Recensione

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Namco Bandai ha da tempo annunciato l’intenzione di abbandonare la serie dei Naruto Ultimate Ninja dopo l’uscita dell’ultimo capitolo, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 e della sua espansione, Road to Boruto. Prima di  passare definitivamente alla prossima fase del franchise con Naruto to Boruto: Shinobi Striker, però, la casa nipponica ha ben pensato di fornire ai fan un riepilogo degli ultimi capitoli con Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy, edizione rimasterizzata dei titoli originariamente usciti sulla scorsa generazione di console, già disponibile su Playstation 4 e Xbox One ed adesso in arrivo su Nintendo Switch, versione da noi testata in fase di recensione. 
Nascita e gesta di un ninja leggendario
Chi non conosce, almeno in parte, la storia di Naruto? Il manga di Masashi Kishimoto, conclusosi nel 2014 con il raggiungimento del 72° volume, ha raggiunto milioni di lettori in tutto il mondo, grazie anche all’adattamento animato che ha accompagnato per quindici anni gli appassionati dell’animazione nipponica. I tre episodi raccolti in Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy ripercorrono quanto visto nell’anime attraverso l’utilizzo di cutscene realizzate con il motore grafico del gioco, partendo dalle prime battute della storia ed arrivando fino all’inizio della Quarta Guerra Mondiale Ninja. Chiaramente, tre giochi non sarebbero bastati a condensare gli eventi narrati nei primi cinquanta volumi del manga, così gli sviluppatori hanno dovuto operare diversi tagli, e la storia è davvero godibile soltanto per chi ha almeno una conoscenza generale di quanto accaduto nel fumetto o nell’anime. Ciò nonostante, la storia rimane piacevole da seguire anche sullo schermo grazie a spettacolari filmati e ad un doppiaggio inglese tutto sommato di buona fattura, corredato dai sottotitoli in italiano. 
Chiaramente, trattandosi di una remastered viene da chiedersi quanto e come gli sviluppatori abbiano lavorato sul comparto tecnico, soprattutto considerando che il primo Naruto: Ultimate Ninja Storm è uscito nel lontano 2008. La risposta è che i tre titoli non si discostano poi molto da quanto abbiamo visto a suo tempo sulle console di scorsa generazione: il lavoro di rifinitura appare limitato, soprattutto per quanto riguarda il primo capitolo che, come logica vorrebbe, mostra di più, tra tutti, il peso degli anni, con qualche rallentamento che fa ancora capolino di tanto in tanto e qualche caricamento di troppo. Ciò nonostante, lo stile grafico cartoonesco riesce a non far pesare questo dettaglio, ed i giochi riescono a non sfigurare troppo nonostante gli anni passati. Se vi aspettavate un lavoro più approfondito, però, che magari portasse sullo stesso livello i titoli della trilogia, non troverete qui quello che state cercando.
Un’avventura in continua evoluzione
Diciamolo subito: i tre capitoli di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy hanno più cose in comune di quante ne abbiano a differenziarli, e questa remastered non ha aggiunto o tolto niente dal punto di vista del gameplay. Ciascun titolo, infatti, utilizza il predecessore come base per costruire qualcosa di migliore e, magari, aggiungere qualche novità e limare i difetti, senza cambiamenti radicali. In ciascuno dei tre giochi troviamo due modalità a farla da padrone: la modalità storia e la modalità battaglia libera, che nel secondo e nel terzo episodio permette anche di sfidare avversari online. Nella modalità storia del primo Ultimate Ninja Storm abbiamo la possibilità di visitare in lungo e in largo il Villaggio della Foglia, con delle fasi esplorative in cui è possibile andare alla ricerca di collezionabili, accettare quest secondarie o, semplicemente, scoprire posti nuovi. Il guaio è che il Villaggio della Foglia di Ultimate Ninja Storm non ha niente a che spartire con quello visto nell’anime e nel manga (o anche in Naruto: Rise of a Ninja, uscito in esclusiva Xbox 360 nel 2007): il villaggio appare infatti vuoto, con pochi personaggi con cui interagire e poche cose da fare. Non aiuta il fatto che le missioni, quando non si tratta di combattimenti, si rivelano essere tediosi minigiochi o ripetitive fetch quest, rendendo quindi questa componente nient’altro che un riempitivo in attesa dello scontro successivo. Non è un caso, dunque, che