Recensione

NBA 2K11

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a cura di drleto

Il 26 ottobre negli USA ripartirà la stagione NBA, il campionato professionistico americano di basket. I migliori giocatori di tutto il mondo, tra i quali si annoverano tre italiani, Bargnani, Bellinelli e Gallinari, sono ormai pronti a sfidarsi sul campo per conquistare l’anello, il riconoscimento conferito a tutti i membri della squadra vincitrice delle finali. Quello di quest’anno è un campionato particolarmente interessante, nel quale le diverse franchigie lotteranno sia per strappare ai Los Angeles Lakers il titolo, sia per fare uno sgambetto ai Miami Heats, che dopo l’acquisizione di LeBron James e Chris Bosh si presentano ad Est come la squadra da battere. Come da tradizione, anche quest’anno 2K Games ci fornisce un ottimo palliativo per rivivere le gesta dei campioni NBA senza richiedere vere doti atletiche, dandoci la possibilità di lottare al rimbalzo ed aggredire il canestro comodamente seduti sul proprio divano.

SimulazioneNBA 2K11 è una simulazione cestistica senza compromessi, capace di far rivivere su console e Personal Computer il meglio che il basket può offrire, a patto che siate abbastanza bravi per sapervelo conquistare. La serie 2K Sports prosegue infatti il lungo processo di perfezionamento e pulizia delle sue meccaniche di gioco, che l’ha portata ad essere il punto di riferimento videoludico per tutti gli amanti del canestro. Dopo Kevin Garnett e Kobe Bryant, il titolo sviluppato da Visual Concepts mette quest’anno in copertina nientemeno che Michael Jordan, il giocatore più forte di tutti i tempi. Per festeggiare l’evento è stata aggiunta una lunga serie di feature riguardanti la sfolgorate carriera sul parquet, e fuori, di Air. La novità più evidente sono le Jordan Challenges, ovvero una riproposizione dei 10 incontri più spettacolari che l’atleta ha giocato nella sua carriera. Si andrà dai 63 punti di gara due contro i Celtics di Bird ai 55 punti rifilati agli Knicks, demoliti nonostante un periodo di pausa per provare a sfondare nel baseball. Queste sfide permetteranno di guadagnare qualche trofeo, sbloccare uno dei tanti modelli di scarpa da ginnastica griffati MJ e sfruttare Jordan all’interno della modalità Il Mio Giocatore, per vederlo competere nel campionato attuale con stelle del calibro di Wade, Bryant ed Anthony. Per quanto ben fatte e curate, anche grazie ad un commento personalizzato e sempre molto calzante, queste sfide snatureranno un po’ lo stile e l’impatto del numero 23, dato che porteranno a preferire un gioco individualistico contrapposto alla sua grande capacità di valorizzare il collettivo. Sfumature a parte, le Jordan Challenges vi daranno la possibilità di sperimentare i vari gradi di maturazione del grande campione e di usare alcune delle squadre e delle stelle più celebri di sempre, come Wilkins, Drexler, Ewing, Bird e naturalmente Magic.Ad affiancare questa novità troverete tutte le stipulazioni già presenti e rodate nelle edizioni passate, come l’incredibile modalità Associazione, la quale vi offrirà il pieno controllo di una franchigia NBA da pilotare attraverso diverse stagioni, la modalità My Player, grazie alla quale costruire da zero una matricola da condurre dritta nell’Olimpo delle stelle della lega, la possibilità di organizzare una stagione (senza quindi le componenti manageriali dell’Associazione), oppure semplici tornei e partite veloci. NBA 2K11 racchiude tutto il meglio che il basket a stelle e strisce sa offrire dentro e fuori dal palazzetto, grazie alla rinnovata gara delle schiacciate, ai confronti sui campetti di periferia ed alla gara dei tre punti. Un’offerta incredibilmente ricca e completa, che beneficia enormemente del miglioramento complessivo di tutte le routine di gestione dell’Intelligenza Artificiale di manager ed avversari. Esse saranno in grado di rendere molto più realistici i processi di scambio e costruzione del proprio roster durante la modalità Associazione, ed impediranno di vedere squadre poco blasonate imporsi immediatamente come vincitrici del titolo grazie all’acquisizione delle superstar che precedentemente facevano parte del vostro team, svendute da sciagurati GM. In My Player da notare è il netto miglioramento del rilevamento della nostra prestazione e dell’intelligenza avversaria, che non punirà sistematicamente ogni nostro errore generando quindi una minore frustrazione ed una crescita del nostro alter ego più equilibrata. Una piacevole novità è data dalla conferenza stampa, dove verremo intervistati dai giornalisti che ci punzecchieranno abilmente sugli ultimi avvenimenti della nostra carriera. In base alle nostre risposte potremo guadagnare e perdere il rispetto dello staff, dei compagni e del pubblico, che influenzeranno le nostre interazione con loro. Trattando male il pubblico verremo fischiati, mentre il portare rispetto ai compagni ci garantirà un quantitativo superiore di palloni giocabili.Una volta scesi in campo si potranno notare ulteriori miglioramenti nella gestione di ogni possesso di palla, mettendo in mostra uno spettacolo molto vicino al realismo assoluto. Se Boston imporrà al match ritmi lenti grazie alla sua difesa, ogni gara contro Toronto sarà un festival di penetrazioni incontrastate. A qualsiasi livello di difficoltà sarà molto complesso arrivare alla costruzione di un buon tiro, con un’alta incidenza degli intercetti per via dei difensori pronti a tagliare le linee di passaggio, a volte in maniera quasi eccessiva. Questa complessità dovrebbe spingere il giocatore a ponderare bene ogni azione di gioco ed a sfruttare tutte le potenzialità di un titolo dalla profondità disarmante, che sostanzialmente permette di trasformare in realtà qualsiasi giocata si abbia in mente. Grazie alla semplificazione dell’Isomotion, ovvero il movimento con la palla di un giocatore, gestire il palleggio del playmaker sarà molto più intuitivo, richiedendo semplicemente la pressione combinata del grilletto e della leva analogica sinistra. Per richiamare schemi al volo durante un attacco basterà premere la croce digitale e selezionare il gioco desiderato: in questo modo appariranno comodi segnali direttamente sul parquet, che vi faranno da guida per tutta la durata dell’azione. Padroneggiare un simile sistema di gioco richiederà diverso tempo ai nuovi arrivati, non tanto per via della complessità nell’esecuzione, quanto a causa della profonda conoscenza dello sport richiesta, ma al contempo sarà in grado di garantire una sensazione di controllo senza pari.

