Recensione

Medal of Honor Underground

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a cura di Fabfab

Siamo all’inizio della Seconda Guerra Mondiale; la Francia è stata invasa e si è dovuta arrendere. I nazisti l’hanno divisa in due, una parte sotto il loro diretto controllo e l’altra sorretta da un governo fantoccio; alcuni francesi hanno deciso di cambiare bandiera e sono divenuti collaboratori dei tedeschi, ma altri uomini coraggiosi hanno deciso che la faccenda non poteva finire così, che forse c’era ancora una speranza e che, comunque occorreva resistere ed intralciare in ogni modo i piani degli invasori. Queste persone sono i partigiani e voi vi unirete a loro (ne panni di una certa Manon) per combattere e sconfiggere le truppe del Reich millenario, da Parigi al Nord Africa: l’ultima speranza è nelle vostre mani! Sempre che non le abbiate già usate per scagliare il vostro GBAsp contro il muro…Datemi retta, se l’impulso vi coglie estraete prima la cartuccia e scagliate quella: la macchina Nintendo non ha colpa dello scempio di cui mi appresto a parlare…

Il limite di un GBAMouse e tastiera, ecco quello che serve per un FPS (First person shooter, ovvero gli sparatutto con visuale in soggettiva).Su console ci hanno messo un bel pò di tempo ad elaborare un sistema di controllo alternativo, “via pad” che, se non perfetto, risulta almeno giocabile (di solito rimane sempre un pò problematico prendere la mira).Il primo problema che un gioco come Medal of Honor Underground (d’ora in poi solo MoHU) deve affrontare su una console “raccolta” come il GBA sono i tasti a disposizione: pochi, davvero troppo pochi!La croce direzionale funge, naturalmente, da croce direzionale e vi permette di muovere il vostro personaggio, i tasti L e R sono per lo strafe laterale (vale a dire lo spostamento a destra o a sinistra), gli ultimi due, A e B, come potrebbero fare, da soli, tutto quello che manca? Cambiare rapidamente arma, sparare, saltare, accucciarsi, alzare ed abbassare la mira…ed infatti solo alcune di queste azioni basilari per un FPS sono state implementate. In MoHU non si salta per superare gli ostacoli, non ci si abbassa per nascondersi agli occhi dei nemici e non è possibile muovere l’arma e prendere la mira: potremo sparare solo a ciò che ci si para innanzi! Un deciso passo indietro rispetto agli FPS più recenti, MoHU ci riporta direttamente ai tempi di Castle Wolfstein o del primo Doom.

Guerra ai LegoNaturalmente quello dei pochi tasti e, conseguentemente, delle poche opzioni a disposizione potrebbe anche essere catalogato come un problema secondario, in qualche modo inevitabile, se almeno il gioco fosse divertente: la validità di un prodotto del genere non si valuta solo sulla possibilità di alzare o abbassare la mira.E qui arriviamo al vero, grosso problema di MoHU: il motore grafico!In un gioco dove la differenza tra la vita e la morte è spesso determinata dai pochi secondi a disposizione per aprire il fuoco prima del nemico o nel riuscire ad individuare in fretta da dove provenga la pioggia di proiettili che mette a dura prova la nostra barra energetica, è decisamente frustrante non riuscire a vedere i soldati nemici, tanto male sono rappresentati su schermo.Da distante appaiono identici a pezzi di scenario, ne più ne meno: nella grafica confusa dei fondali, la divisa blu dei soldati nazisti praticamente sparisce, basta che non si stiano muovendo e non avrete modo di sapere se quella cosa indistinta sullo sfondo sia un soldato, una texture o un piccione impalato al muro.Se poi sono loro a vedervi per primi, è un vero incubo: vi troverete a girare in tondo, sotto tiro e con la barra energetica che cala senza che voi abbiate una minima idea di chi o cosa vi stia sparando -no, quello è un muro, quello un sasso, dai, quello un piccione appeso al muro…ahhh!- GAME OVER, troppo tardi tenente Colombo, l’assassino era il piccione travestito da maggiordomo, andrà meglio la prossima volta (se avrete il coraggio di riprovare).Graficamente, il gioco sembra essere rimasto alla prima fase di sviluppo, gli scenari sono talmente poco definiti, blocchettosi, anonimi che vi sembrerà di muovervi sempre nella medesima ambientazione stile Legoland in cui sarà, francamente, difficile stabilire se stiate combattendo i nazisti in Francia, gli alieni sulla luna o si tratti semplicemente dei postumi di un dopo-sbronza; la brillante decisione di limitare la tavolozza dei colori alle sfumature militari come il verde scuro e il marrone rende gli scenari di uno squallore unico, senza contare che i nemici, che altro non sono se non macchiette blu con sfumature rosa, riescono in tal modo a mimetizzarsi perfettamente con lo sfondo rendendo vano ogni tentativo di individuarli (non vi dico i mal di testa che provoca cercare quei cosi indistinti…).In sostanza tutto il gioco finisce con l’assomigliare in maniera inquietante al test delle macchie di Rorschach applicato ai videogiochi…