l’esplorazione libera sia stata completamente eliminata in Ultimate Ninja Storm 2, che propone invece delle fasi di movimento più simili a quelle di un classico JRPG. I movimenti sono molto più limitati, e le ambientazioni più ristrette ma al contempo più vive; tutto ciò rende, nel complesso, molto più godibili le fasi di intermezzo tra i combattimenti presenti nella storia. Ultimate Ninja Storm 3 riprende quasi in pieno la struttura del secondo episodio, arricchendola con un maggiore focus sulla componente narrativa grazie alle numerose cut-scene e ai dialoghi. Un plauso va alle boss fight presenti nella trilogia: si tratta di combattimenti completamente diversi da quelli standard, davvero divertenti ed adrenalinici, che riescono a cogliere in pieno lo spirito e l’epicità della serie animata. In generale, però, la modalità avventura di ciascuno dei tre episodi risente parecchio degli anni passati, trattandosi di giochi che erano già lontani dalla perfezione ai tempi dell’uscita.
Combattimenti tra ninja
Trattandosi di titoli picchiaduro, il cuore di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy si trova nei combattimenti. Il primo Ultimate Ninja Storm è il capitolo che getta le basi per la serie, con il secondo ed il terzo capitolo che si limitano a rifinire la struttura e ad aggiungere elementi. Si tratta di combattimenti in tre dimensioni con visuale dietro la spalla, in arene che permettono un’ampia area di movimento. Gli scontri sono uno contro uno, ma è prevista la presenza di due personaggio di supporto che, se richiamati dal giocatore, possono dargli man forte durante lo scontro, pur senza essere direttamente controllabili. Non ci vuole molto per capire che Ultimate Ninja Storm non è e non vuole essere un picchiaduro profondo quanto altri titoli della stessa Namco Bandai (chi ha detto Tekken?), avvalendosi di pochi tasti: uno dedicato all’attacco diretto, uno all’utilizzo dei Chakra (che serve a potenziare le nostre mosse ed è disponibile in quantità limitata), uno adibito alla difesa ed uno al lancio di kunai. Fatta questa premessa, ci sono degli elementi che rendono i combattimenti interessanti: su tutte, la modalità risveglio. Attivabile una volta raggiunto un certo quantitativo di salute rimanente, questa modalità potenzia il nostro personaggio, dandoci un’ultima chance per portare a casa la vittoria. Oltre a questo, ci sono mosse speciali che prevedono veloci sequenze di tasti da premere, e che se mandate a segno possono infliggere un grave danno all’avversario. Da ultimo, sono da segnalare gli oggetti: ogni personaggio potrà avere fino a quattro oggetti a sua disposizione, da utilizzare durante lo scontro, ad esempio per recuperare Chakra. Una dinamica sicuramente interessante, anche se non in grado di far rivalutare l’esperienza complessiva, che rimane piuttosto semplice se paragonata ad altre serie di picchiaduro. Questa struttura viene riproposta nel secondo capitolo, con l’aggiunta dei tipi per i personaggi di supporto: in base al tipo (attacco, difesa, bilanciato), i personaggi di supporto eseguiranno azioni diverse, contrariamente al primo capitolo. Ultimate Ninja Storm 3, infine, ripropone ancora una volta lo stesso battle system, raggiungendo però il massimo livello (almeno all’interno della trilogia) di rifinitura e bilanciamento. Il numero di personaggi utilizzabili aumenta progressivamente di episodio in episodio, e sicuramente, grazie anche alle numerose location ispirate al manga e all’anime, c’è davvero molto di cui godere per i fan dell’opera di Masashi Kishimoto. 

– Tre titoli in uno

– I fan di Naruto hanno motivo di soddisfazione

– Boss fight epiche

– Poteva essere fatto di più nella rimasterizzazione

– I giochi sentono il peso degli anni sotto diversi aspetti

7.0

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy costituisce una buona occasione per chi si avvicinasse per la prima volta al mondo videoludico di Naruto e non avesse occasione di recuperare Ultimate Ninja Storm 4; per tutti gli altri, però, il gioco rischia di far sentire troppo il peso degli anni, per via di una struttura che già non era perfetta ai tempi dell’uscita e di un comparto tecnico che ha beneficiato solo in minima parte da questa rimasterizzazione.

Voto Recensione di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm Trilogy - Recensione


7

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