Recensione

Need for Speed: Underground 2

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a cura di Fabfab

Un annetto fa circa, la EA lanciò sul mercato l’ennesimo sequel del suo franchise Need for Speed, che presentava però una sostanziale differenza rispetto ai predecessori: l’introduzione del tuning dell’auto, vale a dire la possibilità di truccare e decorare a piacimento le varie vetture. Nonostante i vari difetti che affliggevano il gioco, il primo capitolo della serie Underground riscosse, a livello mondiale, un enorme successo che lo proiettò al top delle vendite dell’anno appena trascorso.Inevitabile, dunque, aspettarsi un seguito: la curiosità sarà scoprire se si tratta di una mera operazione commerciale oppure siano stati apportati significativi miglioramenti al predecessore…

The king of the streetsLa principale novità rispetto all’anno scorso è che il gioco non si risolve più in una serie di gare da affrontarsi consecutivamente ed obbligatoriamente una dopo l’altra fino alla fine, ma prendendo spunto dall’ormai abusato concept di GTA ci mette a disposizione un’intera città in cui girare liberamente, alla ricerca di gare, sfide, meccanici o negozi di ricambi: Bayview, così si chiama l’immaginaria metropoli, è divisa in cinque distretti, Coal Harbor, City Core, Beacon Hill, Jackson Heights e l’Areoporto che, come in GTA, vanno sbloccati procedendo con la storia. Ogni zona, naturalmente, si differenzia per caratteristiche morfologiche e, soprattutto, stradali e se da una parte troverete stradine strette e tortuose ottime per le derapate, dall’altra potrete rilassarvi in ampie freeways.Il gioco prevede naturalmente una trama principale, narrata attraverso apposite schermate fisse che ricordano non poco quelle di Max Payne, che procede ogni volta che affrontiamo uno degli eventi predeterminati, lasciando dunque piena libertà nella decisione di proseguire o dedicarsi al semplice cazzeggio.Per iniziare una gara occorrerà prima raggiungere il posto in cui si tiene, così come per modificare la propria vettura occorrerà prima raggiungere l’officina: una comoda mappa on-screen aiuta ad orientarsi in città, ma tenete presente che non visualizza tutte le gare presenti, né i negozi finché non li avete trovati, quindi l’esplorazione accurata di ogni locazione è molto importante. Purtroppo le strade di Bayview sono percorse da un certo numero di automobili “normali”, ma non presentano traccia di vita umana, non ci sono pedoni di alcun genere: inoltre, a parte garage, soldi nascosti, informazioni, sfide e gare in città non c’è molto altro da cercare. Inoltre l’idea di potersi muovere liberamente (ma solo in auto, of course) in un’intera città è senz’altro intrigante, ma in realtà rende il tutto anche molto dispersivo e, soprattutto, lento, visto che per partecipare alle varie competizioni occorre ogni volta guidare fino al luogo in cui si tengono: inoltre la maggior parte delle gare non sfrutta affatto questa libertà, dato che si corrono su percorsi obbligati e non consentono al giocatore di cambiare strada, come invece accade nella serie di “Midnight Club”.Per fortuna alla EA hanno pensato bene di non rendere obbligatorio tutto questo peregrinare: chi preferisca un gameplay più sbrigativo potrà semplicemente accedere alla mappa e selezionare il punto in cui dirigersi, senza perdere tempo a guidare da un posto all’altro.

Donne e motoriIl gameplay è molto semplice: sostanzialmente in NfSU2 contano essenzialmente due cose, i soldi e la reputazione, entrambi ottenibili grazie alle varie sfide presenti nel gioco: vincete una gara e guadagnerete soldi e rispetto, perdetela e questi diminuiranno. Naturalmente i soldi servono per acquistare potenziamenti ed abbellimenti per la vostra vettura, il rispetto comporta un maggiore interesse da parte degli sponsor, vetture bonus ed extra cash.Come l’anno scorso inizierete con modelli base che potrete sostituire o potenziare a dovere una volta che avrete ottenuto i vostri primi guadagni; dopo aver tirato la cinghia per un po’, verrete ricompensati da vetture ben più performanti e dunque veloci. Quest’anno si contano ben 150 modelli di auto differenti, tutti fedeli riproduzioni di vetture reali (prese direttamente da Nissan, Toyota, Hyundai, Opel, Cadillac, Audi, Ford, Mazda, Peugeot, Mitsubishi…), con anche l’aggiunta di SUV e trucks, quindi c’è di che sbizzarrirsi anche se in garage non potrete tenere più di 5 vetture contemporaneamente.La modalità di gioco principale è la Carriera, che si snoda attraverso competizioni di vario genere: oltre alle classiche sfide di velocità contro altri avversari, troveremo le gare di Derapage (vale a dire sgommate e sbandate facilitate da un apposito percorso tortuoso), gli Sprint (lunghe corse ad un solo giro), lo Sparo (una veloce sfida testa a testa lungo un rettilineo), i Circuiti (normali gare distribuite in più giri), le Outrun (gare in cui l’obiettivo è seminare il proprio avversario), le Street X (circuiti molto tecnici in cui impostare la traiettoria ideale è essenziale per vincere) o le sfide contro il tempo.Il sistema di guida è rimasto totalmente arcade, il che significa che potrete prendervi allegramente a sportellate con gli avversari (ed in effetti nessuno fa complimenti) o schiantarvi a 200 all’ora contro un furgoncino che avanza nella direzione opposta senza timore di conseguenza: i controlli sono basilari, si accelera e si frena (magari derapando), si possono scegliere più visuali (interne ed esterne) e c’è anche la retromarcia in caso di urti frontali. Quello che manca veramente è la sensazione di velocità, almeno finché non avrete potenziato a dovere le vostre auto che comunque paiono andare più lente del dovuto: ma forse è solo che ci siamo abituati troppo bene con “Burnout 3”! Da questo punto di vista NfSU2 perde su tutta la linea col suo rivale interno (anche il titolo Cricterion è di EA), sia per la frenesia delle corse che per la sensazione di velocità, per la spettacolarità degli effetti speciali o per la sensazione di velocità: anche i replay degli incidenti sembrano presi direttamente dal rivale, ma vista l’assenza di danni alle carrozzerie risultano inevitabilmente assai meno spettacolari. Tuttavia chi reputava “Burnout 3” un titolo troppo virato all’eccesso, sicuramente si divertirà con il più tranquillo ma non per questo meno adrenalinico NfSU2!Ritroveremo anche i due marchi di fabbrica del titolo EA, Tuning e Nos: per quanto riguarda il primo troverete decine e decine di decorazioni e pezzi originali con cui personalizzare la vostra vettura, sia dal punto di vista estetico che delle prestazioni. I vari negozi offrono pezzi e prezzi differenti, quindi solo un’accorta esplorazione di Bayview vi permetterà di accedere a tutto il catalogo: naturalmente non tutto sarà disponibile fin da subito, ma solo procedendo nel gioco si renderanno disponibili le personalizzazioni più rare ed estreme. Il Nos, una volta installato, rappresenta ancora una volta l’accelerazione indispensabile per aggiudicarsi le gare più dire: una guida spettacolare ma pulita ne incrementa la quantità, mentre al contrario la barra decresce qualora si venga coinvolti in incidenti di vario tipo.