Un prodotto nato maleDiciamoci la verità: MoHU ha un’unica ragione di esistere, quella di far fare velocemente un pò di soldi sfruttando un recente franchise di successo, quello dei vari Medal of Honor usciti sia per il PC che per le tre console maggiori (PS2, XBox e GCN). Gli sviluppatori paiono aver lavorato al titolo in tutta fretta e senza prestare la minima attenzione a creare un prodotto quanto meno accettabile; forse non hanno semplicemente avuto il tempo di lavorare su questa edizione per GBA, limitandosi a spacciare come finito una semplice versione beta (a voler essere generosi).Il gioco è brutto a vedersi, in più continuerete a morire perchè avete capito troppo tardi chi vi abbia sparato; una volta individuato alla nuova partita sapete dove si nasconde (a dire il vero spesso realizzerete che era in piedi, in mezzo a una piazza deserta, con una bandierina bianco/rossa, ma diciamo che si nascondeva), lo cercate, lo freddate, fate qualche passo in più rispetto alla vota precedente, qualcuno vi spara, -ma dove cavolo è…ah eccolo…ahhhh-, peccato, troppo tardi, siete di nuovo morti….Già alla quarta morte comincerete a realizzare che forse è il caso di cambiare gioco, che tutto sommato ci sono tanti altri bei giochi su GBA…peccato solo per quella cinquantina di euro buttati via così!Si salva (per un pelo) il sonoro, che almeno è classificabile come “decente”, non dà mai troppo fastidio (e anche se così fosse potete sempre abbassare il volume), sicuramente non sarà molto coinvolgente, ma i fucili fanno “bang” quando sparano e le persone “ahhh” quando muoino…mi sembra già un risultato considerevole, visto il prodotto…

– E’ Medal of Honor, quelli cui sparate sono comunque nazisti e l’ambientazione storica è decisamente azzeccata e, tutto sommato, resa bene

– Lento e con una delle vesti grafiche peggiori che abbia mai visto

– Esageratamente frustrante

5

In definitiva questo Medal of Honor Underground è un gioco decisamente sotto la media, difficile e poco coinvolgente.

La cosa peggiore è il terribile senso di frustrazione che si prova giocandolo per un pò e il pensare che sarebbe bastato poco a migliorarlo: una grafica più definita con una tavolozza dei colori più brillante avrebbero quantomeno permesso di individuare i nemici (che, invece, sono quasi invisibili, mimetizzandosi perfettamente con lo sfondo), un minimo di cura nella realizzazione del motore grafico avrebbe consentito al nostro personaggio di muoversi un pò più velocemente (a volte sembra proprio di andare a scatti) evitando di fare la fine di un bersaglio mobile…insomma, avrebbe dovuto essere un altro gioco!

Ora come ora rimane un titolo brutto graficamente, con una giocabilità inesistente ed un livello di difficoltà che rasenta costantemente la frustrazione (e non per scelta dei programmatori: tutte le difficoltà derivano esclusivamente dalla pessima realizzazione tecnica): insomma, un titolo da bocciare, una mera operazione commerciale che sfrutta un famoso franchise per propinarci un pessimo prodotto. Semplicemente, da evitare!

Ringrazio KingMob della collaborazione fornita per la stesura di questo articolo.

Voto Recensione di Medal of Honor Underground - Recensione


5

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