Alcuni dei videogiochi tra i più giocati e apprezzati di oggi, primo tra tutti l’inossidabile Counter-Strike, nacquero inizialmente sotto forma di mod. E sempre più spesso ormai molte mod di successo, create grazie a schiere di volenterosi appassionati sparsi per il globo, riescono a sfociare in progetti più complessi e strutturati. Questi portano spesso alla nascita di veri e propri studi sviluppo, i quali poi commercializzano come prodotto completo e rifinito la loro opera.
Si tratta esattamente del caso di Natural Selection, originale mod per il caro e vecchio Half-life, che riuscì a fondere sapientemente due generi agli antipodi come gli sparatutto in prima persona e gli strategici. Il suo seguito Natural Selection II è stato trasformato in videogioco indipendente, per poi esser pubblicato sugli scaffali virtuali esattamente un paio di anni fa e impressionarci positivamente. Ebbene, partendo proprio da questa base, è nata un’altra mod, NS2: Combat, la quale elimina quasi completamente il sostrato strategico (assoluto pregio, ma per molti anche forte deterrente all’acquisto o a una fruizione godibile) riprendendo una modalità di gioco alternativa già disponibile nel primo Natural Selection.
Visti rispettivamente il discreto successo tra la community di videogiocatori, l’intraprendenza del publisher Unknown Worlds Entertainment e la cronica difficoltà nel dare una build giocabile nel tentativo di stare al passo ai continui e frequenti aggiornamenti di Natural Selection II, si è deciso di cogliere la palla al balzo creando un nuovo team di sviluppo e trasformando il tutto nel titolo a sé stante che nei paragrafi seguenti andremo a recensire.
Alien vs Marines
Come già anticipato NS2: Combat (questo il suo effettivo titolo completo senza diminutivi) è uno sparatutto in prima persona online multigiocatore che poggia le sue radici nel gioco da cui deriva, reinterpretando l’eterno scontro tra mostruose creature provenienti dallo spazio e soldati umani armati fino ai denti.
Il gameplay si rivela abbastanza tradizionale e basato su due differenti modalità: la prima, guarda caso la più divertente e diffusa, consiste nel distruggere la base nemica, mentre l’altra prevede il controllo di tre differenti punti della mappa. Il risultato è un FPS asimmetrico, adrenalinico e veloce, a tratti sorprendente ed entusiasmante. Interessante notare come si riveli tutt’altro che banale. In generale per prendere una certa dimestichezza (dopo aver attentamente guardato i video tutorial forniti) bastano un paio di partite, eppure ci si rende immediatamente conto di aver a che fare con meccaniche discretamente profonde. I marines sono relativamente lenti e impacciati ma dispongono di armi da fuoco, mentre i mostri alieni sono subdoli, capaci di arrampicarsi sui muri per nascondersi negli anfratti più bui o intrufolarsi in angusti condotti di ventilazione così da tendere imboscate sfruttando gli attacchi corpo a corpo.
La chiave per la vittoria è insita, oltre che in un coordinato gioco di squadra a prescindere dalla squadra scelta, in un livello tattico intrinseco che consiste nell’evitare di morire inutilmente impedendo agli avversari di realizzare punti facili. Questo perché per entrambe le fazioni è previsto un sistema di upgrades decisamente degno di nota. Durante il corso di una singola partita i Marines hanno la possibilità di scegliere fucili sempre più pesanti, lanciafiamme, granate, torrette, potenti esoscheletri, armature e perk vari, mentre gli alieni possono spawnare nei panni di creature sempre più pericolose, veloci e coriacee, magari volanti oppure letali non solo a breve distanza. In entrambi i casi si deve essere in grado di effettuare scelte importanti con rapidità, perché non è affatto detto che l’ultima novità resasi appena disponibile, per quanto allettante, sia necessariamente indicata alla situazione che si è costretti ad affrontare.
In sostanza convince quasi appieno, non fosse per la mancanza di una qualche qualche limatina finale nel bilanciamento visto che spesso le partite prendono una piega ben precisa nei confronti di una delle due fazioni con rarissimi ribaltamenti.
