Recensione

Megaman X6

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a cura di Ryoku

Megaman X6 è essenzialmente una continuazione dell’ X5, nel cui interno saranno presenti nuovi stages, boss, nuove armature, ma medesima trama, visto che ancora una volta sarà Sigma l’artefice di ogni minaccia che andrà a coinvolgere il nostro beneamato pianeta. Il numero X6 si dimostra purtroppo tutt’altro che confortevole, siccome l’episodio ad esso associato si dimostra il peggiore della ” serie X “, seppur migliore rispetto i titoli attualmente dedicati al cyborg blu nella medesima saga.

Dove ci ha lasciati l’ X5Tre settimane dopo l’arresto della colonia spaziale che ha quasi cancellato la terra, Zero si ritrova disperso in seguito al confronto contro Sigma, permettendo ad X (Megaman) il recupero della sua spada laser e di conseguenza l’uso della stessa. Rockman prenderà infatti le veci dello spadaccino cybernetico, sfruttando ordunque la Z-Saber oltre che il classico cannone X-Buster. Sarà così possibile eseguire diverse combinazioni d’ attacco abbinando ad ogni fendente lo sparo di un proiettile energetico, potendo così evitare i danni che la moltitudine di nemici vi vorrà arrecare. Lo scopo primario di X sarà quello di ritrovare l’amico scomparso, seguito da quello di respingere ancora una volta i perversi intenti di Sigma, ed eventualmente, aiutare alcuni terrestri in balia dei mostri robotici, prima che questi vengano infettati dallo Zero-virus e trasformarsi di conseguenza in ulteriori ostacoli da battere. Il protagonista però non sarà da solo, potrà infatti contare sull’ appoggio di un gruppo di amici che già durante le vicende dell’ X5 fu presente, dal quale spicca il nome di Alia, che saprà darci in tempo reale informazioni inerenti alle aree che andremo ad esplorare.

L’ introCome accadde in Megaman X4, anche l’ X6 introduce l’ avventura ad esso associata con un video musicale in stile ” anime “, accompagnato da una bellissima colonna sonora il cui titolo è ” Moonlight “. L’ intro riassume con determinate scene il finale dell’ X5, potendo così ricollegare il videogiocatore alla serie di avvenimenti che ben presto si ritroverà ad affrontare

La solita routinePer l’ennesima volta, subito dopo aver terminato il classico livello introduttivo, ci compariranno davanti i volti degli 8 boss da affrontare, selezionando successivamente quello che per prima vorremo sconfiggere. Ad ogni robot principale viene associata una particolare location, in relazione ad ambientazioni non troppo diverse da quelle percorse nei capitoli precedenti. Non verranno a mancare ad esempio, le aree popolate dagli imponenti ghiacciai o al contrario le camere magmatiche che hanno ospitato più volte le azioni sparatutto che caratterizzano il gioco. Sconfitto un boss, assimileremo il suo stesso potere, da sfruttare contro ulteriori bestioni metallici o per accedere a zone precedentemente inaccessibili.

Le nuove armaturePrima di accedere ad un livello, ci verrà proposta la possibilità di scegliere Rockman sia senza che con la Falcon, la fantomatica corazza dell’ X5. Oltre quest’ultima, potrete ottenere successivamente ulteriori armature, se ne andrete a cercare i rispettivi pezzi sparsi in ogni stage selezionabile. Le corazze a disposizione sono le seguenti:

La Blade Armor: designata appositamente per l’utilizzo della Z-Saber, e che ci permetterà di caricare il colpo con la spada (come accade per l’ X-Buster) e creare ulteriori combo con quest’ ultima. Infine, saprà incrementare l’ agilità dei nostri movimenti, permettendo potenti impicchiate con la sciabola dopo aver eseguito un salto.

La Shadow Armor: con quest’ ultima diventerete dei veri e propri ninja, ci permetterà infatti di arrampicarci sulle pareti senza scivolare verso il basso e di attaccarci al soffito perfino in presenza di punte affilate. Potremo saltare ad altezze maggiori e raggiungere piattaforme poste ad alta quota. L’ unico svantaggio riguarda l’ impossibilità di usare le armi speciali dei boss quando la si indossa.

La Ultimate Armor: presenterà le medesime funzionalità della falcon ma con la possibilità di utilizzare per molteplici volte il Giga Attak, il colpo più potente che va ad infliggere la X-Buster.

La Black Zero: non è propriamente una corazza, ma bensì un espansione che permette l’ aumento di paramentri come la difesa e l’attacco. Non vi dico altro onde evitare spoiler.

La pessima giocabilitàI ragazzi della Capcom fanno un eclatante passo indietro riguardo la giocabilità di questo gioco, vista la difficoltà mal bilanciata e l’esagerata moltitudine dei nemici che appaiono sullo schermo. E’ infatti la prassi del gioco dover scansare missili provenienti da ogni angolazione oltre a dover evitare gli attacchi fisici dei Maverick, senza contare che gran parte di quest’ultimi sanno anche volare. L’ eccessiva presenza dei nemici provvederà ad avvilire il videogiocatore, portandolo alla fuga piuttosto che all’ azione contro i robottoni malefici. Per fortuna la qualità audio rimane su ottimi livelli, capace di accompagnare egregiamente le diverse dinamiche di gioco, garantendo colonne sonore techno del tutto appaganti ed un buon doppiaggio per quanto riguarda le voci dei vari personaggi.

La solita longevitàSeppur Megaman X6 presenti finali alternativi, terminerete il tutto in 2 o 3 ore, tral’ altro a differenza degli episodi precedenti si dimostra tutt’ altro che rigiocabile, basterà infatti finirlo una prima volta per abbandonarlo successivamente nella vostra ludoteca. Un titolo troppo ostico per essere ritenuto piacevole da giocare.

Grafica 2D ma sempre ottimaleNonostante la prospettiva 2D tipica della serie, questo ennesimo capitolo della Capcom sa abbagliare e sorprendere con una grafica coloratissima e dettagliata, che non sfigura tutt’ora dinanzi i giochi più attuali. Anzi, a mio avviso, un Megaman 3D non meriterebbe neppure la nomina del titolo che porta dato che perderebbe l’essenza del videogame in questione. Miglioramenti nel dettaglio si notano in maniera evidente, ma nulla di così eclatante rispetto ciò che si era già visto negli antecedenti.

– Comparto grafico su ottimi livelli

– Colonne sonore sempre al top

– Difficoltà mal calibrata

– Spesso e volentieri troppo ostico

– Un passo indietro con la giocabilità

7.0

Megaman X6 è purtroppo un episodio deludente, indice di una saga che probabilmente inizia a risentire il peso dei suoi anni, non ritroverete infatti nulla di nuovo se non una pessima giocabilità che basta a rovinare tutto. Un prodotto quindi che consiglio ai soli fanatici del robottino blu mentre si astenga il resto dell’utenza videoludica, che può trovare in ulteriori action bidimensionali ciò che cercano, magari riprendendo in considerazione gli episodi precedenti dello stesso X

Voto Recensione di Megaman X6 - Recensione


7

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