Moon
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a cura di Dr. Frank N Furter
Il Nintendo DS può vantare un parco titoli immenso e, al contempo, di grande qualità. Ogni genere è degnamente rappresentato con giochi di spessore senza che vi siano mancanze significative nella line-up. Anche gli sparatutto in prima persona rivestono un ruolo importante grazie all’ottimo Metroid Prime Hunters cvhe ora han un degno avversario in Moon. Nonostante l’ambientazione del secondo faccia riferimento sempre allo spazio, nel nostro caso specifico il territorio lunare, questo titolo si discosta dal prodotto Nintendo cercando d’offrire un’esperienza di gioco unica che riesce nel tentativo di non far rimpiangere le avventure della bella Samus Aran. Scoprite con noi se il titolo dei Renegade Kid ha la carte in regola per far breccia nelle vostre console.
Fly to the Moon …La storia comincia con la scoperta di una strana struttura sulla superficie lunare. Vista la situazione non rimane altro che indagare cosa nasconde e, ovviamente, sarete voi a doverlo fare prendendo il controllo del Maggiore Kane. L’esplorazione coinvolgerà soltanto il nostro eroe il quale sarà comunque in contatto con gli altri personaggi della storia, essenziali durante i dialoghi per capire cosa è successo e scoprire la verità che si dipana lentamente al di là della fitta nebbia di mistero. Nonostante la premessa, la trama non regge il peso della struttura di gioco, finendo per sembrare più un pretesto che un elemento fondamentale.
Come nelle produzioni di successo a la Metroid, anche Moon sfrutta il touch screen in questo modo: il pennino per prendere la mira, il tasto L per sparare e il d-pad per spostare il personaggio (è anche presente la modalità per mancini). Cambiare arma è molto semplice: basterà toccare il bottone in fondo allo schermo e si aprirà un menù contenente il vostro arsenale: semplice, veloce e comodo da usare. Questo mix rende il sistema di controllo eccellente, versatile, di immediato utilizzo anche per i giocatori meno esperti.
Nemici in vista … Essendo ambientato sulla Luna era facile aspettarsi degli alieni come nemici principali del gioco anche se, in molti casi, questi assumeranno forme più vicine a quelle di spietate macchine da guerra. L’intelligenza artificiale del gioco è ben curata offrendo così un livello di sfida medio/alto, dando al giocatore l’opportunità di sfruttare a fondo il sistema di controllo, schivando e controbattendo ogni colpo. Fortunatamente la scritta “game over” non significherà rifare interi livelli da capo: verrete infatti riportati all’ultimo save-point, che risultano ben distribuiti in ogni stage. Tornando al discorso “nemici” vi ritroverete a combattere contro droni volanti, ragni cibernetici, automi giganti, molto più vicini a dei droidi che agli alieni di cui parlavamo poco sopra. Purtroppo, anche andando avanti nel gioco, si riscontra una certa monotonia in quanto troverete sempre gli stessi tipi di avversari, magari in numero maggiore e più resistente, ma dallo stesso design dei precedenti. Gli stessi scontri con i classici boss trasmettono quella sensazione di “già visto”, davvero fastidiosa soprattutto dopo qualche ora di gioco.Continuando la vostra avventura potrete comunque notare il grande lavoro svolto dai programmatori per realizzare un’architettura aliena credibile e di grande fascino. I muri e i pavimenti sono ricoperti da luci al neon pulsanti e figure geometriche insolite che regalo un senso di “deja-vù” a tutti i fan di Metroid. Anche in questo caso, però, siamo di fronte ad una povertà di idee in quanto, superati i primissimi livelli, troverete le ambientazioni sempre troppo simili tra loro, ripetitive e poco varie.A staccare un po’ dagli stessi ambienti ci pensano delle brevi sessioni di guida al di fuori della struttura e un piccolo droide controllato a distanza utile per andare in avanscoperta, ma ancor più fondamentale per trovare tutti i bonus e i segreti del gioco. Grazie ad esso potrete accedere a tunnel strettissimi, azionare pulsanti e, come già detto, collezionare oggetti preziosi. Questi si dividono in potenziamenti per le armi, incrementi di salute e artefatti alieni. Ovviamente la vostra forza subirà una crescita non indifferente come premio dei ritrovamenti. Questi oggetti nascosti non lo sono nel vero senso della parola: basterà tener d’occhio la mappa per capire quali posti non sono stati ancora esplorati e spedire il piccolo aiutante robot in ogni tunnel che incontrerete.
Bello come … la Luna Moon può sicuramente contare su un comparto tecnico di tutto rispetto. Il motore grafico non mostra mai incertezze anche nelle situazioni più affollate. Le strutture, seppur ripetitive, godono di un design notevole. Purtroppo non ci sono modalità multiplayer a supportare la longevità del titolo, la quale, nel single player non supera le sette ore. La colonna sonora è sicuramente un altro aspetto positivo della produzione, e consente di immergere il giocatore nell’atmosfera fredda e asettica dello spazio infinito.
– Comparto tecnico ottimo
– Sonoro immersivo
– Gameplay fluido
– Design dei nemici e delle ambientazioni ripetitivo
– Longevità scarsa
7.5
Moon è senza dubbio un buon prodotto anche se non riesce ad entrare enll’olimpo dei grandi titoli visti su DS. Gli alti e i bassi sono troppi: se da una parte abbiamo un comparto tecnico/sonoro ottimo, dall’altro il gioco presenta una ripetitività degli ambienti e dei nemici estremamente noiosa. Il gameplay inoltre è solido e fluido, ma la longevità è davvero ridotta. Nonostante tutto, se siete appassionati del genere, non dovete farvi sfuggire il titolo dei Renegade Kid che si rileva comunuqe divertente ed intrigante nonostante i difetti sopracitati. Gli altri, invece, ci pensino due volte prima di procedere all’acquisto.
Voto Recensione di Moon - Recensione
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