Recensione

Panzer Dragoon 2 Zwei

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a cura di Kyo

La leggenda del drago continuaDopo il sacrificio del drago, nel primo episodio, la pace è durata ben poco. Il regime dittatoriale è tornato più spietato di prima, con armi sempre più perfezionate e mostri sempre più enormi e aggressivi. Sembra che non ci siano speranze per abbattere questa dittatura che opprime i popoli, ma, ignaro di tutto, un ragazzo di nome Lundi, che vive in un villaggio lì vicino, sta per far rivivere la leggenda!Il ragazzo sta nascondendo ai suoi concittadini un cucciolo di drago, allevandolo e curandolo in gran segreto a causa della sua contrarietà riguardo il loro sterminio per ordine dell’imperatore, poichè quella razza di draghi era ritenuta pericolosa. Un giorno, un brutto giorno, l’imperatore viene a sapere il fatto e, accusando quel villaggio per alto tradimento, dà ordine di distruggerlo. Quando sta effettuando le prime prove di volo con il suo amatissimo drago (credo si chiami Lagi), Lundi dalla rupe scorge un’aeronave enorme che sta mettendo a ferro e fuoco l’intero villaggio; anche Lagi capisce cosa sta succedendo e, dalla grande rabbia, sviluppa per la prima volta, sotto gli occhi stupefatti di Lundi e scagliandoli in aria attraverso la bocca, i sui primi raggi laser, che purtroppo non raggiungono l’aeronave, perchè troppo lontana. Lundi, scoperte le grandi doti distruttive di Lagi, decide di vendicare a tutti i costi la sua gente, partendo alla caccia dei responsabili del male commesso. Li vendicherà, a costo della sua stessa vita.Questo è quello che si capisce dalla presentazione, tutta realizzata in grafica renderizzata, dallo stile cinematografico; purtroppo i dialoghi sono interamente in lingua giapponese, ma per gli interessati dirò che il gioco in questione esiste anche in versione europea.

Un grande sequelSe già il primo episodio era più che buono, questo seguito farà letteralmente impazzire tutti gli appassionati di questa serie. Panzer Dragoon 2 è semplicemente la perfezione, un grande seguito che amplifica all’ennesima potenza tutti i pregi che già possedeva il predecessore.Per chi non lo sapesse, si tratta di uno sparatutto con visuale in terza persona dall’ambientazione fantasy. In questo nuovo capitolo il nostro compito è sempre lo stesso, ma oltre allo sparo normale e al laser del drago, è stata aggiunta una barra energetica che si riempie man mano che vengono eliminati i nemici. Quando la barra è piena o di colore verde, premendo uno dei tasti X, Y, o Z il drago scatenerà una tempesta di raggi laser che distruggono tutto quello che incontrano. Se quest’arma viene usata su un boss di fine livello già in fin di vita, verrà disintegrato in mille pezzi.Per quanto riguarda il drago, rispetto a quello del primo episodio, questo muta d’aspetto alla fine di ogni stage, diventando sempre più grande e sempre più forte. Più il drago cresce e più bersagli si riesce a colpire contemporaneamente con il laser. Inoltre la barra vitale si espande ad ogni mutazione e così anche quella del super laser. Ad ogni mutazione il drago ci appare più bello e maestoso; bellissima, in particolare, la metamorfosi finale nominata Brigadewing.

A destra o a sinistra?Una delle novità più importanti riguarda la presenza, nei vari livelli, di bivi che rendono il gioco più vario e meno ripetitivo, permettendo al giocatore di percorrere strade differenti in base alla direzione scelta. La prima volta che si gioca è difficile capire in quale punto è il bivio che ci permette di cambiare strada, però basta selezionare alla schermata delle opzioni Full Instrument, e ad ogni bivio lampeggerà in basso a destra la scritta Route 1 o 2, a seconda della scelta fatta. Con questo sistema, ad esempio, nello stage della grande vallata, andando a sinistra il drago arrivato sull’orlo del precipizio spiccherà il volo e avverrà uno scontro totalmente aereo sulle coltri di nebbia, con una miriade di velivoli unicamente propensi ad eliminarci a tutti i costi, mentra se si deciderà di andare a destra dopo un breve volo dalla rupe si andrà via terra a far irruzione in una vera e propria fortezza nemica situata in mezzo alla valle: veramente spettacolare su tutti i fronti. Sempre attivando l’opzione Full Instrument, si avrà un aggiornamento costante del punteggio e si potrà visualizzare quanti punti si guadagna ad ogni nemico eliminato; se si eliminano più nemici contemporaneamente il puneggio si moltiplica per il numero dei nemici distrutti.La visuale è sempre a 360 gradi, ma con una più ampia capacità di guardare in alto o in basso, però, non c’è la possibilità, come nel primo episodio, di decidere la distanza della telecamera rispetto al drago, ma ciò è irrilevante.Molto utile, invece, è il radar – situato in alto a destra dello schermo – grazie al quale possiamo intercettare con immediatezza da dove proviene l’attacco, evitando così di essere colti di sorpresa. Infatti i nemici spesso tendono ad attaccarci alle spalle, e, se non fosse per il radar, non riusciremmo ad anticipare il loro attacco a volte fatale.

