PC Basket 2003
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a cura di N€uro
Sono passati 3 anni da quando in rete comparì il primo manageriale sul basket di casa nostra: BASKET MANAGER 2000. Questo gioco ebbe un buon successo per due semplici motivi: era originale ed era gratuito! Ad un paio d’anni di distanza esce il degno successore PC BASKET 2002, questa volta a pagamento, quindi un gioco vero e proprio, che si accaparra una buona fetta di affezionati. Ora siamo qui a commentare quella che potrebbe essere la consacrazione del “titolo” programmato interamente da una software house italiana, ovvero DEMsoft.
Come è fatto il giocoAllora: CD nel lettore e partiamo! Si però partiamo “a mano” visto che non è presente un autorun. Beh poco importa installiamo il gioco e siamo pronti a catapultarci nel bizzarro mondo dei procuratori sportivi.Introduce al gioco un bel filmato, anche se non di eccelsa qualità e poi un semplice menù iniziale: Nuova partita, Carica partita, Crediti e l’inesorabile Esci.Che nuova partita sia!Schermata iniziale da compilare con tutti i dati del caso, ovvero un dettagliato profilo comprensivo di nome e cognome, età, nazionalità, carattere (tranquillo, pacato, normale, esuberante e agitato), la nostra reputazione nazionale e internazionale (settata al minimo quando cominciamo) e infine le simpatie/antipatie verso alcune squadre. Sempre in questa schermata possiamo abilitare due tipi di modalità: carriera e draft, che intuirete da soli a cosa servono. Una prima chicca è a portata di mano: si può giocare fino a quattro persone lo stesso campionato, ovviamente a turni, con il rischio però di prolungare i tempi di attesa.Passiamo poi alle offerte delle squadre che ci propongono, per allettarci, un contratto di tot Euro per tot anni e la visibilità della rosa dei giocatori che avremo a disposizione.Qui abbiamo un’altra gradita sorpresa: ben sei campionati europei (italiano, francese, spagnolo, turco, greco e tedesco) con relative prima e seconda divisione. Ma non è tutto! Si perché, per quanto riguarda il campionato italiano, il gioco può vantare le licenze ufficiali di ben sedici su diciotto squadre (Virus Bologna e Mens Sana Siena le escluse) della serie A-1.Proseguiamo nell’assegnare i numeri di maglia (dal 4 al 23) a nostra scelta e passiamo alla scelta dello sponsor che darà il nome alla nostra squadra.Si passa quindi ai sorteggi delle coppe europee che, almeno all’inizio, non ci riguarderanno da vicino e infine stabiliamo le amichevoli precampionato che ci permetteranno di preparare al meglio la nostra prima stagione.La grafica dei menù appare subito bella, pulita, moderna, veramente pregevole. I colori sono ottimamente combinati e non “stancano” per nulla gli occhi. Nel frattempo abbiamo iniziato a pregustarci il sottofondo sonoro, che è quanto di più tranquillo possano chiedere le nostre orecchie (anche se sole otto tracce per la durata totale di mezzora potranno poi ristare un po’ ripetitive). Motivetti molto soft che si adattano particolarmente al ritmo lento che il gioco impone.Ed eccoci qui pronti ad una nuova avventura alla guida di una formazione con poche pretese nell’immediato, ma belle speranze per il futuro. Nella schermata principale troviamo l’annuncio del nostro ingaggio e il budget a disposizione, compresa la quota da dedicare alle operazioni di mercato.Sulla sinistra troviamo diversi menu, senza scritte, ma con icone altamente esplicative. Agli appassionati del genere brilleranno gli occhi dall’emozione al solo vedere la quantità di menù a cui accedere. Mi appresto ad illustrarveli:
– Calendari & Classifiche, dove possiamo appunto osservare il cammino che dovremo compiere in campionato (calendario), la classifica con tutte le relative statistiche, i calendari delle coppe europee, l’elenco degli eventi più importanti e infine il più classico degli albi d’oro dove appunto troviamo i vincitori delle varie competizioni anno per anno.
