Recensione

Megaman X Collection

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a cura di Makinit

Giocare una collezione di titoli antichi è sempre rischioso: il pericolo principale è di iniziare le partite con entusiasmo, per poi realizzare che i giochi contenuti hanno ormai fatto il loro tempo. Questo “pericolo” però non imperversa necessariamente in ogni raccolta: titoli come Mario, Sonic e… MegaMan, se riuniti danno vita a collezioni memorabili.Ed è con questo spirito che si deve iniziare a giocare a MegaMan X Collection, tenendo a mente che si tratta di una raccolta di capolavori, il fiore all’occhiello dei primi anni ’90. MegaMan X, la serie che vide la luce nel 1993 sulla piattaforma del Super Nintendo, è raccolta in questo disco, contenente i primi 6 episodi: dall’incredibile esordio che lo consacrò come platform/sparatutto definitivo, a una delle ultime uscite, X6, che ha visto il suo temporaneo tramonto (destinato a cessare, con l’arrivo dello stupefacente MegaMan X8).

La collezioneMegaMan X Collection (MMXC d’ora in avanti) può essere considerato il diretto successore di MegaMan Anniversary Collection (MMAC). Del resto, giocando a MMAC si avrà indubbiamente pensato: “ottima collection, ma se ci fosse della serie X sarebbe fantastico!”. Ma ai tempi Capcom smentì subito che un eventuale MMXC fosse in lavorazione, però era evidente che si trattava solo di una questione di tempo prima dell’inevitabile… Per quanto la serie originale fosse apprezzata, quella di maggiore successo era indubbiamente la X, che si differenziava sia per giocabilità che per trama (e anche colonna sonora), riscontrando maggiormente il favore del publico.

I giochiCome detto, la collezione vede raggruppati gli episodi dal 1° al 6° di MegaMan X, e, come bonus, il gioco di macchine fumettoso MegaMan Battle & Chase, che però non fa parte della serie X, ma di quella originale, e va sbloccato; la sua presenza è facilmente spiegabile dal fatto che tale gioco non è mai uscito in America, e il produttore della collezione ha colto l’occasione per inserirlo, dando anche agli americani la possibilità di potersi godere lo stile adrenalinico e battagliero di questo singolare episodio. Inoltre la versione di MegaMan X3 è quella uscita su PlayStation, la quale presenta scene anime e remix musicali, che erano assenti nella versione originale del Super Nintendo.Ciò che accomuna tutti i capitoli è la struttura decisamente simile e poco differente da un episodio all’altro. In ogni gioco si dovrà superare il livello introduttivo, sconfiggere gli 8 boss superando i loro livelli a tema (dal polo-nord alla fonderia, dalla giungla all’aeroporto) e ottenendo le loro armi, superare i 4 livelli finali, e sconfiggere Sigma. Ma se i fans non si stancano mai di giocare a MegaMan, i motivi ci sono: la giocabilità frenetica, la grafica fluida, l’accattivante design dei personaggi e la trama di tutto rispetto (nonostante qualche piccola banalità) sono solo alcuni di essi. In ogni gioco però si possono notare quelle piccole differenze che hanno scandito nel tempo le tappe evolutive della serie. In X2 per esempio si poteva per la prima volta combattere contro dei boss opzionali ed eseguire lo scatto aereo, in X3 è stata introdotta la possibilità di usare Zero e, nelle versioni successive, le scene anime, in X4 per la prima volta le storie di X e Zero erano separate, e quest’ultimo ottiene finalmente uno stile unico e che lo differenzia notevolmente da X, offrendo un’esperienza anche più gratificante.Altra caratteristica che accomuna questi giochi è la straordinaria difficoltà, che spinge il giocatore a sudare le famose sette camicie per portare a termine anche un solo livello, ma dal cui superamento ne consegue una grande soddisfazione.

