Pokemon Rubino & Zaffiro
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a cura di Fabfab
Amatissimi od odiati, i Pokémon hanno comunque rappresentato uno dei fenomeni di costume più significativi degli anni ’90, almeno tra i giovanissimi, ma non solo: finalmente la nuova generazione di giochi loro dedicati fa il suo esordio sulle nuove console Nintendo, il GBA e, a breve, il GCN, ed è subito un successo mondiale, oltre ogni previsione anche dei suoi stessi creatori!
A caccia di PokémonPokémon Rubino e Pokémon Zaffiro sono, in sostanza, dei giochi di ruolo alla giapponese con visuale dall’alto, molto semplificati e caratterizzati dalla necessità di dover catturare gli esserini che danno il nome al gioco, indispensabili sia per combattere che per risolvere le varie quest: ci troveremo a dover girare in lungo ed in largo (a piedi o in bicicletta) il continente di Hoenn, dove ci siamo appena trasferiti con la nostra famiglia.Il gioco ci permette di scegliere se impersonare un bambino o una bambina e di dargli il nome, quindi ci proietta direttamente nell’avventura: il nostro scopo sarà quello di diventare un bravo allenatore di Pokémon.All’inizio disporremo di un unico Pokémon, da scegliersi tra tre diverse creature di allineamento Acqua, Fuoco o Terra: ben presto, grazie alle nostre fide poké ball, potremo catturarne molti altri, da addestrare o, semplicemente, da “collezionare”. Ogni Pokémon catturato viene infatti catalogato nel nostro fido palmare, il PokéDex, vera e propria miniera di informazioni sulle nostre creature.I combattimenti sono semi-casuali, nel senso che gli avversari non sono visibili su schermo, ma il giocatore sa che i Pokémon selvatici si possono trovare solo in determinate zone (erba alta ai bordi della strada, grotte e, per i Pokémon di tipo Acqua, mare o laghi): evitandole, non ci imbatteremo in combattimenti casuali, ma non potremo catturare nuovi Pokémon. Potremo (dovremo) inoltre affrontare tutti i vari allenatori che incontriamo sul nostro cammino (ben visibili sulla mappa e quindi, volendo, facilmente evitabili) e sfidare i capi-palestra, al fine di collezionare le otto, ambitissime medaglie che faranno di noi il miglior allenatore in circolazione!Potremo formare un gruppo di, al massimo, sei creature, mentre le altre che catturiamo vengono depositate automaticamente in una sorta di banca dati accessibile da ogni Centro Pokémon: in ogni momento potremo, naturalmente, cambiare i membri del nostro gruppo, depositando quelli che non vogliamo più e ritirando quelli che vogliamo aggiungere. Un gruppo, per essere competitivo, necessita di essere composto in maniera equilibrata, con Pokémon di tutti i tipi, in modo da poter affrontare senza problemi qualsiasi tipo di sfida.La terra di Hoenn è tutto un susseguirsi di boschi, laghi e piccole cittadine: in queste troveremo sempre un Centro Pokémon dove, oltre al database sopra citato, potremo rigenerare gratuitamente la salute delle nostre creaturine, accedere alle informazioni contenute nel pc e fare scambi con altri giocatori umani ed un Pokémon Market, in cui acquistare pozioni, poké ball ed altri utili strumenti. In alcune ci sarà anche una Palestra da sfidare e il Giudice Onomastico, dal quale è possibile modificare il soprannome delle nostre creature.Potremo infine inserire l’ora di gioco, ed un orologio interno terrà conto dello scorrere del tempo anche se, questa volta, l’alternarsi del giorno e della notte, la possibilità di catturare alcuni Pokémon solo in determinati luoghi ed orari è stata incomprensibilmente soppressa…
