Recensione

Might & Magic: Clash of Heroes

Avatar

a cura di FireZdragon

Il Verdetto di SpazioGames

8.8

Nata negli anni ’80, la serie di Might & Magic venne accolta dal pubblico sin dal principio in maniera particolarmente positiva, tanto da permetterne una crescita ed una diffusione rapidissima. Sull’onda del successo, New World Computing rilasciò nel 1995 Heroes of Might & Magic, uno spin-off incentrato sulla strategia e basato sul combattimento a turni che andò a fortificare ancora di più la posizione d’élite ottenuta dal franchise. Dopo ben 14 anni, più precisamente nel dicembre del 2009, dopo una numerosissima quantità di titoli sviluppati su diverse piattaforme di gioco, approdò su Nintendo DS Might & Magic: Clash of Heroes, ottimo puzzle-GDR che aveva dalla sua una semplicità ed una profondità di gioco sbalorditive. Ubisoft ha deciso dunque, dato l’ottimo successo ottenuto dal titolo, di svilupparne una versione in HD e distribuirlo attraverso digital delivery su Playstation Network e Xbox Live.

Un solo artefatto cambierà il destino del mondoLa storia di Might & Magic: Clash of Heroes prende vita circa 40 anni prima degli accadimenti narrati in Might & Magic Heroes V. Gli amanti della saga si ritroveranno dunque a loro agio con le fazioni ivi rappresentate: Elfi, Umani, Maghi e Necromanti saranno chiamati a fronteggiare nuovamente un’inaspettata invasione di Demoni. La Spada del Mietitore, che poteva controllarne il volere, è andata perduta e sarà compito del giocatore ripercorrere le avventure dei protagonisti e risolvere i misteri che si celano dietro questa sparizione. L’esercito delle creature del male non si limiterà tuttavia a guardare e tenterà di mettere uno contro l’altro gli eroi del regno di Ashan. Preso il controllo del protagonista, le fasi iniziali ci introdurranno agli eventi ed alle prime battaglie. I combattimenti, tanto frequenti quanto importanti nel bilanciamento del titolo, sono un riuscito mix tra i più classici puzzle game, nei quali abbinare gemme dello stesso colore per fare punti, e gli strategici più comuni, dove la scelta delle unità da portare in battaglia può significare vincere in breve tempo o subire una folgorante sconfitta. A fronteggiarsi sullo schermo vi saranno i due eserciti schierati uno di fronte all’altro in otto file verticali: queste vengono generate casualmente all’inizio di ogni scontro e starà poi al giocatore spostare con dovizia i pezzi corretti per creare colonne di attacco o linee difensive. Il vero fulcro del gameplay è tutto qui e, sebbene sia elementare come concetto, la profondità tattica che gli sviluppatori di Capybara sono riusciti a proporre è davvero straordinaria. Ogni fazione avrà a disposizione tre tipi di unità base ed alcune truppe élite dai poteri unici, dotate di attacchi devastanti. Per portare a segno un attacco sarà necessario collegare tra loro tre soldati dello stesso colore, i quali, dopo un determinato numero di turni in carica, rilasceranno il loro potenziale offensivo sulle truppe nemiche. Il valore di attacco verrà quindi confrontato con ogni avversario presente in linea retta, e se questo dovesse risultare superiore, le nostre truppe riusciranno a ferire il generale nemico. Cercare di attaccare continuamente tuttavia, non porterà sempre a buoni risultati, rendendo indispensabile formare delle barriere per mitigare l’offensiva nemica; i muri si potranno creare esattamente come le formazioni d’attacco, con la differenza che i soldati andranno allineati in fila anziché in colonna e per un massimo di cinque unità. Sarà possibile inoltre potenziare ulteriormente i valori di attacco combinando tra loro tris dello stesso colore o, in alternativa, cercando di far attaccare più unità nello stesso turno. Le truppe d’élite funzionano esattamente allo stesso modo di quelle normali, ma non potranno essere utilizzate per creare barriere difensive. La dimensione delle creature varierà in base alla potenza delle stesse: due caselle per quelle normali e quattro per quelle in grado da sole di ribaltare completamente l’esito di uno scontro. Ovviamente le truppe più forti avranno tempi di ricarica maggiori, ma nella maggior parte dei casi disporranno di abilità passive che danneggeranno il campo nemico, o cureranno truppe e generali mentre attendono di poter attaccare. Con ogni colpo subito, combinazione completata o sferzata messa a segno caricheremo inoltre una speciale barra di energia che, una volta riempita, potrà essere utilizzata per rilasciare una magia dagli effetti devastanti. Tutti i generali ne hanno una propria, cosa che permette di differenziare ulteriormente ogni fazione e variare l’approccio alle battaglie. Anwen, la cacciatrice degli elfi, potrà ad esempio lanciare una salva di frecce contro tre linee nemiche, mentre Godric, il guerriero degli umani, sarà in grado di evocare un muro capace di difenderlo dagli attacchi nemici per un intero turno.