Tecnicamente parlando…Graficamente NfSU2 migliora quanto di buono si era già visto col primo episodio: le auto da corsa sono molto dettagliate e con il tuning diventano ancora più belle. Lo stesso, come nel prequel, non può dirsi dei veicoli generici, ma almeno non sembrano più gli scatoloni ambulanti dell’anno scorso. Anche il fondale è decisamente meno impastato (vale a dire che l’effetto blur è stato notevolmente ridotto, i nostri occhi ringraziano) e quindi è più facile distinguere il tracciato: la città è molto bella da visitare e vistosi segnali luminosi segnalano la presenza di competizioni, negozi, officine o bonus. Il frame rate è costante e non si verificano mai vistosi cali, anche nelle situazioni più concitate. Le gare si svolgono ancora una volta solo in notturna, a tutto vantaggio degli ottimi effetti luce del gioco: questa volta, però, si avvertirà lo scorrere del tempo dalle prime ore di oscurità fino alle prime luci dell’alba, con tanto di cambiamenti climatici (solo temporali e a dire il vero fin troppo improvvisi). Il discorso vale bene o male per tutte e tre le versioni, ma con dei distinguo: graficamente, infatti, è la versione per XBox a svettare, quella PS2 è comunque molto bella mentre la peggiore del lotto è senz’altro quella per GameCube, causa frame rate altamente instabile.Anche dal punto sonoro è stato fatto un buon lavoro, visto che ogni macchina dispone di rombi differenti e la colonna sonora vanta ben 27 brani di artisti underground come Snoop Dogg, Xzibit, Sly Boogy, Felix Da Housecat, Paul Van Dyk, Cirrus, Ministry, Queens of the Stone Age, Mudvayne, Helmet e molti altri. Il gioco è interamente localizzato in italiano nelle versioni PS2 e XBox, mentre ancora una volta il GameCube resta al palo.La longevità è discreta, ma la difficoltà, anche se settata al massimo, è tutt’altro che proibitiva, causa I.A. degli avversari davvero bassa. Le versioni PS2 e XBox sono giocabili anche on-line ed il bello è che avrete a disposizione praticamente tutte le stesse modalità dell’off-line, compresa la possibilità di girare liberamente per la città e sfidare altri utenti. Il bello è che, a differenza dell’anno scorso, potrete settare le impostazioni delle varie competizioni in modo che siano il più equilibrate possibili: se lo vorrete, quindi, non dovrete mangiare la polvere di quelli che hanno già completato il gioco e dispongono di bolidi stratosferici, potendo imporre loro, per gareggiare, auto più “terrene”.

– Un’intera città da visitare

– 150 auto tra cui scegliere

– Ottimo comprato tecnico (eccetto il GC)

– Modalità on-line (eccetto il GC)

– Più facile dell’anno scorso

– I.A. e fisica delle auto poco approfondite

– Scarso senso di velocità finché non si passa ai veicoli più performanti

8.0

NfSU2 apporta molte novità rispetto al suo predecessore, ma non negli aspetti che forse era più auspicabile migliorare: il modello di guida è ancora estremamente arcade, le auto non si danneggiano, le piste e le competizioni, pur avendo a disposizione un’intera città, alla lunga appaiono un po’ monotone. Inoltre il senso di velocità appare inferiore rispetto a Burnout 3 e l’I.A. degli avversari è scarsa e piuttosto facile da battere.

Per il resto non si può dire che bene dell’ultima fatica EA, visivamente e uditivamente ottima, in grado di regalare ore ed ore di sfide divertenti ed esaltanti, specie se si dispone dell’on-line, e di appagare in pieno il senso artistico dei virtuosi del tuning.

Un accenno negativo alla versione GameCube, graficamente la peggiore delle tre e priva dell’adattamento italiano che valorizza le altre due…

Voto Recensione di Need for Speed: Underground 2 - Recensione


8

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