Recensione

NBA Live 07

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a cura di SAH

Dall’ uscita nei negozi di NBA Live 07 sono sorte le prime grandi polemiche nei confronti del lavoro svolto dagli sviluppatori di EA Sports. Alcuni siti di appassionati hanno paragonato l’ultimo episodio al Waterloo napoleonico, altri si sono limitati ad etichettarlo come il peggior episodio della serie. Pur non ricevendo critiche così feroci, anche Madden e NHL current-gen non hanno ottenuto un grande consenso nè dalla critica nè dal pubblico. In compenso grazie al potenziale di una console come l’ Xbox 360 entrambe sono riuscite a mostrare margini di miglioramento enormi che potrebbero portarle nel giro di pochi anni ad imporsi come standard nei loro rispettivi settori. Riuscirà NBA Live ad ottenere i medesimi benefici dalla cura Microsoft?

Punti di ForzaSe c’è un marchio di fabbrica di EA Sports che di anno in anno non tradisce le aspettative degli appassionati non può essere altro che il comparto grafico. Dopo aver avviato la prima partita di prova vi ritroverete catapultati all’interno di una vera e propria Arena americana, dove potrete assistere da protagonisti alle sorti della vostra squadra preferita. Prima della palla a due, il giocatore potrà godersi una splendida presentazione tra luci psicadeliche e uno speaker impazzito che presenterà i giocatori in pieno stile finali nba.Di tutto quello che avviene dopo la palla a due ne parleremo nel paragrafo successivo, nel frattempo ci preme sottolineare la possibilità di operare movimenti tattici nel corso della partita stessa. Con le croci direzionali infatti il giocatore potrà richiamare in qualsiasi momento lo schema preferito senza dover essere limitato ai quattro giochi preimpostati delle precedenti versioni. Nel caso in cui un gioco non venga eseguito correttamente potrà essere chiamato, proprio come nella realtà, un time-out o da 20 o da 60 secondi che permetterà di scegliere con maggiore precisione quale schema utilizzare. Anche le interruzioni di gioco sono state realizzate con il motore grafico del gioco e mostrano quanta cura sia stata riposta nella realizzazione dei modelli dei giocatori e degli allenatori. Scordatevi i volti da alieno di NBA 2k7, qui anche un Maurice Ager qualunque( rookie dei Dallas Mavs) ha ricevuto le attenzioni del caso. Il comparto sonoro è il medesimo delle versioni current-gen così come la telecronaca di Marv Albert e Steve Kerr: il tutto si attesta su valori qualitativi decisamente alti ma nonostante ciò ci saremmo aspettati qualcosa di più soprattutto dal duo di TNT. Meritano una menzione positiva, se non altro perchè riescono a garantire una maggiore varietà al titolo, le altre modalità di gioco come l’ All Star Weekend, il Rookie Challenge, la gara delle schiacciate e la gara da tre punti.

Punti DeboliEssenzialmente l’unico punto debole di NBA Live è la giocabilità: il tutto parte dalle animazioni che si dimostrano eccessivamente meccaniche e poco realistiche. Il palleggio non avviene in modo fluido: a volte sembra che la palla rimbalzi due volte nel medesimo punto nel campo, in altri casi che il giocatore commetta una incredibile infrazione di passi. L’introduzione del Superstar Mode, che permette di eseguire acrobazie aeree da circo, aumenta sensibilmente la difficoltà nella fase difensiva: soprattutto quando il giocatore avrà a che fare con un Lebron James, l’ and1( canestro più fallo e relativo punto addizionale dalla lunetta) sarà una pratica molto frequente. Inoltre la scadente CPU degli arbitri tende ad intervenire fin troppo spesso quando si prova a rubar palla. I contatti aerei(presenti in modo più o meno convincente sulle versioni current-gen) sono stati eliminati quasi del tutto. Difficilmente vedrete le orribili stoppate da dietro al canestro ma sorprende che nel corso di una partita NBA il penetratore riesca sempre ad arrivare al ferro senza problemi. Anche il sistema di tiro dei liberi è stato modificato: se prima bastava premere nel momento in cui le due linee convergevano verso il centro del canestro, adesso, proprio come nella serie NBA 2k, il giocatore dovrà muovere la levetta analogica verso il basso e in un unico movimento spostarla verso l’alto. Il principio su cui si basa questa tecnica è ottimo in quanto vuole simulare il movimento armonico compiuto da un vero giocatore di basket, tuttavia la realizzazione è semplicemente pessima. La levetta deve essere spostata con una attenzione certosina, non è possibile interrompere il movimento e il confine tra successo e insuccesso è troppo sottile. Con un campione come Steve Nash( che realizza oltre il 90% dei tiri liberi) siamo riusciti a segnare ben due tiri liberi su dieci. L’impostazione arcade appare ancora più marcata nella sua incarnazione per 360: il ritmo di gioco si attesta su livelli decisamente alti e più volte capiterà di subire o di realizzare contropiedi semplicemente perchè uno o due giocatori non sono riusciti a rientrare in tempo nella propria metàcampo. Per verificare con i propri occhi vi consigliamo di consultare questo video presente su gametrailers che mette in luce tutti i problemi esposti nel corso della nostra recensione: http://www.gametrailers.com/player.php?id=14059&type=wmv&pl=game

Fattore ESPN e Live La modalità di gioco principale, la Dinasty Mode, ha subito un’attenzione particolare da parte degli sviluppatori che, grazie alla collaborazione con ESPN, si rivela ancora più profonda, ma soprattutto bilanciato che in passato. Le trade avvengono in modo realistico e non sarà sempre necessario offrire un giocatore con un rating superiore per ottenerne un’altro. La scelta si fonderà anche su altri fattori come l’integrazione del giocatore all’interno dello spogliatoio e dalla necessità della squadra di sostituirlo con un’altro che possa migliorare un settore della squadra particolarmente debole. Inoltre, per tutti gli appassionati del mondo sportivo americano( NBA, NCAA, NFL, NHL e MLB) sarà possibile visualizzare sintesi, telegiornali sportivi( come il celebre sport center), ed interviste direttamente dalla propria console grazie al servizio Live di Microsoft. Si tratta di un’idea sperimentale che però non possiamo fare altro che lodare.Il gioco online invece si rivela decisamente debole: le partite sono rovinate da numerosi scatti( non dovuti alla connessione) e da cali di frame improvvisi. Inoltre la maggior parte delle partite saranno all’insegna del contropiede lasciando così poco spazio alle tattiche e ad un approccio più ragionato. Rimangono anche in live tutti i problemi esposti riguardo alla giocabilità.

– Fattore ESPN ben integrato

– Comparto audio di qualità

– Graficamente impressionante

– Live scattoso

– Infiniti bug

– Troppo arcade

6.5

Il potenziale della nuova X360 avrebbe permesso a NBA Live 07 di zittire tutte le critiche inerenti al comparto current-gen. Non bastano però una modalità manageriale decisamente superiore a qualsiasi altro episodio, una grafica decisamente convincente e un comparto audio di primordine a sancire il successo di un titolo che pecca proprio nel valore di riferimento per un gioco sportivo: la giocabilità, minata da un numero infinito di bug ed eccessivamente orientata su uno stile arcade

Voto Recensione di NBA Live 07 - Recensione


6.5

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