Recensione

Medusa's Labyrinth

Avatar

a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Lo sappiamo tutti: il catalogo di Steam è una giungla in cui è davvero molto difficile districarsi. Oltre ai prodotti più conosciuti che hanno solitamente più mercato rispetto a tutti gli altri, è possibile scovare delle perle rare, buoni giochi, titoli sorprendenti, gran belle fregature e ciarpame vario e assortito. Questi ultimi stanno aumentando a dismisura, confondendosi abilmente tra tutti gli altri con la speranza di essere acquistati dal maggior numero di sventurati, magari ingolositi da qualche caratteristica presa di peso da franchise illustri. Medusa’s Labyrinth invece non inganna proprio nessuno, non getta l’amo aspettando che qualcuno abbocchi; al contrario, vi mostra ciò che ha da offrire gratuitamente, ricordandovi che eventualmente, se vi è piaciuto ciò che avete provato, potrete acquistare l’edizione completa che contiene un art book di sessanta pagine a soli cinque euro. 
The Serpent’s Kiss
Se pensate a quanto avete speso per acquistare tutti quei titoli che promettevano invano una gran bella atmosfera horror o sovrannaturale, o quantomeno qualcosa che potesse tenervi in tensione per un po’, ne verrebbe fuori certamente un bel gruzzolo. Calcolereste una somma finale che in fin dei conti è stata piuttosto sprecata, considerando quanto poco efficaci quei titoli si sono rivelati. Gran bella delusione, non c’è che dire. 
Medusa’s Labyrinth, sorprendentemente, vale ben più di parecchi giochi indie da cinque o dieci euro che trovate sparsi nel catalogo Steam, e riesce a funzionare alla grande in quella mezzora circa che serve per portarlo a termine. Rispetto alla gran parte di titoli appartenenti a quella fascia, ha anche più carattere e qualità, dimostrando dunque che esistono modelli economici dove l’offerta al pubblico non è necessariamente una casa spoglia dove chi prima arriva peggio alloggia. Evitando di lanciarsi in facili entusiasmi, è bene specificare che si tratta di un progetto a basso budget, che va pertanto inquadrato per quello che è: un “horror mitologico in prima persona” gratuito e senza troppe pretese.
Medusa’s Labyrinth vi porta nell’antica Grecia, all’interno di un’isola-tempio abbandonata da tempo immemore. La breve avventura vi costringe a muovervi all’interno di lunghi cunicoli e corridoi, in una sorta di labirinto dove la minaccia rimane silenziosa per tre quarti dell’avventura, fino a palesarsi nella parte finale, in cui è necessario cambiare approccio alla partita per rimanere vivi.
L’intenzione degli svedesi Guru Games è stata quella di creare una breve esperienza capace di incorporare al suo interno elementi stealth e horror non troppo marcati, escludendo ogni indicatore dall’interfaccia per non creare distrazioni di alcun tipo e per “far dimenticare agli utenti che stanno giocando a un gioco”. L’esperimento è riuscito a metà, soprattutto per via della modestia dei mezzi a disposizione del team di sviluppo, che è comunque riuscito a dare il meglio di sé nonostante i limiti tecnici.
Tra mito e leggenda
La storia, più che essere approfondita, viene narrata in modo generico tramite qualche file di testo da trovare lungo il cammino. Il resto lo fa l’ambientazione, ricca di rimandi a un’epoca mai troppo nominata, con miti e leggende che riescono a mantenere intatto il loro fascino anche oggi. 
L’ambiente sotterraneo, da esplorare con una torcia prima che si consumi del tutto, si adatta a voi cambiando a seconda di come giocate, creando una buona atmosfera in cui buie strettoie, sibili, sussurri, crolli e versi indistinti la fanno da padrone. In questo senso, il sonoro ha un ruolo preponderante all’interno della produzione, e dà il meglio di sé quando l’utente indossa delle ottime cuffie capaci di cogliere tutte le sfumature. In alcuni momenti sentirete un po’ di tensione generata dalla classica paura dell’ignoto, soprattutto perché ci sono diversi punti in cui non sarete in grado di vedere a un palmo dal vostro naso. Niente di troppo elaborato, ma quando l’effettistica funziona e l’atmosfera viene creata con semplicità ed efficacia, si riescono a raggiungere ugualmente buoni risultati. Per metà del gioco sarete indifesi, mentre nella seconda parte reperirete un arco che in alcuni frangenti vi tornerà utile. Per capire quante frecce vi sono rimaste, dovrete solo abbassare lo sguardo: come detto in precedenza, non esiste un’interfaccia né un inventario a darvi manforte. Se afferrate la torcia, dunque, non potrete equipaggiare l’arco e viceversa. Va comunque sottolineato che è sempre meglio fuggire anziché affrontare a viso aperto la creatura che si aggira nell’antico labirinto, poiché vi sarà addosso in pochi istanti senza darvi alcuna possibilità di divincolarvi. Ecco perché Medusa’s Labyrinth è un gioco che funziona: c’è qualcosa che vi bracca mentre siete senza reali possibilità di salvezza, come dei ratti in una gabbia in penombra costretti ad accettare la propria condizione.
Tecnicamente il livello di dettaglio è accettabile, sebbene la modellazione poligonale di alcuni elementi di contorno rimanga un po’ grezza. Ci sono anche dei muri invisibili, all’esterno, che vi fanno capire quanto il titolo sia in fin dei conti una sorta di budello esteso dentro cui dovrete obbligatoriamente calarvi. Ci sono pure dei cliché e delle situazioni che ricordano vagamente Amnesia. Ma soprattutto, più importante di ogni altra cosa, c’è la volontà di rispettare i consumatori, che possono passare mezzora di buon gioco senza dover tirar fuori nemmeno un soldo, premiando eventualmente il lavoro degli sviluppatori con l’acquisto dell’edizione speciale a un prezzo “simbolico”.

HARDWARE

MINIMI: OS: Windows 7 SP1 64bit, Windows 8.1 64bi Processor: AMD® A10 5750M 2,5 Ghz or Intel® Core ™ i5-4210H 2.90GHz Memory: 4 GB RAM Graphics: NVIDIA® GeForce GTX 860M / ATI Radeon ™ HD 7970M DirectX: Version 11 Storage: 5 GB available space Sound Card: DirectX 11 sound device

CONSIGLIATI: OS: Windows 7 SP1 64bit, Windows 8.1 64bi Processor: Intel® Core™ i7-2700K 3.50GHz Memory: 4 GB RAM Graphics: NVIDIA GeForce GTX 660 Ti/ ATI Radeon ™ HD7870 DirectX: Version 11 Storage: 5 GB available space Sound Card: DirectX 11 sound device

– Gratuito

– Buona atmosfera

– Elementi horror con un tocco di stealth

– Modellazione poligonale non eccelsa

– Limitato dal budget con cui è stato sviluppato

6.5

Medusa’s Labyrinth va contestualizzato e inserito in una particolare nicchia di mercato. Si tratta di un gioco gratuito di mezzora che, nonostante i mezzi con cui è stato sviluppato, riesce ad essere più efficace di parecchi suoi simili che devono essere acquistati a 5 o 10 euro. È un progetto minuscolo, quasi una sperimentazione, ma se vi è piaciuto, probabilmente dovreste pensare all’unico modo che avete per ricompensare gli sviluppatori.

Voto Recensione di Medusa's Labyrinth - Recensione


6.5

Leggi altri articoli