Recensione

NBA 2K7

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a cura di Raiden

Era ora che anche l’ammiraglia di casa Sony proponesse al pubblico un bel gioco sullo straordinario universo dell’NBA. Mentre la EA Sports ha deciso di non far uscire il suo mediocre Nba Live 2007 per PlayStation 3 (e, a parer mio, a ragion veduta), la 2K Sports accontenta i fan della pallacanestro americana, offrendo al pubblico il suo ottimo Nba 2K7. I possessori di PS3 e fan di Bargnani, Iverson, Bryant e O’Neal avranno adesso un pretesto per essere contenti, poiché la simulazione cestistica perfetta è arrivata anche sulla console della casa di Tokyo.

Sempre più difficile far puntiNba 2K7 ci propone un livello di simulazione sicuramente notevole. L’IA dei giocatori gestiti dal computer è altissima e difficilmente si riuscirà a far punti sempre alla stessa maniera o sempre con lo stesso giocatore. Molto intelligentemente, la difesa, sia la nostra che quella della squadra avversaria, correrà ai ripari durante un contropiede, disponendosi nella maniera più adatta a fermare la fase di attacco. Uno dei punti cruciali dei giochi di basket è rappresentato proprio dal contropiede, facilmente impostabile a proprio vantaggio e causa principale dell’eccessiva velocità delle partite. Troppo spesso, in passato, si utilizzava il contropiede come arma principale per vincere le partite, poiché, piuttosto che fermare l’azione in attacco degli avversari, si preferiva far segnare i due o tre punti agli attaccanti per poi ripartire con un’azione quasi sempre fulminante e che spesso andava a segno. Fondamentalmente tutta l’azione di gioco era incentrata su un continuo batti e ribatti, come se fosse un “elastico”, un ininterrotto “far punti dopo aver subito punti”. In NBA 2k7 il contropiede è gestito piuttosto bene dalla squadra avversaria poiché, durante una nostra fase di attacco, innanzitutto la velocità dei nostri giocatori diminuirà a favore di una maggiore ripresa da parte dei difensori e, una volta che questi saranno giunti a difendere, lo faranno nel miglior modo possibile, cercando di contrastare direttamente il giocatore in possesso di palla oppure di intercettare un passaggio o un tiro (in quest’ultimo caso evitando le interferenze e quindi il fallo). Non sarà possibile utilizzare sempre lo stesso giocatore per realizzare punti poiché questi si affaticherà vistosamente se sottoposto a stress eccessivo. Ovviamente stiamo tenendo conto della modalità simulativa, ma ricorrendo alle opzioni, potrete optare per un tipo di gioco meno simulativo e più arcade, senza affaticamenti e persino senza le convenzionali regole dell’NBA. Le caratteristiche di tutti i giocatori sono ben curate e persino i movimenti, gli atteggiamenti e lo stile di gioco sono rifiniti nei minimi dettagli, grazie alla tecnologia Signature Style. Potremo distinguere dunque un Allen Iverson da un Yao Ming non soltanto dall’ingente quantità di centimetri che separano i due cestisti, ma anche grazie ai loro movimenti, ai loro modi di fare in campo e alle loro abilità, davvero ben riprodotte.

Quanti modi per giocare a basket!In Nba 2K7 troviamo tante modalità di gioco, tutte molto divertenti e interessanti. Cominciamo subito con la descrizione della modalità 24/7: Il prossimo, grazie alla quale potremo far competere un nostro alter ego virtuale (da creare mediante utilizzo dell’ottimo editor) su tutti i più importanti “playgrounds” degli Stati Uniti (ovvero i campi da basket su strada). In ogni città in cui potremo sfidare altri giocatori in partite uno contro uno a metà campo, due contro due, tre contro tre o quattro contro quattro a metà o a tutto campo, se saremo bravi, potremo raccogliere punti reputazione (emozionante è vedere il talent scout di turno che ci osserva mentre facciamo una bella schiacciata a canestro o una bella realizzazione da tre punti). Nella modalità 24/7 saranno presenti anche modalità di gioco alternative, come per esempio una modalità uno contro uno con regole variate rispetto a quelle standard, secondo le quali noi potremo solo segnare su tiri da tre mentre il nostro avversario potrà anche schiacciare, oppure dovremo fare solo schiacciate o tiri sotto canestro ma nessun tiro in sospensione o dalla distanza. Accumulando punti reputazione, sbloccheremo altri playgrounds nelle varie città americane e impareremo nuove mosse da utilizzare poi in partita. A farci da spalla saranno due amici virtuali, un ragazzo di colore precisino e raffinato e un rapper casinaro. I due ci staranno accanto durante la nostra carriera e saranno pronti a incoraggiarci in caso di sconfitta. La modalità che più piacerà ai fanatici (come me) del campionato di basketball americano sarà L’Associazione, ovvero la parte gestionale del gioco. Nulla di strabiliante, per carità, anzi forse fin troppo semplice nei menu e nelle opzioni, ma accattivante per via della possibilità di gestire la propria squadra, i roster, le statistiche, la ricerca delle giovani promesse, le assegnazioni degli allenamenti personalizzati. Insomma la gestione in toto della propria squadra in campo e fuori campo.La modalità Stagione ci permette di rivivere le gesta dei nostri beniamini nell’arco di una vera stagione di NBA, fino alla conlcusione dei playoff e la finale.Piacevolissima la modalità Street Ball, per mezzo della quale potremo dar vita ad entusiasmanti partite uno contro uno (o più giocatori) sui campi di street ball, ovvero i campi da basket su strada. Diverse le locazioni tra cui scegliere l’ambientazione che più ci aggrada per la partita, da un parquet sulla spiaggia al vicolo di quartiere e alla palestra. Le regole di street ball variano decisamente rispetto a quelle standard per cui una spinta potrebbe anche non essere fischiata o un’interferenza a canestro non essere sanzionata.Il Torneo assicura un buon divertimento dal momento che, prima di partecipare, dovremo impostare i parametri a nostro piacimento. E’ una sorta di coppa personalizzata per mezzo della quale potremo far partecipare alcune squadre (quante lo decideremo noi stessi). Divertente in multiplayer locale con amici. Non poteva mancare l’allenamento, che ci aiuterà a prendere confidenza con i controlli, a studiare le varie mosse e il modo in cui realizzarle, i passaggi, i tiri. Come ulteriore aiuto appariranno sullo schermo alcuni suggerimenti, che ci indicheranno come effettuare un tiro in maniera ottimale, per esempio.Passando alle opzioni, potremo notare un’interessante gestione dei roster, utile al fine di gestire le squadre e i giocatori che le compongono. Tra le funzioni, noteremo invece l’ottimo editor, per mezzo del quale creare giocatori a nostra immagine e somiglianza (o anche a immagine e somiglianza di qualcun altro) sarà un gioco da ragazzi. La mia NBA permette di accedere ad alcune impostazioni di gioco completamente personalizzabili e 2K Beats ci consentirà di accedere alle tracce audio presenti nel Blue Ray Disc e riordinabili in una playlist. The Crib ci consente di passare qualche momento piacevole nella “Hall of fame” della nostra squadra del cuore, nel relax totale, ad osservare i trofei conquistati e i record stabiliti.Tra gli extra, un utilissimo manuale di gioco che ci illustrerà le principali modalità di gioco e ci fornirà qualche consiglio utile.

