Recensione

Metal Gear Solid 2

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a cura di Sem

Informazioni sul prodotto

Immagine di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty
  • Sviluppatore: Konami
  • Produttore: Konami
  • Distributore: Halifax
  • Piattaforme: PC , PS2 , PS3 , PSVITA , XBOX , X360
  • Generi: Stealth game
  • Data di uscita: 8 marzo 2002 (Europa)

Un preambolo durato due anni, prima che finalmente Metal Gear Solid 2 giungesse nelle mani di noi frementi divulgatori del verbo ludico.Certo ogni gioco ha una sua storia prima della sua uscita, a volte banale, altre volte irta di ostacoli ed altre ancora colma di incognite per software house restie nel fornire immagini e informazioni riguardanti il pacchetto ludico.Ritornado al biennio trascorso, in principio MGS2 ebbe invece facoltà di mostrarsi con veemenza di immagini e filmati durante l’E3, mettendo a nudo eccellenza tecnica fuse alle straordinarie capacità registiche di Hideo Kojima, padre naturale della saga di Metal Gear. Quanto di ciò era stato in gran parte estromesso dal capostipite della serie “Solid” sulla prima Playstation è rimasto in gestazione nella memoria neurale di Kojima san fino all’arrivo di quell’hardware capace di concretizzare quelle idee, di rendere possibile l’impossibile di allora, di fare sogno realtà.Nasce Metal Gear Solid 2 – Sons of Liberty. Da quella prima presentazione in pompa magna si sono susseguite a ritmo costante, foto, filmati, demo giocabili e quant’altro MGS2 poteva mostrare ma…non quanto poteva celare. Un guscio prezioso tempestato di tanti diamanti quanti particolari grafici e strutturali emergevano, tra il continuo stupore di tutti.Uno stupore apparente, stupore che per molti, nel bene o nel male si è tramutato in incredulità, una volta provato, giocato e vissuto il gioco nella sua incarnazione definitiva.Hideo Kojima in quelle anticipazioni ha giocato e si è divertito nel farci credere ciò che non è, ha preso la sua creatura, l’ha girata, smontata, stravolta, ha giocato con essa è andato oltre il confine dell’ovvietà fino a giungere ad una delle trame più fantasiose e ricche di colpi di scena che siano mai state create.In questa sede raccontare anche una minima parte degli avvenimenti che avviluppano la trama di gioco sarebbe quanto mai scorretto per tutti coloro che vorranno provare di persona quest’opera.Posso soltanto dire che Hideo Kojima ha talmente avuto la brama di stupire in questo seguito, tanto da porre in discussione anche il protagonista assoluto del gioco, Solid Snake…a voi scoprire il resto.

GraficaHideo Kojima, maniaco, calcolatore, perfezionista, attento ad ogni particolare, anche il più futile.Un breve approccio al gioco induce forse a divagare sul vero valore del comparto grafico che ha posto l’accento non tanto sulla varietà di strutture poligonali o la raffinatezza di texture ultra dettagliate ma quanto sul rendere realistica e coinvolgente al massimo l’avventura.Il gioco si svolge nei 3/4 della sua totalità su di una nave mercantile e per natura intriseca pone delle ambientazioni molto simili tra di loro e forse a lungo andare stucchevoli per l’apparato visivo. L’interazione con esso però è totale. Spariamo ad uno dei tubi che percorrono i lunghi corridoi dell’intera nave e provocheremo una fuoriuscita di vapore bollente d esse. Lo stesso dicasi per i colpi indirizzati contro gli estintori posti in giro che sbufferanno dalle loro bocchette impazzite il loro contenuto.La stessa pioggia della parte iniziale del gioco pone molti spunti sui quali divagare positivamente sulla cura certosino dei particolari grafici. Raffiche di vento direzionali che influenzano il punto di contatto della pioggia contro il corpo di Snake. Effetto esaltato dalla visuale interna in cui l’influenza del vento si farà sentire maggiormente, le gocce d’acqua che inonderanno il nostro visore muteranno di direzione ogni qual volta anche noi lo faremo.Se questi pochi esempi possono essere trascurabili in ambito di gioco vero e proprio altri divengono essenziali per la giocabilità.La pregevole rappresentazione delle ombre dinamiche proiettate sui pavimenti della nave faranno da indizio per i nostri nemici sulla presenza o meno della nostra persona, se da un angolo intravederanno la nostra ombra non ci penseranno due volte prima dare l’allarme.L’attenzione delle guardie nemica potra essere attirata anche attraverso tracce di sangue che schizza realisticamente sui muri ad ogni colpo inferto o chiazze d’acqua lasciate a terra. L’interazione dei colpi continua quando colpiremo ad esempio i vetri di finestre che andranno fragorosamente in frantumi, così anche oggetti e suppellettili di ogni tipo.

SonoroHarry Gregson-Williams: “Caccia a ottobre rosso”, “Armageddon”, “Nemico pubblico”, “Spy Game”…”Metal Gear Solid 2”…chiaro no?Strepitoso accompagnamento sonoro di questo compositore Statunitense ed il suo valore espresso nelle pellicole citate ha pari valore nel gioco. Ogni situazione ed ogni momento è sottolineato dalla a volte adrenalinica e altre volte tesa colonna sonora.Gli fx delle armi sono le perfette riproduzioni dei modelli reali di pistole, fucili mitragliatori, granate ecc. Valori eccelsi anche in quest’ambito.Il doppiaggio è rimasto quello per l’edizione Americana del gioco con i dovuti sottotitoli in italiano. Interpretazioni di indubbio valore con voci azzeccate e con pregevoli doti interpretative.

