Recensione

Moto Gp '08

Avatar

a cura di Folken

Periodo ricco per i fan delle due ruote, che dopo il recente e valido SBK ’08 possono ora mettere le mani su Moto Gp ’08. Sfilata dalle mani di THQ la licenza ufficiale, Capcom tenta di entrare nel mondo delle due ruote in grande stile affidando lo sviluppo agli italiani Milestone, esperti in materia dopo i vai capitoli di SBK. La serie dedicata al moto mondiale si arricchisce di modalità e di ben tre diversi livelli di simulazione, cercando di soddisfare i gusti di tutti gli appassionati.

Facciamo carrieraAll’avvio del gioco, ci ritroveremo, dopo il consueto filmato introduttivo, nel menu principale, decisamente più tradizionale e meno ispirato di quello tridimensionale visto in SBK ’08, dal quale potremo scegliere tra diverse modalità. Queste comprendono carriera, gara singola, contro il tempo, campionato e sfide. La modalità carriera, molto probabilmente quella in cui passerete più tempo, vi permette di creare un pilota personalizzato e, scelta una scuderia tra quattro con cui iniziare, vi getterà nella mischia. Partendo dai 125cc, dovrete farvi strada attraverso i diciotto circuiti internazionali, fedelmente riprodotti, fino ad arrivare al campionato di Moto Gp, passando per il 250cc. Questa modalità di gioco si rivela ricca ed appassionante, grazie ad un sistema graduale di acquisizione di esperienza che vi permetterà di incrementare le capacità del vostro alter ego. E’ inoltre guadagnando punti qui che potrete sbloccare diversi contenuti extra, che spaziano da livree alternative per il vostro casco, a foto di repertorio reali e altre chicche del genere. Non manca neanche una elementare menu dedicato ai settaggi, nel quale poter calibrare la propria moto con pochi parametri. In realtà, per quanto semplificata, questa sezione si rivela molto utile ed efficace, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti. Altra modalità interessante è quella denominata Sfide, che, similmente a quanto già visto in SBK ’08, vi richiederà di svolgere determinate “missioni”, quali tagliare il traguardo prima di un determinato avversario, battere un preciso record, passare da un checkpoint ad una certa velocità e così via. Vincendo in questa sezione, verrete premiati con extra da aggiungere alla galleria personale.

Due ruote per tuttiCostruito sullo stesso motore dell’ultimo Superbike, questo Moto Gp si dimostra un parente stretto del suddetto titolo, ereditandone anche l’accuratezza del modello di guida. Gli sviluppatori hanno deciso di accontentare tutti, dando la possibilità di scegliere tra ben tre diversi gradi di simulazione che vanno da arcade a simulazione passando per avanzato. Così, per iniziare l’approccio alle moto da corsa, è opportuno di sicuro optare per la modalità arcade. Non per questo sarà facile vincere, però, perché i programmatori hanno pensato bene di inserire anche un livello di difficoltà separato che influenza il comportamento degli avversari. Così se con facile riuscirete a salire sul podio quasi da subito, già al livello intermedio dovrete allenarvi non poco sui circuiti, prima di riuscire a piazzarvi nelle prime posizioni. Settando invece il livello di realismo su avanzato, il controllo della moto diverrà ben più complesso, e all’inizio sarà difficile, soprattutto con le moto di categoria superiore, anche solo impostare bene una curva senza finire per terra. Ma grazie ad un po’ di allenamento, il vostro fido joypad vi regalerà parecchie soddisfazioni. Purtroppo il livello più alto, quello denominato “simulazione”, si è rivelato una parziale delusione. Sebbene effettivamente realistico, il comportamento della moto, soprattutto per quanto riguarda quelle da Moto Gp, si è rivelato ingestibile. Anche solo un’accelerata troppo brusca, porterà il vostro sponsorizzato sedere a stretto contatto con l’asfalto della pista. La sensazione è che se esistesse un sistema di controllo simile al volante e pedaliera, dedicato ai simulatori motociclistici, questo grado di fedeltà al comportamento reale risulterebbe ben più appagante. Purtroppo così com’è è solo frustrante e irreale, visti appunto i limiti imposti dal controllo via pad (non provate neanche a giocare questo titolo con la tastiera).Il livello di sfida offerto dal gioco risulta alto, anche se come già spiegato, accessibile a tutti grazie alle possibilità di personalizzazione. I vostri avversari godono di un’intelligenza artificiale davvero ben studiata e capace di comportarsi in modo più umano di quanto visto in altri titoli di corse, commettendo errori, sorpassi, cercando di infilarvi in curva o ostacolando un vostro tentativo di avanzamento. E’ questo uno dei punti più forti dell’intera produzione, che grazie anche ad un comportamento delle moto credibile, si rivela esigente ma allo stesso tempo appassionante. Tra i difetti, invece, va menzionata sicuramente la gestione delle cadute, che mostrano purtroppo il fianco a diverse critiche, in quanto poco realistiche ed animate con una certa approssimazione. Inoltre il nostro pilota verrà ri-teletrasportato automaticamente in pista, cosa che in modalità arcade risulta sicuramente in linea, ma stona abbondantemente negli altri due livelli di simulazione, dove sarebbe stata gradita l’inserimento di un’animazione del pilota che tenta di risollevare la moto (presente, tra l’altro, nel progenitore Superbike 2001). Per quanto riguarda altri elementi di contorno, gli high light a fine gara sono una piacevole trovata, mentre mancano totalmente, e questo è un peccato, animazioni dei piloti sul podio o altre simpatiche “scenette” che avrebbero potuto incrementare l’immersività e l’effetto televisivo. Invece risultano ben fatti i replay, completi delle opzioni di base e spettacolari al punto giusto, anche se curiosamente privi della possibilità di salvare i preferiti su hard disk. E’ inoltre possibile mettere in pausa in qualunque momento il gioco ed entrare in una sorta di modalità voyeur tramite la quale gestire liberamente la telecamera attorno alla nostra moto con pilota e zoomare a piacimento al fine di scorgerne ed ammirarne i dettagli e magari effettuare qualche screenshot. Questo solo, però, se avete installati dei programmi apposta, perchè gli sviluppatori si sono dimenticati di inserire un tasto per scattare foto in-game.

