Recensione

Painkiller

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a cura di Iori Yagami

Gli FPS sono il genere più giocato degli ultimi anni dall’utenza PC e numerosi sono i titoli che ci vengono proposti sul mercato. Forse non tutti sono degni di essere presi in considerazione ma di sicuro tra i tanti che vengono prodotti si riesce quasi sempre a trovare un buon shooter da giocare e divertirsi per ore.Dai primissimi Wolfenstein 3D e del famosissimo Doom è passato ormai tanto tempo e di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Naturalmente il genere degli sparatutto in prima persona si è evoluto e al nome di Doom si sono affiancati altri titoli divenuti punti di riferimento per tutti i giocatori, come ad esempio Half Life, Unreal o Unreal Tournament, fino ad arrivare al recente (ed interessante) Far Cry. Mentre la scena videoludica attende con impazienza le uscite di Half Life 2 e di Doom 3, un’altro FPS fa capolino sui scaffali dei negozi: Painkiller. Prodotto da DreamCatcher e sviluppato da People Can Fly, Painkiller si propone di regalare ore ed ore di divertimento agli appassionati del genere sparatutto. Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare di questo titolo e c’era sicuramente tanta attesa per la versione finita. Ma cosa ha di speciale Painkiller? Di sicuro il suo gameplay, basato principalmente sull’azione più pura e semplice. Ok, ora andremo con ordine e senza anticiparvi più nulla sulla struttura del gioco daremo prima uno sguardo allo scenario proposto da Painkiller.

Hell Vs. Paradise.Painkiller è uno sparatutto d’azione in prima persona ambientato in un universooscuro e sinistro, a metà strada fra l’inferno e il Paradiso (Purgatory). Il nostro ruolo è quello di Daniel Garner, un tipo apparentemente comune che è appena rimasto ucciso in un terribile incidente automobilistico. Lottando per scoprire i motivi che ci hanno impedito l’ingresso in Paradiso, dovremo affrontare orde di guerrieri diabolici nel tentativo di impedire un’imminente guerra santa. Infatti gli appartenenti alle forze dell’Inferno stanno meditando di sferrare un’attacco alle forze del Paradiso, provocando una guerra. Povero Daniel: di nemici che vogliono farci fuori ce ne sono fin troppi e non sarà affatto facile per il protagonista (e noi con lui) venire a capo della faccenda. Soprattutto se a sbarrarci la strada troveremo i quattro generali dell’esercito di Lucifer…

