Recensione

NFL 2k3

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a cura di Eric Lindros

Ormai non si può più parlare di titoli sportivi su console senza arrivare inesorabilmente al confronto tra i due grandi filoni che affollano gli scaffali dei negozi: la serie sportiva Sega e quella Electronic Arts. Come tutti sappiamo per anni la EA è stata regina incontrastata del settore, avendo praticamente una sorta di monopolio poiché la concorrenza non c’era e, quando c’era, non risultava assolutamente all’altezza. I tempi cambiano però, e ormai da qualche anno la Sega ha rosicchiato una sempre più consistente fetta di mercato con i suoi giochi sportivi, che partendo da puri arcade si sono evoluti notevolmente aggiungendo quella buona dose di realismo che non guasta mai. Esempio che calza a pennello è proprio questo NFL 2k3, che insidia pericolosamente il trono di quel John Madden football che per tantissimi anni è stato l’icona dello sport con la palla ovale negli schermi dei nostri sistemi di intrattenimento casalinghi. Che la EA stia davvero abdicando?

PanoramicaL’abbondanza di modalità di gioco in un titolo di questo genere è ormai proverbiale: si spazia da incontri istantanei ai quali si può accedere in maniera veloce senza perdere tempo in troppi settagli e si arriva alla mai troppo lodata modalità franchise, che vi mette al comando di una squadra per diverse stagioni consecutive nelle vesti di factotum, dovendo curare sia la parte effettivamente giocata che quella prettamente manageriale, facendo acquisti e scegliendo oculatamente chi mandare in campo. Giocatore, allenatore e presidente insieme, insomma. Le opzioni a nostra disposizione sono oltremodo numerose, e ci permettono di personalizzare ogni aspetto del gioco secondo i nostri gusti e le nostre necessità.

GiocabilitàNFL 2k3 resta essenzialmente ancorato alle sue radici, e presenta un gameplay di base molto simile a quello visto nella scorsa stagione ma migliorato da molti piccoli cambiamenti. Il sistema di controllo è quello più consono ai giochi come questo, che offrono un breve periodo di apprendistato per giocare decentemente ma richiedono diversa pratica per giocare a ottimi livelli. Alcuni placcaggi, che nella passata stagione erano impossibile da eseguire (gli avversari sembravano pesare 700kg), sono diventati ora realisticamente fattibili; anche le intercettazioni sono state ritoccate, ed ora sono meno frequenti che in passato: fare lanci a cuor leggero sarà comunque controproducente, ma l’estrema facilità di presa che era tipica della difesa avversaria è ora molto arrugginita e toglie l’impressione di giocare contro una squadra di polipi. L’intelligenza artificiale generale è sicuramente aumentata e i giocatori controllati dal computer tendono ora ad evitare quei movimenti insensati che spesso capitava di vedere all’atto di mettere in pratica particolari schemi. Lo stile generale del gioco ricorda molto da vicino una partita vera, ed è diventato più simulativo rispetto alla passata stagione; inoltre si ha la bellissima sensazione che la partita dipenda solamente dalle nostre capacità e da quanto impegno viene messo nel giocare, senza che errori di programmazione possano influenzare le gare. Come ho già detto prima anche il neofita dopo qualche tempo riesce a padroneggiare a dovere ogni aspetto del gioco, ma questo avviene sicuramente in maniera più lenta rispetto alla passata stagione poiché l’iniezione di realismo che è stata fatta ad NFL 2k3 è considerevole; se nel 2002 potevamo dire che Madden era più ostico per i neofiti e NFL 2k2 era più user-friendly, ora non possiamo dirlo più (e questo secondo me è più un bene che un male). La profondità del franchise mode è senza dubbio una marcia in più per questo titolo, che si candida senza timori come miglior gioco di football della storia. Longevissimo in single player, praticamente infinito in multiplayer (davvero molto divertenti le partite in cooperative con gli amici).

GraficaL’aspetto prettamente televisivo degli incontri, ottenuto grazie anche alla collaborazione con la nota emittente ESPN, non è certo la sola nota positiva dell’aspetto grafico generale di NFL 2k3. L’attenzione per i particolari è ormai da considerarsi quasi scontata in un titolo sportivo Sega, ma ciò non impedisce certo di gustarci la grandissima quantità di dettagli che sono stati implementati. I più grandi tifosi di football americano non potranno che essere felici delle coreografie dei tifosi, delle animazioni a bordo campo e sugli spalti, che risultano le più convincenti finora viste in un gioco dedicato a questo sport. Il numero dei poligoni utilizzati per ricreare i vari atleti e molto buono, così come le animazioni sono nella maggior parte dei casi ben realizzate e realistiche. Un po’ sottotono alcune texture, ma nulla di cui preoccuparsi, soprattutto considerando un quadro generale così positivo. Anche il framerate è sempre costante e i casi nei quali si avvertono dei piccoli rallentamenti sono davvero rari e non compromettono affatto la giocabilità del prodotto. Straordinari i replay,che riprendono quel grandioso stile televisivo già citato.

SonoroCome di consuetudine il sonoro è molto importante su due fronti ben distinti: quello riguardante la navigazione nei menu e quello riguardante il play-by-play (ossia il commento) durante il gioco vero e proprio. Prendendo in considerazione il primo dei due, si può subito dire che le musiche scelte per allietare i nostri smanettamenti nei menu sono come al solito gradevoli ed energiche, più che altro in stile rock. Gli effetti sonori che accompagnano le azioni di gioco sono piuttosto credibili, e il commento play-by-play non è sicuramente inferiore a quanto sentito dai concorrenti. Purtroppo la tradizione di non localizzare questo genere di giochi è ancora ben salda, per cui non solo ritroviamo la telecronaca completamente in inglese (il che è solo un bene), ma anche tutti i menu del gioco (il che è solo un male). Quando si accorgeranno che anche i giocatori che non masticano la lingua anglosassone meritano un po’ di attenzioni?

– Buona realizzazione tecnica

– Giusto bilanciamento fra arcade e simulazione

– Grande attenzione per i dettagli

– Validissimo in multiplayer

– Sport di nicchia

– Alcuni dettagli da rivedere

– Principalmente rivolto agli appasionati

– Tutto in inglese

8.6

Buono, buonissimo questo nuovo football targato Sega. Ho recensito altri titoli del genere recentemente, ma devo dire che forse questo è stato quello che ho trovato più divertente e completo. Che Sega non sia l’ultima arrivata lo sapevamo già tutti, e quindi non esitate a dargli fiducia. Questo misterioso sport per cui gli americani vanno pazzi potrebbe coinvolgere anche voi, soprattutto se fruito attraverso i poligoni e le routine di NFL 2k3, che riesce a mettere a suo agio il neofita dopo poche partite ed allo stesso tempo garantire la giusta profondità di gioco a chi neofita non lo è più da un pezzo.

Tutto questo accompagnato da una realizzazione tecnica più che buona e da una longevità che pur dipendendo dal livello di coinvolgimento che il titolo riuscirà a darvi, è potenzialmente molto ma molto elevata.

Un acquisto da non sottovalutare.

Voto Recensione di NFL 2k3 - Recensione


8.6

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