Quanno chioveScesi in pista, il titolo Milestone gode degli stessi pregi e difetti tecnici visti nel precedente SBK ’08, ovvero modelli dei piloti e delle moto davvero ben fatti e tracciati molto, troppo spogli ed approssimativi. Durante i replay, in particolare, sarà possibile notare la cura riposta nell’animare il modello dei vari Rossi, Pedrosa e compagnia fin nei minimi dettagli. Solo per farvi un esempio, zoomando col tasto F2 sarà possibile osservare le dita avvolte da guanti ottimamente texturizzati, muoversi agili per controllare freni e frizione. Di contro, a fare da sfondo a tanta certosina attenzione, i tracciati, sebbene fedeli nella planimetria, sono oggettivamente scarni, con texture poco definite e soprattutto riciclate in modo evidente. Inoltre gli elementi di contorno, quando presenti, risultano realizzati in modo blando e sembrano derivati direttamente dalla generazione precedente. Alberi che sono solo immagini bidimensionali, fondali in bassa risoluzione, pubblico di cartone e altro sono cose che al giorno d’oggi non vorremmo più vedere. Per quanto riguarda tutto il repertorio di effettistica, ci si può ritenere, invece, soddisfatti, grazie ad un effetto blur discreto ma efficace, scintille, riflessi vari (menzione d’onore la meritano quelli sui caschi dei piloti, davvero notevoli) e ombre davvero ben realizzati. Abbiamo lasciato per ultimo la descrizione delle fasi di gara sotto la pioggia. L’effetto atmosferico è stato reso in modo davvero eccezionale, forse ad oggi la migliore implementazione, con riflessi sull’asfalto bagnato e nuvole d’acqua sollevate dalle ruote realizzate ottimamente, ma a fare la differenza sono le goccioline che si infrangono sul vostro monitor e che rendono difficile riuscire a distinguere quello che accade in gara, proprio come probabilmente accadrebbe se vi trovaste col casco in testa a cavallo di bolidi da 800cc. La parte audio risulta efficace ma non esaltante. I rombi ci sono parsi fedeli alle controparti reali, ma altri titoli di corse si sono rivelati in grado di restituire un maggior grado di immersione a livello acustico, soprattutto quando coadiuvati da un sistema sorround (vedi il recente GTR – Evolution). Il motore grafico si è rivelato, per fortuna, piuttosto performante e non deve essere stato facile, visto che nelle gare di 125cc le moto su schermo arrivano ad essere ben 35. Comunque, proprio in queste occasioni, qualche incertezza si è vista, ma più che nel frame rate, nel caricamento delle texture che, probabilmente per alleggerire il peso sul hardware, perdono di definizione nel modelli più lontani, ma purtroppo tornano “normali” troppo tardi, non riuscendo così a nascondere l’artificio all’occhio dell’utente. Niente di grave, comunque, e nelle gare di categoria superiore, dove i mezzi da gestire scendono a 18 come nella realtà, questo difetto sparisce completamente. Un piccolo appunto per i possessori di Windows Vista: il titolo Milestone si è rivelato, sulla configurazione di prova, un AMD 3700+ con 2 Gb di Ram e ATI HD 3870, piuttosto intollerante nei confronti dell’ormai non più nuovissimo ultimo sistema operativo Microsoft, manifestando diversi crash e un generale calo di prestazioni piuttosto evidente. Questi problemi sono totalmente spariti sotto Xp, ma è probabile che basti un sistema più performante perché Moto Gp ’08 si comporti bene anche con Vista.

HARDWARE

Requisiti minimi:

Windows XP SP2 o VistaCPU 2,4 Ghz1 Gb di RAM7 Gb di spazio libero su HDScheda video NVIDIA GeForce 6600 o ATI X1700 o superioriCompatibilità con DirectX 9.0c

MULTIPLAYER

Possibile solo tramite connessione, in questa modalità sarà possibile scontrarsi con altri 11 avversari umani in gare personalizzabili.

– Tante modalità e contenuti

– Pioggia molto ben realizzata

– Buon modello di guida…

– Tracciati spogli

– Qualche bug

– …ma non perfetto

7.5

In conclusione, Milestone si rivela ancora una volta una casa competente e capace di produrre giochi di corse impegnativi ed appassionanti allo stesso tempo, senza scadere nella facile approssimazione di titoli sportivi seriali. Purtroppo qualche difetto c’è, soprattutto nel comparto tecnico, e comunque il gioco si rivolge ad un pubblico di soli amatori del campionato di Moto Gp. Questi troveranno comunque tutto quello che possono desiderare da una trasposizione virtuale dei loro campioni preferiti e potranno permettersi di divertirsi senza troppi pensieri con la modalità arcade, o perdere ore in perenne conflitto con la forza di gravità in quella avanzata. Insomma, la collaborazione Capcom Milestone inizia sotto buoni auspici e, se si saprà imparare dai propri errori, è probabile che l’anno prossimo ci ritroveremo in mano quel capolavoro che gli appassionati aspettano dai tempi dell’ancora insuperato SBK 2001.

Voto Recensione di Moto Gp '08 - Recensione


7.5

Leggi altri articoli