Recensione

Outrun 2

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a cura di Athreyu81

Era un lontano 1986. Nel goliardico mondo delle sale giochi, dove il fumo e il frastuono delle persone la facevano da padrone, ci fu un evento che sconvolse in quegli anni – e in quelli successivi – il concetto di sogno e divertimento nelle menti di centinaia e centinaia di videogiocatori; un volante, due pedali, due casse stereo: era arrivato Outrun e il mondo degli arcade non sarebbe stato più lo stesso. Sega, regina incontrastata dei coin-op, aveva creato l’apoteosi di ogni gamer, guidare una splendida Ferrari Testarossa attraverso scenari da favola.Un brainstorming di luci, colori e suoni catalizzava il nostro cervello nell’intento di battere la colonna portante su cui si basava Outrun: il tempo. Una corsa adrenalinica attraverso scenari che presentavano una scelta multipla, scelta che determinava il livello di difficoltà dell’esperienza e il punteggio alla fine conseguito. Ma quello che stupì più di tutti fu la realizzazione tecnica: mai un gioco da sala prima aveva presentato una così netta sensazione di tridimensionalità e una fluidità così marcata, il tutto accompagnato da una colonna sonora che si potrebbe definire tuttora una delle più valide nella storia dei videogiochi. Da allora il nome Outrun diede vita solo a vari e poco riusciti spin-off (Turbo Outrun, Outrunners, Outrun Europa, Outrun 2019), ma nessuno riuscì a raggiungere l’elevato standard dell’originale.

Ritorno alle originiAnno 2004. Sega, con una mossa a sorpresa, presenta nelle sale giochi di tutto il mondo il seguito ufficiale di quel gioco che tanta rivoluzione aveva portato nel settore arcade, fondando la nuova offerta ludica su scheda Chihiro, hardware basato su console Xbox. Ovviamente mancava solo un annuncio all’ipotetica conversione, annuncio che è arrivato alle soglie di questo E3; finalmente si torna a parlare di vecchio stile Sega.

ControventoIn un mondo videoludico inflazionato da utopistici “real” racing game la meccanica di Outrun 2 può apparire sconcertante. Il gameplay è la perfetta riproduzione dello storico capostipite adattato con una grafica rinnovata; stessa struttura a bivi, checkpoint e il tempo che scandisce i secondi. Le modalità principali si distinguono in un “Outrun Mode” (a sua vota diviso in Outrun, Modalità Cardiopalma e Sfida a tempo), una modalità definita Challange (divisa in Missione Outrun, Missioni in Team e Corsa Outrun) e l’ opzione Xbox Live. Come prima accennato l’ Outrun Mode ci farà rivivere le emozioni di un tempo. Scelto il nostro bolide dal parco macchine inizialmente disponibile ( all’ inizio comprendente di Dino 246 GT/S, 365 GTS/4 Daytona, F50 e 360 Spyder) e la nostra colonna sonora, che ci accompagnerà lungo la corsa, entreremo nel vivo dell’ azione.La prima tappa, Palm Beach, si presenterà sempre come tappa di partenza. Lì ammireremo le brillanti spiagge che ci circonderanno, scivoleremo via nel traffico impostando le prime curve che mai si presenteranno impervie, ma scorreranno ad una velocità sostenuta. Arrivati al primo bivio dovremo optare per la prima scelta che modificherà il nostro percorso e la nostra esperienza. Optando per la strada di sinistra vivremo una sfida facilitata rispetto al percorso di destra che si presenterà certamente più impervio. Meccanica che non fa una piega; ovviamente il punteggio che alla fine del tragitto otteniamo tiene in considerazione le nostre scelte e il tempo trascorso nel nostro viaggiare ludico. Un peregrinare che si dimostrerà estremamente dolce attraversando paesaggi da favola: maestosi castelli, boschi luccicanti e rigogliosi, campi di fiori sterminati e colorati, metropoli notturne, deserti aridi e via dicendo. Questo il fondamento principale di Ourun 2, vivere un esperienza corsistica che sia il più piacevole possibile.Fulcro della conversione Xbox è la modalità Challenge (Missione Outrun). Avremo a che fare con ben 101 sfide, di difficoltà variabile, da superare, per ottenere delle carte ludiche collezionabili e per sbloccare le varie macchine e piste aggiuntive offerte dai programmatori. Le sfide ci proporranno degli obiettivi molto variegati e divertenti. Avremo un contatore che man mano che eseguiremo le azioni proposte si riempirà determinando la votazione che alla fine ci assegneranno ( votazioni che andranno da un pessimo rank “E” fino ad uno strabiliante “AAA”). Obiettivi che andranno dalle semplici derapate in curva, all’ eseguire operazioni numeriche per scegliere il bivio con il risultato esatto, abbattere coni, scattare foto inquadrando il soggetto il meglio possibile, partecipare a delle corse, battere dei ghost e cosi’ via. Racchiusa nella modalità Challenge vi sono anche “Missioni in Team” e “Corsa Outrun”. La prima ci permette di eseguire le missioni, prima descritte, in più giocatori, confrontando i punteggi ottenuti. La seconda consiste nel correre in tranquillità nelle piste fin ora sbloccate.Ritornando al “Outrun Mode” veste particolare approfondimento la modalità Cardiopalma; essa consiste nel conquistare il cuore della ragazza che ci siede di fianco eseguendo particolari manovre che ci verranno richieste lungo il tragitto. Il conseguimento di tali azioni comporta l’ incremento dello charme (composto da un indicatore circolare incrementabile attraverso l’ accumulo di cuori) che esercitiamo sulla nostra donzella. Le prove si assomiglieranno a quelle già intraprese con le missioni sfida, sarà diverso il contesto che si baserà essenzialmente sulla modalità Outrun di base.Come ormai tutti i giochi di guida hanno, anche Outrun 2 è dotato di Live. Il gioco permette a 8 partecipanti di sfidarsi lungo i percorsi precedentemente sbloccati offline. Determineremo (Host) gli scenari e proveremo ad arrivare al traguardo prima degli altri. Ma non solo; potremo scaricare e uploadare ghost al fine di migliorare i propri tempi sui percorsi.

