Recensione

Medal of Honor: Allied Assault

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a cura di Bantha

6 giugno 1944, una data che rimarrà impressa nella storia dell’umanità come il giorno in cui le forze combinate degli alleati attuarono overlord, ovvero il più imponente assalto anfibio mai realizzato. L’assalto al vallo atlantico permetterà a costo di migliaia di vite di aprire una breccia che si rivelerà fatale per il terzo reich ormai schiacciato a est dall’ondata rossa dell’esercito sovietico, da sud dagli alleati sbarcati in Italia e il nuovo fronte ora aperto ad ovest, attraverso la Francia. Nei panni (scomodi alquanto) del tenente Jimmy Patterson ci troveremo quindi ad affrontare i tedeschi in giro per tutta l’Europa occupata fino alla vittoria finale. Le prime missioni che ci verranno affidate saranno quasi dall’allenamento per quello che ci aspetterà dopo, infatti per prima cosa vi troverete ad affrontare le truppe di Rommel in quel del nord africa e sarete impegnati in azioni di sabotaggio. Così succederà anche nella missione successiva in Norvegia. A questo punto vi chiederete perché abbia appioppato un punteggio così alto ad un gioco che sembra una copia di return to castle wolfenstein… aspettate, ora ve lo spiego. La terza missione infatti vi catapulterà direttamente nell’inferno di Omaha beach, e vi assicuro che partecipare allo sbarco vi farà veramente capire cosa vuol dire immergersi in un gioco. Per quanto mi riguarda il gioco varrebbe la pena solo per questa missione tanto è ben realizzata e realistica… da brividi!!! Il resto del gioco scorre via perfettamente tra missioni sotto copertura attacchi in grande stile, insomma la guerra come non l’avete mai vista.Uno dei punti di forza del gioco è l’estrema varietà dei compiti a cui verremo sottoposti e la diversità dei luoghi ove opereremo, vi capiteranno infatti missioni di sabotaggi sotto copertura, altre in cui dovrete sparare da una jeep in corsa, assaltare postazioni nemiche, una goduria per ogni appassionato di fps e giochi di guerra in generale. Analizziamo ora l’aspetto tecnico del gioco. La grafica sfrutta il motore di quake 3 che nonostante senta un po’ il tempo è capace di regalare ancora molte soddisfazioni, infatti l’atmosfera del tempo è resa alla perfezione, i modelli dei soldati sono animati egregiamente e posseggono delle espressioni facciali da lasciare stupefatti. Gli effetti atmosferici sono resi molto bene ma il vero salto di qualità lo fanno le esplosioni, mai viste di così realistiche! La terra o la sabbia si alzerà, detriti verranno spazzati in giro, se non è la perfezione quasi ci siamo. Il sonoro. Signori qui c’è veramente da gridare al miracolo. Le musiche sono meravigliose ed epiche al punto giusto, i rumori esterni sono perfetti come quelli delle numerose armi presenti, ma il massimo lo si raggiunge con il suono dei proiettili che fischiano, scheggiano i muri, si piantano sul legno, rimbalzano sul ferro o come molto spesso succederà, si conficcano nei corpi. In questo senso le battaglie che affronterete insieme a soldati alleati, come lo sbarco o altri attacchi saranno uno vera baraonda di esplosioni, fischi, urla di dolore e urla di ordini aaaargghhh se avete uno stereo collegatelo SUBITO e godetevi il risultato, vi assicuro che è STREPITOSO. Sul versante del gameplay siamo a livelli eccelsi, i livelli sono perfetti e la difficoltà è sempre ottimamente bilanciata. Una nota importante la merita sicuramente l’IA dei nemici che ne faranno veramente di tutti i colori, per farvi qualche esempio si copriranno fra di loro per poter avanzare, vi rilanceranno contro le granate che gli scaglierete addosso, metteranno un braccio fuori da un angolo e spareranno alla cieca, ma la cosa più incredibile che compiranno sarà l’estremo sacrificio che attueranno gettandosi sopra le bombe a mano da voi gettate per proteggere i propri compagni… la prima volta che l’ho visto fare sono rimasto talmente basito che la squadra che accompagnava il poveraccio mi ha fatto a pezzi in due secondi. Una novità da segnalare è la possibilità di effettuare attacchi in corpo a corpo anche se non sono riuscito a capire perché gli avversari possano farlo con qualsiasi arma mentre noi saremo costretti ad impugnare la pistola… mah! Misteri della programmazione o forse sono io rintronato che non mi sono accorto della presenza del tasto appropriato. Che dire ancora, il gioco richiede un computer bello pasciuto per correre bene e diventa irrinunciabile anche al più scellerato pacifista se dotato di un P 1000-1500, 256 Mb Ram GeForceIII. Considerate che comunque io ci gioco ad un livello di dettaglio non trascurabile e godibilissimo con un athlon 800 128 Mb Ram e una riva tnt2.

HARDWARE

PII 450, 128 MB RAM, 1,2 GB HD, Scheda 3D-16 MB

MULTIPLAYER

possibilità di scontri anche in ambientazioni nuove come Stalingrado e mappe create ad hoc.

ambientazione

gicabilità

sonoro

realizzazione impeccabile

necessita di hardware sopra la media

9

Un gioco assolutamente strepitoso sotto tutti i punti di vista e che, come mi piace definire i titoli veramente meritevoli, ti leva la vita! Ci giocherete fino alla nausea e gli appassionati continueranno a rigiocarlo all’infinito, complice anche il multiplayer che permetterà scontri al cardiopalma in rete… insomma un acquisto obbligato a chiunque abbia un computer un po’ sopra la norma e che abbia voglia di vivere una esperienza incredibile. Giù la testa ragazzi o ci faranno a pezzi su questa maledetta spiaggia!!!! Fuoco di copertura!!! Avanti avanti avanti!!!(ehmm mi sono lasciato un po’ prendere…)

Voto Recensione di Medal of Honor: Allied Assault - Recensione


9

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