Megaman X7
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a cura di Mirai Trunks
Console che vai, Megaman che trovi. Non ci si può concedere un attimo di pace che zac!, l’infame ometto dall’armatura blu spunta fuori. L’han confinato dentro un Pc, l’han fatto prendere a mazzate selvagge con i suoi amici, l’han fatto diventare una specie di Pokémon…si vocifera che sia prossimo a partecipare al nuovo reality show di Italia 1. Peccato che i fasti del Mega Man che fu su NES mai si sian più raggiunti. Ed allora non sarebbe meglio concentrare le proprie forze su qualcosa di decente invece di sfornare Megaman X e Megaman Battle Network a raffica, o Capcom? Forse sì, forse no, intanto cucchiamoci il settimo capitolo della saga Megaman X: Megaman X7 (Ma dai? Davvero? Oooooh!!!)
E per la settima volta mi tocca salvare il mondo…MMX7 vi vedrà vestire i panni di 3 simpatici esseri corazzati: Zero, da tempo fedele compagno di Megaman, munito della sua inseparabile spada d’energia (in grado finalmente di deflettere i proiettili del nemico), Axl, giovane pistolero nonché piacevole new entry e, ovviamente, Mega Man in persona. I 3 dovranno attraversare livelli impervi e pericolosi, ricchi di trappole ed insidie, per arrivare a fermare il malvagio Red. Benché all’inizio la trama paia dall’interessante sviluppo presto ci si rende conto come il potenziale non sia stato sfruttato al meglio ed il tutto si riveli una semplice ed abbastanza anonima sequela di stages con qualche scena d’intermezzo dal piacevole stile manga ma dal dubbio significato. Peccato.Si parla di Megaman, giusto? Di questi tempi se ne vedono di tutti i colori: RPG, simil-TCG, perfino beat’em up. Meno male che qualcuno si ricorda di ciò che Megaman fu in origine, ossia una specie di puffo meccanizzato saltellante. E stavolta i suoi saltelli li spiccherà, si oda si oda, in tre dimensioni: alle classiche sezioni in 2d vecchio stampo ne sono state aggiunte di nuove nuove in 3d con visuale in terza persona. Evviva! Evviva! Mica tanto…la terza dimensione è un’arma a doppio taglio ed in questo caso Capcom è stata a dir poco maldestra nel manovrarla: la telecamera spesso e volentieri stringe troppo sullo sprite primario limitando di molto la visuale e talvolta offre perfino un’angolazione che rende complessa la comprensione dell’effettiva distanza tra le cose. Con tutti gli annessi e connessi, nel più dei casi parti di life bar buttate al vento od addirittura decessi non imputabili alla nostra incapacità. Poi, come la serie X vuole, la difficoltà di gioco è particolarmente elevata e ciò chiaramente mal si sposa con una telecamera sadica più del nemico. E Non avete letto male. Ma no, non la telecamera sadica…la difficoltà! Purtroppo la maggior parte dei giochi d’oggigiorno è per esigenze commerciali poco complessa; MMX7 va decisamente contro questa tendenza proponendo un’avventura piuttosto impegnativa: gli attacchi dei vostri nemici saranno sin dall’inizio aggressivi ed alquanto dolorosi, la vostra life bar piuttosto limitata ed in nessun modo espandibile, i boss saranno tanto stupidi quanto dolorosi al tocco, le vite a disposizione sempre poche e talvolta (o meglio, spesso) sarete costretti ad agire in fretta per evitare la morte. Alquanto scandalose la disposizione ed il numero dei checkpoint, quasi del tutto inesistenti. Gli stages sono discretamente vasti e, vista la difficoltà del gioco, andavano a mio avviso spezzettati in sezioni ben più piccole di quanto non si sia fatto: è assurdo che io muoia a 3/4 del livello e che debba ricominciare tutto daccapo con quello straccio di life bar che mi ritrovo. Disappointing! Oltre il limite della frustrazione, talvolta. Si diceva…tre personaggi: per ogni missione ne potrete scegliere 2. Uno soltanto per volta potrà agire in campo ma il