Recensione

Need for Speed: PU

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a cura di Blade

Guidare può essere estremamente piacevole. Provate a chiudere gli occhi, immaginate di essere alla guida di una fiammante Porsche e di sfrecciare davanti agli occhi ai vostri increduli amici con una bambolona bionda al fianco. Se invece della fantasia utilizzate la console portatile della Nintendo, ecco che il bolide da sogno si materializzerà dinanzi a voi. Per la bambolona, invece, dovrete continuare con l’immaginazione…

Warm upPrima di cominciare a correre, è necessario scegliere la nostra lingua preferita tra le cinque disponibili (inglese, francese, spagnolo, italiano, tedesco) e, dopo aver premuto start arriveremo alla schermata principale.Vero cuore del gioco è l’Evoluzione, dove avremo modo di partecipare a dei tornei divisi per vetture ed epoche, con un livello di difficoltà crescente, che ci permetteranno di sbloccare le piste e le auto. Queste le potremo poi utilizzare nella modalità per un giocatore, in cui avremo modo di scegliere tra la classica gara rapida, la gara ad eliminazione rapida e la gara ad eliminazione completa. In tutte sarà possibile usare la nostra Porsche preferita, configurare il circuito (direzione e condizioni climatiche) e modificare le impostazioni della sfida (tipo e numero di avversari). Infine, troveranno spazio, all’inizio, il multiplayer aperto a più giocatori connessi con altri GBA e la sezione dei record, dove verificare i nostri primati in fatto di tempo.

Bisogno di PorscheCome si può dedurre dal titolo, il prodotto di Ubisoft è esclusivamente monomarca. Come per il gioco uscito nel 2000 per il Pc, le vetture parcheggiate nel garage coprono la storia della celebre ndustria automobilistica tedesca, la Posche, con modelli tutti supersportivi. Dalla 356 Cabriolet alla 550 Spider, dalla 911 Turbo alla mitica “Moby Dick” fino ad un totale di una ventina di esemplari, personalizzabili solo nel croma della carrozzeria (otto colori: viola, argento, arancione, azzurro, blu, rosso, giallo, verde) e nel cambio (automatico e manuale, “regolabile” con i tasti superiori della console). Al contrario del numero impressionante delle vetture, le ambientazioni dei livelli lasciano davvero a desiderare, quantitativamente parlando. Infatti, le piste sono cinque: una industriale, una in Normandia, una a Montecarlo, una nelle Alpi ed una in Corsica. Però c’è da dire che tutte sono ben differenziate ed offrono delle sfide avvincenti.

Sfrecciare senza freniCome tradizione vuole per la saga di Need for Speed, l’approccio al gioco è estremamente immediato, ma non scontato. Esibirsi in derapate, intraversare le vetture e riprendere la traiettoria si dimostra un compito che non richiede molta esperienza, anche se riuscire nell’impresa, evitando di accumulare secondi di troppo e descrivendo un percorso ideale, presuppone allenamento e maestria. Le medesime abilità sono necessarie per avere la meglio sugli avversari, i quali daranno non poco filo da torcere e sembreranno legati a noi tramite una specie di elastico immaginario, che gli permetterà di raggiungerci sempre nei medesimi punti del tracciato. Imparare quindi a dosare l’acceleratore diventerà fondamentale per giungere vincitori al traguardo, dimenticando di usare il freno, che si rivelerà solo un mero optional, utile a farci perdere tempo prezioso. E se non seguirete queste “indicazioni”, vi assicuro che NFS:PU sembrerà un flipper, in cui la vostra auto assomiglierà ad una pallina impazzita che rimbalzerà da un lato all’altro della strada!

Centro revisioniLa realizzazione tecnica è ovviamente simile a quella già vista in Need for Speed Underground, ma non raggiunge i medesimi livelli qualitativi. La grafica offre una mediocre risoluzione delle numerose auto presenti (ben 25 modelli diversificati), con alcuni pixel troppo visibili e una pochezza di dettaglio. Le piste sono disegnate in modo da regalare delle sfide avvincenti e di sicuro impegno, però presentano una scarsa cura dei particolari, soprattutto nella rappresentazione delle foreste, le quali appaiono come dei “blocchi colorati”. In più, quando l’auto sfreccierà sui percorsi off-road non vedremo alcun tipo di reazione al nostro passaggio (per esempio, la sabbia che si alza o le tracce che rimangono sulla neve). Manca un sistema di danneggiamento delle vetture e le Porsche rimarranno sempre belle e lucidissime, anche dopo un urto a 200 km/h! Il sonoro è gradevole, ma nulla di straordinario, con buoni effetti e musiche che non infastidiscono più di tanto.

-Solo Porsche

-Sonoro decente

-25 modelli di auto

-Immediato

-Solo Porsche

-Grafica sottotono

-Le auto non si rompono

-Niente di nuovo

6.5

Il solito NFS, tutto acceleratore e niente freno. Unica variante di questo episodio è però la presenza di soli modelli Posche, che potrebbe non fare la felicità di tutti gli appassionati di automobili sportive.

Complessivamente è un gioco non eccezionale, con una grafica ed un sonoro appena discreti, che da l’impressione di essere stato realizzato con superficialità.

Consigliato solo agli appassionati di questo genere di giochi.

Voto Recensione di Need for Speed: PU - Recensione


6.5

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