Recensione

Pilot Down: Behind Enemy Lines

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a cura di Sarednab

I giochi ispirati al secondo conflitto mondiale sono i titoli che, per forza di cosa, in un modo o nell’altro, riescono ad oltrepassarti sentitamente l’anima entrando nel più profondo del tuo essere, in quanto raccontano, in un modo o nell’altro, eventi realmente accaduti, situazioni realmente vissute da gente come noi che ha dovuto combattere per sopravivere, regalando un mondo migliore anche a noi che lo viviamo. Come tutti i giochi ambientati negli anni in cui Hitler sfoggiò la sua “arte” condizionando il mondo in un esercito senza fine, anche questo nuovo nato di casa Oxygen è ispirato ad eventi realmente accaduti, concentrandosi sulla vita dei piloti americani: i paracadutisti coraggiosamente infiltrati in campo nemico con lo scopo di rubare informazioni, sabotare, combattere o semplicemente…sopravvivere!

Fuoco di copertura“Nel Secondo conflitto mondiale, 180000 piloti americani hanno solcato i cieli nemici, ma solo 300 di essi sono sopravissuti”. Con questa frase di rito, viene presentato il prodotto che, nonostante la presenza massiccia sul mercato di titoli ispirati alla seconda guerra mondiale, quindi nonostante l’elevata concorrezza proposta, riesce a colpire per il modo di vivere un’esperienza basata su un fatto di vita realmente accaduto.

Francoforte, inverno 1943. Pattugliando in terra nemica ci siamo ritrovati faccia a faccia con un aereo non identificato di origine tedesca. Il timore di precipitare in territorio nemico ci devasta, ma scappare è inutile. La sola cosa sensata da fare è trattenere il respiro e provare ad abbattere il velivolo avversario. L’ansia ci assale, la paura ci uccide. L’odore soffocante della polvere da sparo è l’unica cosa che sono in grado di distinguere, oltre all’odore abominevole della morte, ma ad un tratto, finalmente un colpo ben assestato colpisce la plancia tedesca. L’esplosione ha deviato la rotta dell’aereo nemico ma sfortunatamente è sbandato sul nostro mezzo scaraventando noi in territorio ostile. Il mio compagno è morto…sono rimasto solo dietro le linee nemiche.Qui comincia la vostra avventura. Nei panni di un soldato dell’aviazione americana dovrete farvi strada tra campi nemici per portare la pellaccia a casa sana e salva, ma anche per dare una svolta decisiva al conflitto colpevole di milioni di vittime.

Pioggia ghiacciata di calde pallottoleIl periodo di permanenza nel territorio tedesco non sarà facile, ma è condizionato da una serie di fattori che andranno ad influenzare il cammino del vostro soldato. Il periodo dell’anno non è certo dei più caldi: infatti è inverno pieno, quindi dovrete fare i conti con freddo, vento gelato, neve e ruscelli ghiacciati. L’immedesimazione nel ruolo principale è garantita da una serie di finezze che aumentano il coinvolgimento dell’intero prodotto. Non basterà avanzare tra i tedeschi e uccidere i vari nemici, ma sarà necessario utilizzare alcune tra le risorse naturali fondamentali per sopravvivere al gelido clima invernale (fonti di calore e di alimentazione). Il fuoco ci riscalderà e cuocerà animali che si tramuteranno in cibo, concedendo al soldato l’energia sufficiente per avanzare di qualche miglia prima di avere nuovamente la necessità di un pasto caldo. Le fredde acque invernali ci geleranno il sangue, a tal punto che un’esposizine prolungata ad esse provocherà la morte del nostro alter-ego digitale. Tutto questo sarà rappresentato da indicatori impressi su schermo i quali ci indicano il valore della stanchezza del personaggio e il valore di quanto lui soffra il freddo. Imparerete a far crescere il vostro soldato, infatti ogni volta che avrete portato a termine una missione avrete dei punti esperienza da assegnare a diversi fattori del vostro eroe. In questo modo lo sviluppo emotivo ed interiore sarà totalmente personalizzabile. Una nota particolare va rivolta a questo fattore, in quanto si diversifica da molti altri per l’impossibilità di raggiungere il massimo di esperienza per tutte le caratteristiche presenti, questo vuol dire che dovrete valutare bene i fattori con cui arricchire il vostro soldato. Ogni scelta fatta influenzerà in modo terminale le azioni furtive o di assalto operate dal protagonista. Questi elementi aggiungono quel pizzico di componente da gioco di ruolo in un titolo d’azione. Avrete a disposizione anche uno zaino, richiamabile dal menù principale e che funge da vero e proprio inventario. All’interno avrete la possibilità di infilarci i vari oggetti che troverete lungo il vostro cammino, ma attenti…ogni oggetto raccolto ha un peso, e ovviamente più è pesante lo zaino e prima il nostro personaggio si stancherà.Percorrendo i nove livelli di gioco offerti noterete differenti scenari di battaglia accompagnati da condizioni climatiche più o meno variabili: dalle ampie e gelide foreste ad immense città tedesche imbiancate dalla soffice neve, fino ad arrivare a stazioni ferroviarie del luogo. Questo vi fà capire come l’azione furtiva e le abilità stealth dovranno essere all’ordine del giorno per farsi strada attraverso ambienti che non si riveleranno del tutto amichevoli, bensì ostili e pericolosi.