Allevare i PokèmonIl gioco, nel suo complesso, presenta ben poche innovazioni rispetto ai suoi predecessori.Una delle più significative è rappresentata dalla maggiore cura dedicata alla realizzazione degli stessi Pokémon, molto più complessi e sfaccettati rispetto a prima! Buona parte dei nuovi mostriciattoli, infatti, non appartengono ad un unico elemento, ma a più elementi contemporaneamente: ad esempio Torchic, uno dei Pokémon selezionabili all’inizio, una volta evolutosi in Combusken non apparterrà solo all’elemento Fuoco, ma anche a quello Lotta, e lo steso vale per molti dei primi Pokémon che catturerete come Wingull (Acqua e Volan), Lotad (Acqua e Erba) e così via…A seguito di ciò, aumenta il livello di sfida per creare un team ben bilanciato in quanto se, da un lato, il Pokémon avrà più punti di forza, allo stesso modo maggiori saranno i suoi punti deboli: impiegherete ore prima di trovare una combinazione soddisfacente tra i sei membri della vostra squadra!Un’altra nuova e importante caratteristica è rappresentata dal fatto che ogni Pokémon è caratterizzato, tra le altre cose, anche da uno specifico tipo di carattere: la natura del vostro mostriciattolo può essere Vivace, Ardita, Timida, Docile, Furba e così via! La natura dei vostri Pokémon deve essere sempre tenuta in considerazione nell’allevamento: un Pokémon Ardente fa fatto combattere spesso o si demoralizzerà, uno Timido ha bisogno di molte cure.Nel continente di Hoenn farete inoltre la conoscenza con diverse specie di alberi da frutto: dovrete prendervi molta cura di queste piante, seminarle, innaffiarle ed infine raccogliere le loro bacche che, una volta mixate in un’apposita macchina, diventano Pokémelle. Ogni Pokémon ha le sue Pokémelle preferite, essenziali per farlo “crescere” ed evolvere correttamente: le possibilità di personalizzazione del proprio Pokémon, quindi, dipendono da tutta una serie di fattori nuovi ma da tenere sempre d’occhio (elementi, natura, cibo), rendendo l’allevamento degli stessi decisamente più complesso ma, allo stesso tempo, gratificante.Come nei precedenti, infine, potremo dare ad un Pokémon uno strumento da tenere, che ne migliori le qualità.Tutta questa attenzione alle “virtù” dei nostri Pokémon è giustificata dall’introduzione delle cosiddette Gare Pokémon, nel corso delle quali i nostri tesserini non gareggeranno combattendo fra di loro, ma verranno valutati sulla base di 5 diversi parametri (Classe, Bellezza, Grazia, Acume e Grinta, ognuno di essi associato ad uno o più attacchi del nostro Pokémon): ogni gara va affrontata in più livelli, ma solo dopo aver superato il livello Normale potremo concorrere in quelli successivi.Per vincere è necessario allevare alcuni Pokémon in prospettiva delle gare, ricercando colpi e movenze che rientrino in uno dei parametri in gara, magari anche a discapito di tecniche più utili in battaglia ma decisamente “ineleganti”.
Battaglie tra PokémonIl fulcro del gioco rimangono comunque i combattimenti, l’allevamento è pur sempre finalizzato a migliorare i nostri Pokémon: scontrandosi con Pokémon selvatici o con quelli degli altri allenatori, i nostri mostriciattoli guadagnano esperienza e crescono di livello diventando più forti, acquisendo nuovi attacchi, evolvendosi in forme più avanzate.I combattimenti avvengono in una schermata apposita, in cui sono mostrati i due Pokémon che si fronteggiano, la loro barra salute e le poche opzioni disponibili: Lotta (per scegliere uno dei 4 attacchi a disposizione), Zaino (per accedere al menù degli oggetti), Pokémon (per cambiare creatura scegliendo tra le 6 a disposizione) e Fuga.Affascinante l’introduzione anche della possibilità di battaglie 2 contro 2, molto divertenti ma, purtroppo, assai rare.E’ stata inoltre implementato il gioco in multiplayer, mediante la quale fino a quattro GBA possono contemporaneamente essere collegati tra loro: in questo modo sarà possibile sfidarsi al Colosseo (due giocatori si sfidano 1 contro 1 o 2 contro 2, quattro giocatori possono sfidarsi in due squadre da due giocatori ciascuna), con la possibilità di impostare le regole del combattimento, oppure effettuare scambi di Pokémon (al Pokémon che stiamo scambiando potremo anche dare un biglietto di saluti per il nostro amico), oppure scambiarsi i propri dati o, ancora, creare Pokémelle di alto livello o partecipare alle Gare di Pokémon!
