Pitfall: The Big Adventure
Advertisement
a cura di Melkor
Nato nel lontano 1982, Pitfall ha rappresentato uno dei maggiori successi videoludici del passato ed ha riempito tantissime ore della nostra infanzia. Ciò nonostante il gameplay strettamente legato ad una struttura semplice ed oramai preistorica ha reso più difficile del previsto una riproposizione in chiave moderna. Dopo un poco felice esordio sulle console old-gen ecco però finalmente arrivare in esclusiva sul Nintendo Wii Pitfall: The Big Adventure, un titolo che come vedrete ha molti aspetti nascosti da mostrare. Che sia forse tornato il tempo di emulare Tarzan attraverso liane e serpenti? Per scoprirlo continuate a leggere.
Attenti al giaguaro di fuoco demoniacoFin dalle fasi iniziali di gioco vi renderete conto di trovarvi al cospetto di un titolo che in maniera totalmente inaspettata catturerà la vostra attenzione. L’azione partirà nel bel mezzo della storia, attraverso una sorta di tutorial ben sviluppato, portandovi subito allo scontro con un giaguaro di fuoco demoniaco. Di fronte a tale essere sentirete un “Chi lo avrebbe mai detto” pronunciato da Henry Pitfall (ovviamente è lui il protagonista dell’avventura!) ed ecco che partirà un lungo flashback che dovrete necessariamente rivivere al fine di arrivare a scoprire il motivo di tale situazione sconcertante. Tutti gli eventi saranno raccontati tramite la voce fuori campo di Henry e, fortunatamente, il doppiaggio in italiano un volta tanto sembra essere all’altezza delle migliori produzioni, utilizzando un tono divertente che rappresenta in modo convincente il carisma del protagonista. Torneremo sull’aspetto tecnico più avanti, ma per continuare la nostra analisi è bene sottolineare che ogni elemento ed ogni azione racchiuderanno una venatura ironica in grado di rendere piacevole la trama e lo svolgimento della stessa avventura. Il gameplay propone un approccio 3D non invasivo e legato a dinamiche piuttosto classiche che vi vedranno attraversare burroni e baratri di ogni sorta mediante la vostra abilità di utilizzare liane ed ogni altra cosa possa essere utile al momento giusto. Per districarvi nelle varie direzioni avrete a disposizione un’accurata mappa, rappresentata dal diario degli appunti di Henry, sulla quale non solo sarà indicata l’attuale direzione, ma anche gli accessori necessari per superare un determinato ostacolo. Vi troverete infatti molte volte ad avere la strada bloccata da ragnatele giganti da dover bruciare oppure il percorso sarà fin troppo buio da poter essere affrontato senza l’ausilio di una torcia. Tutte queste caratteristiche rendono la meccanica piuttosto varia, anche se per raggiungere la fine della storia dovrete compiere un bel po’ di backtracking, aspetto alquanto odiato da molti utenti. Le differenze con il primo episodio sono tante e si notano dalla prima all’ultima attraverso uno schema che sembra essere passato fin troppo inosservato agli occhi del grande pubblico. Se è pur vero che non tutto è stato sviluppato in modo eccellente, allo stesso modo i pregi appaiono in misura considerevole e ben distinguibili nonostante tutto.
L’impronta del WiiL’esclusività di Pitfall: The Big Adventure sembra aver giovato in maniera consistente alla fase di sviluppo ed infatti ogni caratteristica della console Nintendo sembra essere stata presa in considerazione ed utilizzata in maniera quanto meno oculata. Il Wii Remote ed il Nunchuk rappresenteranno una risorsa fondamentale al fine di concludere la storia e fin dai primi momenti vi chiederete come mai tutti i giochi del Wii non siano stati implementati allo stesso modo. Per meglio intendere la profondità del controllo è necessario fare alcuni esempi partendo con il dire che per raccogliere i vari artefatti sparsi per le zone, oppure semplicemente per azionare una leva dovrete premere il tasto B prendendo il controllo del braccio di Henry e cercare di prendere al volo l’oggetto del vostro interesse. Fondamentale sarà saltare da una liana ad un’altra e per dondolarsi fra di esse dovrete agitare nel modo giusto il controller al fine di spiccare il salto con il giusto tempismo. Anche le fasi di nuoto rappresenteranno una occasione per divertirsi ed infatti dovrete agitare entrambi i controller per evitare voraci piranha o famelici coccodrilli. Fino a questo punto sembrerebbe tutto nella norma, ma il primo sorriso arriverà sul vostro volto non appena ottenuto il primo oggetto, ossia un’utilissima borraccia. Per recuperare la vostra energia dovrete infatti fare il bagno all’interno di