Midnight Club 3: DUB Edition
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a cura di Laboz
Terzo capitolo per la serie di gare metropolitane secondo Rockstar, automobili e moto dalle carrozzerie scintillanti sono pronte a darsi battaglia a suon di salti e sgommate nella giungla metropolitana di tre grandi città americane. Squattrinati e senza riferimenti, il nostro obiettivo sarà bruciare l’asfalto e diventare il signore delle Underground Races.
Una carriera sotterraneaSan Diego, un garage di un losco personaggio, questo il punto di partenza della nostra carriera “sotterranea”, cuore della modalità offline. Intendiamoci, questo è solo il pretesto per lasciarsi alle spalle chilometri e chilometri di asfalto bruciato. Niente storyboard troppo complicate o progressione del personaggio come in Toca o nell’imminente S.C.A.R, qui in MC3 troverete solo adrenalina allo stato puro. Si inizia a fare qualche corsetta contro piloti “solitari” e, una volta dimostrata la nostra maestria nell’arte della guida cittadina, si entra in contatto con i vari club della città che solitamente sono affini a un determinato tipo di auto ( Suv, Moto, Coupè, etc.. ). Per competere con loro si deve possedere il tipologia di auto che utilizzano. In genere il gioco propone sempre come premio delle varie gare il mezzo per il club della difficoltà successiva, in questo modo la curva di difficoltà risulta ben bilanciata proponendo una sfida sempre interessante. Ci sono anche delle “Side race” che permettono di guadagnare soldi extra da spendere nel tuning delle proprie auto. Battendo un club dietro l’altro si passa da San Diego a Detroit e da quest’ultima ad Atlanta. Presente anche una modalità che permette di girovagare liberamente per le città che potrebbe sembrare noiosa di primo acchito ma come vedremo dopo ha un suo motivo di esistere. Il gioco propone anche una modalità Arcade con svariate opzioni e settaggi per configurare come meglio si crede la partita. E’ possibile anche giocare online su Xbox Live contro sette avversari umani.
Le sgommate sono il mio credoIl gioco ha una spiccata propensione arcade e non ha la benchè minima pretesa di realismo, ma questo è quello che ci si aspetta dalla serie Midnight Club. Infatti non rimarremo delusi visto che le gare risultano frenetiche e selvagge con derapate da brivido, curve prese a velocità improponibili e salti degni del Generale Lee in Hazzard, senza contare la più grossa novità di questo capitolo: le mosse speciali. Detta così sembra una cosa fuori luogo, ma in realtà si integra benissimo nello stile del gioco. Rockstar San Diego ha pensato di rendere più movimentate le gare inserendo la possibilità di effettuare delle azioni peculiari per ogni tipologia di mezzo: i più grossi possono spazzare via il traffico senza essere rallentati, altri possono emettere un rombo talmente potente da far scostare tutte le macchine vicine ed infine i mezzi più veloci possono rallentare il tempo e destreggiarsi nel traffico con estrema disinvoltura. Ovviamente queste abilità potranno essere utilizzate per un brevissimo lasso di tempo, l’idea è molto apprezzabile ma sicuramente dovrà essere sviluppata meglio in futuro perchè allo stato attuale delle cose è più che altro una piacevole aggiunta che non porta quasi mai reali vantaggi ai fini agonistici delle gare, data la brevità della durata di questi effetti. Infatti per essere efficaci devono essere usate veramente al momento giusto e, considerando il fatto che le gare sono molto frenetiche, e permane la possibilità di utilizzare la nitro, a volte si attivano quando non ormai non servono più.Principalmente le gare sono formate da vari checkpoint da superare sparsi per la città. Le vie per arrivare ai sopraccitati traguardi sono molteplici e tutte diverse, alcune sono corte e tortuose, altre sono più lunghe ma veloci, altre ancora piene di ostacoli e salti; non c’è una via migliore delle altre in assoluto, c’è la via migliore per il vostro stile di guida ed il mezzo che state utilizzando. E’ ovvio che una meccanica ludica di questo tipo porta a una giocabilità del tipo “Trial & Error” sino a quando non si intuisce “la retta via” . E’ in quest’ottica che si deve vedere la modalità “turista” che il gioco offre. Infatti conoscendo le città, che fra l’altro sono infarcite di salti e scorciatoie da scoprire, al momento della gara si avrà consapevolezza del punto in cui si ci trova e magari avere già un’ idea di dove si trova la scorciatoia che ci farà saltare un bel tratto di strada. Da considerare anche il fatto che disseminati e nascosti per la città ci sono dei loghi Rockstar che se scovati danno accesso a una serie di bonus.Le gare comunque non sono solo di tipo checkpoint, sono anche presenti le più classiche punto-punto in cui si deve arrivare primi al traguardo.
Tamarri non si nasce…..si diventaOgni gioco di corse Underground deve avere una sezione di tuning meccanico ed estetico del proprio parco mezzi, e Midnight non fa eccezione. Dal punto di vista meccanico è possibile potenziare e comprare vari accessori tra cui il turbo, le sospensioni ed i freni. Il tuning meccanico risulta abbastanza completo (è pur sempre un arcade) e sopratutto non complesso così da essere accessibile a tutti gli utenti. Il tuning estetico è decisamente più appagante e tutti gli accessori acquistabili sono realizzati splendidamente e si adattano alla perfezione alle varie carrozzerie. Alettoni, minigonne e kit di verniciatura completamente personalizzabili assicurano una varietà molto ampia nella realizzazione del bolide più “tamarro” che la mente possa concepire.
Braccio fuori e radio a pallaLe città sono realizzate bene, piene di dettagli ed effetti di luce. Naturalmente quando si è lanciati in velocità lungo le strade, complice l’attenzione alla strada e non al panorama, tutto risulta molto più bello di quando lo si guarda da fermi, d’altronde il gioco è fatto per essere visto in velocità! I mezzi sono dettagliati e riproducono in maniera realistica le loro controparti di metallo, inoltre presentano dei buonissimi effetti di riflessione dell’ambiente circostante sulla carrozzeria. I mezzi disponibili sono circa ottanta e riprendono molti modelli in commercio attualmente ed anche del passato, tra tutti voglio segnalare una fantastica e mitica Kawasaki Ninja verde ed un bellissimo Chopper con motore fuori cofano.La sensazione di velocità è resa benissimo, sembra proprio di sfrecciare tra le vie della città anche se nei momenti più concitati il motore grafico paga dazio proponendo qualche rallentamento che, seppur non risultando influente sulla giocabilità, sicuramente risulta un po’ fastidioso.Il sonoro è veramente di ottimo livello anche grazie alla presenza del Dolby Digital in-game che restituisce corposità e pienezza ai vari effetti sonori e ambientali. Le musiche che fanno da sfondo spaziano dalla dance all’hip hop, passando per la “comparsa” di Marilyn Manson con una sua canzone.
– Ottima sensazione di velocità
– Buon parco mezzi
– Qualche sporadico rallentamento
8.0
Tenendo in considerazione il target di videogiocatore a cui il titolo si rivolge, mi sento di affermare che Midnight Club 3 è un bel gioco. La grafica è curata, le modalità di gioco e il livello di sfida proposto assicurano svariate ore di divertimento, il parco macchine è ampio e variegato e il sonoro è piacevole. In conclusione, se non avete pretese di realismo ma vi interessa sfrecciare per le vie cittadine senza troppi problemi, Midnight Club 3 Dub Edition è il titolo che fa per voi.
Voto Recensione di Midnight Club 3: DUB Edition - Recensione
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