Pilotare un aereo…e comandare un pilota!Siamo giunti all’esposizione tecnica di questo titolo. Due sole parole: “Occasione mancata”. La possibilià di porre sul mercato un prodotto innovativo e al tempo stesso godibile e giocabile è stata sfumata dai creatoti di Pilot Down.Il sistema di controllo del personaggio è il medesimo presentato in giochi del genere, ma il confronto con alcuni di essi è pressocchè sprecato. Il gioco presenta situazioni di stealth-game, così come di action game, ma il risultato finale a volte risulta addirittura frustante al giocatore. Il controllo dell’alter ego risulta a volte fastidioso e assai grossolano, evidenziando la cura superficiale per la gestione del personaggio. Alcune azioni risulteranno insensate e talvolta automatizzate e fuori luogo. Altra nota dolente è l’intelligenza artificiale. I nemici hanno una barra rossa che più siete visibili più si carica, quando arriverà al massimo valore vorrà dire che il nemico vi ha visti. Avrete la possibilità di girovagare nelle vicinanze del nemico, tanto non si degnerà di concedervi neppure uno sguardo. Se decideste di sparargli sopra noterete come corra per un numero limitato di tempo e poi si fermi e torni come prima…quasi non fosse accaduto nulla. La risposta dei compagni vicini non è il massimo della prontezza e, quando pensate di essere spacciati, saranno loro stessi a salvarvi la vita.Giocabilità e AI scarse…vediamo il comparto grafico e sonoro come si comporta. Sicuramente il tratto meno curato è proprio quello relativo alla grafica. L’idea di creare il mondo di Pilot Down in uno stile che si trova nel mezzo tra cartoonistico e reale non sembra essere riuscita alla perfezione. La tecnica del Cell-Shading (tecnica grafica che applica i bordi nero su texture con colori pastello ai poligoni, il risultato finale è quello di un cartone animato) è stata sfruttata solo in parte, e nonostante risulti godibile in alcuni punti, viene subito smentita dalle animazioni del personaggio. Poligoni che a volte si fondono tra di loro accompagneranno i corpi del protagonista e dei nemici durante le prese corpo a corpo. I fondali sono spesso vuoti e privi di quei dettagli che fanno di un gioco un mito. Parlando del sonoro dobbiamo anticipare innanzi tutto che la localizzazione italiana è solo nei sottotitoli. Il parlato (anche se non è abbondantissimo) è in lingua inglese e si attesta su medi livelli. Gli effetti sonori raggiungono la sufficienza per il campionamento e per il loro utilizzo. Niente di speciale, quindi, solo semplici effetti di “accompagnamento”.

La possibilità di sfruttare un’idea propriamente originale e comunque connessa ad un passato reale è stata malamente sfruttata. Un titolo che aveva la possibilità di attornarsi di fan si è rivelato solo un gioco come un altro, caratterizzato da un comparto tecnico deludente (sopratutto pensando ai giochi usciti o in dirittura d’arrivo) e da una giocabilità tanto instabile quanto scarsamente decisa.

HARDWARE

Requisiti minimi:
Processore 800 Mhz, 192 MB di RAM, Scheda Video 32 Mb

MULTIPLAYER

Assente.

– Tratto da una storia vera

– Vi metterà nei panni di un pilota americano…

– …anche se per poco tempo

– Grafica non al passo coi tempi

– Longevità scarsa

5.5

Credo che dalla recensione impressa qui sopra più o meno tutti si sono fatti un’idea del calibro del prodotto. Peccato! L’idea c’era, e con essa anche le prospettive per un titolo divertente e diverso; ma a quanto pare la scarsa componente tecnica ha trasformato le possibilità di successo in un clamoroso “flop”. Non mi sento di consigliare il titolo in questione a qualcuno, ma potrete sempre provare il demo che gira in rete per farvi un’idea della qualità del prodotto e giudicare voi stessi se Pilot Down merita di essere acquistato.

Voto Recensione di Pilot Down: Behind Enemy Lines - Recensione


5.5

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