Spara che ti passa!Come avrete capito la storia non è delle più originali e funge da pretesto per imbracciare un’arma e far fuori orde di nemici sanguinari. In pratica ci troviamo di fronte ad una specie di “Serious Sam” ambientato nel Purgatorio, naturalmente con una veste grafica più all’avanguardia. Come ho avuto modo di anticipare, l’azione è la caratteristica fondamentale di Painkiller. Una volta installato il gioco (contenuto in 3 CD-Rom) saremo subito assorbiti dalla modalità in Single Player, ricca di livelli tutti votati al blastaggio. Nel gioco è comunque presente anche una modalità on-line in Multiplayer, basata sul classico Deathmatch.Painkiller è strutturato in cinque capitoli e 24 livelli di gioco, dove il buon Daniel dovrà “blastare” a dovere tutta una serie di mostri usando le armi a sua disposizione. Alla fine di ogni livello dovremo vedercela con un mostro gigante e per eliminarlo dovremo faticare le fatidiche sette camicie!Non dovremo esplorare lo scenario che ci circonda e l’unica cosa da fare è solo blastare i mostri. Una caratteristica abbastanza carina di Painkiller è che ogni livello del gioco è completamente autonomo, nel senso che avremo a disposizione sia il livello di energia vitale per intero che il pieno di armi e munizioni (ovviamente limitato). Questo aspetto del gioco di People Can Fly sottolinea in maniera esplicita un tipico gameplay di stampo arcade e quindi molto immediato.Progredire nel gioco è altrettanto semplice e lineare, grazie all’ago della bussola che ci indicherà dove si trovano i nemici. Quando questi saranno nei paraggi sarà un vero spasso iniziare a fare fuoco! Le armi a nostra disposizione sono solo cinque ma ognuna di queste è dotata di uno sparo secondario. In virtù di questa particolarità sarà un pò come averne dieci a nostra disposizione. Non dovremo neanche sudare tanto per trovare le munizioni, visto che sono reperibili con estrema facilità. Alcune armi sono davvero divertenti da utilizzare, come ad esempio uno strano fucile che spara paletti di legno, che è anche un utilissimo lanciagranate. Inutile dire che questa strana arma trova i suoi buoni consensi grazie anche alla sua potenza di fuoco ed è tra le più versatili del gioco. Molto utile anche lo shootgun/freeze, capace di immobilizzare i nemici e quindi successivamente frantumarli. Una volta pulita l’area dai mostri nemici potremo passare al successivo punto di controllo, dove riguadagneremo per intero l’energia vitale di Daniel. Questo aspetto di Painkiller non dispiace affatto vista anche la grande quantità di mostri da blastare. L’azione di Painkiller è veloce, sanguinosa ed intensa, giusto come dovrebbe essere un buon sparatutto.Il titolo di People Can Fly offre una buona varietà anche a livello di ambientazioni, così come di nemici. Non a caso ci ritroveremo in un livello a combattere contro degli zombies per poi passare in un’altro dove ci sono altri tipi di mostri, o ancora dei cavalieri in un antico castello medioevale.L’atmosfera generale è molto bizzarra ma non lasciatevi ingannare dalla “follia” visiva del gioco. Painkiller è infatti un titolo molto cruento dove il sangue (e non solo quello!) scorre a fiumi. Basta citare alcuni nemici che ci lanceranno contro dei brandelli della loro carne! Comunque l’ambientazione grottesca del gioco smorza parecchio i contenuti violenti, rendendoli simili ad una battuta comica.Visto l’uso abbastanza generoso dei punti di salvataggio non ci sarà neanche bisogno di utilizzare i quicksave, così almeno il gioco non lo si finisce in fretta. E sotto questo punto di vista Painkiller soddisfa appieno il giocatore nel single player.

Inferno e Paradiso…Fino ad ora abbiamo parlato unicamente della grande giocabilità di Painkiller e del suo gameplay immediato e divertente ma non del suo aspetto visivo. Ebbene, i ragazzi di People Can Fly hanno svolto davvero un ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista, rendendo il gioco spettacolare ed affascinante da vedere.Il titolo si avvale del motore proprietario PAIN, che riesce a gestire agevolmente l’aspetto estetico del gioco, mentre la fisica degli oggetti è gestita dal motore Havok 2.0. Questa è la caratteristica più impressionante del gioco: tutti gli effetti fisici applicati agli oggetti sono estremamente realistici da vedere. Se sparate ad essi vedrete schegge e cocci sparsi ovunque, sempre con realistica dovizia di particolari. Sparando ai nemici vedremo i loro corpi reagire in maniera sempre convincente e assolutamente impeccabile.Tanti sono gli effetti speciali che annovera Painkiller: bump-mapping, effetti di luce e di ombre, nebbia volumetrica, o i spettacolari riflessi dell’acqua. Tutto questo rende il gioco splendido da vedere e tutto da ammirare. Le ambientazioni sono tutte varie e molto affascinanti. Pulite e coloratissime sono pure le texture che rivestono i poligoni degli ambienti. Tutto è realizzato con la dovuta cura ed il livello di dettaglio è altissimo. Abbastanza stabile è anche la fluidità dell’azione, che fila via senza intoppi anche nelle situazioni più intricate.Le animazioni dei vari mostri sono ottimamente realizzate e abbastanza realistiche nei movimenti. Grande anche la cura nel design dei nemici, che risultano essere ben caratterizzati e mostruosi al punto giusto. Da citare anche i mestosi boss di fine livello, che a causa delle loro gigantesche dimensioni metteranno a dura prova anche gli shooter più incalliti.Insomma People Can Fly ha dimostrato tutta la sua professionalità, sia nel settore visivo che puramente ludico, in questa sua nuova creatura. Ok, forse non ci troviamo di fronte alla maestosa bellezza grafica di un Doom 3 o di un Half Life 2, ma Painkiller è comunque un FPS splendido da vedere, ricco particolari e di finezze tecniche. E questo non è poco, anzi.Sotto il punto di vista sonoro Painkiller si dimostra altrettanto vincente, grazie ad una azzeccata soundtrack a base di heavy-metal e di FX puliti e realistici. Siamo di fronte ad un commento sonoro particolarmente adatto a un blastaggio dal sapore “infernale” come quello che offre Painkiller, in cui l’adrenalina è sempre su alti livelli. Agli amanti delle musiche “toste” (come me!) non potrà che far piacere.