Un po’ puzzle, un po’ GDRAl termine di ogni battaglia, tutte le tipologie di unità facenti parte dell’esercito trionfante verranno ricompensate con punti esperienza e denaro. Con meccaniche simili ai giochi di ruolo, anche se decisamente più basilari, le truppe potranno crescere di livello, guadagnando con ogni passaggio di grado punti attacco e costituzione. Allo stesso modo, anche i generali riceveranno punti vita bonus e la possibilità di richiamare un maggior numero di truppe sul campo di battaglia. Le similitudini con i GDR non finiscono tuttavia qui: sulla mappa di gioco potranno infatti essere rinvenuti artefatti speciali che, se equipaggiati, andranno a potenziare una tipologia di truppe specifica, o le garantiranno nuove abilità. Il sistema di gioco non è assolutamente punitivo e non vi saranno conseguenze in caso di sconfitta, l’intelligenza artificiale offre un buon grado di sfida ed il fattore fortuna raramente sarà determinante. Le tattiche utilizzate dal giocatore faranno quindi la differenza in battaglia ed i colpi di fortuna durante lo schieramento potranno sì aiutare, ma non andranno a condizionare un’intera partita. A differenza della precedente versione edita su Nintendo DS, la curva di difficoltà è stata limata e l’esperienza resa più eterogenea. Con l’avanzare della storia ed il relativo cambio di fazione che ne consegue le nuove tipologie di unità verranno sempre introdotte in maniera graduale, sia per quanto riguarda le truppe base sia per gli eroi, lasciando così la possibilità di costruire strategie con le truppe basilari e solo successivamente disporre via via di funzioni più complesse.

Questa storia mi sembra di averla già sentita…I punti più debole di tutta la produzione sono senza ombra di dubbio la storia ed i personaggi che le gravitano attorno. Sebbene questi siano tutto sommato carismatici, i dialoghi che li riguardano sono scialbi e carenti di contenuti profondi e manterranno le peculiarità caratteriali inchiodate su solidi binari. Gli oscuri e malvagi demoni, il classico principe tradito e la cacciatrice elfica sono gli stessi protagonisti visti già mille altre volte in titoli similari e la narrazione in sé non spicca per particolari spunti di interesse. Si avrà a che fare dunque con un senso di deja vu continuo, con pochi colpi di scena e tutti rigorosamente prevedibili. Ad amplificare questa sensazione ci penserà inoltre il character design, che delineerà una forte linea di demarcazione tra personaggi buoni e cattivi, facendo capire sin da subito quali saranno i ruoli nella storia prima ancora che questi si palesino. In ogni caso, la storia è solo un contorno ed il vero fulcro rimarranno le oltre trenta ore di gioco necessarie per portare a termine la missione principale, alle quale ne andranno aggiunte almeno un’altra decina se si vorranno completare le missioni secondarie. Il titolo prevede infatti, oltre ad una spina dorsale composta delle classiche battaglie tra eroi, numerosissimi combattimenti con variabili, in grado di spaziare dalla difesa di una determinata unità alla necessità di colpire in sequenza alcuni bersagli colorati posti oltre le fila nemiche, o ancora sconfiggere l’avversario senza ferire i prigionieri tenuti in ostaggio tra i suoi soldati. Le quest secondarie si divideranno principalmente in cacce ai ricercati, dove bisognerà sconfiggere dei nemici particolarmente ostici, ed in puzzle match, nei quali dato un numero prestabilito di unità e mosse dovremo vincere la partita. A completare il pacchetto longevità è stata introdotta la possibilità di giocare in uno contro uno in locale, due contro due, o cooperare in due contro il computer. Le battaglie tra giocatori potranno anche riversarsi sui server online, con artefatti unici da recuperare e classifiche mondiali basate sul rateo di vittorie e sconfitte.

Un regno fantasy in HDIl lavoro svolto sul comparto grafico è quasi impeccabile, i personaggi sono ottimamente disegnati e le creature più grandi godono di animazioni fluide e piacevoli da guardare mentre sprigionano i loro poteri sul campo di battaglia. Un appunto che ci sentiamo di muovere riguarda alcune scelte cromatiche delle unità: avremmo preferito in alcune circostanze una maggior diversificazione delle palette di colori. Non sarà infatti inusuale confondere tra loro le tipologie di orsi elfici, dato che tra verde e blu vi sarà veramente poca differenza: scegliere colori ben differenziati come giallo, rosso e blu avrebbe sicuramente portato ad una più chiara ed immediata distinzione delle unità sul campo. Buono il comparto audio, con musiche d’atmosfera ed effetti sonori che non vanno mai a disturbare l’orecchio del giocatore. Nota di demerito invece per quanto riguarda la localizzazione dei dialoghi: questi saranno sì scritti in italiano corretto e di facile comprensione, ma sono stati importati direttamente dalla loro controparte DS, con spiazzanti riferimenti all’uso del pennino sul monitor touch della nostra TV al plasma. Questo risulta comunque un difetto marginale e che non va ad inficiare un prodotto che, allo stato attuale delle cose, si presenta come uno dei migliori puzzle game presenti sui cataloghi digitali di Sony e Microsoft.

– Meccaniche semplici da imparare

– Gameplay profondo

– Longevo

– Controlli immediati

– Ottimi Artwork

– Multiplayer fino a quattro giocatori online

– Dialoghi importati dalla versione DS!

– Personaggi stereotipati

– Trama banale

8.8

Gli accaniti sostenitori della serie Might & Magic potrebbero storcere il naso di fronte ad un così brusco cambio di genere, ma a conti fatti questo Might & Magic: Clash of Heroes risulta essere un prodotto di indubbio valore. Il porting del titolo dalla sua precedente apparizione su Nintendo DS ne ha migliorato ogni singolo aspetto: questa nuove versione si presenta con un design grafico rinnovato in HD, una longevità migliorata grazie al supporto dell’online fino a quattro giocatori e lo stesso immutato gameplay che riuscì a fare breccia nei cuori dei giocatori già due anni or sono. Consigliamo il titolo, senza riserva alcuna, a tutti gli amanti dei puzzle game, che potranno trovare un sistema di gioco semplice da governare ma assolutamente profondo e dotato di numerosissime variabili. L’unico neo riguarda la storia, che pecca di originalità ed accompagna il giocatore nelle otre 30 ore di gioco con personaggi stereotipati ed una evidente linearità.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.