alcune fonti, ma ben presto il livello di difficoltà piuttosto elevato richiederà di trasportare diversi litri di quel magico nettare. Per far ciò dovrete selezionare la borraccia e una volta all’interno della fonte muovere verso il basso il Wii Remote simulando il movimento di riempimento mentre premete il tasto B. Quando sarà necessario recuperare la vostra vitalità non dovrete fare altro imitare il gesto di bere ed ecco che tutto corrisponderà ad un movimento su schermo del protagonista, rendendo di fatto Pitfall molto interessante. Avanzando otterrete inoltre numerosi altri items come una fionda da utilizzare agitando il Wii Remote, una fiaccola o della dinamite da piazzare al fine di far esplodere ostacoli inizialmente troppo complessi. Per conludere l’elenco di azioni possibili vi è da segnalare la possibilità di rotolare in stile morfosfera e quella di colpire in varie modalità i vostri nemici utilizzando ovviamente i tasti A e B associati ai movimenti del Wii Remote. Con il tempo otterrete nuove mosse sempre più potenti arrivando rapidamente a poter affrontare nemici sempre più difficili ed ostici. Sarebbe quindi da folli non annoverare questo prodotto fra i titoli dal controllo più divertente e profondo che si sono visti sul Nintendo Wii negli ultimi mesi. Certo, ci sono anche anche dei difetti, ma è giusto dare merito ad un titolo nato non certo per stupire ma globalmente di buon livello.
Drake o Henry?L’altro aspetto che porta Pitfall ad una valutazione positiva è il comparto grafico utilizzato. Il protagonista come tutti gli altri personaggi della trama saranno caratterizzati da animazioni ben riuscite e da uno stile che, pur non puntando minimamente sul realismo, fa sembrare il giovane Henry come una versione in miniatura del Drake di Uncharted, avendo un carisma piuttosto elevato e senso pratico fuori dal comune. Per quanto riguarda i livelli questi sono strutturati in maniera ottimale e tutte i vostri salti saranno coadiuvati dall’implementazione del motore fisico Havok. Unica pecca gli effetti di luce come ad esempio quelli relativi ai lampi, i quali sembrano provenire da un’elaborazione fin troppo occasionale, oppure l’acqua che risente di una palette di colori troppo accentuata fino a renderla irreale. Anche il sonoro risulta immersivo e ricco di sfaccettature aiutando a rendere il tutto più credibile. Il sistema di telecamere implementato inoltre difficilmente vi metterà i bastoni fra le ruote ed infatti vi basterà premere il tasto C per avere una visuale complessiva della zona, grazie ancora alla possibilità di inclinare il capo mediante l’utilizzo del Nunchuk mentre per guardarsi attorno dovrete utilizzare i tasti + e –. Il risultato è un aspetto tecnico dal livello più che discreto che nonostante sia formato da tmodelli poligonali e extures semplici e di poche pretese riesce a farsi valere. Ultimo aspetto da segnalare è la vendita del gioco ad un prezzo sensibilmente budget, cosa che ci insegna come una buona realizzazione non necessariamente debba corrispondere ad un investimento impegnativo per l’utente.In definitiva il gioco non è afflitto da particolari difetti, ma a causa di una meccanica a volte troppo lineare e di un livello di difficoltà che necessita di molta attenzione e movimenti spesso precisi al millesimo potrebbe non riscontrare l’apprezzamento di tutti. Se riuscirete a passare oltre questi piccoli ostacoli potrete comunque godere di un prodotto divertente e piacevole, in grado di farvi trascorrere diverse ore in allegria.
– Potenzialità del Wii ben sfruttate
– Trama divertente
– Prezzo budget
– Alcune azioni richiedono molta precisione
– A tratti frustrante
– Backtracking eccessivo
6.5
Pitfall: The Big Adventure è un buon titolo che stranamente sta passando inosservato all’attenzione dell’utenza nonostante offra una serie di azioni divertenti ed un sistema di controllo efficace e preciso. L’implementazione di quasi tutte le potenzialità del Wii in maniera convincente riesce a trasformare delle semplici azioni in mosse vincenti e la trama raccontata vi accompagnerà con un insolito humor. Il risultato è un gioco da provare e da acquistare grazie anche al prezzo budget consigliato. Veramente un lavoro interessante da parte di Edge of Reality ed un’occasione in più per ricordare che il Wii ha ancora molto da dire e che le icone del passato non sempre sono destinate a rimanere dei piacevoli ricordi e basta. Preparatevi alla sfida, Henry Pitfall vi sta aspettando.
Voto Recensione di Pitfall: The Big Adventure - Recensione
Advertisement