– Statistiche, che per gli appassionati non sono mai abbastanza. Si differenziano quelle per giocatore e quelle per squadra, visualizzabili in modo cumulativo o di media. Abbiamo poi la top50 che però risulta essere piuttosto confusionaria e invece un funzione interessante quali i grafici comparativi personalizzabili, per confrontare più squadre su diverse statistiche.
– Squadra, e qui si entra nel vivo perché si comincia a comprendere lo spirito manageriale del gioco. Con le convocazioni decidiamo infatti il quintetto iniziale, i panchinari e gli eventuali fuori rosa. Ma per giocare bisogna essere preparati ed ecco allora la possibilità di pianificare gli allenamenti, con un’infinità di sedute tecniche o/o tattiche. Sappiamo però che ogni giocatore ha dei punti deboli e capita quindi a fagiolo l’opportunità di fare allenamenti differenziati, in modo che il player possa dedicarsi a colmare le proprie lacune. Quanto mai importanti nel gioco della pallacanestro sono gli schemi e anche questo punto è stato trattato nel gioco, con la conseguenza di poter insegnare alla squadra diversi schemi sia offensivi che difensivi. Ultimo ma non per importanza, la visualizzazione degli infortunati e del loro stato di recupero.
– Mercato, la parte più succosa, che porta alle più grandi soddisfazioni. Le trattative ci permettono di vedere che tipo di relazioni ci sono in corso con giocatori e relativi club. Le ricerche permettono di sguinzagliare tre osservatori in giro per l’Europa a cercare giocatori (anche free agent) selezionabili per caratteristiche oltre che per età e nazione di gioco; se al limite cerchiamo un giocatore particolare possiamo avvalerci del trova. In scambi possiamo andare facilmente a vedere tutti le trade che sono state fatti mese per mese. Dopodiché pensiamo egoisticamente e andiamo in allenatori, per controllare le panchine libere ed eventualmente candidarci ad uno o più di esse.
– Finanza, dove passiamo a vestire i panni del dirigente vero e proprio. Bisogna infatti far attenzione al bilancio in tutte le sue voci con la particolarità di poter confrontare giornata per giornata gli andamenti delle operazioni di marketing. Più precisamente parliamo della biglietteria (zona vip, tribuna numerata e non) e del merchandising (prezzi di vendita del materiale ufficiale della squadra). Un occhio di riguardo va dato anche ai contratti dei giocatori, anche per trarre delle importanti informazioni che ci serviranno al momento di stipularne dei nuovi.
– Struttura societaria, ovvero come è composto il nostro staff e il livello di gradimento generale per dirigenza, tifosi e per la squadra stessa. Altre informazioni disponibili sono il nostro palmares e il contratto che ci lega all’attuale società con l’ingaggio per tot anni.
– Pannello di controllo, grazie al quale salvare la partita in ogni momento o uscire dal gioco. Naturale che ci siano delle opzioni anche se alquanto limitate: Settaggio delle notizie durante la simulazione, della velocità del timer in una partita e del comparto sonoro.