Come in TvGrazie al nuovo taglio registico, NBA 2K11 si avvicina ulteriormente allo sport ammirato in televisione, per via di inquadrature, replay e stacchi promozionali dalla spiccata qualità, in grado di far risaltare l’ottimo lavoro di renderizzazione dei volti dei più celebri campioni. I vari LeBron e Stoudemire saranno immediatamente riconoscibili sia grazie ai volti assolutamente realistici, sia per via di animazioni personalizzate capaci di riprodurre le più famose gestualità di ognuno. Inutile dire che Jordan si esibirà spesso con la sua linguaccia, mandando in visibilio lo stadio, finalmente animato e ricco di dettagli. Durante ogni timeout, o tra un quarto e l’altro, avrete modo di rivivere le azioni più belle della partita grazie ad un ottimo e spettacolare sistema di replay, capace di catturare tutte le movenze di ogni atleta. A fine partita sarà persino possibile sfogliare una galleria di immagini prese direttamente dal gioco: i dettagli inseriti dai ragazzi di Visual Concepts per valorizzare NBA 2K11 sono davvero tantissimi e danno un’idea dell’eccezionale cura ed amore che questo team ogni anno infonde nel proprio prodotto. In questo lavoro certosino emergono comunque alcune imperfezioni, figlie del processo di pulizia e perfezionamento di un codice di gioco derivato dalle console 128 bit. In alcuni frangenti si nota infatti come la gran parte dei contatti, delle animazioni e delle traiettorie della palla siano in realtà precalcolati, mostrando sporadicamente qualche problema nell’unione di due movimenti diversi o gestendo il pallone in maniera non sempre naturale, costringendo talvolta il giocatore a seguire dei binari per consentirgli di ricevere un passaggio. Un dettaglio che all’interno di una struttura di gioco simile è quasi superfluo, ma impedisce al titolo 2K Sports di ambire all’eccellenza assoluta. Dal punto di vista sonoro non possiamo che sottolineare l’ottima telecronaca, solo in lingua inglese, sempre ricca di dettagli e molto ficcante nel descrivere l’azione, accompagnata oltretutto da ottimi campionamenti dello stadio, con il pubblico attivamente partecipe all’andamento della partita. Buona anche la selezione di brani musicali, incentrata su sonorità hip hop, ma piuttosto orecchiabili.Sfortunatamente il comparto online, per quanto ricco di opzioni, quali la possibilità di creare una lega privata, la classica partita veloce o sfide sui campetti di periferia, presentava al momento della recensione alcuni problemi di lag, tali da minare l’esperienza di un prodotto che necessita una notevole precisione di esecuzione e tempismo. Speriamo vivamente che i ragazzi di Visual Concepts riescano a sistemare prontamente questa componente.

Come ti muoviLa versione Playstation 3 di NBA 2K11 presenta un’inedita modalità capace di sfruttare le potenzialità del Move, per avvantaggiarsi delle peculiarità della periferica ed imitare il movimento del tiro. Per quanto risulti precisa la rilevazione dei nostri gesti, il solo fatto che il gioco non riconosca il navigation controller e costringa ad usare il normale pad in accoppiata col Move, rende scomoda questa modalità e la rilega, perlomeno in questa edizione, a semplice curiosità.

– Profondo ed appagante

– E’ la simulazione cestistica per eccellenza

– C’è sua maestà Michael Jordan

– Elementi precalcolati

– Online problematico

8.8

NBA 2K11 si presenta nei negozi come un prodotto completo sotto tutti i punti di vista. Tecnicamente superbo, profondo e giocabile, il lavoro di Visual Concepts non riesce a raggiungere l’eccellenza per via di alcune imperfezioni tecniche, di una struttura che per quanto rifinita rivela la natura precalcolata di animazioni e contatti, e di un comparto online rovinato dal netcode non perfetto. Rimane comunque l’esponente più valido del genere ed uno dei titoli sportivi più completi e divertenti di questa stagione, grazie all’eccezionale gameplay, alle tante modalità di gioco ed al carisma di uno degli atleti più famosi di tutti i tempi: Michael Jordan.

Voto Recensione di NBA 2K11 - Recensione


8.8

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