Il periodo di pubblicazione di questa piccola fatica della grande N non è casuale: alle porte c’è Federation Force, controverso nuovo episodio della storica saga di Samus Aran che tanto ha fatto discutere. Placare la nervosa community con un regalino sotto forma di minigioco ci è sembrata fin da subito un’astuta mossa di marketing e la riprova di ciò è arriva dopo un’oretta passata con la console in mano: nel menu principale è apparsa la possibilità di avviare una demo proprio di Federation Force, grazie alla quale ci siamo immersi in quello che con ogni probabilità sarà il tutorial della versione finale.
È facile pensare che il peso specifico di Blast Ball sia quindi nullo e che il gioco sia solo un pretesto per farci provare il suo fratello maggiore; in realtà, sorprendentemente, non è così. I due titoli sono uniti da un unico filo conduttore, ed è il gameplay. Sviscerando Blast Ball ci siamo fatti una chiara idea del sistema di controllo del mech in Federation Force, anche se qui l’obiettivo non è esplorare pianeti ma lanciare un enorme pallone metallico nella porta della squadra avversaria. Se state pensando ad un mezzo plagio di Rocket League probabilmente siete delle persone cattive, ma avete centrato il punto.
Il succo è proprio quello del pluripremiato titolo Psyonix, con la differenza che nell’arena si affrontano due team di tre mech e alla palla occorre sparare.
Il movimento del robottone nel campo da gioco è comandato dalla levetta analogica mentre con L si aggancia la sfera, con Y si attivano classici power-up come scudi e boost alla velocità e, a seconda della pressione, con A si sfruttano le due diverse potenze di fuoco del cannone.
Tutto molto semplice, finché non si prova a sfruttare il dorsale R che, abbinato al giroscopio della console, attiva la mira manuale: inizialmente difficile da padroneggiare, questa opzione si rivela importantissima per imporre effetti e direzioni precise alla sfera e fare la differenza nei momenti più delicati.
Imparare a sparare è fondamentale anche per un altro motivo: il mech non può entrare in contatto diretto con la palla, pena: danni irreversibili ed esclusione dalla partita per qualche secondo. In tal senso il cannone può naturalmente essere utilizzato come arma contro i componenti della squadra avversaria e vi lasciamo immaginare cosa significhi questo in termini di strategie e tattiche di gioco. Blast Ball, non per altro, è pensato per essere giocato in compagnia e fa del multiplayer il suo fulcro.
Il menu propone due sole modalità (versus e sfida), che consistono in una o più partite 3vs3 sempre nella medesima arena. La componente online è quindi decisiva nel mantenere l’interesse sul lungo periodo, e per fortuna il lavoro svolto dagli sviluppatori in questo frangente è buono. Le modalità di connessione sono quelle classiche, quindi potrete organizzarvi in locale, tramite download play o direttamente online sfruttando il solido net-code. Se pensate di giocarci da soli, invece, quei blocchi nella memoria nella console saranno destinati a rimanere occupati per molto meno tempo.
Blast Ball, in definitiva, è qualcosa in più di una mera operazione commerciale per promuovere Federation Force. Ne sfrutta le basi del gameplay per proporre una deviazione dai binari canonici della serie e l’esperimento tutto sommato riesce a camminare con le proprie gambe. Scaricarlo non costa nulla, nel vero senso della parola, quindi una possibilità se la merita.