GiocabilitàComandi articolati tanto quanto lo è la trama. Frustrante? No appagante ed esaltante.La spettacolarità di alcune scene è data proprio dall’incredibile interazione con l’ambiente, laddove nel prequel il parco mosse era già vasto in questo seguito lo è all’ennesima potenza.Innanzi tutto finalmente è stata corretto quel fastidioso, a mio parere, difetto che inficiava il movimento del personaggio nel primo MG su Playstation, affetto dalla sindrome “corsaiola”, insomma il personaggio correva e basta, e ciò cozzava con la natura stelth di Metal Gear, in cui agire di soppiatto è di primaria importanza e si deduce che questa era una pecca non da poco. Fortunatamente in questo seguito il movimento del protagonista varia di intensita in base a quanto agiremo sulla leva analogica del pad. Muovendola di alcuni millimetri vederemo Solid Snake procedere a piccoli passi, spingendola invece in modo deciso provocherà un incedere più veloce.La varietà dei comandi continua con la capacità di abbassarsi, sdraiarsi e strisciare a pancia sotto, sparare in terza persona e con la visuale in soggettiva, quest’ultima efficace per colpire il nemico in specifici punti del corpo. Ad esempio all’inizio la nostra arma sarà caricata con dei dardi soporiferi, se colpiremo il malcapitato di fronte a noi su una gamba o su un braccio, ci vorrà qualche attimo prima che il liquido anestetico faccia effetto, mentre se punteremo direttamente alla testa lo vedremo immeditamente stramazzare al suolo. Un elemento relativamente complesso è la tattica strategica che si vuole perseguire.La situazione più comune vi vedrà impegnati ad infiltrarvi nei meandri della nave sulla quale si svolge quasi tutta l’avventura. Ci saranno innumerevoli guardie intente a perlustrare la zona. Potremo sapere con esattezza la loro posizione osservando il radar posto in alto a destra dello schermo. Noi saremo rappresentati da un puntino bianco mentre le guardie da puntini rossi. Noteremo che a questi sarà collegato un cono di luce verde che rappresenta il campo visivo del nemico nel quale noi non dovremo mai rientrare, previa allarme o attacco immediato contro la nostra persona.La tattica più comune sarà quella di cogliere alle spalle il nemico. Potremo scegliere se conficcargli immediatamente un proiettile in corpo uppure puntargli soltanto la pistola, in questo caso la guardia volgerà immediatamente le mani al cielo. In questa posizione se punteremo il nostro mirino laser sulle sue parti anatomiche più delicate (testa e genitali) l’ostaggio ci scongiurerà di non ucciderlo ed incomincierà a scrollarsi rilasciando a terra vari item come caricatori o rigeneratori energetici.Potremo al contrario subito colpire la guardia facendola cadere a terra, in questa situazione, riposta la pistola e premuto il tasto quadrato vedremo il nostro personaggio tirar su di forza il corpo tramortito con la possibilità di trascinarlo e spostarlo da una parte all’altra. Inoltre lo si potrà nascondere ad esempio nei vari armadietti sparsi in giro, in modo tale da non provocare l’indispezione delle altre guardie alla vista del loro compagno, oppure nelle fasi più intense di guerriglia ci sarà data la facoltà di usare il corpo come scudo umano.Insomma la gia spopositata varietà di mosse eseguibili, diventa ancora superiore in base a come verranno applicate.Vi saranno in alcuni casi in cui una padronanza perfetta dei comandi sarà necessaria per il compimento ad esempio delle intense fasi di combattimento. Accucciarsi, saltare rotolare, sparare, il tutto potra essere fatto in sequenza ma per non divenire poi prevedibili dovremo mescolare e variare sempre la nostra strategia di attacco, è questa una delle essenze di Metal Gear Solid 2.

LongevitàAnche in quest’ambito tutto potrebbe apparire scontato, si inizia il gioco, lo si esplora, ci si emoziona, ci si diverte si giunge al termine, lo si finisce e lo si ripone sullo scaffale per l’eternita…Analisi comune per un gioco fuori dal comune, la discordanza la si evince in quanto l’ approccio al gioco potrà essere ogni volta differente; le prime volte preferirete completare il gioco agendo sul fattore stealth, agirete nell’ombra, esplorerete ogni angolo e zona delle locazioni presenti ; la seconda volta invece potrete essere più diretti, più sbrigativi con un livello d’azione più elevato, con un utilizzo più intenso del vostro arsenale. Ogni volta sarete voi a decidere quando e soprattutto con quale strategia eliminare un nemico o raggiungere un particolare obiettivo. In tal senso la longevita ne giova al massimo tanto da allungare di non poco la vita di questo gioco.

Trama ricca di colpi di scena

Magistrale la regia di Hideo Kojima

Ambientazioni a volte poco varie

9

Il perfetto franchising sfruttato al meglio. Hideo Kojima ha accontentato le richieste del pubblico per realizzare questo seguito, poteva farlo adattando semplicemente il solido concept di gioco del primo glorioso Metal Gear Solid su PSONE alle potenzialità del monolite Sony.

Non ha fatto niente di tutto questo, ha creato nuovamente tutto da zero, ha stravolto e potenziato l’idea originaria, dando vita non a un videogame ma ad una esperienza audio visiva di primo livello, ha condensato tutta la sua passione per la cinematografia (memorabili alcune sequenze) e le ha unite ad una giocabilità di pari valore. Giocare ed essere coinvolti in un gioco, far parte in prima persona di un lugometraggio d’azione e viceversa o entrambe le cose, questo, è Metal Gear Solid 2.

Voto Recensione di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty - Recensione


9

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