Recensione

NBA 2K3

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a cura di Eric Lindros

Fa la sua comparsa nei negozi la nuova versione di quel NBA targato Sega ritenuto da molti il miglior gioco di basket presente sulla piazza. Dopo anni ed anni di dominio incontrastato da parte di Electronic Arts pare che la gloriosa casa giapponese stia davvero facendo passare brutti quarti d’ora al colosso americano. E questo nuovo NBA 2k3, infatti, non delude certo le aspettative, anche se è ancora lontano dalla perfezione.

PanoramicaLe modalità di gioco sono molte e varie, elencherò le più importanti. Il classico Tournament è una specie di playoff del vero NBA, e permette di selezionare le squadre partecipanti; un difetto risibile è presente in questa modalità, poiché tutta la stagione regolare viene calcolata automaticamente per generare i playoffs, e la squadra da voi selezionata può anche non riuscire ad accedervi. Lo street mode vi catapulta in sfide che possono variare da 2 contro 2 a 5 contro 5, tutto nei campetti di strada invece che nelle prestigiose arene dell’NBA. La modalità regina naturalmente è l’ormai famoso Franchise Mode, che vi permette di gestire totalmente la vostra squadra nell’arco di più stagioni, tenendo d’occhio anche il mercato e gli aspetti meno “giocati” del basket. Buona l’idea dei Visual Concepts di inserire un nutrito numero di premi da poter vincere durante la stagione: MVP della lega, Rookie dell’anno, Sesto uomo, Difensore dell’anno, Giocatore che ha più migliorato, All-NBA First Team, Second Team, e Third Team, All-Defensive Team, MVP dei Playoff e MVP delle finali. Questi e tanti altri piccoli tocchi di classe (come la lotteria fatta in un auditorium nel periodo offseason) fanno di questa modalità franchise la migliore mai vista in un gioco di basket fino ad oggi. Ma passiamo alla parte giocata.

GiocabilitàAppena scesi in campo ci si rende conto che seppur il gioco abbia aggiunto diverse novità rispetto alla scorsa edizione, i controlli restano praticamente identici e quindi chi ha già fruito delle versioni precedenti si trova subito a suo agio. Bella l’idea di associare i passaggi sia ai classici pulsanti che alla leva analogica destra, un po’ come succedeva da tempo nei vari Pro Evolution Soccer / Winning Eleven. Seguire il gioco non è semplicissimo, soprattutto per i novizi della serie, e inizialmente può sembrare leggermente caotico. Niente paura però, è tutta questione di fare l’abitudine. Come già accennato, rispetto alla scorsa edizione questo 2k3 presenta sia diverse sagge correzioni che alcune interessanti novità. Innanzitutto il gioco è stato avvicinato contemporaneamente sia al realismo che alla spettacolarità, aumentando il numero di punti acquisiti tramite schiacciate a sfavore di quelli fatti con semplici tiri da terra; inoltre sono stati eliminati dei bug che impedivano il corretto controllo del pallone immediatamente sotto il canestro e dei difetti nella gestione del goaltending. Si notano subito dei miglioramenti nell’intelligenza artificiale: ora gli atleti sono molto più battaglieri quando si tratta di prendere le giuste posizioni in campo, e il computer cercherà sempre di mettersi fra voi e un eventuale passaggio, cosa che potrà fare anche il giocatore umano utilizzando lo stick analogico. La difesa del computer è migliorata anche nelle stoppate, e ora tirare a canestro con un avversario subito davanti a noi è diventato ben più ostico. Fra le novità troviamo anche due nuovi tipi di passaggi, effettuabili mediante la diversa pressione del tasto apposito. Essi però non sono sempre precisi, e spesso il pallone finisce all’atleta sbagliato: per ovviare ciò si potrebbe utilizzare il sistema di passaggi ad icone, ma questo resta senz’altro più scomodo poiché è meno immediato e richiede la pressione di più tasti. Non molto felice l’implementazione dei nuovi play-calling, feature che verrà usata pochissimo poiché scomoda e poco efficace. In generale il gameplay di NBA2k3 si rivela piuttosto realistico e simulativo (sicuramente più dell’anno scorso), ma non per questo il neofita si trova a disagio. Dopo poche partite di apprendistato infatti, chiunque riesce ad introdursi a dovere nelle meccaniche di gioco e avere un buon controllo sulla partita. La longevità che un titolo del genere può dare agli appassionati è alta, un po’ inferiore è invece la curva d’interesse per chi non stravede per l’NBA, ma questo può essere sopperito da una divertentissima modalità multiplayer che inietta altra linfa vitale nella nuova produzione Sega. Davvero niente male.

