Mind Training
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a cura di Francesco Ursino
Da qualche anno ormai il mercato dei videogiochi è stato definitivamente sdoganato dai classici cliché che relegavano l’intrattenimento videoludico a passatempo per bambini o per “oscuri” individui intenti ad osservare le meraviglie a 8 bit su monitor da 16 colori.Merito di questo è dovuto in gran parte alle console, che ad un prezzo tutto sommato contenuto, permettono di giocare comodamente senza preoccuparsi di requisiti minimi e porte del router da sbloccare. Tutto ciò ha portato il mercato dei videogiochi ad una esplosione di introiti in un tempo relativamente breve, con un aumento di acquirenti.Proprio la natura del nuovo consumatore di videogiochi ha cambiato le esigenze degli sviluppatori, con un conseguente aumento della semplicità di utilizzo e di fruizione del prodotto: in questo modo tutte le fasce di età sono interessate, tutti possono “giocare”.Per questo le grandi firme dei videogiochi hanno cominciato da tempo a pensare a prodotti “trasversali”, capaci di essere appetibili a tutte la varie fasce d’età. La strada è stata spianata da Nintendo: per NDS con i vari “training” (di inglese, di matematica, per stabilire l’età celebrale…) e con la Wii; quest’ultima avvicina ancora di più target molto diversificati grazie, fra le altre cose, al sistema di controllo sempre più intuitivo e semplice.E il nostro caro pc? Se si esclude qualche eccezione (ad esempio Guitar Hero) i personal computer non offrono molto in termini di “trasversalità”.Ecco perchè oggi un prodotto come Mind Training, che promette di allenare la mente e ridurre lo stress, ha senso e merita di essere esaminato.
“La libertà, è come far la doccia: bisogna abituarsi a farla tutti i giorni.” – Florynce KennedyBasato sugli studi di psicologia sociale del dottor Mark Baldwin, professore all’università McGill di Toronto Mind Training si propone, a detta dello stesso Baldwin, non soltanto come un semplice videogioco, ma come strumento per migliorare la qualità delle nostre vite.Migliorare il nostro stato d’animo, rendere la mente più flessibile e la ridurre lo stress: questi elementi fanno si che aumenti in noi la nostra autostima, con conseguente miglioramento a scuola, sul lavoro e nelle relazioni interpersonali.Mind Training cerca di ottenere tutto ciò grazie a particolari esercizi che permettono di stimolare la percezione di noi stessi, la concentrazione e cosi via.Appena avviato il gioco verremo accolti da Maya, l’assistente personale del dottor Baldwin che ci guiderà nel corso del gioco. Inseriti i nostri dati personali partirà un primo test utile per valutare il nostro stato d’animo grazie ad esercizi riguardanti la concentrazione, l’osservazione, l’astrazione, la percezione e l’autovalutazione; completato il tutto riceveremo una valutazione da 1 a 10 che indicherà la nostra predisposizione ad affrontare ad affrontare le sfide della quotidianità.
L’uomo che non sa sorridere non dovrebbe aprire un negozio. Proverbio cineseLa parte più corposa del titolo però è rappresentata dalle tipologie di allenamento previste; sono quattro e più precisamente
Faccia a faccia – in questo esercizio appariranno sullo schermo due facce, una imbronciata ed una sorridente. Scopo del gioco è cliccare sulle facce sorridenti attivando il meccanismo chiamato “Inibizione” che permette, concentrandosi su input positivi (le facce sorridenti appunto), di inibire la tendenza a soffermarsi sugli stimoli negativi. Tutto questo porterebbe ad una riduzione dello stress
Identità – appariranno sullo schermo vari pannelli contenenti una parola, ed almeno uno di essi conterrà uno dei nostri dati personali inseriti all’inizio del gioco nel profilo. Scopo del gioco è premere i pannelli con le proprie informazioni personali: fatto questo apparirà una faccia sorridente.Questo allenamento attiva il meccanismo chiamato “Associazione” che, collegando i nostri riferimenti personali (nome, luogo di nascita…) ad un input positivo (una faccia sorridente) aumenta in noi l’autostima
Parole Nascoste – Questo gioco ricorda le classiche “parole nascoste” dei giornali di enigmistica: apparirà infatti una tavola piena di lettere in cui il giocatore dovrà individuare alcune parole richieste, tra le quali anche alcuni dati personali. Questo, grazie al meccanismo dell’”Attivazione”, migliorerà il nostro stato d’animo solo per il semplice fatto di leggere parole legate ad aspetti positivi, come “amore” o “amicizia”.
