Come dice un antico saggio orientale, non ci sono numeri dall’uno al sei se non ci sono i numeri dal sette al dieci. E chi ha vissuto gli albori del videogioco, traghettando la propria passione negli anni partendo dalle vecchie home console come NES e arrivando a PS1, passando per la gloriosa SNES, non può non ricordare con una fitta di nostalgia canaglia la serie di Mega Man: una decina di capitoli che grazie alla loro pregevolezza e spietatezza hanno saputo condizionare un’epoca intera di platform. E visto che la prima Legacy Collection dedicata al Blue Bomber ed edita due anni fa è stata accolta molto ben volentieri dal pubblico, Capcom ha ben pensato, garantendo degli standard qualitativi di porting altissimi nonostante nel frattempo avesse cambiato team di sviluppo, di portare su PC e console di questa generazione gli altri capitoli della saga, quelli che di fatti chiudono il ciclo delle principali pubblicazioni di Mega Man. Seppur questa nuova Mega Man Legacy Collection 2 non sia del tutto perfetta, resta comunque una di quelle raccolte da prendere ad esempio quando si pensa di proporre un porting fatto bene al pubblico.
Per chi dovesse riparare il debito di Storia dei Videogiochi…
Per tutti quelli che avessero abitato negli ultimi trenta anni su Marte e non sanno chi sia Mega Man, faremo un rapido ripasso di storia del videogioco. Mega Man è una serie di videogiochi apparsa per la prima volta nel 1987. La console che ospitò i primi sei capitoli della saga fu il leggendario NES. Una volta che saga assunse prestigio e fama, proliferò su un po’ tutte le piattaforme, andando a colonizzare sia console domestiche che portatili, arrivando addirittura su cellulari di ultima generazione. Quello che ha reso Mega Man una pietra miliare tra i platform fu la sua formula, semplice ed ostica allo stesso tempo. Quasi tutti i capitoli della saga si presentano come un platform a scorrimento dove il nostro Mega Man potrà scegliere i livelli da affrontare nell’ordine che preferisce. La scelta deve essere saggia poiché alla fine di ogni livello ci sarà un boss ad attenderci. Salti millimetrici e spari al millisecondo saranno richiesti per abbattere la minaccia, la quale alla fine del combattimento ci sbloccherà nuove abilità ed armi. L’ordine con cui sceglieremo di combattere i boss sarà vitale poiché determinate armi saranno utili verso alcuni boss ed inutili contro altri. Ma adesso veniamo a noi, e cioè dove Capcom ci aveva lasciati ovvero dal capitolo 6.
In questa nuova Collection, troveremo completamente restaurati ed adattati ai comandi dei moderni pad, i quattro capitoli che vanno dal 7 al 10. Per i più stagionati, se vi è venuto un brivido freddo lungo la schiena pensando al settimo e all’ottavo capitolo non vi preoccupate, è normalissimo. Tali sono i capitoli che difatti segnarono il salto generazionale di una saga storica, passando dagli 8-bit del NES ai 16-bit del SNES e successivamente alla grafica poligonale di PS1. Nonostante tutti li ricordino come i capitoli più infelici della saga a causa delle loro meccaniche prive di identità, si rivelano ancora divertenti da giocare tutt’oggi. Meno hardcore dei precedenti e più “user friendly”, questi due capitoli si sposano alla perfezione con alcune delle meccaniche di gameplay più moderne e dunque potenzialmente più appetibili al pubblico odierno. E se gli inguaribili nostalgici amanti del dolore e della frustrazione non hanno mai accolto calorosamente questi due titoli, il discorso cambia completamente con il capitolo 9, raro capolavoro, ed il successivo decimo, eclissato solo dalla bellezza primegènia del capitolo precedente. Attraverso un ritorno alle origini, pennellato alla perfezione da un gameplay purissimo di prima qualità, gli ultimi due capitoli della famosa saga di Mega Man sono riusciti a ristabilire un livello di difficoltà ed appagamento che mancava da molto alla serie, rendendoli di fatto un must have per tutti gli appassionati di Mega Man e dei platform in generale.
Un porting di rara bellezza
Che questa Legacy Collection 2 fosse nell’aria, lo avevamo intuito già da qualche mese: la prima Legacy Collection vendette così bene che in Capcom sarebbero stati pazzi a non completare le uscite del suo Blu Bomber. Così, quando abbiamo saputo che Capcom aveva rilevato il lavoro dei ragazzi Backbone Entertainment, acquisendo di fatto l’intera direzione e sviluppo dei lavori, abbiamo avuto non pochi dubbi su quello che poi sarebbe stato il lavoro finale. Dubbi del tutto infondati, scacciati via immediatamente già dopo la prima mezz’ora di gioco. Il porting fatto resta su livelli qualitativi altissimi, tra comandi precisi e riproduzione fedele dei suoni a 8 e 18-bit. Appoggiandosi proprio sulla scheletro della precedente Collection, Capcom ha ampliato l’esperienza ludica aggiungendo molteplici Sfide che di fatto allungano, e non di poco, la longevità dei quattro titoli. Ad essere onesti, bisogna dire che mentre le Sfide ideate da Blackbone erano variegate e mai noiose, quelle riportate da Capcom sembrano un copia-incolla delle precedenti, dando una spiacevole effetto deja vu a chi le avesse completate già nel primo capitolo. Nulla di grave, se si pensa alle ore di gioco che già i quattro Mega Man base da soli garantiscono che può essere sopperito già dalla rigiocabilità offerta dalla presenza di Proto Man (doppleganger del nostro amato Eroe Blu), ad esempio. Sempre impeccabili la varietà offerta dalla personalizzazione grafica, che impatterà il modo con cui ognuno di noi si confronterà con ogni titoli. In parole povere, sarà possibile regolare l’interfaccia di gioco secondo i nostri gusti, potendo scegliere tra la classica schermata vintage a 4:3 oppure una più comoda modalità estesa, che andrà a ricoprire lo schermo in tutta la grandezza dei suoi 16:9. Segnaliamo anche che nell’interfaccia grafica sono intercambiabili anche sfondi e filtri di gioco, offrendo al retro-giocatore un ventaglio di scelte così ampio da far impallidire anche i più nostalgici.
– Porting pregevole
– Racchiude la storia del videogioco
– Mega Man non perde mai colpi
– Le Sfide sanno di già vissuto
– Dove sta Mega Man & Bass?
Capcom è riuscita nell’obiettivo che si era preposta fin da subito: confermare quanto di buono creato nella prima Legacy Collection. Così a distanza di due anni, ci presenta questo nuovo capitolo che punta a racchiudere nella sua totalità tutta la storia delle avventure che hanno reso grande il nostro Blu Bomber preferito. Porting di rara qualità, ricca di contenuti e dal prezzo contenuto, questa Mega Man Legacy Collection 2 rischia di diventare senza mezzi termini un mast have per tutti gli amanti di Mega Man e non solo.