favorendo il vostro compito, altri saranno restii a farsi fotografare, perciò dovrete con opportuni artifici (flauto pokè, cibo e quant’altro) farli avvicinare a voi. Chiaro dunque che nel gioco non vedrete combattimenti tra Pokemon, ma li vedrete immersi nel loro ambiente naturale mentre si fanno i loro affari in santa pace. Peccato che non siano presenti tutti e 150 (i 100 nuovi del goldsilver lasciamoli stare), ma ve ne siano solo 63. Non preoccupatevi, non è facile trovarli tutti, perché per alcuni bisogna ricorrere a delle strategie oserei dire arcane. Passiamo alla valutazione tecnica del gioco. Graficamente questo Pokemon Snap è un gioco di prima generazione. Questo non perché la Nintendo non sia riuscita a sfruttare appieno le capacità della sua macchina, creando un gioco al di sotto della media attuale, ma solo perché questo fu in Giappolandia uno dei primi giochi sui Pokemon, che uscì diverso tempo prima di Pokemon Stadium 2 (da noi conosciuto come Pokemon Stadium e basta); troviamo così delle locazioni ampie, realizzate discretamente e ricche di dettagli e particolari, ma in quanto ad effetti grafici non ci siamo. I Pokemon sono realizzati con un numero non eccessivo di poligoni, tanto che a volte risultano un po’ troppo spigolosi. E per finire registriamo la presenza dell’ormai leggendario effetto nebbia in alcuni livelli. Ottimo invece il frame rate (ci mancherebbe pure che in un gioco come questo non lo fosse…). Sognatevi il supporto per l’expansion pack. Discreto il sonoro: le musiche che ci accompagnano nel nostro safari fotografico si lasciano ascoltare, mentre i versi dei Pokemon non saranno il massimo ma sono sempre e comunque meglio di quei tremendi…non so neanche come definirli…lamenti di Pokemon Stadium. L’unico verso preso direttamente dalla serie televisiva è quello dell’operazione commerciale meglio riuscita degli ultimi anni, il Corsaro Giallo (Pika!). La giocabilità è discreta: i comandi s’imparano in un minuto visto che il sistema di controllo è semplice immediato; la ripetitività dell’azione potrebbe però pesare non poco, anche sul fattore longevità: di fatto tutto quello che dovete fare è scattare delle foto. E’ poi vero che trovare tutti i Pokemon richiede una certa pazienza e dose d’ingegno, cosa che porta il giocatore a ripetere più volte uno stesso livello, ma soprattutto a coloro il cui piatto preferito è Pikachu ai ferri questo gioco rischia di non fare una buona impressione . Per ora è tutto, la parola al commento finale.