Mega Man Powered Up
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a cura di A bbbello
Tra il vecchio e il nuovoVent’anni in ambito videoludico non sono certo pochi ma, anzi, segnano un’epoca. Titoli di due decenni fa potrebbero risultare obsoleti ai più, ma quando Capcom decide di proporre al pubblico un “porting” così ben realizzato, le cose cambiano. Remake di un gioco uscito appunto vent’anni fa sul pluridecorato NES, Mega Man Powered Up si presenta in due vesti diametralmente opposte, così da non scontentare nessuno: gli amanti del vintage sceglieranno – non abbiamo dubbi – di vivere la modalità principale in Old Style (versione praticamente identica a quella per console a 8 bit), mentre i gamers meno nostalgici, o semplicemente più giovani, potranno affrontarla in New Style, versione che si avvale del dovuto upgrade tecnico, giusto per stare al passo coi tempi.
Mega Man, non cambi mai!La storia che fa da sfondo all’avventura non presenta nulla di rivoluzionario, dato che si tratta di far fuori i cattivoni di turno con il nostro eroico robottino. Capcom ha mirato a mantenere intatto anche lo zoccolo duro di un gameplay che si è sempre dimostrato vincente, con livelli all’insegna di salti su piattaforme e uccisione di nemici che si concludono con i canonici boss. Sì, i boss, quelli vecchi ci sono tutti (e ognuno di loro, una volta sconfitto, ci regalerà un’arma unica da utilizzare nei livelli successivi) ma sono otto in totale. Come mai? Ah già, le new entry, Oilman e Timeman! Ognuno di loro, come da copione, vanta il suo personalissimo livello: lo stage di Timeman è costellato di pendoli e esplosivi a tempo, mentre Oilman, come intuibile dal nome, vi farà dannare con le sua piattaforme sdrucciolevoli. Tutti gli altri – come non ricordare Cutman, Iceman, Fireman e Gutsman – rimangono invece fedeli alle loro origini, non presentando alcun cambiamento (sempre di remake si tratta!). Quante volte, giocando un episodio della serie, avete inveito perché quel salto era troppo difficile o quel nemico invincibile? Come noto, infatti, Mega Man è celeberrimo per la sua elevata difficoltà, e i programmatori, questa volta, hanno deciso di venirci incontro. In ogni livello la difficoltà è settabile, in modo tale da soddisfare tutte le esigenze, sia di coloro ormai avvezzi alle meccaniche del titolo sia di chi si avvicina per la prima volta – e non ve ne pentirete, statene certi – a un episodio della saga. Abbassando la difficoltà, nei livelli troveremo più piattaforme che ci agevoleranno nei salti e nemici meno “indiavolati”. Al contrario, alzandola ci ritroveremo alle prese con salti alquanto disagevoli e nemici per nulla remissivi. Insomma, sono sicuro che tutti voi ringrazierete gli sviluppatori per questa possibilità.
E dopo l’avventura principale?… giocherete ancora tantissimo a questo Mega Man Powered Up! Oltre alla possibilità di sbloccare i boss uccidendoli senza ricorrere all’utilizzo delle armi speciali da loro rilasciate (io non vi ho detto niente…), la Challenge Mode offre tantissime sfide, ben 100 in totale e delle più disparate: dal completamento di un livello senza usare le armi all’uccisione di un tot di nemici in un tempo prestabilito, passando per il salto su piattaforme fino alla conquista della bandiera. Insomma, ce n’è di tutti i colori, ma se ancora nutrite dei dubbi sulla longevità del prodotto, i programmatori hanno pensato bene di implementare un level editor davvero molto profondo. In una sola parola, è splendido: permette di decidere tutto, tra nemici, numero di piattaforme e difficoltà, per una longevità praticamente infinita. Ma se il level editor vi dovesse sembrare troppo complicato, niente paura, c’è sempre il tutorial pronto a venirvi in soccorso.Dunque, il titolo si presta molto alla “portabilità”, tra una fermata del bus e l’altra non vi annoierete di certo completando una sfida o creandovi il vostro “livello perfetto”.
Chi ha detto che vecchio è squallido?L’art design del gioco è rimasto quello del vecchio gioco per NES anche se con le dovute migliorie grafiche. Il comparto estetico è, come da copione per la serie, molto colorato e cartoonoso, con fondali curati e character design molto piacevole. La giocabilità è resa ottima anche dal frame rate, sempre alto se non in qualche caso davvero rarissimo. Per quanto riguarda il sonoro, gli effetti sono tutti ben fatti così come le voci, studiate a puntino per quasi tutti i personaggi principali. Le musiche nell’Old Style sono le medesime di vent’anni fa, mentre il New Style presenta dei motivetti remixati molto orecchiabili e incalzanti.
– E’ Mega Man
– Possibilità di settare la difficoltà in ogni livello
– Longevità assicurata dalle sfide e dal level editor
– Fatico a trovarne…
7.0
Mega Man Powered Up con i suoi 20 anni si dimostra ancora un prodotto “attuale” che farà felici sia gli affetti da saudade videoludica sia gli amanti del genere platform fine a sé stesso. Con un avventura vivibile in Old Style e New Style, nessuno potrà storcerà il naso. Se ancora non foste certi della bontà del prodotto, vi basti pensare alle decine e decine di sfide e al level editor per una longevità di tutto rispetto. Desueto o no, in definitiva questo gioco racchiude in sé tutto il fascino di Mega Man, nonostante i due decenni sulle spalle.
Voto Recensione di Mega Man Powered Up - Recensione
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