Recensione

Megaman: Maverick Hunter X

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a cura di Redazione SpazioGames

Il nome megaman di sicuro non è un nome nuovo, le origini del robottino blu di capcom risalgono infatti al mitico NES negli anni ’80, fin da quei tempi megaman si distinse come un platform con elementi sparatutto.Il gioco infatti consisteva nell’attraversare dei livelli pieni di nemici saltando qua e la ed evitando i vari colpi che ci venivano lanciati fino a giungere alla fine del livello dove si trovava il mitico boss di fine livello che una volta battuto ci avrebbe dato i suoi poteri. Classico ma divertentissimo ed erano in molti che amavano (e amano tutt’ora)la sagadel robottino blu.

Maverick Hunter X comunque altro non è che il remake di Megaman X (Rockman X in Giappone) uscito per Super Nintendo con una grafica riadattata e alcuni Extra che ci aiutano a capire meglio la storia rispetto alla versione originale.

TramaIl plot parte in un ipotetico futuro 20XX, il genere umano ha fatto passi da gigante in ambito tecnologico, l’uomo ha inventato dei Robot che lo aiutano nei lavori e in molti altri campi, un giorno il Dr.Cain un noto scienziato del tempo ritrova una capsula che dalla grandezza potrebbe contenere un uomo con sopra scritto X. La capsula contiene un androide di nome X che il Dr.Cain scoprirà presto essere molto diverso dagli altri Robot, X è infatti si un essere artificiale come gli altri dal punto di vista strutturale, ma è in grado di ragionare con la sua testa e di provare sentimenti come un vero essere umano, queste caratteristiche daranno quindi la possibilità al Dr.Cain di crearedei robot con una propria intelligenza che inizieranno a convivere con gli uomini, essi vengono chiamati Reploid e per l’umanità sembra prospettarsi un periodo di pace e prosperità.Purtroppo come di solito accade si presentano dei problemi, alcuni reploid impazziti si ribellano agli umani, questi vengono denominati Maverick e per contrastarli viene allora istituito un gruppo di reploid scelti chiamati Maverick Hunter atti a fermare questi criminali. X fa parte di questo gruppo, insieme ad altri reploid, in particolare Zero un reploid molto potente e suo amico e Sigma il comandante della squadra di Hunter di cui X fa parte. Purtroppo anche Sigma diventa un Maverick e X e Zero si trovano costretti a combatterecontro il loro comandante. Da qui inizia il gioco dove noi vestiremo i panni di X che cercherà di fermare Sigma prima che distrugga l’intera civiltà umana.

Dal 2D di Megaman X al 3D di Maverick Hunter XLa prima cosa che salta all’occhio iniziando il gioco è, oltre alla fantastica sequenza animata in stile anime che ci racconta alcuni degli avvenimenti, la grafica 3D del titolo. Chi ha giocato su snes il vecchio megaman X, infatti, ricorderà che il gioco era completamente 2D. Graficamente il titolo ha una impostazione 2D; il personaggio principale, gli antagonisti, gli ambienti e tutto ciò che si può vedere sullo schermo è realizzato con in 3D, ma lo scrolling del gioco è in “classico” bidimensionale (avanti e indietro, per intenderci, senza possibilità di addentrarci in profondità negli stage).I movimenti del personaggio sono ben realizzati e ricordano molto quelli del vecchio gioco in 2D, non ci sono particolari difetti grafici tranne qualche rallentamento nelle situazioni più caotiche (può accadere che su schermo si presentino 4 o 5 nemici più esplosioni ed è in questa occasione che il gioco perde frame-rate). Gli stage sono stati migliorati rispetto ai loro corrispettivi in 2D, grazie all’utilizzo di un maggiore livello di dettaglio e di alcune parti inedite.Il comparto audio del gioco è ottimo: le musiche sono infatti le stesse del vecchio Megaman X ri-arrangiate per il remake, gli effetti sonori degli spari,delle esplosioni, dei passi del personaggio sono stati rivisti e migliorati ed è stato aggiunto il doppiaggio (ottimo devo dire) in inglese durante i dialoghi di intermezzo che avvengono negli gli stage. Nulla da dire dunque sul comparto sonoro, se non che i più nostalgici potranno rincuorasi sapendo che le musichette che accompagnano gli stage sono rimaste pressochè invariate.

