Recensione

Metal Gear Solid 2: Substance

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a cura di iL SuPrEmO

Di Metal Gear Solid 2 è stato detto di tutto e di più e credo che ormai tutti avrete avuto modo di giocarlo almeno una volta, quindi mi pare superflua ogni presentazione.Si tratta indubbiamente di un capolavoro, di un qualcosa che sarà ricordato per sempre nella storia dei videogiochi. Ma Metal Gear Solid 2: Substance è un’espansione che la Konami ha deciso di produrre solo per fare qualche soldo extra sfruttando un gioco “vecchio”, oppure si tratta di qualcosa per la quale vale veramente la pena di spendere i propri sudati risparmi? Scopriamolo insieme…

Andiamo subito al sodo: cosa c’è di differente?Di differente da Sons of Liberty, ve lo dico subito, c’è ben poco. Naturalmente la cosa si sapeva già da tempo… diciamo che la Konami ha deciso di ripetere l’esperienza fatta in passato con il famoso “VR Missions”.Nel gioco, rispetto al suo predecessore, sono state aggiunte alcune missioni extra che avremo l’opportunità di affrontare seguendo un livello di difficoltà crescente, fino ad arrivare a quello più difficile (in cui visualizzeremo su schermo la scritta “Game over” non appena verremo scoperti da un nemico).Come dite? volete sapere quante missioni ci sono? Beh, tenetevi forte perchè le nuove sfide presenti sono ben 500!Infine, è stata anche introdotta una chicca che farà felice tutti gli amanti di Snake. Coloro che non hanno mai amato Raiden, saranno contenti di sapere che in MGS 2 Substance sarà possibile rivivere una parte dell’avventura di Raiden utilizzando Snake. Man mano che procederemo nel gioco, ci verrà anche data la possibilità di sbloccare nuovi personaggi.Nella confezione è anche presente un secondo DVD, chiamato “The Document Of Metal Gear Solid 2”, che ci permetterà di rivedere, tra le altre cose, moltissime scene filmate, artworks e altro.

GiocabilitàComandi articolati tanto quanto lo è la trama. Frustrante? No appagante ed esaltante.La spettacolarità di alcune scene è data proprio dall’incredibile interazione con l’ambiente.Innanzi tutto finalmente è stata corretto quel fastidioso, a mio parere, difetto che inficiava il movimento del personaggio nel primo MG su Playstation, affetto dalla sindrome “corsaiola”, insomma il personaggio correva e basta, e ciò cozzava con la natura stelth di Metal Gear, in cui agire di soppiatto è di primaria importanza e si deduce che questa era una pecca non da poco. Fortunatamente in questo seguito il movimento del protagonista varia di intensità in base a quanto agiremo sulla leva analogica del pad. Muovendola di alcuni millimetri vedremo il personaggio procedere a piccoli passi, spingendola invece in modo deciso provocheremo un incedere più veloce.La varietà dei comandi continua con la capacità di abbassarsi, sdraiarsi e strisciare a pancia sotto, sparare in terza persona e con la visuale in soggettiva, quest’ultima efficace per colpire il nemico in specifici punti del corpo. Ad esempio all’inizio la nostra arma sarà caricata con dei dardi soporiferi, se colpiremo il malcapitato di fronte a noi su una gamba o su un braccio, ci vorrà qualche attimo prima che il liquido anestetico faccia effetto, mentre se punteremo direttamente alla testa lo vedremo immeditamente stramazzare al suolo. Un elemento relativamente complesso è la tattica strategica che si vuole perseguire.La situazione più comune vi vedrà impegnati ad infiltrarvi nei meandri della nave sulla quale si svolge quasi tutta l’avventura. Ci saranno innumerevoli guardie intente a perlustrare la zona. Potremo sapere con esattezza la loro posizione osservando il radar posto in alto a destra dello schermo. Noi saremo rappresentati da un puntino bianco mentre le guardie da puntini rossi. Noteremo che a questi sarà collegato un cono di luce verde che rappresenterà il campo visivo del nemico nel quale noi non dovremo mai rientrare, previa allarme o attacco immediato contro la nostra persona.La tattica più comune sarà quella di cogliere alle spalle il nemico. Potremo scegliere se conficcargli immediatamente un proiettile in corpo uppure puntargli soltanto la pistola, in questo caso la guardia volgerà immediatamente le mani al cielo. In questa posizione se punteremo il nostro mirino laser sulle sue parti anatomiche più delicate (testa e genitali) l’ostaggio ci scongiurerà di non ucciderlo ed incomincierà a scrollarsi rilasciando a terra vari item come caricatori o rigeneratori energetici.Potremo al contrario subito colpire la guardia facendola cadere a terra, in questa situazione, riposta la pistola e premuto il tasto quadrato vedremo il nostro personaggio tirar su di forza il corpo tramortito con la possibilità di trascinarlo e spostarlo da una parte all’altra. Inoltre lo si potrà nascondere ad esempio nei vari armadietti sparsi in giro, in modo tale da non provocare l’indispezione delle altre guardie alla vista del loro compagno, oppure nelle fasi più intense di guerriglia ci sarà data la facoltà di usare il corpo come scudo umano.Vi saranno in alcuni casi in cui una padronanza perfetta dei comandi sarà necessaria per il compimento ad esempio delle intense fasi di combattimento. Accucciarsi, saltare rotolare, sparare, il tutto potra essere fatto in sequenza ma per non divenire poi prevedibili dovremo mescolare e variare sempre la nostra strategia di attacco.