All’atto pratico: Tra emulazione e adattamentoUna volta fatta partire la schermata iniziale, e dopo aver premuto START, vi troverete davanti la selezione dei giochi, che avrà come tema musicale uno fra quelli della selezione del livello presenti in X4, X5 e X6. Premendo l’apposito tasto dorsale destro passerete al menù delle opzioni che offre ben poco (posizione schermo e livello audio), dal momento che le altre personalizzazioni sono disponibili all’interno di ciascun gioco. Con il tasto dorsale sinistro invece passate alla schermata della galleria, piena di segreti banali (che comprendono musiche, immagini, e suggerimenti; niente che non fosse già presente nei siti web specializzati). Ogni gioco ha a disposizione 3 slot di salvataggio, anche quei titoli che nelle loro versioni originali possedevano ben più di soli 3 slot (X5 e X6 infatti permettevano di salvare circa 10 partite).I caricamenti di tutti i giochi sono stati drasticamente ridotti, grazie alla potenza della console, e sono stati tolti anche i rallentamenti originali. Al contrario di quanto accadeva in MMAC, i tasti sono interamente configurabili, ma incredibilmente, tale configurazione viene memorizzata solo in X4, X5 e X6, poichè all’uscita dai giochi X1, X2 e X3 questa ritornerà automaticamente all’impostazione originale, costringendovi a ri-sistemarla ogni qualvolta ne sentirete il bisogno. Altra noia è il fatto che il gioco non vi permetta di andare al menù principale della collection se non dopo aver terminato un livello, o dopo un “soft-reset”.Se quindi l’emulazione è riuscita perfettamente, si avrebbe certamente gradito altrettanta cura nella fase di adattamento. Sorprendono inoltre le mancate correzioni di errori già presenti nelle versioni originali: il riferimento va principalmente alle imprecisioni grammaticali, presenti soprattutto in X6. Se d’altro canto ci si poteva aspettare delle conversioni identiche in tutto e per tutto, anche nell’ambito dei difetti, ciò che in realtà non ci saremmo mai aspettati è stata l’eliminazione diretta e totale di alcune caratteristiche: in X1, MegaMan non dice più “hadoken” quando spara la famosa sfera di fuoco, il doppiaggio in giapponese di X6 è stato completamente cancellato (eccezione fatta per la canzone iniziale e finale), e il “filmato” introduttivo di Battle & Chase appare in versione ridotta (anche se in realtà, era in questo stato anche nella versione PAL per PlayStation).

Gli ExtraDopo le musiche remixate, le colonne sonore extra, il cartone animato e l’intervista a Keiji Inafune (il creatore della serie, noto anche per Onimusha) visti in MMAC, da questo MMXC si poteva pretendere molto di più, o almeno una qualità non inferiore. Invece, nonostante i continui ritardi che il gioco ha dovuto subire, gli extra sono uno più banale dell’altro. Tutto ciò che è contenuto nella galleria non proporrà sorprese ai giocatori più esperti. Ogni immagine, ogni musica, e ogni “suggerimento” (che spiega come ottenere le abilità speciali di X, nei primi tre episodi) possono essere trovati senza fatica da qualsiasi navigatore di internet. La delusione quindi è grande, soprattutto perché all’epoca dell’uscita del gioco, Capcom alimentò le false speranze circa inserimento di remix musicali e doppiaggi (raggiungendo persino accordi con l’Ocean Group, responsabili delle voci dei più recenti giochi di MegaMan), senza di fatto implementare nessuno di essi, anzi togliendo alcune che già vi erano nelle versioni originali (come il già citato doppiaggio in giapponese di X6).

– 7 giochi in uno

– Prezzo economico

– Il meglio del antico 2D

– Piccoli bug risolti

– Caricamente ridotti

– Poteva essere la migliore collezione mai esistita

– Pochissimi extra…

– … e quei pochi sono banali

– Alcuni tagli nelle nuove versioni dei giochi

7.4

Col taglio degli extra promessi, l’unico vero vantaggio di avere questa collezione è quello di non dovere cambiare disco ogni qual volta si voglia giocare a un MMX diverso… la qualità e lo spessore dei giochi è indubbiamente superiore a quella di MMAC, ma è altrettanto indubbio che, chi riteneva MMAC povero di extra, troverà quest’ultima collezione ancora più vuota. Il principale “problema” di MMXC è infatti quello di rivolgersi esclusivamente ai giocatori novizi che non hanno mai avuto modo di provare le esperienze che i giochi della serie hanno da offrire, o anche a quei giocatori che hanno mancato uno o due capitoli ai tempi della loro uscita. Se siete fra questi, allora MMXC è ciò che fa per voi; se invece avete già avuto modo di provare ogni singolo gioco, potete anche guardare altrove, dal momento che non vi sono extra e incentivi sufficienti a consigliarne l’acquisto.

Voto Recensione di Megaman X Collection - Recensione


7.4

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