GameplayDal punto di vista del gameplay, il gioco si presenta praticamente identico a Megaman X per snes. Dopo aver scelto da un apposito menù lo stage, rappresentato dal volto del boss che vi sarà alla fine (classico di tutti i giochi della saga di megaman), X dovrà sempre correre avanti nei livelli, evitando colpi nemici, saltellando qui e lì per avanzare e sparando ai nemici per distruggerli. Alla fine di ogni livello ci ritroveremo alle prese con il classico boss con le sue mosse caratteristiche delle quali ci approprieremo dopo averlo sconfitto. Come nel vecchio megaman X, ogni boss ha delle armi contro cui è più debole e starà a noi scoprire quali. Nel gioco sono presenti diversi “secrets”,quali ad esempio le parti di armatura di X che lo renderanno più potente e resistente, oppure i cuori che ci aiuteranno ad aumentare la nostra barra vitale. Come da copione per la serie, comunque, l’abilità e la velocità nell’evitare i colpi nemici potranno salvarvi più di una volta da morte certa.Di sicuro, il gameplay non è quanto di più innovativo possa esistere, ma è comunque piacevole e lascia invariata la difficoltà dell’episodio per Snes che era uno dei punti di forza del titolo. Una delle noti dolenti è la longevità: come tutti i megaman, Maverick Hunter X non dura molto, dato che per completarlo la prima volta non occorrono più di 7-8 ore, soprattutto per chi è avvezzo alle dinamiche di gioco. Fortunatamente, però, rispetto alla versione Snes sono stati aggiunti diversi Extra che ci invoglieranno a cominciare nuovamente il gioco, quali diversi livelli di difficoltà e la possibilità di sbloccare un altro personaggio: Vile, la nemesi di X e Zero, il quale avrà una sua storia (con tanto di sequenze animate dedicate) che spiega alcuni retroscena. Con lui il gioco cambierà rispetto a quando lo si gioca con X; Vile ha infatti armi e abilità diverse che ci consentiranno (o direi obbligheranno) a scegliere un modo differente di porci contro i nemici per riuscire a proseguire nell’avventura. L’extra più gradito è certamente l’OAV The Day of Sigma che spiegherà in dettaglio le ragioni per le quali Sigma ha deciso di tradire i Maverick Hunter e divenire un criminale. In pratica, si tratta di un episodio animato di una durata complessiva di una ventina di minuti.

– E’Megaman X Rifatto graficamente

– Difficile come il vecchio

– Molti Extra

– Con il medesimo gameplay…..

– ….. che potrebbe non piacere a tutti

– Durata della storia principale non lunghissima

7.0

Giocando questo titolo, mi ha pervaso un senso di nostalgia che mi ha riportato ai pomeriggi trascorsi a cercare di sconfiggere gli impegnativi boss del gioco. L’esperienza che offre Maverick Hunter X è sicuramente gradevole; il gioco mantiene ancora integro il suo appeal sfoggiando una veste grafica rinnovata ma lasciando invariato un gameplay che farà scendere la lacrimuccia ai nostalgici e ai patiti del retrogame. Personalmente, mi sento di consigliare il gioco a tutti gli appassionati del robottino blu; per chi invece non conoscesse le sue gesta,

questo può essere il momento per avvicinarsi ad una saga ormai storica e che nonostante l’età mantiene ancora il suo splendore. Spero a questo punto che capcom scelga di continuare su questa strada realizzando anche il remake degli altri episodi della serie X.

Recensione a cura di Nohman

Voto Recensione di Megaman: Maverick Hunter X - Recensione


7

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