cambio può essere effettuato in qualsiasi momento tramite la pressione del tasto L2. Ogni bamboccio corazzato possiede chiaramente abilità caratteristiche che lo rendono adatto per taluni tipi di situazione e sta a voi trovare la giusta maniera d’affrontare ogni ostacolo. Peccato che Megaman sia una specie di Rambo e che l’utilità di Zero sia assai inferiore a quella di Axl. Si rivelano buone trovate, invece, la possibilità di upgradare le abilità dei 3 mercenari salvando i cosiddetti Reploids (in sostanza idioti immobili prossimi alla morte) sparsi per ogni livello. Implicita nell’essenza stessa del giuoco la possibilità di gabbare le armi dei boss ed usarle a vostro personale benefizio. Volendo fare un paragone con Mega Man X6 possiamo dire come di nuova carne al fuoco ce ne sia abbastanza…peccato che si sia carbonizzata! Le buone, almeno in potenza, nuove trovate di Capcom si sono rivelate in atto a dir poco mal implementate, rendendo l’esperienza di gioco alquanto frustrante e meno appetibile perfino per un malato di Megaman. La spinta a proseguire rischia di esaurirsi dopo poche ore a causa dei tragici difetti a livello di giocabilità (soprattutto nelle sezioni 3D) ed una seppur buona longevità non basta a risolvere il problema. L’elevato livello di difficoltà si rivela un boomerang a causa della quasi totale mancanza di checkpoints e di life replenishers. Direte voi, “ci fossero tutte quelle cose il gioco sarebbe più facile”. Sì, dico io, ma quando il 50% delle volte che si varca la Linea la colpa è dell’indecente visuale, beh, il difficile s’involve in frustrante ed a questo punto vite bonus & affini servirebbero soltanto ad evitare un repentino cestinamento (o cestinaggio, fate voi) del cd.
Tecnicamente parlando…Grafica appena sufficiente. Nelle fasi 2d bene o male ci siamo: textures a posto, fondali carucci, accettabile anche il simil-cel shading con cui son realizzati gli sprites. Nelle fasi 3d però MMX7 non regge il confronto con i suoi concorrenti più noti: da un platform in 3 dimensioni ci s’aspetta ben altro, se poi si ripensa ai già dibattuti problemi di visuale la frittata è fatta. Senza dimenticare i copiosi rallentamenti, in sostanza il quarto condottiero, che vi accompagneranno durante quasi tutte le vostre battaglie. C’è da dire però che rispetto al suo predecessore MMX7 vanta una look decisamente più pulito e definito, arrivando ad assomigliare di molto a Mega Man Network Transmission per cubo. Il sonoro si rivela sostanzialmente anonimo con tracce rockettare poco orecchiabili e spesso fuori contesto e con le voci dei personaggi che paion davvero innaturali: capisco che si voglia dare l’idea di un gioco non violento, per tutta la famiglia e ‘ste panzane qua, ma dare a Mega Man e Zero la voce di due bambinetti mi par davvero eccessivo.
– Impegnativo
– Sezioni 2d ben equilibrate
– Talvolta frustrante
– Sonoro del tutto insufficiente
– Il 3d è una delusione totale!!
6.7
Perchè una grafica appena sufficiente ed ad un sonoro anonimo li possiamo anche sopportare. Ma quando la principale innovazione (leggi: l’introduzione di sezioni in 3d) diventa il principale motivo di frustrazione (leggi: perderete molte vite per colpa della pessima visuale offerta dalla telecamera) passano in secondo piano anche quei pochi pregi che perfino un gioco non più che mediocre come MMX7 vanta (leggi: le sane vecchie sezioni in 2d, un interessante sistema di upgrade dei personaggi ed una difficoltà decisamente elevata). Credo che esistano molti platform più validi di questo…se avete giocato i 6 precedenti capitoli della serie ed aspettavate il settimo con ansia, MMX7 potrebbe fare per voi. In caso contrario fate finta di nulla e passate oltre.
Voto Recensione di Megaman X7 - Recensione
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