Recensione

Mortal Kombat II

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Siamo nel lontano 1992, nelle sale giochi di tutto il mondo irrompe un titolo che sarà destinato ad essere ricordato nella storia dei videogiochi: si tratta di Mortal Kombat. Combinando le tecniche più avanzate di digitalizzazione di personaggi reali, il picchiaduro Midway creò un certo scompiglio, dovuto all’estremo realismo delle crude scene mostrate, con sangue che sgorgava copioso dai corpi dei personaggi. Era quindi naturale che si formasse una vasta schiera di fan, che attendeva con trepidazione l’uscita del secondo capitolo. E questo arrivò un anno dopo, con grafica rinnovata, nuovi personaggi, nuove mosse e tanto altro ancora. Con Mortal Kombat II si può dire che la serie raggiunse la piena maturità e celebrità, tanto che ancora in molti considerano il secondo episodio il migliore della serie, inoltre è proprio grazie a questo che venne creato un film, diretto da Paul Anderson. Dopo tanti anni, il mito ritorna su PlayStation 3, con una conversione scaricabile dal PS Store, forte dell’aggiunta di una modalità online. Sarà ancora all’altezza della situazione?

Che il nuovo torneo abbia inizio…Tornato perdente dal precedente torneo, vinto da Liu Kang, Shang Tsung arriva nell’Outworld implorando per la propria vita l’imperatore, Shao Kahn, proponendogli una nuova sfida. Il nuovo torneo non si svolgerà più sulla Terra, ma nell’Outworld, e vedrà proprio Shao Kahn come avversario finale da battere. Inizia così Mortal Kombat II.

Il titolo riprende quanto di buono c’era nel primo episodio, ampliandolo e migliorandolo. Abbiamo così dodici personaggi fra cui alcune new entry come Baraka, Mileena, Kitana e altri ancora, accompagnati da gran parte delle star precedenti. Il set di mosse disponibili ha visto una revisione e ne sono state aggiunte di nuove. Oltre alle classiche Fatality (ora anche più di una per personaggio), saranno disponibili come mosse finali le Friendship e le Babality, che mostrano, rispettivamente, un gesto di amicizia verso l’avversario sconfitto e la sua trasformazione in un neonato. Sicuramente un’aggiunta simpatica alla serie che cerca di spezzare l’eccessiva crudeltà delle scene.Passando alle caratteristiche uniche di questa versione, parliamo del supporto al multiplayer online. Purtroppo, non ci troviamo di fronte ad un lavoro particolarmente ben fatto e non mi sto riferendo alle prestazioni del netcode (che, come al solito, dipendono anche dalla connessione disponibile), ma al modo in cui è stato implementato. Scordatevi la completezza e la facilità d’uso di Street Fighter 2 e Ultimate Mortal Kombat 3 su Xbox Live, qui siamo decisamente molto più indietro. Le opzioni disponibili sono: “Incontro Pubblico”, con la quale creeremo una partita visibile da tutti, attendendo che qualcuno si colleghi; “Incontro Privato”, simile al precedente, ma con la possibilità di invitare un amico ad unirsi tramite un messaggio; “Cerca e Unisciti” che, come dice il nome stesso, effettua una ricerca delle partite in corso e si collega ad una di esse; ed infine “Accetta Invito”. Una volta iniziata la partita sarà come se i due giocatori si trovassero sullo stesso cabinato, in modo del tutto simile alle partite effettuate online con il Mame e Kaillera, tanto che il secondo giocatore potrebbe decidere solamente di guardare giocare il primo in single player. Inoltre, una volta iniziato, finchè un giocatore non si scollega, dovremo giocare continuamente con lui, forse una buona cosa nel caso incontrassimo un avversario del nostro stesso livello, ma decisamente irritante nelle altre occasioni. Altri difetti sono riscontrabili nel mancato supporto all’headset e la classifica, davvero fuorviante, dove viene assegnato un punteggio in maniera non molto chiara, tra l’altro, non viene neppure aggiornata in real time.

Aspetto TecnicoQuesta versione di Mortal Kombat II non presenta un ottimizzazione per gli HDTV o miglioramenti grafici, quindi ci ritroveremo QUASI ad aver di fronte un “arcade perfect” dell’originale. Ho scritto quasi perchè persistono alcuni problemi, ad esempio ogni tanto si avverte qualche difetto al sonoro e mancano le ombre dei personaggi nello stage del Dead Pool. Senza dubbio, con la potenza della Ps3, non sarebbe dovuto essere stato un grosso sforzo emulare perfettamente l’arcade originale, ma così non è stato. Da segnalare il fatto che i menù di gioco sono orribili, sembrano quasi dei bozzetti non completati, con pulsanti appena sufficienti ed uno “pseudo cabinato” sullo sfondo decisamente di cattivo gusto.

– Uno pezzo di storia dei picchiaduro a soli 3 euro

– Divertente da giocare sia online che offline

– Emulazione non perfetta

– Implementazione della modalità online approssimativa

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Mortal Kombat II, al prezzo a cui viene proposto, è decisamente un buon acquisto, nonostante i difetti nell’emulazione, dato che il gameplay, nonostante gli anni passati, sì è riconfermato solido e divertente. Inoltre, seppur non implementata al meglio, la modalità online saprà tenervi incollati allo schermo sfidando avversari umani e non sempre i soliti “bambocci” controllati dalla CPU.

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