L’aspetto tecnicoLa grafica di gioco è a dir poco minimalista: dimenticatevi le meraviglie di un “Golden Sun”, Pokémon Rubino & Zaffiro non aspirano a meravigliare il videogiocatore con effetti speciali o ambientazioni da sogno; d’altronde si parla pur sempre di Nintendo, quindi il comparto grafico, per quanto essenziale, rimane comunque assai piacevole a vedersi ed estremamente funzionale. Gli sprites dei personaggi sono super deformed, come in ogni jrpg che si rispetti, sufficientemente dettagliati ma scarsamente animati: l’unica chicca (?!) che i programmatori si sono concessi è la possibilità di riflettersi negli specchi d’acqua, oltre alla buona resa degli effetti atmosferici, nient’altro.La vera delusione arriva però quando scendono in campo i Pokémon stessi: questi sono infatti disegnati davvero bene ed appaiono davvero belli a vedersi, nei menù. Peccato che, durante le battaglie, non godano di un’animazione che sia una! La schermata di combattimento presenta la sagoma completamente statica dei vostri Pokémon, messi di spalle, e, di fronte, quella dei Pokémon avversari: i vostri attacchi, i colpi subiti e persino la sconfitta, vostra o dell’avversario, non sono gratificati dalla benché minima animazione. I colpi sono rappresentati in maniera non troppo spettacolare e, nel complesso, il tutto sarebbe potuto essere realizzato assai meglio!Anche il lato sonoro vive di luci ed ombre e se le musiche sono divertenti, orecchiabili e mai fastidiose, incomprensibile appare la scelta di non campionare meglio i versi dei Pokémon, che si esprimono con anonimi ed irritanti stridii come se il gioco girasse un Game Boy di dieci anni fa piuttosto che sull’odierno, performante GBA sp! Sono proprio i versi dei Pokémon uno degli elementi che meglio li caratterizza e trovarci di fronte ad una resa così scadente non può che rattristarci…Le differenze tra i due titoli si riducono, infine, ad alcuni Pokémon unici, catturabili solo in uno dei due titoli, ed al nemico finale da affrontare, Kyogre per lo Zaffiro e Groudon per il Rubino: l’ideale, naturalmente, non è quello di comprarli entrambi, ma di trovare un amico con cui scambiare le rarità…
– Sono i Pokémon
– Molto longevo
– Divertente
– Sono i Pokémon
– Nessuna innovazione
– Qualche passo indietro rispetto al passato
– Grafica e sonoro non all’altezza
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Quando si sono trovati a dover sviluppare il nuovo capitolo di una saga ormai storica, alla Nintendo devono essere stati colti dal timore che la nuova utenza del GBA potesse non apprezzare i Pokémon come una volta e che quindi fosse necessario una sorta di ritorno alle origini: solo così si spiega la quasi totale assenza di novità di rilievo ed addirittura l’eliminazione di alcuni elementi fondamentali dei capitoli precedenti come il calendario e l’alternanza tra giorno e notte.
Pokémon Rubino & Zaffiro appaiono decisamente semplificati rispetto ai precedenti capitoli, catturare ed allevare i Pokémon non appare eccessivamente complicato, così come arrivare al termine dell’avventura, che vi durerà una quarantina di ore in tutto: anche sotto il lato tecnico poteva e doveva essere fatto di più e di meglio, anche se il risultato finale rimane comunque apprezzabile.
Tutt’altro discorso va fatto per chi l’esperienza di “Pokémon Rubino & Zaffiro” vuole anche viverla e non solo giocarla: l’elevato numero di Pokémon di elementi misti, la necessità di trattarli in considerazione della loro natura, la valutazione delle loro mosse, la necessità di procacciare per loro il cibo migliore (sotto forma di Pokémelle) vi terranno impegnati per ore ed ore nel tentativo di allevare le vostre creature per gli scopi che vi siete prefissati. Questo perché i Pokémon non si limiteranno più solo a combattere, ma potrete farli partecipare a veri e propri “concorsi di bellezza” dove verranno valutati in base ai loro requisiti fisici: proprio l’introduzione di questa nuova, geniale modalità rappresenta la boccata d’ossigeno necessaria a due titoli altrimenti non troppo originali. Non dovrete solo arrivare in fondo alla storia e collezionare tutti i Pokémon presenti, ma anche allevarli con cura e dedizione per riuscire infine a modellare la creatura desiderata.
Le innumerevoli possibilità di interazione con altri giocatori umani, infine, sono la ciliegina sulla torta di un titolo che rischia di diventare eterno, almeno fino all’uscita del prossimo episodio!
In sostanza un ottimo gioco che, come sempre, o si odia o si ama: chi ha giocato i precedenti apprezzerà anche questi, pur con qualche rimpianto per quel che poteva essere e non è stato. Per chi, invece, non ha mai giocato ad un titolo dei Pokémon, questa potrebbe essere l’occasione giusta per accostarsi ad una serie che ancora raccoglie milioni di proseliti in tutto il mondo e riscoprire un livello di giocabilità e divertimento che non ha eguali…
Voto Recensione di Pokemon Rubino & Zaffiro - Recensione
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