GraficaHideo Kojima, maniaco, calcolatore, perfezionista, attento ad ogni particolare, anche il più futile.Un breve approccio al gioco induce forse a divagare sul vero valore del comparto grafico che ha posto l’accento non tanto sulla varietà di strutture poligonali o la raffinatezza di texture ultra dettagliate ma quanto sul rendere realistica e coinvolgente al massimo l’avventura.Il gioco si svolge nei 3/4 della sua totalità su di una nave mercantile e per natura intriseca pone delle ambientazioni molto simili tra di loro e forse a lungo andare stucchevoli per l’apparato visivo. L’interazione con esso però è totale. Spariamo ad uno dei tubi che percorrono i lunghi corridoi dell’intera nave e provocheremo una fuoriuscita di vapore bollente d esse. Lo stesso dicasi per i colpi indirizzati contro gli estintori posti in giro che sbufferanno dalle loro bocchette impazzite il loro contenuto.La stessa pioggia della parte iniziale del gioco pone molti spunti sui quali divagare positivamente sulla cura certosino dei particolari grafici. Raffiche di vento direzionali che influenzano il punto di contatto della pioggia contro il corpo di Snake. Effetto esaltato dalla visuale interna in cui l’influenza del vento si farà sentire maggiormente, le gocce d’acqua che inonderanno il nostro visore muteranno di direzione ogni qual volta anche noi lo faremo.Se questi pochi esempi possono essere trascurabili in ambito di gioco vero e proprio altri divengono essenziali per la giocabilità.La pregevole rappresentazione delle ombre dinamiche proiettate sui pavimenti della nave faranno da indizio per i nostri nemici sulla presenza o meno della nostra persona, se da un angolo intravederanno la nostra ombra non ci penseranno due volte prima dare l’allarme.L’attenzione delle guardie nemica potra essere attirata anche attraverso tracce di sangue che schizza realisticamente sui muri ad ogni colpo inferto o chiazze d’acqua lasciate a terra. L’interazione dei colpi continua quando colpiremo ad esempio i vetri di finestre che andranno fragorosamente in frantumi, così anche oggetti e suppellettili di ogni tipo.Insomma, nonostante si tratti di un motore grafico “riciclato”, l’impatto visivo rimane comunque ottimo (anche se, personalmente, avrei gradito l’aggiunta di qualche particolare in più, almeno graficamente, dato che Substance e Sons of Liberty sono identici sotto questo aspetto nonostante l’evidente differenza di età).

SonoroHarry Gregson-Williams: “Caccia a ottobre rosso”, “Armageddon”, “Nemico pubblico”, “Spy Game”…”Metal Gear Solid 2”… chiaro no?Strepitoso accompagnamento sonoro di questo compositore Statunitense ed il suo valore espresso nelle pellicole citate ha pari valore nel gioco. Ogni situazione ed ogni momento è sottolineato dalla a volte adrenalinica e altre volte tesa colonna sonora.Gli fx delle armi sono le perfette riproduzioni dei modelli reali di pistole, fucili mitragliatori, granate ecc. Valori eccelsi anche in quest’ambito.Il doppiaggio è rimasto quello per l’edizione Americana del gioco con i dovuti sottotitoli in italiano (seppur con qualche strafalcione di troppo). Interpretazioni di indubbio valore con voci azzeccate e con pregevoli doti interpretative.

LongevitàPer analizzare la longevità è necessario suddividere il pubblico in due fasce: quelli che hanno gia avuto modo di giocare e completare Metal Gear Solid 2 e quelli che, invece, non hanno mai avuto l’occasione di giocare al capolavoro Konami. I primi, questo Metal Gear Solid 2: Substance finirà inesorabilmente per stancarli (dato che le innovazioni sono veramente troppo poche) mentre ai secondi il gioco sembrerà praticamente infinito.Le missioni poi, seppur presenti in elevato numero, si riveleranno presto ripetitive a causa dell’ambiente a dir poco scarno (vi ricordo che tutte le missioni si svolgeranno al chiuso, nel classico campo di addestramento virtuale con pareti scure e nessun dettaglio per quanto riguarda gli ambienti).

– E’ miglioramento di un capolavoro

– Si tratta di un “film interattivo”

– Ci sono 500 nuove missioni

– Troppe scene filmate

– Alla lunga ripetitivo per chi possedeva già Sons of Liberty

– Doppiaggio in inglese

7.7

Concludendo, consiglio questo titolo a tutti quelli che non hanno avuto modo di completare in passato l’edizione Sons of Liberty e ai veri appassionati del gioco. Se appartenete a questa fascia di persone, è meglio che non facciate caso ai voti sintetici perchè finereste per essere ingannati banalmente dato che Metal Gear Solid 2 è, in ogni caso, un autentico capolavoro. A tutti gli altri consiglierei vivamente di trovare un altro modo per spendere i propri sudati risparmi, dato che si ritroverebbero con in mano un gioco praticamente uguale alla prima edizione (ma con in più alcune missioni che alla lunga risulterebbero ripetitive) e con il portafogli vuoto.

Voto Recensione di Metal Gear Solid 2: Substance - Recensione


7.7

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