Il divertimento regna sovrano!Grazie all’immediatezza dell’azione la giocabilità in Painkiller regna sovrana. Con questo titolo People Can Fly non si propone di rivoluzionare il genere degli sparatutto ma si limita piuttosto a fornire il massimo dalla frenesia degli scontri, basandosi su un gameplay di stampo classico e ormai collaudato. Interi gruppi di nemici aspettano solo di essere blastati da noi, con l’apporto naturalmente delle nostre strane armi. Insomma ci troviamo di fronte ad uno shooter che fa della giocabilità più pura e dell’azione frenetica ed immedita i suoi punti di forza principali, tutto a guadagno del divertimento. Painkiller è così: lineare e divertente. Non dovete comunque fraintendere la linearità strutturale con la qualità del gioco. Il titolo di People Can Fly è infatti volutamente poco profondo e basilare nei controlli, privilegiando un approccio al gioco sicuramente più immediato e tipico degli arcade.Inoltre la grande varietà dei nemici e delle locazioni rendono il titolo vario e mai monotono. Questa è una qualità che hanno solo i grandi giochi e di sicuro People Can Fly ha saputo trarre il meglio dai classici del passato. Painkiller è un gioco che catapulta subito il giocatore nell’azione frenetica e il divertimento regna sovrano. I controlli mouse/tastiera funzionano ottimamente per un FPS e se vorrete configurare i tasti a vostro piacimento lo potrete fare senza alcun problema e in pochi minuti. La difficoltà è ben calibrata e sa tenere impegnati i giocatori, anche grazie a nemici caratterizzati da una buona Intelligenza Artificiale. Sicuramente i boss di fine livello daranno inizialmente più di un grattacapo, ma una volta che si riesce a trovare la giusta tattica da utilizzare non si avrà più alcun problema ad eliminarli. In un gioco votato solo all’azione pura il rischio maggiore è quello dell’eccessiva linearità e questo potrebbe alla lunga minare un punteggio a sfavore nella longevità. Painkiller è uno shooter estremamente divertente e coinvolgente, dotato di un’ottima realizzazione tecnica e di un commento musicale alquanto ispirato, eppure una volta portato a termine i giocatori che cercano una maggiore profondità in un gioco potrebbero non aver voglia di rigiocarlo. Questo è in effetti l’unico neo di Painkiller nel single player, che viene comunque risolto dalla “provvidenziale” modalità in multiplayer. Infatti l’aggiunta dell’opzione on-line dona nuova linfa vitale al titolo, permettendo a tutti i giocatori assetati di azione pura di scatenarsi in divertenti partite in Deathmatch o nella simpatica modalità “People Can Fly” (che fantasia hanno questi programmatori!), oppure nelle rimanenti tre modalità disponibili (Team Deathmatch, Voosh e IRA). Resta bene inteso che se siete amanti di shooter caratterizzati dall’azione pura, o vi è piaciuto da impazzire “Serious Sam”, Painkiller è sicuramente il titolo che fa per voi. Questo tipo di giocatori potrà infatti apprezzare appieno la nuova fatica di People Can Fly e tornerà a giocarlo in single player sempre con estremo piacere.

HARDWARE

Requisiti minimi: Pentium III 1.5GHz o AMD Athlon equivalente, Windows 98/2000/ME/XP, 1.2 GB di spazio libero su hard disk, scheda video 64 MB di RAM, DirectX 9.0b.

