Midnight Club 3 Dub Edition
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a cura di Andrewpex
È passato ormai qualche mese dall’uscita della Psp e, se diamo un’occhiata ai numerosi giochi disponibili, ci rendiamo conto che gran parte di questi sono motoristici di ogni genere: dal rally di Colin McRae, agli incidenti di Burnout alle corse sfrenate di Ridge Racer e Need for speed: Rivals, ed ora alle corse clandestine di Midnight Club 3 Dub Edition dove la caratteristica peculiare è il completo “free roaming”, ovvero la possibilità di muoversi liberamente per le strade delle tre città inserite nel gioco: San Diego, Atlanta e Detroit, cercando avversari da sfidare, studiando nuovi percorsi per le gare. Le città, ricostruite da Rockstar San Diego, sono ricche di strade regolari e alternative, di scorciatoie, di traffico e di dettagli unici, tanto da rendere estremamente piacevole anche la sola guida esplorativa, con la premessa che non è mai possibile scendere dal proprio veicolo.
A spasso per le cittàA favore di chi a già giocato a Midnight Club 3 su Ps2, bisogna dire che la Psp non ha danneggiato la giocabilità e nemmeno la grafica, e, contrariamente a molti altri giochi, lo stick analogico è comodo e immediato (per quelli non abituati a giocare con il suddetto stick, premetto, che non è possibile guidare con la croce direzionale ! La quale viene impiegata per gestire la visione della vettura da diverse angolazioni).Dopo il video di apertura e, quasi un minuto di caricamento, la nostra Psp ci proietterà direttamente al Menù iniziale, dove potremo scegliere, tra le varie modalità, la Carriera, che vi occuperà la maggior parte del tempo: almeno venti ore. Sarà nelle vostre facoltà lo scegliere, inoltre, di farvi una corsa rapida: vi troverete a gareggiare con una macchina a caso di quelle liberate nel garage. A tal proposito, il garage sarà a vostra completa disposizione per acquistare, vendere o modificare i vostri veicoli.Nel menù è, inoltre inserita, una modalità multiplayer, purtroppo utilizzabile solo in modalità Wi-Fi e non con Internet, dove fino a sei giocatori si possono scontrare in una Singola Gara o a Cattura la bandiera o, ancora, a King of the kill.Fast & Furious insegna, Rockstar recepisce. Il concept è ormai conosciuto, ma dietro si cela un Racing Game Arcade che punta a un’esperienza basata sulla velocità, sui sorpassi in derapata e sulle corse in contromano sfrecciando in mezzo al traffico cittadino. Il custom delle vetture è sbalorditivo e senza dubbio è un pilastro portante del gioco Rockstar: spoiler, targhe, vinili, upgrade del motore e modifiche di ogni genere; questo titolo lascia al giocatore ogni possibilità di tuning grazie, anche, ad un accordo con la rivista americana DUB Magazine, famosa per la pubblicazione delle foto rappresentanti le elaborazioni delle macchine Vip. Il titolo entra anche nello specifico delle modifiche tecniche: ai provetti meccanici che vogliono dilettarsi, senza, però, obbligatoriamente distruggere una macchina vera, sarà concessa la manomissione sia dell’impianto meccanico che di quello elettrico, oltre all’ovvio e sempre gradito editor del motore. Non c’è che dire, Rockstar sta viziando sempre di più i suoi utenti, facendo sì che, nel caso si trovassero in giro e venissero colti, vedendo magari un bolide per strada, dalla voglia di mutare un’ auto e trasformarla nel mezzo dei loro sogni, possano accendere la loro Psp e iniziare la costruzione di un’opera d’arte su quattro ruote. A tal proposito, le vetture presenti nel gioco sono più di 60 e non lasciano niente al caso: dalle Lamborghini e Mercedes all’Hummer fino ad arrivare alle moto del calibro di Ducati e Aprilia. Moto che, in questo genere di giochi, sono presenti solo nel titolo marchiato Rockstar.In Midnight Club 3 Dub Edition il vero nemico è la strada, con gli avversari dall’atteggiamento aggressivo che tamponano, sorpassano e danno filo da torcere, con le continue schivate di macchine che arrivano dal senso contrario e rampe per salti mozzafiato.Nonostante le gare siano molto veloci e nel 90% dei casi senza possibilità di imparare a memoria il percorso, non capita mai di perderne una perché non si è capito dov’era il checkpoint grazie all’utilissimo sistema di segnalazione delle zone di passaggio, rappresentate da un fumogeno visibile anche da grande distanza: per oltrepassarne uno e giungere a quello successivo, non dovrete proprio transitarci attraverso, ma anche solamente così vicino da favorire l’impostazione della traiettoria per la curva successiva.
TecnicaMidnight Club 3 Dub Edition sfoggia una grafica di buon livello (come la Psp, fin dalle prime uscite, ci ha abituati ), le texture ambientali sono convincenti con ottimi effetti di luce e colori, le tre città sono ben ricreate, e riproducono appieno i paesaggi della serie.In definitiva il motore grafico risulta ottimo se non fosse per due difetti: la prima grossa pecca riscontrata in Midnight Club 3: Dub Edition, è dovuta ai tempi di caricamento, davvero troppo eccessivi (quasi un minuto per una gara e una decina di secondi per le varie macchine e le varie modifiche nel garage) che, forse, sono dovuti alla struttura delle città.La seconda mancanza è dovuta ai modelli poligonali delle vetture che, forse, erano meritevoli di maggiore cura e di un minimo sistema di danni, sicuramente particolari apprezzati dagli appassionati. Infine, il comparto sonoro è allietato da una colonna sonora di tutto rispetto (oltre 110 brani), che si avvale di band del calibro di: T.I., Calyx, Fabulous, The Ratt Pakk e tanti, tanti altri.Gli effetti sonori sono dignitosi, anche se ovviamente non all’altezza di quelli sentiti nelle versioni domestiche del gioco. I rombi dei motori, che si differenziano anche per il grado di modifica che hanno subito, sono verosimili e danno quell’idea di potenza che solo i bolidi di questo genere possono trasmettere.
– Sbalorditivo custom delle vetture
– Oltre 60 vetture tra auto e moto
– Tre grandi citta disponibili
– Eccessivi tempi di caricamento
– Multiplayer non convincente
– Auto poco curate
6.8
Nonostante i lunghissimi tempi di caricamento, dovuti forse a un’ottima realizzazione della città, dove sono presenti vie, palazzi e pali della luce che si frantumano sull’asfalto, Midnight Club 3 Dub Edition non sfigura nel confronto all’omonimo per Ps2 e quindi, come quello, è un titolo da non lasciarsi sfuggire, anche se indirizzato, quasi esclusivamente, ai fanatici del tuning dove le innumerevoli possibilità di modifica, rendono questo titolo Rockstar vario e divertente.
Peccato per la realizzazione delle automobili, per alcuni modelli davvero scialba e priva di quell’attrattiva vero – simile che si vorrebbe.
Voto Recensione di Midnight Club 3 Dub Edition - Recensione
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