Niente test per stabilire l’età celebrale quindi, ma allenamenti mirati per cercare di ridurre lo stress. Tralasciando il valore scientifico degli esercizi, il cui fondamento e la cui validità non sono oggetto di esame in questa sede, un aspetto importante da sottolineare come le tipologie di esercizi proposti siano in realtà davvero pochi e noiosi sin dopo poco tempo.Il gioco in questo senso è abbastanza onesto: l’invito stesso degli sviluppatori infatti è di giocarci per 5 minuti al giorno, giusto per staccare dagli impegni quotidiani.Il tutto quindi sta nel come intendere un prodotto come questo, se come semplice passatempo per rilassarsi tra un impegno ed un altro, oppure un videogioco vero e proprio.La sensazione è che se si considera Mind Training come un esperimento votato alla ricerca scientificamente fondata di un miglioramento delle proprie abitudini di vita il discorso fila, altrimenti no.Strutturato in questo modo, con pochi esercizi tutto sommato simili, difficilmente un prodotto spacciato come videogioco andrà incontro al successo di vendite.Gli elementi di rilievo però non mancano: provare il test per la prima volta è divertente ed anche spulciare l’apposita sezione “biblioteca” dove scoprire i meccanismi che governano la nostra mente non è male, ma il tutto dura qualche minuto.5 minuti, appunto.
Il trucco per portare a termine delle cose è sapere quali lasciare incomplete. Stella ReadingMind Training così finisce per cadere in una contraddizione di fondo: da prodotto avente la pretesa di essere utile a tutti ed in ogni situazione (in famiglia, sul lavoro e con gli amici) finisce con l’essere considerato alla stregua di un “giochino” da installare e dimenticare nell’Hard Disk.Anche gli aspetti legati al gameplay ed alla tecnica sottolineano questo andazzo: se il sistema di controllo legato soprattutto al mouse non può essere oggetto di particolari critiche, il comparto tecnico lascia l’impressione che poteva essere fatto qualcosina di più.Ovviamente non in termini di resa visiva, ma di piccoli particolari: per esempio nel gioco sono presenti molte foto, tutte riguardanti persone intente nelle più disparate espressioni facciali: bene molte di queste presentano contorni sgranati e poco definiti, il che detto cosi può sembrare una sciocchezza, ma nel contesto nel gioco è un aspetto che salta subito agli occhi. A questo proposito è giusto citare che con Mind Training è compreso un programmino che ci permetterà di inserire con pochi clic le nostre foto nel gioco stesso.Il sonoro presenta invece una sola musica di sottofondo, rilassante e d’atmosfera, che però tende presto alla monotonia.
HARDWARE
Requisiti minimi:Windows XP/VistaPentium III 600 MHz512 mb di memoria RAM140 Mb di spazio su Hard DiskScheda grafica da 16 MbLettore DVD-ROMScheda AudioMULTIPLAYER
Assente
– Interessante ed educativo
– Gira anche su una caffettiera
– Rilassante ma…
– …va preso a piccole dosi
– 4 tipologie di esercizi sono troppo pochi
– Sostanzialmente ripetitivo
5.9
Mind Training è sicuramente un esperimento interessante che merita quantomeno un plauso per via delle fondamenta scientifiche da cui prende spunto.
Sicuramente il prezzo aggressivo (9,90 €) e le basse risorse hardware richieste sono un buon incentivo all’acquisto, ma le buone idee di fondo sono realizzate in modo un po’ approssimativo, e soltanto quattro tipologie di esercizi (peraltro con poco appeal) non riescono a far strappare un bel voto.
Un prodotto ibrido tra videogioco e passatempo che deve essere assunto necessariamente a piccole dosi e usato con pazienza: il fatto che migliori la vostra vita o le vostre relazioni sociali è, di fatto, un altro discorso.
Voto Recensione di Mind Training - Recensione
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