Tecnica e fantasiaLa realizzazione tecnica affidata sempre al Team Andromeda lascia senza parole; tutto quello che un giocatore desidera da un Saturn in questo gioco lo trova. Graficamente il gioco è stilizzato e impressionante. Partendo dal drago, notiamo che è animato alla perfezione, e con una cura maniacale sia delle textures che delle forme. Rispetto al primo episodio, il drago adesso è animato meglio e in alcuni schemi o in alcune sezioni dove gli è impossibile volare, corre sulle sue zampe come uno struzzo. Anche mentre corre è ottimamente animato e si sente addirittura il rumore dei passi.La cosa che affascina maggiormente nel gioco è l’ambientazione stile fantasy, come succedeva nel primo episodio. Anche in questo seguito andremo a visitare ambienti mai visti, popolati da stranissime creature, spesso enormi, poco pacifiche e pronte ad eliminarci.I fondali del gioco sono ricchi di poligoni, con ottime texture, ben strutturati e naturali, tanto da sembrare veri.Aanche la luce dell’ambiente cambia, come nella foresta dove la vegetazione è più fitta. Le locazioni variano dal villaggio distrutto alla grande vallata, dalla foresta alle rovine abbandonate, dalla laguna innevata al deserto di ghiaccio.Ogni livello è più bello dell’ altro, e la neve che cade nello stage della laguna è veramente di grand’effetto, così come la deformazione e la trasparenza dell’acqua nel quarto stage. Da notare che il gioco è realizzato interamente in 3D, e la visuale cambia a seconda di come si sposta il drago. La regia è splendida, con delle inquadrature sensazionali come l’introduzione ai vari livelli o i filmati di intermezzo fra uno stage e l’altro.I boss sono ben caratterizzati e curati nei minimi dettagli e la loro entrata in scena è sempre di grande fascino. Spesso usano tecniche d’attacco molto diverse, lanciandoci addosso proiettili di vario genere e a volte in modo spettacolare.Le musiche sono altamente evocative – nulla a che vedere con quelle del primo episodio – realizzate con grande classe, dallo stile cinematografico, e dopo ogni bivio cambiano per adattarsi allo scenario. Gli effetti sonori sono stati curati alla perfezione: ne sono presenti una miriade – tutti molto appropriati che rendono il gioco molto realistico ed emozionante – come i rumori emessi dai vari mostri, dai vari velivoli o dalle varie armi e tipi di laser usati dai nemici. Addirittura si sente il rumore del vento e delle ali del drago. Insomma, tutto, veramente tutto, rende Panzer Dragoon 2 un gioiello dal valore incalcolabile.Il sistema di controllo è semplice ed intuitivo, con A, B o C premuto a ripetizione si ottiene lo sparo normale, mentre se si tiene premuto uno qualsiasi dei tre tasti e lo si rilascia dopo aver mirato più nemici possibile, si usa automaticamente il laser a ricerca. Con i tasti X, Y o Z si attiva il super laser che richiede un certo tempo di carica prima di essere usato.La difficoltà è molto ben equilibrata e dopo un pò di pratica ci si diverte moltissimo.Il menù delle opzioni è molto ampliato rispetto al predecessore; adesso oltre alle classiche opzioni normal o reverse, sound test e configurazione tasti, si può giocare in modalità video Normal, o Wide nel caso si possieda un televisore 16/9, consultare le statistiche generali o selezionare il tipo di strumenti sullo schermo. Se si sfodera grande bravura, nelle opzioni comparirà un menù aggiuntivo dove si possono attivare svariate opzioni simpatiche e utili, come scegliere il drago fra svariate specie (tra le quali quello del primo episodio!), selezionare il tipo di laser ed altre cosuccie che non voglio rivelarvi per non spoilerare troppo. La longevità è assicurata, non c’è bisogno nemmeno di dirlo, e se qualcuno avesse qualche dubbio, non mi viene altro che da ridere, perchè un gioco così si lascia giocare in eterno, provare per credere.

– Spettacolare su tutti i fronti

– Ottima la presenza dei bivi

– Grandi colonne sonore

– Trama in giapponese

9.3

Credo che Panzer Dragoon 2 Zwei rimarrà per sempre in vetta alle classifiche delle migliori realizzazioni videoludiche. Un titolo che ha saputo soddisfare pienamente le aspettative di tutti gli appassionati del genere, grazie alla sua spettacolarità e ad una realizzazione tecnica quasi impeccabile.

Voto Recensione di Panzer Dragoon 2 Zwei - Recensione


9.3

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