Si vedono le goccioline di sudore…!L’impatto visivo del gioco è forte e, senza ombra di dubbio, il titolo di Visual Concepts lascia esterrefatti in alcune circostanze, un pò meno in altre. Le facce dei giocatori famosi sono riprodotte fedelmente, quelle dei giocatori meno famosi lasciano un pò a desiderare. La grafica è generalmente sopra la media e, senza ombra di dubbio, la migliore che si sia mai vista in un gioco di pallacanestro. E’ bello vedere il sudore che gronda dai visi costipati dei giocatori, fa un certo effetto osservare le magliette e i calzoncini che svolazzano a seconda della velocità di movimento. Ottima anche la fisica della palla e, anche se in generale i giocatori sembrano dotati di una forza erculea (sarà veramente così, boh!), la palla non sembrerà mai troppo pesante da lanciare, nè troppo leggera. I tiri da tre saranno di norma più difficili di quelli da due, così come a fare le schiacciate saranno quasi sempre solo i giocatori più alti e più bravi. Non si esclude però qualche tiro andato a segno da distanze improbabili o qualche schiacciata che sfida le leggi della fisica. Il sonoro è davvero ben implementato, con una telecronaca impeccabile ad opera di Kenny Mayne e Kenny Smith e dell’uomo a bordo campo, Craig Sager. Come avrete intuito, il commento è totalmente in lingua inglese, anche nella versione italiana del gioco, ma, secondo il mio modesto parere, la foga e l’euforia trasmesse dai telecronisti americani è qualcosa di irraggiungibile, anche se forse, in effetti, un commento in italiano con le voci dei bravissimi Flavio Tranquillo e Federico Buffa, avrebbe senz’altro attratto di più i cestisti “de noantri”. Bella anche la soundtrack, piena zeppa di brani hip-hop e rap che faranno la delizia di appassionati del genere e non.La giocabilità è ottima davvero, poco da dire. I comandi sono semplici e intuitivi pur essendo molti. Una IA al servizio del gameplay permette di dar vita a partite equilibrate, in cui l’alternanza tra fasi di difesa e di attacco garantisce ore e ore di divertimento. Il Sixaxis è sfruttato al minimo, solo per i tiri liberi dalla lunetta su punizione: bisogna alzare e poi abbassare al momento giusto il controller per effettuare un tiro esatto. Purtroppo però è poco comodo come metodo e spesso i giocatori preferiranno utilizzare il caro buon vecchio stick annalogico.Divertentissima la modalità multiplayer online. Le lobby contengono tutte le informazioni su ogni giocatore online, compresa la reputazione e il ping (che se non sarà ideale non permetterà di giocare al meglio). Niente lag e solo rari i rallentamenti per l’ottimo servizio di rete offerto da Sony. Divertente è anche esprimere il proprio giudizio sui giocatori contro i quali si è giocato, dopo ogni partita. Si può scegliere tra un giudizio positivo, uno neutrale ed uno negativo, adducendo le motivazioni (per esempio se sceglieremo “Giudizio Positivo” potremmo poi specificare “Il giocatore ha disputato una partita leale” e così via).

– E’ il miglior gioco di basket

– Grafica da urlo

– Sonoro eccezionale

– Giocabilità ottima

– Non è proprio rivoluzionario

– Mancano le licenze ESPN

8.5

Senza rivali, NBA 2k7 approda anche su PS3, offrendo la migliore simulazione cestistica di tutti i tempi. Certo, il sistema di gioco non è proprio stracambiato, anzi, è lo stesso di sempre, solo ultra collaudato e messo a punto per questo primo vero titolo di basket ‘next-gen’ (termine ormai quasi obsoleto).

Una IA sbalorditiva e una giocabilità sopra la media unite ad una grafica ed un sonoro decisamente accattivanti, offrono un’esperienza unica e rappresentano, sicuramente, un ottimo punto di partenza per fare sempre meglio, magari con qualche novità in più, nelle prossime edizioni di giochi dedicati al campionato di basket più affascinante del mondo.

Voto Recensione di NBA 2K7 - Recensione


8.5

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