Recensione

Metal Slug 4

Avatar

a cura di rspecial1

Se nella vostra vita siete andati almeno una volta in sala giochi o in qualche piccolo bar che ospitava cabinati, vi sarete senza dubbio imbattuti in una delle saghe di sparatutto più affascinanti del magico mondo dei coin-op, quella di Metal Slug della SNK. Una serie frenetica e con un livello di difficoltà molto alto che ha fatto scuola negli anni e che oggi si presenta sulla console Microsoft con il quarto episodio (ricordiamo che è già uscito il quinto e che è previsto il sesto, senza contare l’episodio in 3d…). Per chi non fosse molto legato alla storia del Neo Geo ricordiamo che questo è il primo capitolo non realizzato dalla storica mamma del mostro nero, fallita purtroppo, ma dalla neo nata (all’epoca) SNK-Playmore. La differenza? Beh, enorme diremmo noi.

Marco è pronto!Come per tutti gli episodi di Metal Slug, anche in questa nuova incarnazione dovremo, all’inizio della nostra avventura, scegliere quale dei quattro beniamini messi a disposizione sia il più adatto a svolgere le missioni in stile Rambo che ci aspettano. Fatto questo verremo catapultati in un classicissimo sparatutto bidimensionale con scrolling da sinistra verso destra, dove l’unico nostro obiettivo sarà raggiungere la fine del livello e distruggere il boss finale che ci attende al varco. I tasti che utilizzerete saranno quelli dello sparo, quello per le bombe a mano ed infine il salto. La meccanica di gioco è semplicissima: avanzando nei vari livelli vi imbatterete in orde di nemici, che variano, a seconda dell’ambientazione in cui svolgerete la missione, da semplici soldati a zombie o alieni, ed anche ostaggi che, una volta liberati, vi doneranno i consueti Power-Ups utili per aumentare la propria potenza di fuoco grazie a nuove armi, vite extra ecc. Ma l’avventura ve la farete tutta a piedi saltellando di qua e di là? Certo che no, visto che se il gioco si chiama Metal Slug un motivo ci sarà, ed è proprio la possibilità di utilizzare svariati mezzi per combattere, che vanno dagli aerei alle moto ecc., ma soprattutto il mitico carro armato che dà il nome al titolo del gioco: lo Slug. Diversamente da ciò che si potrebbe pensare, nel corso delle varie missioni avremo la possibilità di selezionare diverse strade per portare a termine il nostro compito, scelta dei programmatori molto azzeccata che aumenta la rigiocabilità del titolo per tutti gli appassionati. Mancano purtroppo molte opzioni importanti che possano rendere appetibile un titolo cosi vecchio anche oggi. Sebbene il prezzo sia molto basso ci troviamo sempre di fronte ad uno sparatutto uscito anni fa che rappresenta tra le altre cose uno dei peggiori episodi della serie. Il principale difetto di questo quarto capitolo è proprio la sua estrema somiglianza con i vecchi episodi, ma non per ciò che concerne il gameplay, ma proprio per la struttura dei livelli e dei nemici che qui come in nessun’altro capitolo risultano molto ripetitivi e simili tra loro. Le novità per intenderci sono nulle, cosa che non farà piacere a chi possiede il terzo, ma in generale a nessuno dei fan della SNK. Da segnalare che a minarne la qualità finale c’è anche la longevità stessa del titolo, troppo facile, corto e ripetitivo, quasi noioso in certi passaggi, mentre noi eravamo abituati a sfide quasi al limite del possibile… immaginate quindi l’amaro in bocca che ci ha lasciato. Senza contare che ormai ha i suoi anni sulle spalle e che se fosse stato presentato come in America in un bundle contenente anche il quinto episodio le cose sarebbero potute migliorare, ma cosi è solo una mossa troppo commerciale per spingere in un mercato privo di novità come quello della Xbox un gioco famoso e rinomato che qualche appassionato non si farà sfuggire, fosse anche solo per collezionarlo.

Powered by Neo GeoTecnicamente parlando ci troviamo di fronte ad un classico titolo da Neo Geo, con sprites enormi, colorati ed adatti alla situazione di gioco, sempre animati in modo superlativo con quel pizzico di ironia che è un marchio di fabbrica della serie. I punti dolenti sono nella bassa risoluzione e nella generale trasposizione perfetta del gioco. Si, il fatto che non sia stato cambiato nulla è da considerarsi un difetto, visto che il titolo gira su Xbox e che molto probabilmente un maggior sforzo da parte dei programmatori avrebbe permesso di avere un prodotto almeno in parte nuovo, invece che un arcade perfect di un titolo uscito per una console molto, ma molto meno potente. Purtroppo il fatto di non essere una collection ma un titolo a sè lo penalizza molto anche sotto quest’aspetto e c’è da dire che neanche il sonoro riesce ad andare oltre i soliti rumori di esplosioni, urla e spari riciclati in modo clamoroso dagli episodi passati…neanche lo sforzo di farne nuovi o riadattarli.

– E’ un Metal Slug

– Facile, corto e ripetitivo

6.3

Inutile dirvi che se amate la serie e volete avere la possibilità di godervela sulla vostra Xbox magari un pensierino potete anche farlo. Da parte nostra non possiamo che consigliarvi di prendere il terzo capitolo ed evitare se possibile questo gioco. Il prezzo budget lo rende ovviamente appetibile a molti, ma, considerando la durata e le inesistenti aggiunte rispetto la versione per Neo Geo, si colloca in un mercato di nicchia adatto solo ai veri maniaci del genere.

Voto Recensione di Metal Slug 4 - Recensione


6.3

Leggi altri articoli