Requisiti consigliati: Pentium 4 2.4GHz o AMD Athlon equivalente, 512 MB di RAM, Windows 98/2000/ME/XP, 1.2 GB di spazio libero su hard disk, scheda video 128 MB di RAM (NVIDIA GeForce FX 5700 o equivalente), DirectX 9.0b.

Sistema di prova: il gioco è stato testato su un Pentium 4 2.4 GHz, 512 MB di RAM, scheda video GeForce 4, scheda audio Sound Blaster Live 1024.

MULTIPLAYER

Il gioco supporta la modalità di gioco on-line fino a 16 giocatori. La modalità multiplayer di Painkiller è stata creata apposta per soddisfare appieno gli amanti degli shooter della cosiddetta “vecchia scuola”. Ci sono cinque modalità disponibili per il Multiplayer, giocabili in 7 diverse mappe. Queste sono il classico Deathmatch, Team Deathmatch, People Can Fly, Voosh e IRA. A parte le prime due, che ormai sono modalità abbastanza conosciute (ed apprezzate) da tempo, l’opzione più interessante è quella denominata come il team di sviluppo, ovvero People Can Fly. Si tratta di una specie di evoluzione del Deathmatch 1 contro 1, dove sarete equipaggiati solo del lanciagranate/fucile e potrete ferire il vostro avversario solo quando questi è sollevato da terra. Utilizzando il lanciagranate dovrete fare in modo di farlo saltare in aria e poi “finirlo” con il fucile.Per le rimanenti due modalità rimaste, lascio a voi il gusto di scoprirle!

– Grande grafica e sonoro.

– Divertimento alle stelle.

– Azione immediata, frenetico e sanguinoso: un FPS da blastaggio puro!

– Per alcuni giocatori potrebbe essere un pò troppo lineare in single player.

8.3

Con l’avvento degli sparatutto tattici si era perso il gusto di giocare ad uno shooter di pura azione, ma fortunatamente ci ha pensato People Can Fly a porre il giusto rimedio. In quest’ottica Painkiller si è rivelato infatti una piacevolissima sorpresa, proprio in virtù del suo gameplay votato unicamente alla frenesia degli scontri.

L’immediatezza è la qualità principale del gioco e una volta entrati nel vortice dell’azione il divertimento diventa incessante. Gli sviluppatori non hanno voluto rivoluzionare il genere degli FPS, ma hanno invece ben pensato di creare solo un titolo divertente ed immediato basato unicamente sul blastaggio dei nemici. Il risultato è quello di uno shooter intenso, frenetico e molto divertente, proprio come dovrebbe essere un buon gioco. E in un videogame il divertimento che scaturisce da un’altissima giocabilità è sicuramente importante. Il bello di Painkiller è che non solo è giocabilissimo ma possiede anche una veste grafica di primo piano, caratterizzata da ambientazioni accattivanti, fondali ricchi di dettaglio, personaggi ben disegnati ed animati e, come ciliegina sulla torta, troviamo pure dei boss di fine livello davvero giganteschi, il tutto condito da una buonissima soundtrack. Insomma Painkiller ha tutto quello che uno shooter incallito desidera: blastaggio allo stato puro e bella grafica.

Il problema della linearità (comunque puramente voluta dagli sviluppatori) del gioco in single player viene ammortizzato agevolmente dalla presenza di un multiplayer ben realizzato, che saprà aggiungere nuova linfa vitale al fattore longevità.

Tirando le somme Painkiller è un ottimo shooter, divertente, frenetico e visivamente accattivante. Ok, non sarà un titolo innovativo ma in fondo quello che davvero conta in un gioco è il divertimento che scaturisce da una sana e perfetta giocabilità. E Painkiller possiede in pieno questa qualità. Se siete propensi verso gli FPS tattici e più profondi rivolgete altrove le vostre attenzioni. Se invece amate gli sparatutto votati unicamente al blastaggio e all’azione immediata questo è il titolo che fa per voi.

Voto Recensione di Painkiller - Recensione


8.3

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