Entertainment simulatorLa conversione Xbox del racing game Sega è stata affidata al team Sumo Digital Ltd sotto stretta supervisione di AM2. La prima sensazione che ci passa per la testa appena scesi in pista va tutta per il reparto visivo: 60 frame costanti e una ricchezza di dettaglio veramente superba. Meraviglioso vedere la bellezza dell’ Enveroinment Mapping applicato sulle texture della macchine, i colori vivi, la bellezza strutturale delle ambientazioni e del manto stradale che regala saliscendi e scicane perfette. La sensazione di velocità regala adrenalina ad ogni sorpasso effettuato, ad ogni curva performata con dovizia e potenza. Un unico appunto sul comparto grafico è la presenza di aliasing che regala qualche pixel nei contorni poligonali e la presenza di qualche rallentamento nelle situazioni più caotiche, ma è veramente poca cosa rispetto allo spettacolo presentato. Sul fronte dei controlli avremo una macchina pronta ad ogni minima variazione di sterzo, coadiuvata da un inedito cambio a sei marce (per chi scegliesse l’ opzione manuale); la natura prettamente user friendly ci permetterà di eseguire potenti powersliding, mediante la pressione decisa del freno, all’avvicinarsi di ogni curva impegnativa. Il controllo attraverso joypad appare particolarmente preciso; le correzioni della vettura sono facilitate grazie all’uso certosino dello stick mentre la pressione dei trigger posteriori decreta l’accelerazione e la frenata, performare e controllare derapate in curva diventa relativamente semplice potendo dosare l’ ampiezza dell’ angolo di sterzata attraverso lo stick. Un sistema di guida votato allo spettacolo (prettamente arcade) e al tempo stesso gratificante per i risultati presto conseguiti. Il comparto audio del gioco presenta una colonna sonora che fa della potenza e della qualità la sua arma principale: oltre alle musiche “dream” che hanno decretato il successo dell’originale, il team AM 2 ha inserito molti motivi leggermente pop-rock, scelta che potrebbe avere un senso nell’evoluzione stilistica che il gameplay ha ereditato da una maggiore velocità su schermo. Lasciarsi trasportare da motivi ludo seminali come Splash Wave, Magical Sound Shower e Passing Breeze ci trasporterà indietro nel tempo facendoci ricordare che nei videogiochi la musica è basilare per il coinvolgimento emotivo.Purtroppo le qualità longeve del prodotto non sono elevatissime. Le missioni, pur essendo un discreto numero, non sono cosi’ difficili da terminare e sbloccare tutte le feature è un lavoro che richiederà poco tempo. E’ vero che avremo sempre le altre modalità da sfruttare ed imparare a memoria (soprattutto Xbox Live) ma sarebbe stata più gradita qualche altra caratteristica da sfruttare e un bilanciamento più adeguato all’ esperienza stessa.

– Gameplay semplice ed immediato

– Grafica ottima

– Sonoro fantastico

– Potrebbe non piacere ai puristi delle simulazioni

– Longevità non altissima

8.0

Divertimento, la parola d’ordine che sembra caratterizzare l’esperienza corsistica di questo storico franchise. Creare un microuniverso arcade all’interno di una concezione videoludica votata sempre di più verso il realismo forzato potrebbe essere una cosa positiva, soprattutto nell’ incentivare le software house ad intraprendere progetti che si basano più sulla semplicità che sulla simulazione a tutti i costi. Per chi cerca un prodotto real-emulativo questo gioco non rappresenterà nient’altro che un cimelio di altri tempi. Nient’ altro di più sbagliato perchè Outrun 2 colpisce direttamente nel cuore del videogiocatore, lo fa battere, emozionare. Un applauso alla nostra cara Sega che ci ha regalato,come ai bei tempi, una perla da aggiungere alla nostra ludoteca. Thanks Sega!

Voto Recensione di Outrun 2 - Recensione


8

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