Cosa va e cosa noCi piacerebbe poter dire che siamo davanti allo “Scudetto” del basket ma purtroppo non è così. Se da una parte possiamo dire che le basi per un ottimo gioco sono state piantate e sono ben solide, dall’altra dobbiamo comunque constatare che una maggior cura dei particolari e una fase di testing avanzato avrebbero molto giovato al gioco in sé.I difetti ci sono e, mentre su alcuni si può sorvolare, altri limitano fortemente il gioco. Fortunatamente alla DEMsoft non se ne stanno con le mani in mano e a meno di due settimane dall’uscita del game hanno rilasciato una patch che corregge i problemi più gravi.A questo punto però rimangono tutta una serie di imprecisioni che vanno a ledere la giocabilità del titolo in questione.Ad esempio le “simulazioni” delle partite fatte a fine turno creano dei grossi tempi morti, via via sempre meno sopportabili. Oppure gli infortuni che risultano troppo poco vari e che spesso si comportano peggio delle epidemie, per la nostra disperazione (si arriva persino ad avere quattro o cinque giocatori fuori). O ancora i nomi dei free agent che non brillano certo per originalità, andando a confondersi con i nomi dei veri giocatori, creando magari delle false illusioni.Sono presenti inoltre dei piccoli errori grafici, che non saranno gravi, per carità, ma vanno comunque a influire sulla qualità finale del prodotto. Senza contare alcune statistiche sballate, non ultime quelle della top50, che risulta essere una buona idea, ma non realizzata in modo proficuo.Quando ci apprestiamo a disputare un incontro possiamo decidere di simularlo (ovvero andare direttamente al risultato finale) oppure giocare l’intera partita, con la possibilità di gestire cambi, schemi marcature e chi più ne ha più ne metta.Nel primo caso si riscontrano dei risultati alquanto strani, spesso molto bassi e tendenti a favorire la squadra in casa, nel secondo invece la cosa appare molto più equilibrata e dipendente dalle nostre decisioni. E qui arriviamo ai punti forti di PC BASKET 2003. La partita “giocata” è un susseguirsi di emozioni e idee che si alternano nella mente dell’allenatore, che pensa a come poter scardinare la difesa avversaria o a come contenere la furia di un giocatore ispirato. In tal senso non avrebbero guastato qualche effetto sonoro e grafico in più delle semplici scritte (peraltro abbastanza ripetitive) che ci descrivono le più importanti azioni di gioco. Ma non è tutto, occorre stare attenti anche al minutaggio dedicato ad ogni nostro giocatore, cercando, nel limite del possibile, di rispettare gli accordi presi alla firma del contratto. L’alternativa è beccarsi il malumore del giocatore a fine turno, col rischio che la cosa prenda sfogo sui giornali e influisca sul morale di tutto lo “spogliatoio”. Le trattative di mercato sono altresì fatte bene e regalano grandi gioie, come magari riuscire ad acquistare il proprio idolo, ma anche grandi delusioni se, per esempio, la trattativa si arena per dei cavilli contrattuali. Ottime, da questo punto di vista, le schede dei giocatori, basate su moltissimi parametri, i cui valori sono contrassegnati da delle stelle, e contenenti informazioni sulla salute e il momento psicologico del giocatoreMolto appagante, a mio avviso, cercare di accontentare tifosi e dirigenza perseguendo gli obiettivi prefissati (e magari anche qualcosa in più) con un occhio di riguardo al bilancio, in modo che sia sempre sano e prospero.
HARDWARE
Sistema Operativo Windows 95 o superiore, Pentium II 200 Mhz, 128 MB di RAM, Scheda video compatibile Directx, Scheda audio compatibile Directx, 200 MB di spazio libero su hard disk
Licenze ufficiali
Migliorato in tutto dal predecessore…
…ma non esente da grossi difetti
poteva essere curato e testato meglio
6.7
In definitiva questo titolo rappresenta un buon passo in avanti rispetto al capitolo precedente, ma non tanto quanto era lecito attendersi. La difficoltà del gioco, dopo un periodo di “ambientamento”, risulta comunque poco elevata, anche per i meno esperti. Sicuramente consigliato agli appassionati del genere e dello sport in questione. Gli altri invece potrebbero rimanere un po’ delusi, visti anche i diversi difetti presenti. Confidiamo comunque nel fatto che la DEMsoft rilasci al più presto una seconda patch (oltre all’editor già previsto) che permetta di innalzare considerevolmente la giocabilità, fattore fondamentale per il genere trattato.
AGGIUNTA: dopo aver scritto la recensione ho continuato a giocare a pcbasket 2003 e ho riscontrato diversi altri bug e ho quindi deciso di abbassare il voto alla giocabilità e di conseguenza al totale.
Voto Recensione di PC Basket 2003 - Recensione
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