Recensione

Pixel Galaxy

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a cura di FraFont

Siamo nel 1962 e un uomo chiamato Steve Russel progetta uno e sviluppa uno dei videogiochi più importanti della storia, il primo dotato di regole fisiche, elementi variabili e in tempo reale, il padre di tutti gli shoot’em up: “SpaceWar!”. L’antico sparatutto a schermata fissa non ebbe, però, molto successo. Il genere venne poi ripreso e si diffuse a macchia d’olio solo più di dieci anni dopo, nel 1978, con il celebre Space Invaders della Taito. 
Oggi questa tipologia di videogiochi non è più molto in voga, nonostante l’importanza avuta per l’intero panorama, e si limita a pochi titoli di nicchia o a qualche remake di glorie passate. Il settore indipendente però ama il retrogaming e spesso ripropone in chiave moderna meccaniche e modalità ormai ai lati dello scenario videoludico. È proprio questo il caso di Pixel Galaxy sviluppato da Serenity Forge. Vediamo se il titolo indipendente è riuscito a rendere giustizia ai suoi antenati. 

Gli ingredienti
Il gioco è strutturato a livelli, come ogni classico che si rispetti. Il giocatore partirà sempre al centro dello scenario e in pochi secondi sarà immerso in una pioggia di proiettili provenienti da ogni direzione; solo i suoi riflessi e la sua tenacia potranno fargli superare quell’inferno. All’inizio di ogni livello cominceremo con un solo e indifeso quadratino, incapace di sparare o subire più di un colpo, ma mentre sfuggiamo ai letali colpi avversari potremo cercare di costruirci qualche difesa impattando contro alcuni quadratini sparsi nello scenario o addirittura con i nemici stessi. In Pixel Galaxy è stata introdotta, infatti, questa interessante meccanica: il player potrà “trasformare” i nemici in alleati semplicemente toccandoli (se riesce a schivare i loro colpi mortali), da quel momento questi si incolleranno al quadratino iniziale e cominceranno man mano a creare una vera e propria formazione da battaglia che potrà essere ruotata tramite appositi tasti. Questa caratteristica permette al giocatore di usare i nemici più forti per proteggersi dagli attacchi e per sconfiggere le successive ondate in arrivo, gli avversari infatti conservano le proprie abilità una volta convertiti in alleati e potranno sparare e disseminare caos all’interno dello scenario. In questa situazione, distinguere i propri proiettili da quelli nemici sarà quasi impossibile, nel dubbio schivateli tutti!Ne rimarrà solo unoAlla fine di ogni livello incontreremo un temibile boss. Saranno tutti tosti da battere, dal primo all’ultimo, e vi sorprenderanno con abilità e poteri che non vi aspettavate. Alcuni avranno scudi, altri avranno raggi laser che occupano metà schermo ma altri ancora, ed è qui il bello, invertiranno i vostri comandi rendendovi davvero difficile la vita. Immaginate di schivare ondate e ondate di proiettili con il tasto destro che vi fa muovere verso l’alto e i restanti che sono randomicamente assegnati…e che periodicamente cambiano. Un vero inferno. Se non riuscirete a battere il boss dovrete chiaramente ripetere l’intero livello e qua entra in gioco la vostra forza di volontà. Il vostro successo dipenderà molto dagli alleati che riuscirete a raccogliere durante un livello, quindi riprovare più volte è la chiave per vincere: più grande sarà la vostra flotta e più potenti e protetti sarete, dall’altro lato però sarete meno agili e verrete colpiti molte più volte. 
Ma il gioco segue uno schema ripetitivo oppure lascia la difficoltà al caso?

Abilità, non strategia

Siete abituati ad un gioco difficile che non vi lascia respiro? Se sì, avete trovato pane per i vostri denti. Spesso, però, lì dove ci sono ardue sfide c’è anche un elemento strategico o un comportamento ripetitivo che si impara a fronteggiare con la giusta tecnica. Qui la vostra unica alleata sarà la vostra prontezza di riflessi, poiché le ondate vengono generate proceduralmente e mescolano di continuo elementi diversi basati sulla difficoltà in cui vi trovate. Anche per questa ragione riprovare più volte il livello può assicurarvi una formazione di combattimento più solida, semplicemente per motivi legati al caso e meno alla vostra abilità. Gli amanti del genere però potrebbero apprezzare molto questa caratteristica, poiché se da un lato può aumentare la difficoltà nel superare il livello, dall’altro alza moltissimo la rigiocabilità dello stesso, sia nell’immediato che dopo aver completato il gioco. Ad aumentare la rigiocabilità vi sono anche alcune modalità che mettono il giocatore in condizioni differenti, come per esempio ondate di soli boss o una modalità endless. Queste modalità extra sono però solo di contorno, il vero cuore della sfida è la modalità principale che presenta livelli di difficoltà incrementale.Colori, luci, colori, esplosioni, luci!La grafica del gioco sfrutta un’affascinante pixel art dai colori molto accesi e saturi. Questa scelta stilistica crea un effetto visivo davvero forte e in certi momenti strabuzzerete gli occhi e non riuscirete a tenerli incollati allo schermo. I continui movimenti, i proiettili, le esplosioni e tutto il resto creeranno un caos di colori e luci all’interno dell’area di gioco, ma se rimarrete concentrati saprete sfruttare i varchi e porterete a casa la pelle! Lo stile è apprezzabile e studiato, e gioca con intelligenza con luci e colori per trasmetterci le giuste emozioni durante il gioco. Il comparto audio merita, infine, una nota di merito. Le canzoni, semplici ma azzeccate, accompagnano tutta l’avventura e rendono più sopportabile l’ennesimo tentativo che farete per battere quel maledetto boss dell’ultimo livello. 

HARDWARE

REQUISITI MINIMI:

Windows

OS: Windows 7 Processor: Intel Core Duo Memory: 4 GB RAM Graphics: GeForce 8800 GT or better Storage: 200 MB available space

Mac

OS: OSX 10.8 Processor: 2.6 GHz Intel Core Duo Memory: 4 GB RAM Graphics: Intel HD 4000 Storage: 200 MB available space

– Veloce e dinamico

– Altissima rigiocabilità

– Esplora meccaniche interessanti

– Boss davvero impegnativi

– Ondate procedurali

– A volte gli effetti grafici creano troppo caos all’interno della scena

8.0

Pixel Galaxy ripropone con alcune modifiche azzeccate le meccaniche di gioco tipiche degli anni ’80. Si fa strada con sicurezza nel caos degli indie moderni e riesce a conquistare l’attenzione con uno stile azzeccato e un gameplay impegnativo, rivolgendosi a quella parte del pubblico che è in cerca di una sfida concreta basata solo sulle proprie abilità. La pixel art, molto in voga tra i titoli delle piccole produzioni, non è una semplice veste ma ricopre un ruolo chiave ed è forse il modo migliore per creare l’atmosfera giusta per far immergere il giocatore in quella pioggia di proiettili. La creazione procedurale dei livelli potrebbe essere motivo di frustrazione per alcuni, ma di fatto ci impedisce di annoiarci proponendo sempre livelli diversi, tenendo conto del livello di difficoltà in cui ci troviamo, potenziando notevolmente la rigiocabilità e garantendo varietà di azione al giocatore. Se siete amanti dei vecchissimi bullet hell questo è un titolo che sicuramente saprete apprezzare.

Voto Recensione di Pixel Galaxy - Recensione


8

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