A più di un anno dalla sua uscita sul mercato,
Playstation VR ci ha mostrato quanto la realtà virtuale possa farci immergere in mondi fantastici come mai era stato possibile prima d’ora, facendoci vivere in prima persona le emozioni e le sensazioni vissute dai protagonisti dei diversi titoli che hanno fatto capolino nell’ormai nutrita libreria della periferica targata
Sony.
Megaton Rainfall è un titolo ben conscio delle potenzialità di questa tecnologia, e si propone di realizzare uno dei sogni che tutti, almeno una volta, hanno avuto nel corso della loro vita: volare.
Un dio con una missione
La storia di Megaton Rainfall è tanto semplice quanto peculiare: le vicende hanno inizio con una misteriosa voce fuori campo, che scopriamo presto appartenere ad una divinità di cui il nostro protagonista è figlio. Questo dio misterioso ci dà un’importante missione: salvare il pianeta Terra da una minaccia aliena, utilizzando i nostri superpoteri. La premessa narrativa termina qui e, sebbene la divinità tornerà nel corso del gioco per assegnarci nuove abilità, non ci sono grandi sviluppi nella storia, che chiaramente non è il focus di Megaton Rainfall.
Quello che il gioco vuole fare è trasmetterci la sensazione di volare: librarsi nel cielo senza limiti, sentire sferzare il nostro viso e scompigliarci i capelli. E, credeteci, in questo il gioco riesce benissimo: le parole non possono esprimere le sensazione provate, ma basti dirvi che l’impressione di trovarsi veramente in volo è davvero forte. Come se non bastasse, il comparto visivo, pur non piazzandosi tra i migliori visti su
Playstation VR, riesce a farci ammirare diverse città della terra in tutta la loro bellezza, dando un valore aggiunto ai nostri voli intorno ai loro grattacieli. Non solo, ma essendo delle divinità potremo anche volare al di fuori dell’atmosfera terrestre e fare un breve excursus nello spazio, pronto a regalarci degli scorci mozzafiato fatti di stelle, pianeti e galassie. Chiaramente, un gioco così basato sulla velocità dei movimenti e sulle altitudini espone il fianco ad uno dei più grandi problemi della realtà virtuale, vale a dire la motion-sickness. I ragazzi di
Pentadimensional Games hanno inserito diversi accorgimenti per limitare questa sensazione: ad esempio, la visuale si restringe durante alcuni movimenti repentini, arginando così il possibile malessere. Purtroppo, però, il gioco potrebbe rimanere ostico per gli stomaci più deboli, nonostante gli sviluppatori abbiano fatto il possibile per eliminare il problema.
Space invaders
Come abbiamo accennato in apertura, Megaton Rainfall ci vede calati nel panno di una divinità intenta a salvare la terra da una minaccia aliena. Il gioco è strutturato a livelli, ed in ciascuno di essi dovremo difendere una o più città da numerosi attacchi extraterrestri. Grazie alla nostra supervelocità potremo spostarci senza problemi anche tra città ai capi opposti del mondo in tempo per impedire la loro distruzione. Per attaccare i nostri nemici avremo a disposizione un attacco principale costituito da una sfera di energia in grado di distruggere qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Questa si rivela un’arma a doppio taglio: qualora i nemici riuscissero ad evitare il nostro attacco, la sfera potrebbe colpire la città, danneggiandola ed abbassandone la barra della vita. Se noi infatti, come divinità, siamo immortali, lo stesso non si può dire delle città da noi difese: una volta che la barra sarà ridotta allo zero, dal nostro fuoco amico o da quello degli alieni, dovremo ricominciare dall’ultimo checkpoint. Ovviamente, non avremo un solo attacco a disposizione: durante il gioco acquisiremo anche poteri extra, che vanno da una stasi temporale alla telecinesi. Si tratta di abilità che necessitano di un tempo di ricarica dopo essere state utilizzate, ma che si riveleranno fondamentali nei livelli più avanzati. I nemici alieni cambiano di livello in livello e dovremo trovare la debolezza di ciascuno di essi: questo contribuisce a rendere variegata l’esperienza di gioco, che non annoia mai e rimane frenetica fino all’arrivo dei titoli di coda. Ogni livello si conclude con un boss, ed anche qui varietà è la parola d’ordine: se nel primo livello ci troveremo ad affrontare un’astronave gigante, nel secondo troveremo dei vermi giganteschi in grado di attraversare i grattacieli della città. Sebbene i livelli a disposizione non siano moltissimi, quelli più avanzati costituiscono una vera e propria sfida, soprattutto perché i nemici si fanno sempre più scaltri ed aggressivi, mettendo alla prova le nostre abilità di giocatori; anche se, certe volte, l’esperienza può risultare più frustrante che divertente, con un po’ di impegno si può portare a termine il gioco in circa cinque ore. Inoltre, il gioco può contare su un fattore rigiocabilità dovuto alla presenza del classico punteggio di fine livello, che spingerà i più arditi a tornare sui propri passi per migliorare la propria performance. Se consideriamo anche il prezzo irrisorio a cui il gioco viene venduto, l’offerta contenutistica di Megaton Rainfall appare decisamente ottima.
– La sensazione di volare è unica…
– Divertente
– Nemici variegati e sempre più scaltri
– Buon fattore rigiocabilità
– … ma comporta il rischio di nausea
– Frustrante in certe sezioni
Megaton Rainfall è una gradita sorpresa: partendo da un concept tanto semplice quanto intrigante, il gioco riesce a regalarci la sensazione unica di volare a velocità supersonica nei cieli del nostro pianeta (e non solo), sventando nel contempo la minaccia aliena che incombe sulle nostre città. Grazie ad un buon comparto visivo e ad un gameplay che riesce a divertire per tutta la durata del gioco, ci sentiamo di consigliare Megaton Rainfall a tutti i possessori di Playstation VR, a patto di non avere uno stomaco particolarmente debole.