Spark Engine
Tecnicamente parlando NS2: Combat sfrutta lo stesso engine, con un buon paio d’anni sulle spalle, del gioco da cui prende spunto, senza però aggiornarlo di prepotenza. Si difende ancora molto bene seppur alterni a diverse vette grafiche qualche scivolone abbastanza goffo.
Nel dettaglio convincono le atmosfere lugubri delle mappe, purtroppo presenti in un numero alquanto esiguo: sono solo cinque. Queste però oltre a vantare ottime texture sono ben congegnate, sia in funzione del gameplay che nel rendere una certa sensazione di claustrofobia e ansia, alle quali contribuisce pure un sapiente uso di luci, ombre e riflessi. Gli stilemi artistici di alieni e marines non brillano quanto a originalità, ma appagano l’occhio a sufficienza. Peccano gravemente le animazioni che sembrano uscite da un titolo di dieci anni fa, a essere buoni, e lasciano intravedere il ridotto budget a disposizione del team di sviluppo e l’origine amatoriale del progetto.
Il comparto audio fa il suo dovere quando si tratta di effetti delle armi e versi degli alieni, entrambi azzeccati. Al contrario le musiche di accompagnamento dei menù non passano di certo alla storia, anzi risultano quasi fastidiose e fuori luogo.
I bot sono di discreta qualità: la loro mira è buona ma il loro comportamento è sovente privo di creatività e intraprendenza, rendendo talvolta le partite troppo lunghe e stantie; si rivelano un ottimo strumento per prendere confidenza con le meccaniche e gli ambienti di gioco prima di tuffarci in epici ma duri scontri online.
A differenza di quanto hanno lamentato diversi utenti sui forum di Steam non abbiamo incontrato bug di sorta o crash improvvisi, né prima né dopo la data ufficiale di lancio, mentre al contrario i caricamenti prepartita si sono confermati ingiustificatamente lunghi. Allo stesso modo la nostra esperienza sui server disponibili si è rivelata positiva. I requisiti minimi invece ancora una volta non hanno fatto gridare al miracolo, lasciando più di qualche dubbio sulla scalabilità e l’eventuale resa su portatili o macchine da gioco un po’ troppo attempate.
Concludiamo con una piccola nota relativa alla community, che rischia di rimanere ancorata su numeri decisamente esigui seppur stabili nel tempo. In ogni caso gli sviluppatori hanno promesso un supporto continuo e costante nei prossimi mesi, con qualche feature aggiuntiva e si spera qualche mappa in più in attesa delle prime creazioni amatoriali, considerato il supporto dello Steam Workshop. Se quanto accaduto con Natural Selection 2 si ripeterà possiamo dormire sonni tranquilli da questo punto di vista.
HARDWARE
SO: 64-bit Win XP, Vista, Win 7, Win 8 CPU: Intel Core i5 2.6 GHz o AMD Phenom II X4 965 3.4 GHzRAM: 4 GB Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 460 o AMD Radeon HD 5850 con 1GB VRAM DirectX: 9.0c Hard-Disk: 12 GB di spazio liberoAudio: DirectX®-compatibile
– Avvincente ed adrenalinico
– Level design azzecatissimo
– Contenuti non abbondanti in rapporto al prezzo
– Bilanciamento non ancora perfetto
7.5
Tirando le somme NS2: Combat si rivela un buono sparatutto multiplayer, divertente e meno impegnativo di Natural Selection 2 perdendo qualcosa in fatto di originalità. Il suo vero unico difetto è l’essere proposto a un prezzo non indifferente, superiore alla dozzina di euro, quando un tempo qualcosa del genere non sarebbe stato proposto neppure come DLC ma sotto forma di aggiornamento gratuito. Si tratta in sostanza dell’ennesimo titolo da non lasciarsi sfuggire una volta disponibile a prezzo ridotto.
Voto Recensione di Natural Selection 2: Combat - Recensione