Recensione

Oni

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a cura di Ryuken

In ONI la protagonista è Konoko, un’agente di un corpo speciale dal nome Task Force Crimini Tecnologici (TFCT) che ha il compito di investigare e sventare qualsiasi congettura atta a sfruttare la nascente bio-tecnologia per scopi criminali.Il tutto si svolge nell’anno 2032 e la bio-tecnologia è oramai diventata quello che in passato era l’energia nucleare, vale a dire, un’arma potentissima in grado di spazzare via in un batter d’occhio l’intero pianeta terra come al solito la malavita, all’ordine del suo boss Muro, è sempre in prima linea nell’utilizzare, a vantaggio dei suoi loschi piani, le nuove tecnologie.ONI si presenta come un mix tra un picchiaduro a scorrimento, un adventure e uno sparatutto in terza persona, perciò, nel gioco si alterneranno momenti frenetici, tipici dei picchiaduro e degli shooter, nei quali, non dovrete fare altro che menare le mani o sparare, ad altri in cui vi sarà richiesto di cercare oggetti o persone come accade, appunto, nei piu’ classici giochi di avventura, il tutto per un totale di diciassette livelli molto ampi e discretamente lunghi.Prima di iniziare l’avventura vera e propria, dovrete apprendere le mosse, di base, che la bella Konoko sarà, poi, in grado di effettuare durante le varie missioni, tutto questo è reso possibile da un tutor all’interno del quale imparerete come: calciare, sferrare pugni, fare capriole, sparare, correre e camminare senza far rumore in modo da poter sorprendere i nemici.Una volta inserito il CD-ROM contenente il prodotto nella vostra fida Ps2, assisterete ad una presentazione stile manga cartoon, piuttosto carina ma che non sfrutta minimamente le peculiarità grafiche per cui la nera console Sony è stata progettata, con questo voglio dire che un’intro del genere ci stava benissimo anche sulla vecchia Psx e che i programmatori si sarebbero potuti sforzare di piu’ per realizzare qualcosa di maggiormente spettacolare. Il difetto principale di ONI è, come nella versione PC, il sistema di controllo poco immediato e alla lunga frustrante soprattutto per il fatto che per controllare il personaggio principale si dovranno usare tutti e due gli stick analogici del Dualshock 2, quello di sinistra per spostare avanti, indietro, a destra e a sinistra Konoko, mentre quello di destra per spostare la visuale e di conseguenza far ruotare la nostra eroina. In un combattimento nel quale sarete, per esempio, circondati da quattro avversari, controllare il personaggio principale risulterà una cosa mostruosamente difficile in quanto i movimenti necessari per far ruotare la visuale non sono proprio il massimo dell’immediatezza; inoltre nelle fasi, di gioco, nelle quali utilizzerete delle armi dovrete, anche, fare i conti con un sistema di puntamento molto impreciso e scattoso, regolabile anche in questo caso con i due stick (non ho mai sparato cosi’ tanti colpi invano come in questo prodotto).C’è da dire, comunque, che i programmatori sono da elogiare, almeno, per il fatto di essersi sforzati nell’utilizzare tutti i tasti a disposizione del joypad, pensate che per raccogliere i vari oggetti, da terra, dovrete usare, visto che gli altri tasti sono adibiti ad altro, il tasto R3.Le armi utilizzabili nel corso dell’avventura spaziano dalla semplice pistola a dieci colpi, al mitragliatore, al fucile al plasma fino ad arrivare allo sfasatore di flusso da trecento colpi; la varietà dei nemici è buona, sul vostro cammino troverete dei personaggi piuttosto differenti tra loro, con livelli di resistenza e di potenza variabili; gli avversari, però, risultano animati in maniera non impeccabile presentando, a volte, dei difetti, di realizzazione, piuttosto marcati mi è sembrato, infatti, che il numero di poligoni a loro dedicati non sia elevatissimo rendendo, le giunzioni tra braccia e avambracci, troppo evidenti.Konoko, invece, risulta animata molto bene e composta da un numero di poligoni di tutto rispetto; da notare la possibilità, peraltro parecchio divertente, di far incavolare gli avversari stuzzicandoli con affermazioni del tipo: ” Stai per prenderle da una donna” oppure:” Vediamo cosa sai fare”.Come vi dicevo in precedenza gli ambienti si presentano molto ampi ma un po’ spogli e scarsamente interattivi, il numero di oggetti e marchingegni, facenti parte delle varie ambientazioni, con i quali potrete interagire non è molto elevato; altra pecca che non mi sento di far passare riguarda il fatto che, una volta sconfitto un avversario nei pressi di un muro sarà, in alcuni casi, possibile vedere il braccio o la gamba del malcapitato che lo attraversano letteralmente, oltre a questo mi è successo, ruotando Konoko verso una parete e avvicinandola a questa, di vederle sparire metà del viso e gli avambracci.Dalle mie parole potrete, quindi, dedurre che ONI non è un capolavoro, almeno non per quanto riguarda l’aspetto grafico.Personalmente vi consiglio di settare il tutto a livello easy, perché secondo il mio punto di vista, il livello intermedio è in alcune fasi veramente frustrante, tutto ciò non fa altro che minare la giocabilità la quale non è risultata tra le piu’ soddisfacenti; il livello hard non consideratelo neppure.Anche la gestione della memory card non è stata, secondo me, implementata in maniera intelligente in quanto i salvataggi avvengono automaticamente durante il gioco senza la benchè minima possibilità, da parte del videogiocatore, di influire su questi ultimi, quindi non vi sarà possibile sovrascrivere i dati nuovi al posto dei vecchi, trovandovi ben presto con la scheda di memoria pressochè piena.Dopo quanto detto in precedenza, la longevità non può che essere soggettiva: se siete dei tipi molto pazienti, ONI, vi terrà impegnati per parecchio tempo mentre se non lo siete, lo mollerete dopo due o tre giorni di gioco.La nota maggiormente positiva arriva dal comparto sonoro che presenta degli FX molto buoni, caratterizzati da esplosioni realistiche, dalle voci dei vari personaggi riprodotte in maniera soddisfacente e delle colonne sonore quasi assenti, che si palesano soltanto in prossimità dei momenti clou di ogni livello, ma, comunque, buone.

6

Mi spiace dire che Bungie Software, essendo una software house americana, si è cimentata in un campo non suo cercando di creare un gioco alla “giapponese” che manca di quel carisma necessario per sfondare.

Voto Recensione di Oni - Recensione


6

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