GraficaDal punto di vista grafico NBA 2k3 è messo piuttosto bene. Possiamo tranquillamente affermare che graficamente sia il miglior gioco di basket mai visto su PS2. I modelli poligonali degli atleti sono molto ben realizzati, proporzionati e dettagliati. Le animazioni sono in linea di massima molto buone, anche se ancora si possono notare delle piccole sbavature in rare occasioni, soprattutto in fase di passaggio e ricezione della palla. Il lavoro di motion-capture effettuato è di una mole notevole, sono state infatti riprodotte più di 200 diverse conclusioni a canestro (la maggior parte delle quali schiacciate). I dettagli sono un credo per il team Sega: i giocatori possono sfoggiare persino diverse pettinature, in primis il piccolo fenomeno Allen Iverson. Per quanto riguarda le arene, riprodotte fedelmente sulla base di quelle realmente esistenti, possiamo dire che pur non lasciando a bocca aperta riescono a ricreare la giusta atmosfera e immergere il giocatore nel mondo dell’NBA. Da notare la prima fila del pubblico, finalmente realizzata a dovere e che non stona con i giocatori in campo. Peccato per qualche texture in generale, che potrebbe essere stata più definita e “convinta”. Il risultato finale, comunque, è certamente più che buono.

SonoroSe questo gioco ha un vero e proprio punto debole, questo è sicuramente il lato sonoro. Intendiamoci, il titolo Sega non delude sotto questo punto di vista, ma a causa di qualità un po’ altalenante non riesce nemmeno ad entusiasmare. La prima cosa da analizzare è senza dubbio la più importante per un gioco del genere, ossia il play-by-play: tecnicamente è stato migliorato in maniera notevole e ora oltre ad essere perfettamente sincronizzato con le azioni di gioco (non ci sono più gli occasionali ritardi delle versioni precedenti, dove lo speaker commentava un’azione quando era già finita da alcuni secondi e nel frattempo ne erano state fatte altre due o tre) è anche più preciso e credibile, tranne che in certe rarissime occasioni tanto per dimostrare che la perfezione non può esistere a questo mondo. Gli effetti sonori, che siano quelli relativi al campo di gioco o quelli ambientali della folla presente allo stadio, sono discretamente convincenti e parecchio numerosi e vari. Forse in alcune occasioni si è anche calcata un po’ troppo la mano, e il campo di gioco sembra un salotto per chiacchierare, tanto è il brusio della folla e tanto i giocatori parlano tra loro fra un’azione e un’altra. Le musiche che ci accompagnano nei vari menu sono gradevoli ma nulla più, sicuramente da questo punto di vista Sega non ha ancora sorpassato la più smaliziata Electronic Arts, che ci regala sempre brani di un livello superiore. Per chi mastica poco l’inglese sono in arrivo brutte notizie: il gioco è interamente in lingua anglosassone.

– Molto divertente e realistico

– Longevo quanto basta

– Grande attenzione per i dettagli

– Sonoro non fenomenale

– Gameplay buono ma non perfetto

– Principalmente rivolto agli appassionati

8.4

Sega centra ancora una volta il bersaglio, sfornando probabilmente il miglior titolo dedicato all’NBA visto sinora nel mondo del videoludico. Questo non vuol dire che NBA 2k3 sia un titolo perfetto e privo di imperfezioni, ma il risultato è comunque ottimo, e strappa definitivamente la corona alla versione della Electronic Arts, che per tanto tempo ha dominato incontrastata. Divertente, completo, profondo e ricco di piccoli tocchi di classe, NBA 2k3 è sicuramente un titolo che ogni appassionato di basket dovrebbe avere, ma anche un gioco che tutti gli altri dovrebbero almeno provare una volta. Ora ci aspettiamo grandissime cose dalla versione 2k4, ma nel frattempo godiamoci quel che c’è :)

Voto Recensione di NBA 2K3 - Recensione


8.4

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